QUANTO PAGA L'I. S. per le notizie sulla flotta tedesca

QUANTO PAGA L'I. S. per le notizie sulla flotta tedesca QUANTO PAGA L'I. S. per le notizie sulla flotta tedesca L'Intelligence Service fa inoltre, ai margini della politica, ì suoi affari, non sempre puliti, ma sempre redditizi o a a a o i ! a è ? e i , o ; a a e Dopo qualche suttimann ili interruzione, dovuta olle ultime vicende belliche, concludiamo oesi, con una ultima corrispondenza da Ilaailca. linclilcuta del nostro Zappa Ridia interra segreta iniziata, in Olanda e nel Belgio. BASILEA, maggio. Lo ha diffuso la radio-Daventry e lo ha confermato la Reuter. A chiunque — neutrale o cittadino britannico non appartenente alle forze armate o al servizio segreto — che fornisca informazioni relative all'attività navale tedesca, /'Intelligence Service pagherà un equo compenso. Le tariffe sono fisse. Colui, che darà un' informazione suscettibile di portare alla cattura o alla distruzione di un incrociatore corazzato da 20 mila tonnellate o di una corazzata tascabile, si beccherà rispettivamente 10 e 5 mila sterline che, a quota 70, rappresentano 700 e 350 mila lirette. Un sottomarino e un incrociatore leggero sono pagati per 1000 sterline. Un caccia, per 500. Le informazioni sulle manovre o sull'attività di navi da guerra tedesche, comprese quelle che si occupano della posa delle mine, sono coitnpensate sulla base di 50 sterline e sulla base di 5 quelle relative alla posizione delle mine fluttuanti o ancorate e al lancio di mine con paracadute da parte di aeroplani. Il compenso verrà raddoppiato nel caso di mine magnetiche. Al neutrale, poi, che segnali una ditta od una nave fornicanti coi tedeschi: 2 sterline. Pagamenti, beninteso, pronta cassa. Lo spionaggio in Svizzera Questo, per il campo navale. Per il campo militare o terrestre, per quello aereo, ogni informazio ne, beninteso, è bene accetta. E sarà ricompensata. Le tariffe, tuttavia, non sono fisse, il materiale informativo essendo troppo vasto e complesso. Comunque, sempre secondo la radio-Daventry e la Reuter, qualche « voce » possiede una tariffa fissa: il piano di un nuovo velivolo viene pagato 1000 sterline; la formula di un gas da combattimento, 500; un rivelatore d'inchiostro automatico, 100. A Basilea, come a Zurigo, gli agenti alleati pullulano, anche qui nascosti coinè in Belgio e in Olanda fino a ieri sotto lè etichette più varie. I giornalisti vengono in testa, soprattutto a Zurigo. Seguono i commercianti. I vari consolati franco-inglesi, come l'ambasciata francese e la legazione inglese a Berna, hanno quadruplicati i loro quadri. Ma gli informatori benevoli degli alleati, i volontari sono numerosi? Gli svizzeri mi assicurano decisamente di no. Lo stesso mi assicurarono, qualche settimana addietro, i belgi e gli olandesi. Mi disse un olandese di Amsterdam: Quelli, che abboccano alle pro}ioste de//'Intelligence Service, costituiscono ttn'eccftsiojie. / tedeschi, almeno nel campo navale, hanno preso misure adeguate. Pagano di pluf No. Le contromisure tedesche sono d'altro genere. Per non correre il rischio di venire segnalata, ima nave da guerra tedesca, appena ne incontra una neutrale, se ha dei dubbi sul suo conto, la manda a fondo. A Basilea, uno svizzero, il dott. Mougeot, mi disse: — Gli informatori benevoli sono pochi, jierchè il compenso non è in proporzione al perìcolo che si con e. La Gestapo prende alla frontiera il neutro che va in Germania^ lo segue nell'interno del paese, lo riporta alla frontiera. Se costui riesce ad uscirne, con qualche informazione, dev'essere bene in gamba e ben fortunato. Perciò, non sarà mai pagato abbastanza Ora, mille sterline per il piano di un velivolo? Una spilorceria! L'Intelligence Service ci guadagna su. — In che senso? — Rivendendo l'informazione ai varii ministeri britannici. Azienda commerciale Azienda a buse commerciale, perciò, ^'Intelligence Service è retta da criteri amministrativi severi come si conviene ad una casa di tradizioni secolari. E, di conseguenza, come ogni azienda che si rispetti, compera al più basso e rivende