Soprusi in Tunisia contro marinai siciliani

Soprusi in Tunisia contro marinai siciliani Soprusi in Tunisia contro marinai siciliani Palermo, 28 maggio. Si apprende che in una .delle scorse sere, a Trapani, un centinaio di donne ha atteso per lunghe ore, sulla banchina del porto, l'arrivo del piroscafo proveniente da Tunisi che avrebbe dovuto riportare in Patria i « tonnaroti » trapanesi recatisi a Tunisi per la consueta attività della tonnara Parodi. L'attesa è stata però vana perchè nessuno dei tonnaroti in parola è arrivato. Partiti come al consueto i « tonnaroti » sono stati trattenuti dalle autorità del cosiddetto Protettorato. Questa specie di « sequestro » tiene in agitazione, come si comprende, le famiglie dei pescatori. Si apprende frattanto un altro episodio che era rimasto avvolto nel silenzio. Un marinaio trapanese, certo Leonardo Provenzano, che per 50 anni si era sistematicamente recato con piccole imbarcazioni all'isola di Zembra nel golfo di Tunisi per effettuare la pesca di una determinata qualità di pesce da salare e seccare, come al solito, con le proprie imbarcazioni e una ciurma di 13 marinai, trapanesi, era giunto appena a destinazione, quando è stato denunziato alla Gendarmeria della costa. E ciò malgrado che lo stesso doganiere avesse già dato il suo benestare tanto che la pesca si era tranquillamente iniziata. I marinai con le barche, gli attrezzi e il prodotto pescato e già secco (circa 1600 chilogrammi di pesce) sono stati obbligati a portarsi a Sidi Daoud. Quivi giunti i 14 uomini sono stati tratti in arresto e costretti quindi ad abbandonare barche attrezzi e prodotto al saccheggio della popolazione indigena. Gli arrestati sono stati poi rinchiusi nei sotterranei di Kelibia e l'indomani condotti a Tunisi. II Provenzano, a mezzo del suo agente marittimo di Tunisi, ha potuto ottenere il patrocinio di due avvocati, i quali sono riusciti a smantellare le accuse ottenendo un sentenza assolutoria, non potendo tuttavia sfuggire al pagamento di un'ammenda di 5 mila franchi oltre alle spese del giudizio. Contrariamente a quanto disposto dalla stessa sentenza, però, la libertà non è stata concessa ai quattordici pescatori e dopo due altri duri giorni di sofferenze, i U uomini, incatenati come volgarlsslmi delinquenti, sono stati trasportati a bordo della motonave che li ha riportati In Patria. ALFREDO SIGNORETT1 Direttore responsabile Tipografia Giornale LA STAMPA

Persone citate: Leonardo Provenzano, Provenzano

Luoghi citati: Palermo, Sidi Daoud, Trapani, Tunisi, Tunisia