Il Papa chiude le celebrazioni cateriniane alla Basilica di Santa Maria Sopra Minerva

Il Papa chiude le celebrazioni cateriniane alla Basilica di Santa Maria Sopra Minerva Il Papa chiude le celebrazioni cateriniane alla Basilica di Santa Maria Sopra Minerva // Governatore deli* Urbe incorona col diadema offerto dalle donne romane la Vergine Senese Patròna d'Italia ~ La Principessa di Piemonte con 70 Crocerossine, Bottai per il Governo e Yambasciatore Alfieri alla fastosa cerimonia Roma, 6 maggio. Una cerimonia della imponenza e del significato insieme religioso e patriottico di quella che si è effettuata nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva avrebbe richiesto uno spazio almeno quattro volte più grande di quello che il tempio, la piazza e le vie circostanti potevano offrire alla intensa aspettativa ed alla fervida partecipazione della folla. Una folla immensa La proclamazione a patroni d'Italia di Santa Caterina da Siena e di San Francesco d'Assisi ha avuto una cosi profonda eco nel cuore del nostro popolo, che da tempo la invocava, che il solenne rito non poteva non richiamare una folla immensa. La partecipazione personale del Pontefice alla celebrazione ha aggiunto una potente attrattiva. Tutta la zona che circonda la basilica e le sue vie anguste non presenta grandi possibilità di afflusso per folte masse di popolo e si deve al perfetto servizio di ordine ed alla disciplina del popo lo se si sono evitati incidenti. Una gran parte della folla ha sostato i lungo il corso Vittorio Emanuele Iper assistere al passaggio del corUeo papale. Questo ha lasciato la Città del Vaticano alle 9,30. Erano cinque Isole automobili, nella terza delle quali sedeva il Pontefice; di fronte a a a i o a l o i l o i n l e a a a - a lui aveva preso posto il maestro di camera monsignor Arborio Mella di Sant'Elia. Essendo la macchina del Pontefice aperta per volere del Papa, il popolo ha po tuto vedere la figura del Ponte fice, applaudirlo e riceverne la be nedizione. Sulla piazza della Minerva le truppe italiane, Bersaglieri e Carabinieri, hanno reso gli onori mentre le fanfare degli allievi carabinieri e di Genova-Cavalleria suonavano gl'inni pontificio ed italiani. Entrato nel convento, il Papa ha ricevuto l'omaggio del cardinale Tisserant, del generale dei Domenicani P. Gillet e dei capi delle tre grandi Famiglie francescane Cappuccini, Minori e Conventuali, mentre un gruppo di trombettieri in borghese della banda dei RR. CC. eseguiva, nel chiostro, la composizione O Roma nobilis musicata in questi giorni dall'academico maestro monsignor Perosi. Rivestiti gli abiti sacri, il Papa è salito in sedia gestatoria ed accompagnato dal solenne corteo ha fatto il suo ingresso sulla piazza. Rinnovati gli onori militari, il coro federale della G.I.L. ha eseguito un inno a Santa Caterina del Bufalini. La basilica era tutta fulgente di luci e gremita di personalità. In una speciale tribuna era la Principessa di Piemonte, che era stata ricevuta all'ingresso del tempio dall'ambasciatore Alfieri e dal Governatore di Roma; l'augusta Signora vestiva il costume di crocerossina, con un gruppo di settanta consorelle. Nella Basilica fulgente In posti d'onore si trovavano il Ministro dell'Educazione nazionale Bottai, il sottosegretario Del Giudice, il Governatore di Roma, il Prefetto, il Federale dell'Urbe ed alcuni generali in rappresentanza dell'Esercito. Vivo interesse hanno suscitato i valletti di Assisi che recavano i gonfaloni, e quelli di Siena ap jpartenenti alla contrada dell'Oca •.love abitò Santa Caterina. Il gonfalone di Roma, sorretto dai « Fedeli », aveva preso posto a destra dell'altare. Fra le autorità erano pure il I Podestà di Siena e quello di Aso | sisi. Affollatissime le tribune riservate alle famiglie sovrane, fra cui erano i Principi delle Asturie, Duchi di Calabria, la Casa delle Due Sicilie, il principe di