I pericoli per l'Inghilterra d'un'azione nel Mediterraneo

I pericoli per l'Inghilterra d'un'azione nel Mediterraneo Rilievi sovietici I pericoli per l'Inghilterra d'un'azione nel Mediterraneo Capo». Detto articolo viene considerato, nei circoli politici e mi Htari moscoviti, come un sintomo della convinzione degli ambienti I responsabili della U.R.S.S. che le j operazioni militari nel vicino O ! riente e nel Mediterraneo porte gio ed alla potenza militare della Gran Bretagna e segnerebbero lo Mosca, 7 maggio, L'organo delle Forze Armate Krasnaja Zvezdt ha pubblicato un articolo circa i piani britannici nel vicino Oriente, nel quale rileva tra l'altro, che ■< le basi aeree italiane della Libia e dell'Abissinia impediscono la formazione, degli assi strategici britannici Cairo-Gibilterra e Alessandria, Città del inizio di una aperta azione per la liberazione degli Stati del vicino ; Oriente dal giogo britannico al e o e - 1 quale, finora soggiacquero. Il giornale Trud in un articolo a firma Zaporoztsev intitolato ■ 1 piani romani », dopo aver riportato le voci diramate dalla stampa anglo-francese circa l'imminente entrata dell'Italia in guerra, osserva che le opinioni di De Kerillis e di altri circa le debolezze dell'Italia sono discutibili poiché preferiscono tacere delle forti posizioni italiane tali da minacciare le vie marittime anglo-trancesi, mentre la- flotta e l'aviazione italiana rappresentano un serio pericolo per l'Inghilterra. 11 programma dell'Italia di diventare padrona del Mediterraneo è ben noto, come pure le rivendicazioni italiane verso la Francia. Senonchè una cosa è il programma, un'altra la sua esecuzione. La prudente posizione dell'Italia di non belligeranza permette di supporre che Mussolini aspetta il momento più opportuno per attuare il suo programma quando il rischio militare si ridurrà a! minimo e cioè quando le parti bellige bcra iforze e l'intervento e a e i i !ranti avranno già esaurito le loro delle fresche forze italiane potrà assicurar? il sopravvento r.el tale o nel tal altro campo. Difficilmente qua'cunoin Italia suppone che tale momen-to sia giunto. Un intervento del- l'Italia nel momento attuale nonpermetterebbe di terminare la guerra in brevissimo tempo, men-tre essa non può decidersi di af-ifrontare una lunga guerra a cau- elsa della mancanza di materie pri- j me. Quindi è lecito pensare che si -1 tratti soltanto di una minaccia e'avente probabilmente lo scopo di >|evitare la violazione anglo-france- - 'se della neutralità dei Balcani, che - «e si verificasse susciterebbe in {dubbiamente il suo immediato intervento. L'Italia segue con la massima attenzione le manovre dell'esercì- e - e to di Weygand e minaccia un suo intervento che potrà influire sui piani anglo-francesi. Se tuttavia gli alleati non rinunceranno a si- rnili piani, in questo caso e S0!-tanto in questo caso, l'Italia entrerà in guerra

Persone citate: Mussolini