Il Duce inaugura l'Acquedotto imperiale

Il Duce inaugura l'Acquedotto imperiale " Una tappa grandiosa della potenza italiana 99 Il Duce inaugura l'Acquedotto imperiale Il primo tronco di 29 km. entrato in funzione con un anno di anticipo sul previsto - Le entusiastiche manifestazioni a Mussolini delle maestranze e delle popolazioni del Reatino è è a i . i I i o e à e Rieti, 8 maggio. Impresa romana degna di Roma e dell'Impero quella che il Duce ha inaugurato stamane, nella regione reatina. Opera gigantesca che supera quanto si è fatto non solo in Italia ma anche all'estero. Un acquedotto che, per la sua capacità, fa passare al secondo posto quello già imponente delle Puglie e rimpicciolisce quelli di cui menano vanto Parigi e Vienna. Un acquedotto che veramente giustifica il nome di Acquedotto Imperiale « 9 maggio », messo a ricordo della data della proclama- ! zione dell'Impero. Opera imperiale e romana Lavoro imperiale e romano; novanta chilometri di acquedotto, costruiti da 1800 operai in 6 milioni di ore lavorative, ore di continua instancabile battaglia contro la roccia, l'argilla, gli strati friabili. Esempio di quanto possano il Popolo italiano, il genio dei suoi tecnici, la tenacia dei suoi lavoratori. Roma conserverà ancora e sempre il primato tra le metropoli più ricche di acqua potabile, | acqua purissima presa dalle sorgenti vive dal cuore delle montagne, raccolta nei luoghi naturali sotterranei e portata in cunicoli chiusi fino alle centrali di distribuzione. Con questo acquedotto che porterà la dotazione di acqua potabile dell'Urbe da 5000 a 9000 metri cubi al secondo, Roma ha pienamente risolto il problema del l'acqua, che potrà bastare ad una popolazione di due milioni e mezzo di abitanti. La prima cerimonia di stamane si è svolta alle sorgenti del Peschiera. Su un piazzale dove sfociano le gallerie che immettono nei cunicoli inoltrantisi nella montagna sino alle sorgenti sotterranee del Peschiera, sono schierati gli operai che hanno effettuato i lavori di mina, i capotecnici, gli ingegneri e poi le formazioni fasciste, i reduci di Spagna e d'Africa, i combattenti, le organizzazioni femminili, le massaie rurali. Nel mezzo del piazzale è il monumento su cui sono scolpiti e la data « 9 maggio A. XVIII » e i nomi dei sedici minatori caduti durante i lavori in galleria. Ad attendere il Duce, erano ì ministri dei LL. PP. e delle corporazioni, i Sottosegretari alla presidenza del Consiglio, agli Interni e alla Agricoltura e foreste, il Segretario particolare del Duce, il Governatore ed il Federale di Roma, il capo di gabinetto del Ministro della cultura popolare, il Prefetto, il Federale ed il preside della provincia di Rieti col podestà e altre autorità e tecnici. Dal Peschiera a Monte Mario Quando l'automobile del Duce, nella quale è anche il Segretario I del Partito, sbuca sul piazzale, la| folla prorompe in applausi e l'ardenti, manifestazione, è ampiamente ripercossa dalle montagne che fanno corona all'austero luogo dove si svolge la cerimonia, e il nome del Dure è ripetuto e ina gigantito dall'eco. vlovnmvspvl'dadralammdccgdcflitztrtvpspdè Il Fondatore dell'Impero si avvia subito verso il grande pannello dove sono affissi i piani del lavori, i grafici, i disegni ed un piano panoramico che consente l'esame preciso dell'impresa compiuta. Il commissario dell'Azienda governatoriale elettricità e acque spiega al Duce, che ascolta con vivo interesse, le caratteristiche dell'acquedotto Imperiale «9 Maggio», dalle sorgenti del Peschiera fino al serbatoio di Monte Mario, dando ragguagli sulle difficoltà superate, sulle caratteristiche particolari di quest'opera portata a termine secondo concetti e procedimenti nuovi, frutto dell'ingegno dei nostri specialisti idraulici, e con l'impiego di materiale autarchico. Le sorgenti del Peschiera, sgorganti a 410 metri circa sul livello del mare, presentano caratteristiche che le mettono al primo piano fra le risorse idriche potabili italiane; acque purissime a temperatura costante di dieci gradi e mezzo con una portata media di venti metri cubi al secondo. La captazione delle acque, purificate attraverso uno strato filtrante di uno spessore considerevole, fu eseguita con gallerie perpendicolari al corso del Peschiera, scavate nei