WyttenStein, quella dei parenti del Papa, del Corpo Diplomatico, dell'Ordine di Malta con il Gran Maestro principe Chigi e del Patriziato ro mano. i ò d L'ingresso del Papa, salutato da insistenti acclamazioni, ha offerto ancora una volta lo spettacolo o j di bellezza e di imponenza incorri ». \ parabili che suscita l'entusiasmo ole l'ammirazione di quanti vi assisi ' stono. L'ambiente più raccolto ha i aggiunto aspetti di intimità calda ni I che nella Basilica Vaticana si dis perdono. Dopo una brevissima ao-. rsta all'altare del Sacramento, il sPapa, in sedia gestatoria, ha prò- gseguito fino al trono. I cardinali I tpresenti, cioè gli eminentissimi!rCaccia, Cattani, Canali, Pizzardo,1 iMaglione, Rossi, Fumasoni, Ga- ssparri, Vidal, Massimi, Lauri, tMercati, Verde, Tisserant, Hlond e Sibilia hanno prestato l'-t obbe-, eaNbc1psSvtddvsasPprttfMdienza ». Quindi il cardinale Tisserant, assistito dai ministri della Cappella Pontificia monsignori Paschini, Bressan e Capasso, ha pontificato la Messa, accompagnato dai canti della cappella musicale pontificia diretta dal maestro Perosi, che ha eseguito la messa della incoronazione » dello stesso maestro. L'incoronazione Al termine della messa il Papa è passato all'altare maggiore, dove, inginocchiatosi, è rimasto in lunga preghiera, mentre iì coro eseguiva la composizione del Perosi in onore di Santa Caterina ricavata da alcuni versi di Pio II che si leggono sul breviario domenicano. Quindi Pio XII ha ricevuto dalle mani del Governatore un calice dorato del Governatorato di Roma ed un ricco diadema, il dono delle dame romane, destinato ad ornare la statua della Santa giacente sotto la mensa dell'altare maggiore. Infine il Governatore ha presentato al Papa un ramoscello d'olivo con bacche d'oro, offerto dalle signore di Pisa. Il Pontefice ha benedetto i doni, quindi si è nuovamente genuflesso, mentre il Governatore passava dietro l'altare e, penetrando nel vano esistente presso la tomba della Santa, ha di Sua mano applicato sulla fronte della statua il diadema, e ha deposto il ramo d'ulivo sul petto. Infine il Pontefice con voce alta e chiara ha impartito la benedi zione apostolica facendo poi an nunziare dal cardinale Tisserant la concessione delle indulgenze. Nella massa dei fedeli si è fatta più intensa l'aspettativa, dato che per la prima volta si stava per vedere il Pontefice salire il pergamo come un semplice sacerdote. Pio XII in sottana bianca, mozzetta e stola ha attraversato in sedia gestatoria la prima metàdel tempio e. accompagnato dal maestrodi camera, ciaf prefetto I delle cerimonie e dal cappellano : crocifero ha salito rapidamente la1 scaletta del pulpito, presentandosi alla folla plaudente. Il discorso dal pergamo Il discorso del Santo Patire è!durato 25 minuti. In esso il Papa ha rievocato a grandi tratti le fi gure di Santa Caterina da Siena e di San Francesco d'Assisi, ricordando l'amore di questi due grandissimi Santi per l'Italia loro Patria, la loro opera incessante per la giustizia, la carità e la pace e dimostrando come essi siano fra le più fulgide glorie della loro Patria che ben a ragione li invoca suoi speciali patroni celesti. Alla fine ha rivolto una perorazione ai romani, invitandoli ad invocare « questi due croi di tempra squisitamente italiana » quali speciali protettori presso Dio. Ha conchiuso con una calda invocazione a Gesù, che entro i confini d'Italia eresse e stabilì il luogo santo dove siede il suo Vicario, affinchè ascolti la preghiera che gl Italiani gli rivolgono, fervida e incessante, per mezzo dei loro patroni. « Trionfate nel mondo — ' ha detto il Papa — o Dio degli eserciti, e quella pace che il vostro cuore dona all'Italia, quelle, pace che Voi lasciaste ai Vostri apostoli e che noi invochiamo per tutti gli uomini ritorni in mezzo ai popole alle nazioni, che l'oblio del Vostro amore separa, che il rancore avvelena e la vendetta accende. O Gesù, disperdete il turbine dei mondo che preme sull'umànittl da Voi redenta, fate un solo ovile . lcifico per i Vostri agnelli fedeli randagi sicché tutti Vi ascoltino a seguano la vostra voce, tutte le genti Vi adorino e Vi servano, e tutte in una medesima fede, speranza ed amore, salgano dal corso irrevocabile del tempo ad inabis sarsi nella pace ineffabile dell'e ternità beata ». Vivi applausi hanno salutato la elevata orazione pontificia. La cerimonia nella basilica-ha avuto cosi termine alle 12,15. Nella biblioteca casanatense Intanto nell'aula magna della biblioteca casanatense si era raccolta una folla d'invitati. Alle 12,30, Pio XII, dopo un breve riposo, ha fatto il suo ingresso nel salone, mentre i trombettieri di Siena e quelli di Assisi lo salutavano cogli squilli delle lunghe trombe argentee. Pio XH si è seduto al trono collocato nel fondo della signorile aula, che presentava un aspetto imponente nella sua severità di linee. Tutto attorno, in ampie vetrine, era ordinata la Mostra cateriniana. Alla destra del Papa, in apposite poltrone, hanno preso posto i Cardinali e le autorità civili fra cui il Ministro Bottai, il Prefetto, il Federale, il Sottosegretario Del Giudice, gli alti funzionari del Ministero dell'Educazione Nazionale. A sinistra, le famgilie principesche, l'Ordine di Malta ed il Corpo diplomatico. Padre Gillet, generale dei Domenicani, ha rivolto al Pontefice un indirizzo di omaggio e di ringraziamento a nome dei Domenicani e dei Francescani; quindi un gruppo di studiosi e di artisti ha fatto omaggio al Pontefice di libri, pitture, bronzi celebranti l'avvenimento. Il senatore Fedele ha presentato il primo volume dell'edizione critica delle lettere di Santa Caterina edita dall'Istituto Storico Italiano. Gli Ordini Domenicano e Francescano una medaglia appositamente coniata ad opera del prof. Mistruzzi che riproduce nel recto il sarcofago della Santa e la dicitura Italiae Patrona fra due rami di olivo. Nel rovescio la dedica a Pio XII. All'intorno si legge la frase della Santa: « Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia». Un bel bronzo della Santa è sta- . urloe} DIon?° °eua &a™a e s\a: £ offerto dalla Corporazione dei I Catennati ed una. targa in bronzo : raffigurante Santa Caterina e San 1 Francesco dai Terziari France scanl- Pio Xn ha chiuso la cerimonia accogliendo successivamente l'ambasciatore Alfieri, il Ministro Bottai, il sottosegretario Del Giudice, !il Governatore, il Prefetto di Ro ma, il Federale dell'Urbe e le al- e i r a o e li li li oe O ei a tre autorità. Ciascuno saliva al trono e baciava la mano al Papa, che ha a tutti rivolto parole di compiacimento. San Pietro illuminata Alle 13 precise il Papa si è levato dal trono ed a piedi ha lentamente attraversato tutta la sala, mentre la folla si assiepava lungo il suo cammino per baciargli la mano ed i trombettieri rinnovavano il loro saluto. Alle 13,10 il PonteBce ha lasciato il convento. Sulla piazza la folla, che lo aveva pazientemente atteso, ha ancora applaudito. La truppa ha reso gli onori. A forte andatura le macchine hanno ripreso la via del ritorno. Il corteo è rientrato nella Città del Vaticano alle 13,20. Nel refettorio del convento domenicano è seguito un;t colazione, alla quale, insieme religiosi, hanno partecipato il far dinaie Tisserant. il cardinale Caccia, il cardinale Hlond, il Ministro Bottai eri il C rematore di Roma. A sera uni folla enorme e rovesciata ir piazza fan Pietro per assistere grandioso spettacolo Ideila duplice illuminazione della facciata delia cupola del tempio e dei colonnati, applaudendo alla rapida accensione ed alle acrobazie dei sampietrini. Il Santo Padre parla nella chiesa della Minerva. (Telefoto) L L'ingresso dei Ponience nelia Basilica della minerva. La Principessa di Piemonte giunge nella chiesa di S. Ignazio per la Messa pontificale. (Telefotò)