al più alto prezzo possibile le informazioni costituenti appunto la sua merce di baratto. E per guadagnare tutto è buono, anche quello che sembra disonesto all'uomo della strada, il quale, nel caso specifico, e il soldato che combatte, soffre e spesso muore, è il contribuente vulgaris, che paga, paga, paga. Perchè — sempre net caso specifico rfeìi'Intelligence Service — te guerre per lo più non corrispondono a quanto si insegna nelle scuole, si scrive sui libri e sui giornali, o si grida dall'alto delle tribune, non sempre hanno come ragione, causa, oggetto la difesa del suolo nazionale, il diritto delle genti, la civiltà. Come dietro le alleanze, così e maggiormente dietro le guerre, esistono movimenti di interessi e gigantesche competizioni d'ordine materiale e commerciale, che di rado coincidono con gli interessi delle collettività. Coincidono, per lo più, con gli interessi di determinati trusts. Preciso: con gli interessi dei trusts siderurgici e dei trusts finanziari e bancari, la etti preoccupazione principale, una volta scoppiata la guerra consiste nello sfruttare al massimo un'occasione tanto favorevole allo sviluppo dei loro affari. Ora, per costoro, il iiiimiiniimiiiiiiiii mgilstpinmmp—Cdredbinnila1mmntutiloEcnLgvnèèesgzmndCdsnD>iadslmzmlglfzrnlSqsqtzcqlJSLScsslczpntSccsz , e , i i e r e l e e, modo migliore per sfruttare una 1 traguerra consiste nel farla durarelpcil piti a lungo possibile, donde l'as-\vestoma che più una guerra dura e più rende... ai trusts in parola, si intende. Eccoci, perciò, se il nemico, privo di un prodotto di prima necessità, dovesse cedere troppo presto? On rateiait l'occasioni — potremmo dire alla francese. Conviene, dunque, dare al nemico di che tenir le coup! Sfogliando i resoconti di certe burrascose sedute ai Comuni e a Palazzo Borbone, veniamo, così, a sapere che, in conformità a simili regole generali, Zaharoff in Inghilterra e il Comité des Forges in Francia assicurarono alla Germania nel 191/t-'18 il rifornimento di alcune materie prime indispensabili come il carburo di cianammide, il nickel e altre innumerevoli forniture, di cui non si conoscono i particolari, ma di cui si ha un'eco eloquente nel discorso del deputato Ednard Bartha alla camera francese, il n gennaio 1919, nonché negli accaniti attacchi contro Llody George dopo l'avventura dei greci a Smirne. L'Intelligence Service non si è accorto di simili forniture? Se ne è accorto, ma non è intervenuto. Anzi, non solo non è intervenuto, ma le ha facilitate e, fors'anche, le ha suggerite. Di sicuro, comunque, ci ha guadagnato sopra. Non è un'affermazione mia, cotesto. E' del vice-ammiraglio W. P. Consett, ex-addetto navate britannico nei paesi scandinavi, ex-consigliere navale al Consiglio Supremo, ex-membro deZZTntelligence Service, it quale specifica che sugli utili dei rifornimenti in parola l'azienda di Downing Street si pappava il >i2 per cento. Il francese Robert Boucard, exagente del Deuxième Bureau e del servizio interalleato di Folkestone, ne svela un'altra de!/'Intellìgence Service durante la guerra mondiale. L'ufficio di false notizie di Downing Street, egli afferma, non limita la sua attività alle informazioni d'ordine propagandistico e militare. Eccelle nella elaborazione e diffusione di informazioni commerciali o finanziarie sbagliale o tendenziose. Veri pirati del risparmio internazionale (è sempre Boucard che parla), i dirigenti de/t'Intelligence Service operano in questo campo quasi sempre per interposta persona. Quanti crack scandalosi, quante cadute improvvise del petrolio, dei cotoni e dei metalli preziosi furono opera de/ilntelligence Service! Il 31 maggio 1916, quando la notizia dell'incontro fra la flotta britannica comandata da Jellicoe e la squadra tedesca di von Scheer giunge segretamente a Londra, sui due piedi, Downing Street mette in scena una grande commedia. La battaglia, come si sa, è finita in modo incerto con successi tattici da una parte e dall'altra. Ma /'Intelligence Service, in possesso della primizia di un avvenimento di così grande, importanza, vede