80 anni di trasvolate oceaniche

80 anni di trasvolate oceaniche oCa auoncucAe. dei tioh> 80 anni di trasvolate oceaniche ! mela l'Alaska. m/EL bellissimo brano di Guelfo Civinini rievocante l'impresa dì Cattaro si leggono queste commosse ammirate parole: «Ma lo sa l'Italia, lo sa come s'allietano, ili che s'allietano così, questi figliuoli? D'andare, forse, a morire, per essa s'allietano; d'andare per essa a scomparire, forse nella notte, sul mare, in un mistero che non lascia traccia ». Mi sono ritornate alla memoria queste parole scorrendo un recentissimo fascicolo edito dall'Ala d'Italia: Ottanta anni di transvolate oceaniche, compilato con amore e pazienza dal prof. Botto e dall'ing. Silvestri; un fascicolo di numeri, di sigle, date, nomi la cui. aridità non è mai confortata dal più piccolo tentativo letterario, e che pure costringe il lettore a socchiudere gli occhi e ad assistere alla nascita- prodigiosa di una serie infinita di eroiche immagini. Appaiono universali allora le parole scritte per gli aviatori di Cattaro, come universale l'eroismo degli aviatori che da decenni si lattano sui continenti, sugli oceani per la civiltà. In pallone, nel 1859... Ottanta anni fa i primi due uomini hanno tentato di trasvolare l'oceano, per la rotta atlantica centro-settentrionale, partendo da Wattertown (Ontario) e con meta Londra. 1859, il SS settembre gli americani Lumounton e Haddock, montavano nella costretta cesta dello sferico Atlantic, e fidando nel buon vento e sopratutto nella generosità di Dio, affrontavano il lunghissimo viaggio. Ma i venti s'erano alleati al grande mare; ed impedirono che il pallone, simile ad un pendolo ubriaco, potesse riflettersi nello specchio dell'Atlantico. Dopo ore, ore di salite e discese e di danze tra le nubi, il pallone sgonfiò e cadde nelle foreste del Canada. Come accade sempre agli uomini, l'impresa fu ridicolìzzatu, e 37 anni passarono senza che il cielo e gli uccelli dovessero sbalordire. Nel IS96, Vii luglio, gli svedesi Andrée, Strindseij, Fraenkcl partivano, a bordo dfìlo sferico Oernen. dallo Spitzberg con Il pallone navigava per quasi tre giorni sui ghiacci, ma il l.'i luglio era costretto a discendere sulla banchisa a 82" SS' 7" lai. Nord e 29» SS' long Est. L'impresa commosse il mondo perchè i tre esploratori del ciclo e della terra trovarono la morte sui ghiacci. Con questi due episodi iniziarono gli nomini l'assalto agli oceani cai Polo, cercando di fissare negli spazi celesti una via ideale che unisse i continenti: ma, per poter leggere il nome del primo vittorioso sull'Atlantico bisogna giungere al 1910. quando il Ih giugno un aeroplano terrestre Wickcrs-Wimii, azionato da due motori Rolls Royce « Eeagle ». partiva da Ottawa con meta Londra e raggiungeva, ahimè, la palude di Clifden in Irlanda. L'aeroplano aveva coperto SOJ/O chilometri, dei quali la maggior parte sa mare aperto, nel tempo di 16 ore e. 12'. Velocità veramente eccezionale per quei tempi. Dopo il 1919 i tentativi si moltiplicano sull'Atlantico del Nord e del Sud; e si leggono i nomi dei primi italiani che non ebbero però fortuna: nel 1921f Locatela, Crosto, Marescalchi, Braccini e Falcinelli su idrovolante Dornier Wal Marina con partenza da Pisa e meta New York, nel 1925 Casagrande su idro Savoia Marchetti 55 «Alcione» con mela Buenos Aires. Locatela veniva salvato con i compagni a 200 km. da Capo Falciceli (Groenlandia I dall'incrociatore «Rianwnd», Casagrande era costretto ad abbandonare l'impresa causa una tempesta che provocava serie avarie dZ/'Alcione che si trovava all'ancora presso Casablanca. L'anno dopo. 1920, segna il primo trionfo italiano: Nobile, Amundsen, Elsworth a bordo del dirigibile italiano N. 1 « Nurgev>, partono da Roma, raggiungono le Svulbard, superano il Polo Nord e gettano le gomene a Tcller, nell'Alaska dopo 4.425 km. di volo co*ipiuti in 68 ore e 30 minuti. E si legge poi. nell'elenco del 1921, il nome di piloti famosi, nome accompagnato da uva croce. Nungesser ' Coli nel /.ojt scomparsi nell'oceano tra Irlan¬ da e Terranova, sempre nel 1927 gli inglesi col. Mine/liti., Hamilton e la principessa Lowenstein scomparsi nell'oceano Ira l'Irlanda e Terranova, gli americani Bcrlaud, Hill. Paimc scomparsi nell'oceano, i canadesi (ancora nel 1927) Tully e Metcalfe scomparsi nell'oceano, gli americani (1927) Miss Grayson, Galdsborough, Kochler e il norvegese Orndal scomparsi nell'oceano vicino alla Nuova Scozia. L'Atlantico centro-settcntrionale in un anno ha rinchiuso le aerine sulla vita di l'i piloti, e dì nessuni, min fu possibile ricostruire il dramma terribile 1: breve. Il colpo di Lindbergh Quelli, stCSSO ornimi r queliti stesso cieli, che nello stesso anno avevano permesso il transito felice, miracoloso dello Spirito di San Luigi, orientalo dal polso fermo di Lindhergh. A riti non aveva creduto nelle meditate avventure degli uomini oltre la terra, riappariva allora gigantesco il presentimento di D'Annunzio tormentato, nel Vent'iriero senza ventura, dall'ansia di un volo leggendario; il Poeta affermava rincorrendo i sogni di verità: « Dico che il « non più oltre » è la bestemmia al Dio e all'uomo più oltraggiosa ». Lindbergh ha segnato la nuova èra delle transvolate atlantiche, e. dopo di lui nel 1927 undici equipaggi hanno tentato e sono riusciti vittoriosi sull'oceano del Nord del Sud e sull'oceano Pacifico. Tra i vittoriosi, in quest'annata di gloria per l'aviazione civile, due volle appare il nome di De Pinedo, Del Prete e Zucchetti. Nel 1928 Ferrarin e Del Prete sul percorso MontecelioSpiaggia di Turo? (Natal) conquistavano all'Italia il pruno rècord mondiale di distanza coprendo in un solo bal'.a 7.188 chilometri in 49 ore e li minuti, Dall'America di I Sud. ove Ferrarin e Del Prete avevano ricevuto onori trionfali, Carlo del Prete non doveva più ritornare. Per un incidente di volo con un S. k,2. Ferrarin riparlava la frattura di due costole e una grave lesione al palato. Del Prete riparlava la frattura delle gambe. