Come sta sfumando l'allarme franco-inglese

Come sta sfumando l'allarme franco-inglese Come sta sfumando l'allarme franco-inglese Belgrado, 7 maggio. Il fucile franco-inglese ha fatto cilecca, anzi, peggio, ha fatto un brutto scherzo, esplodendo nelle mani di chi mirava una difficile preda. Così, malgrado le smentite, non v'è chi non creda a una minaccia inglese contro i Balcani, non v'è chi non creda che le navi inglesi siano state inviate nel Mediterraneo per tentare un colpo contro la Grecia e per forzare la volontà della Turchia per gettarla in guerra, mani e piedi legati al fiacco carro britannico. Con l'obiettivo sia Creta o Salonicco, il conto torna lo stesso per tutti questi Paesi e questi popoli che, uopo essere stati avvertiti della imminente « minaccia » italo tedesca si sono svegliati alla luce di una altra verità, sotto il pericolo cioè di un colpo di mano degli anglo-francesi, ansiosi di vendicare lo smacco norvegese. E' bene dire che questo ci voleva. E' una piccola lezione che alcuni uomini e alcuni circoli meritavano; e poi è servita a ridare la calma, a favorire il ritorno della ragione nei confronti appunto dell'Italia e della Germania. Così, esaminando la situazione politica europea e specialmente mediterranea, i giornali lasciano da parte il sensazionalismo e l'allarmismo', per dare posto a una cronaca assai obiettiva. La Politika, con un vistoso titolo in prima pagina, annunzia che i circoli politici romani smentiscono le notizie di segrete intenzioni dell'Italia verso i Balcani e che la stampa italiana sottolinea la saldezza del patto di Belgrado. p j u.sDopo avere riferito che, fra l'ai-; tro. a Roma si afferma categori-Ifcamente essere del tutto inesatte tele notizie, seconde le quali gli al-,ileati dovessero ritirarsi dalla Nor-|qvegia in seguito airatteggiamen-jpto dell Italia, il giornale rileva che|tle misure inglesi nel Mediterraneo]avgnp- •• nc'l^mL™ cessarle mlsure cne crMera ne"jlì Virine in un'altra corrisnnn ,denza romana afferma che ì'e m"-lsure britanniche non potranno ialcuna influenza sulle deci sono oggetto di attenzione de parte dell'Italia, ma niente affatto di preoccupazione. Il giornale sottolinea infine il tono obiettivo mantenuto dalla stampa italiana nelle sue corrispondenze da Belgrado, ciò che, in questi giorni pieni di intrighi, conferma il valoce effettivo del patto di Belgrado. Per ciò che riguarda l'accrescimento della flotta anglo-francese nel Mediterraneo, il corrispondente del giornale nota che '. circoli politici italiani valutano tale fatto come causa di inasprimento della situazione, per l'allarme che esso ha provocato nei piccoli Paesi, ma nello stesso tempo esprimono l'opinione che l'Italia manterrà il suo contegno di serena e ferma osservatrice, riservandosi !" la oual òer Quel ; ™l <leJ "*'ra' ha n«ao t,.3Y «g >»:Mg^SJOTjJ"™^ p,™^™menu nectssau sua sicurezza. I giornali pubblicano infine il comunicato dell'Agenzia Reuter che smentisce le notizie delle intenzioni inglesi di sbarco in Grecia; ma, come abbiamo detto, la smentita lascia il tempo che trova, poiché numerosi circoli jugoslavi sono convinti appunto della minaccia che pesa sulla Grecia da parte della Gran Bretagna. II Vreme e gli altri giornali mettono in grande rilievo la conversazione del Presidente del Consiglio di Grecia col Ministro d'Italia e le dichiarazioni del signor Metaxas circa gli immutati rapporti fra l'Italia e la Grecia. ni riiiiililiiiMMiiMinii mt iiiiiiiiiliiiinii A. Russo 11 i ■ 1111 ( i il 1