subito i frutti che può trarne. In un breve e memorabile colloquio, il finanziere sir Ernest Cassel viene incaricato di cablografare a Neiv York la notizia d'uno scacco britannico. A New York, la notizia provoca il panico su tutti i valori britannici che precipitano di schianto, perdono metà del valore, vengono buttati via. Di nascosto, /'Intelligence Service li fa raccogliere. A borsa chiusa, un secondo cablogramma, tendenzioso anche questo, rettifica il primo annunziando un colossale successo inglese e la liquidazione della flotta germanica. Il « segreto » postale / fitofi riprendono a salire, ritornano al corso normale. E Downing Street fa vendere. Robert Boucard valuta ad 80 -milioni di sterline i guadagni fatti in poche ore dagli organizzatori del trucco, trucco che ha un precedente nella storia: quello del giudeo Nathan Rothschild dopo Waterloo. Trucchi del genere e forniture cerne quelle descritte più sopra si ripetono o possono ripetersi nella guerra attuale? Nulla è da escludersi a priori, anche se gli scandali della guerra mondiale hanno aperto a molti gli occhi, e anche se i titoli inglesi e la sterlina sui mercati del mondo intero sono — come dire? — sbai-rati e, causa la grande diffidenza, non si prestano più alle colossali speculazioni. Circa le forniture, comunque, l'accaparlamento di materie prime, che l'Inghilterra va tentando ovunque, permette qualsiasi cosa. Ma, non possedendo io al riguardo dati precisi, preferisco tacere. Una fonte non indifferente di guadagno, /'Intelligence Service la rache, defasi covirecolibnoci madcuvileafleundadalatel'azipomEdichpecainl'AdabetitadavariInpopSdochmSe l'pvgtatiladdhte■ I miiniiiiimiiitiimiiniiniii comunque, dalla censura- trae, pcstale. Tutta ìa posta che passa ver Singapore, Port Said, Gibilter- ra, tutta la posta navale od aetea che va o viene dalle Americhe —■ e, perciò non solo le gioie e i dolori degli uomini, ma anche i loro affari, i loro segreti e i loro interessi — tutto va ad arenarsi sui panconi dei censori britannici, e tutto viene letto, censurato, passato ai reattivi più potenti e, quando occorre, ricopiato e catalogato sui libri-protocollo, che con la guerra non hanno nulla a che vedere. Non ci vogliono, credo, molte parole per mettere in rilievo i vantaggi che ad un organismo a carattere speculativo quale è /'Intelligence Service possono derivare da una simile, rigorosa conoscenza di tutti gli affari del mondo. Cestinare una lettera equivale a non permettere una fornitura, censurarla o ritardarne la consegna significa mandare a monte un affare, e segnalare, dietro equo compenso beninteso, la fornitura non avvenuta o l'affare andato a monte ad un'azienda del proprio Paese vuol dire portare via fraudolentemente i mercati ad aziende di altri Paesi. E questo, nella guerra in corso, è diventato un metodo, un sistema, che rende a/Z'Intelligence Service percentuali non indifferenti. Alle camere di commercio e alle unioni industriali di Brusselle come dell'Aja, di Anversa come di Amsterdam, mi dichiararono che le ditte belghe ed olandesi ricevevano quotidianamente lettere di ditte brittanniche offrenti merci ordinate dalle prime in America e attese invano per mesi. A Basilea e a Zurigo mi confermano le stesse cose. In certi casi particolarmente importanti le ditte svizzere ricevono persino la visita di qualche mister Smith. « Ma come fate a sapere — domanda il dirigente della ditta — che abbiamo proprio bisogno della merce in parola?-». Il mister Smith, per lo più, offre un sigaro e cambia discorso. Quando, sotto l'incalzare delle domande, non può proprio farne a meno, confessa la verità: « L'ho saputo daZZ'Intelligence Service, pagando tanto e tanto... ». Ecco, a conclusione di quest'articolo: per /'Intelligence Service la guerra è un buon affare. E i tedeschi non hanno tutti i torti quando affermano che Downing Street ha fatto quant'era in lui per scatenarla. Paolo Zappa ■ I < 11 i 1111 i J 1 ) 11 h 11 ì t ì ! 11 ! I I II ! 111111 j ! 11 111 !

Persone citate: Ernest Cassel, Llody George, Nathan Rothschild, Robert Boucard