La breccia nella "Maginot,, di Guido Tonella

La breccia nella "Maginot,, La breccia nella "Maginot,, Gli aeroplani tedeschi da bombardamento battono le masse dei carri armati pesantissimi schierate dai francesi tra Longwy e Sedan per saldane gli squarci delle fortificazioni Berlino, 16 maggio. Oggi le truppe tedesche sono entrate all'Afa e ad Amsterdam consacrando la presa di possesso di tutto il territorio olandese e particolarmente del litorale dopo la capitolazione decretata ieri l'altro, sotto la spinta della travolgente avanzata tedesca, dal generalissimo Winkelmann. Gli aerei contro i « tanks » Ma è la Francia e la linea 'Maginot su cui oggi sono fissi gli sguardi. I francesi cercano di smentire che la Maginot sia stata rotta. Affermano, i francesi, che la Maginot va da Basilea a Montmédy e ohe poi non c'è più linea Maginot, non c'è più cioè una linea continua, soltanto delle fortificazioni staccate. Si comprende che Parigi vuol mantenere nel mondo l'idea che il suo vallo occidentale sta intatto e sia intangibile. Ma se si dovesse accettare la spiegazione del collaboratore mi Mare deiZ'Havas, e cioè che oltre Montmédy non c'è più una linea Maginot, allora, povera Francia.... Che i francesi chiamino pure coinè vogliono la linea fortificata che va da Longwy a Sedan, che essi rifiutino pure il nome di Maginot per il tratto oltre Montmédy, il fatto è che su questo settore i tedeschi sono riusciti a sfondare ed a gettare più di un ponte sulla Mosa. L'intervento dei carri pesanti lanciati dai francesi in un disperato contrattacco a sud di Sedan è la più chiara conferma di quanto è colà avvenuto nelle giornate di ieri e l'altro ieri. Questo tentativo dei grandissimi tanks francesi è l'avvenimento più importante delle ultime ventiquattro ore. La battaglia dei mostri di acciaio, su cui la Francia riponeva le sue più grandi speranze, si è svolta secondo nostre dirette informazioni a Lechesnes, a trenta chilometri a sud di Sedan. I tedeschi hanno reagito mandando all'assalto l'aviazione da bombardamento. L'effetto è stato formidabile. I bombardieri tedeschi hanno annientato non soltanto le colonne di rincalzo dei carri, ma hanno colpito in pieno una quantità di tanks pesanti. Il collaudo dell'aviazione tedesca in questa sua nuova attività, che costituisce l'esperimento più interessante dopo le prove fornite con gli attacchi contro le navi e le colonne in marcia, è stato di una efficacia terribile. Le grandi fortezze mobili francesi destinate a chiudere la falla apertasi nell'immobile fortezza di cemento armato, sono state schiantate e frantumate come giocattoli. La breccia riinane aperta. Abbiamo ragione di ritenere che essa interessa non soltanto il punto che è stato teatro della battaglia di ogni; certo è che in ogni modo i tedeschi sono feb¬ brilmente all'opera per ampliare l'apertura su tutto il settore da Longwy a Sedan. La tattica francese tendente a evitare lo sfondamento della linea fortificata con l'impiego di grandi masse di carri pesanti è stata tentata anche sul fronte di Namur, all'incirca nella regione dove ieri era stata vanamente sacrificata una divisione motorizzata francese. Anche qui l'intervento della aviazione appoggiata da una delle famose divisioni corazzate del generale Guderian, è stato decisivo. E così ti bollettino odierno può annunciare che a sud-ovest di Namur le truppe tedesche tengono saldamente la riva occidentale della Mosa. L'azione che si svolge in questo settore è in collegamento diretto con il forzamento della Maginot. Un formidabile movimento a cerniera si sta iniziando al di là di Dinant e Givet in direzione da Ovest a Sud, in modo da facilitare la penetrazione in profondità dei gruppi che hanno operato la rottura a Sedan ed a Lechesnes. L'investimento di Brusselle L'azione dell'estrema ala destra (caduto il bastione olandese l'ala destra del fronte è rappresentata dalle divisioni che procedono sulla linea del Canale Alberto) sta portandosi all'investimento di Brusselle. Reparti avanzati sarebbero ormai ad appena una trentina di chilometri dalla capitale belga. La sorte di Anveisa sarà regolata a parte con la partecipazione dei gruppi che, discendendo dall'Olanda, stanno rastrellando la zona della Zelanda e della bocca della Schelda. Oltre Brusselle l'estrema ala destra riprenderà le funzioni devolute nel piano del generate Von Schlieffen, con l'occupazione del litorale di Dunkerque e di Calais per l'inizio della manovra svolta a separare definitivamente in due gli alleati. La lotta sembra essere aspra in questo settore, ma la presenza di fronte ai tedeschi di tre gruppi militarmente distinti fra loro come le unità francesi, quelle inglesi e quelle belghe, è per ovvii motivi un grave