Giornata di chiacchiere

Giornata di chiacchiere Giornata di chiacchiere ^ Londra. 7 maggio. La signora Chamberlain ha ac compagnato il suo consorte oggi dinante il breve tragitto "che va dal numero dieci di Downing Street alla Camera dei Comuni: la folla, che si era addensata di fronte al portoncino della residenza premierale, dapprima muta, curiosa, un po' perplessa, alla fine ha battuto le mani, ha lanciato grida di plauso e di incoraggiamento. I londinesi sanno che la consorte del Primo Ministro si muove solo nelle grandi occasioni. E Chamberlain andava ad affrontare al Parlamento uno dei momenti più critici della sua carriera. La Camera era straordinariamente sorda, ostile, diffidente, non soltanto sui banchi dell'opposizione. Chamberlain ha parlato: questo vecchio uomo di stato, che nell'infanzia era stato predestinato da un padre famoso alla vita tranquilla e seminascosta di un ■■s secondogenito » e che invece a settantun anno si trova al centro dell'attenzione del mondo, ha pronunciato oggi uno dei discorsi più IiSlce lunghi della sua carriera. Non è i e o a i e e a è a , e e e i . o o i r i e n e a stato un bel discorso. Non è stato un discorso completo. E' stato interrotto spesso da grida ironiche e ostili. Più di una volta lo speaker della Camera, che di solito siede con le gambe incrociate, ha appoggiato entrambi 1 piedi sul pavimento. Questo è il segno tradizionale di richiamo all'ordine; la minaccia di alzarsi in piedi. Una volta l'accenno, per quanto tradizionale e temutissimo, non è bastato. Lo speaker si è alzato in piedi. E' stato quando Chamberlain ha scaricato parte della colpa per la delusione di Norvegia sulle notizie che erano venute da Stoccolma e che nessun membro del overno aveva confermato. Un mese fa Chamberlain aveva detto: « Hitler ha perduto l'autobus ». Oggi l'opposizione gridava in coro, ripetutamente: « Chi ha perduto l'autobus? ». Questa immagine stradale del Primo Ministro ha avuto fortuna, prima e dopo: ma quale fortuna! Chamberlain, sotto le grida della parte avversa, ha dovuto riprenderla oggi, spiegarla, giustificarla, dichiarare un po' pietosamente che essa non andava riferita all'avvenire cioè alla campagna di Norvegia, ma al passato. Egli ha attribuito le grida rivolte contro di lui ad un equivoco verbale; ma, per dimostrarlo, ha dovuto dimostrare anche di essere incorso in un equivoco storico. Contro il Governo si sono appuntati poi gir strali dei capi dell'opposizione; ma non solo quelli dell'opposizione ufficiale. Per venti minuti il Parlamento e tutti gli spettatori che gremivano le tribune, i lords stipati nella loro loggia di fondo, gli ambasciatori, sono rimasti muti, dominati, quando si è levato a parlare un uomo in divisa di ammiraglio. Non era un laburista, ma un conservatore. Magro, esile, nella sua uniforme, con sei file di nastrini sul petto, era uno degli eroi più famosi della guerra mondiale: Sir Rogers Keyes. Era l'uomo della spedizione di Gallipoli, spedizione valorosa per il comportamento degli uomini, stolida per la preparazione politica e strategica. Keyes ha cominciato a riferirsi alla voce, secondo cui parte della flotta è stata trasferita nel Mediterraneo, per metterla in salvo contro la minaccia aerea tedesca. Ha detto di sentire tutto il peso di questo insulto. Ha reagito contro il Governo, che ha permesso questo sospetto; ha reagito in nome della Marina. E aiora tutto gli è stato permesso; Keyes ha detto in sostanza che le lezioni di Gallipoli non sono servite a nulla, che — quando egli andò, giorni fa, a proporre un'azione marittima contro Trondhjem — all'Ammiragliato egli venne schernito, come se costà tutto non fosse stato stabilito e preveduto. Giornata drammatica, oggi, è stata, ma di politica interna: la seduta è incominciata con una domanda ironica del liberale Mander, che chiedeva se i banchi parlamentari di fronte non fossero riservati soltanto agli uomini « che dicono solo di si ». E' linita senza voto, in Inghilterra non si batte un Governo subito dopo un insuccesso. Gli si dà tempo aftinché si riformi o se ne vada. Giornata di chiacchiere: qualche allusione e stata fatta, è vero, all'attuale situazione di Narvik, ma è passata inosservata fra le polemiche sul passato. Non si è spiegato come si farà a passare dal rovescio di Norvegia alla mancanza di rovesci in avvenire. La giornata diplomatica, per contro, è sembrata piuttosto calma: molta attenzione viene rivolta al ritorno di Sir Perey Loraine a Roma. Intanto oggi, al Foreign .Office si smencisce che il Governo - Ibritannico abbia chiesto al Gover- hvse e, a -J no italiano una definizione di atteggiamento, voce che — incredibile ma vero — aveva trovato ospitalità sui giornali inglesi. Vice