detriti accumulati ai piedi delle pareti del Monte Muria dai millenni. L'afflusso dell'acqua è talmente ripartito da poter rag¬ giungere la portata di quattro me-tri cubi al secondo, con una diecina di gallerie filtranti lunghe cir¬ ca 300 metri. Una di queste galle rie immette in una caverna di circa 50 metri di diametro, che co¬ stituisce un serbatoio naturale; e dalla caverna si stacca un siste- ma di cunicoli filtranti che immet- te nella galleria del primo tronco dell'acquedotto, le cui dimensioni superano anche quelle dell'acquedotto pugliese. Il tratto dell'acquedotto I compiutamente sotterraneo, salvi gli attraversamenti dei fiumi Salto e Turano) è di 29 chi-lometri con un volume di scavo di300 mila metri cubi. Notevolissimo il grado di autar-chia del materiale impiegato; in- fatti, grazie alle caratteristiche del progetto di galleria in muratura a pelo libero, furono impiegati — per i 26 chilometri sotterranei—3000 quintali di ferro, ciò che rap-SStffiSsa rotaie costituita per u sessanta percento dalla mano d'opera e per il resto da esplosivo cementi ed e nergia elettrica. Al termine del primo tronco si trova la centrale di Salisano, che utilizza un salto di 250 metri; poi l'acquedotto prosegue attraverso la piana del Tevere, passa sotto la via Flaminia, la via Cassia, fino ad affiancarsi alla via Trionfale e giungere a Monte Mario, dove, a125 metri di quota, sarà costruito ,un serbatoio di 100 mila metri cu bi dotato di un impianto di raddol-|cimento che ridurrà la durezza dell'acqua da 31 gradi a 15 gradi, lL'acqua dell'Acquedotto Impe-rile « 9 Maggio » avrà cosi la I leggerezza dell'« Acqua Vergine » i e la freschezza dell',. Acqua Mar-. ! eia » i L'Acquedotto, Imperiale «9 Mag- jgio» alimenterà in massima parte la zona destra del Tevere e la zo- 'na a sinistra del fiume, dalla via T" | RoSei"ii Lorenzinì autore del "pio-|gettoi cui pregi fondamentali so- b p1 dherivaziohne delIe rg8nti tliel peschiera che presentano ee- :cellenti caratteri di potabilità; 2) romano dell'i Acqua Vergine i ] completamente scavato in cunico .lo e tuttora in funzione; 3) la for 'ma di condotta prescelta in mura ; tura libera che permette l'impie riale « 9 Maggio : .equa Vergine » iA Monte Mario sarà costruita, !sempre in caverna, una seconda centrale elettrica che utilizzerà il salto di cento metri che potrà prò- durre 26 milioni in kilovattore, tra il serbatoio e il Tevere. Imperiale al mare. Le caratteristiche dell'onera Le CaratteriStlcne Oeil opera Al Duce viene presentato ring, tipo di acquedotto completamente sotterraneo in modo da sottrarlo alle offese aeree e atmosferiche, ma ancor più a quelle del tempo, come ha dimostrato con la sua e-sistenza bimillenaria l'acquedotto lgo di materiale autarchico; 4) il!1 | tracciato che, con lo sfruttamen-l to idraulico dei 250 metri di salto I la Salisano e dei 110 metri a Mon- r te Mario permettono di produrre 80 milioni di kilovattore. e quindi idi rimborsare in parte la spesa del- i .l'acquedotto. ; Un anno prima della data pre- vista. | ! Dei secondo tratto, da Salisano' L Monte Mario, sono già stati per- , Il Duce ha ascoltato cor. ^ j„ieres«e le spiegazioni del com-\i -'rri?deK/-ffh-'cf el'rfc- sento i suoi collaboratori, l'ing.\ Puccioni direttore dell'Azienda e1 idi rimborsare in parte la spesa del- Secondo il programma del lavo-! ! ri, la consegna del primo tronco i | dell'acquedotto era prevista per il1 21 aprile 1941, ma i lavori sonol stati effettuati con tanta celerità, ! che questo primo tronco può en-i | trare in funzione da oggi, quasi1 librati 27 chìiònietri qìiasLla me-|tà, eperil9 maggU>1942XXE.F.> inacqua dell'« Acquedotto Imperia- le » affluirà a Roma. e l'ing. iAngelucci direttore dei la- o vori ed i costruttori fratelli Cido- jnio, che Gli offrono una »(edair/7t« , {commemorativa. -1 // Duce entra poi nella galleria o|JV. .?, che si inoltra per un centinaio di metri nella montagna, fi¬ no alla caverna naturale, dove l'oc qua limpidissima ha riflessi di azzurro argenteo. Alle nove il Duce preme il bot- I | Il Duce tra le popolazi oni del Reatino (Teleloio) Il Fondato dll'Io t lit l di Ctili 'i Il Fondatore dell'Impero, mentre,, ealito su un carrello elettrico, elogia le maestranze alia centrale di Cotilia l'i'cleluto)