elemento di debolezza per gli alleati. I primi documenti fotografici diretti posti stasera a nostra disposizione a Berlino ci mostrano la presenza nelle filefrancesi anche di elementi di colo re, i soli nel lugubre gruppo dei primi prigionieri francesi che sgranino l'avorio delle loro dentature nella più incosciente delle risate. Questo ibridismo è senza dubbiomolto pittoresco, ma è una insanita di fronte al blocco omogeneo dei tedeschi, la cui forza è per l'appunto fatta in gran parte da questa perfetta fusione tra tutti gli uomini, in particolare tra i reparti delle diverse specialità; la modernissima ìiietodologia tedesca con- traddistingue in prima linea tutti come truppe d'assalto, Stosstruppen, dalla fanteria ai carristi agli uomini del Genio, che pure vanno all'attacco con la bombola della fiamma ossidrica, col lanciafiamme, con i pezzi dei ponti che gettano arditamente sulla Mosa davanti alle feritoie delle camere corazzate francesi e belghe. Davanti alla Maginot La segnalazione fattavi tre giorni fa circa la Sarre trova la sua conferma nel bollettino di oggi: il fronte della Sarre è in pieno movimento. Non si tratta però, in questo settore, nè di un forzamento della Maginot nè di un tentativo parziale: i tedeschi possono avere tutti gli esplosivi più potenti di questo mondo, ma non sono cosi pazzi da buttare gli uomini al macello nel punto dove la Maginot è più munita, più formidabilmente estesa in profondità. Bisogna avere in mente quello che è stato il concetto difensivo ed offensivo nello stesso tempo che ha guidato lo Stato Maggiore francese nella costruzione della Maginot: assicurare dal Lussemburgo a Lauterburg l'invarcabitità nel modo più assoluto della fossa del Reno, come a Nord, con lo scudo del blocco neutro lussemburghesebelga, si assicurava l'impenetrabilità nella regione costiera; ma nello stesso tempo sfruttare i salienti di Weissenburg — la vecchia fortezza di Hochenstaufen tolta alla Germania — e della Surre per una eventuale offensiva lungo la via storica delle invasioni, già percorsa dai Romani e da Napoleone, la Kaiserstrasse, la via Imperiale da Saarbrucken a Magonza. Vi abbiamo detto gioì ni fa che l'azione tedesca nella Sarre interessava unicamente delle posizioni di avamposti. Lo sviluppo ora assunto dalle operazioni in questo settore lascia comprendere che i tedeschi intendono conquistare le posizioni avanzate avversarie ed è già in vista un assalto in questo settore della Maginot, ma unica mente per neutralizzare, secondo gli insegnamenti del Principe Eugenio che ha marciato quassù alla testa delle truppe austriache e bavaiesi, ogni possibilità d'offensiva dell'avversario, per spezzare la punta di questa lancia protesa ver- \so j centri vitali della regione del Reno Per questo i tedeschi, che dalla costruzione della Maginot hanno tratto motivo per prendere in nuo va forma il grande concetto tatti 'co c/,e ha ossessionato gli ultimi (/torni del generate Von Schlieffen, sviluppano tutto il loro sforzo all'estrema destra, all'infuori della Maginot. Rimarrà così sostanzialmente intatto da Basilea a Montmédy il grande baluardo della Maginot, Ma all'ombra di questa sua mutile fortezza la Francia sarà commi que battuta. La supremazia dell'aria In campo aereo continua Veca tombe di aeroplani alleati. Impressionante in particolare è il ninnerò degli aeroplani che i franco-ingle 'si perdono a terra distrutti dai bombardieri tedeschi che centrano a colpo sicuro, 7iia cogliendo oia il frutto della lunga costante attività da ricognizione svolta nei mesi scorsi.'Centinaia e centinaia di apparecchi, di cui moltissimi di ultimo tipo, sono andati distrutti negli attacchi tedesclii svolti contro Romilty e l'aeroporto lionese di | Bròli, dove i francesi avevano concentrato i loro più recenti modelli. Si nota invece oggi una diminuzione considerevole del numero degli aeroplani abbattuti dull'arti\glieriu tedesca antiaerea. E' un indizio che gli anglo-francesi gin accusano le perdite dei giorni scoisi? Non crediamo di dover sottovalutare fino a questo punto k forze aeree degli alleati e riteniamo invece, secondo la opinione espressaci da eminenti personalità tedesche, che questo è piuttosto da considerarsi come la piova del \ fatto che la battaglia è orinai andata spostandosi e che il territorio tedesco è in complesso assai meno esposto di prima delle inclusioni del nemico. La comparsa di sottomarini nelle acque fronteggiatiti te coste dell'Olanda e del Belgio è una conferma che ormai in campo marittimo t tedeschi stanno controllando in pieno l'apertura della MaI nicu. Guido Tonella : ROTTERDAM^ UTRECHT Arnhemt qtsd'sbaivsaunt| Bzg\gasfe\ fI

Persone citate: Canale Alberto, Givet, Veca, Von Schlieffen, Winkelmann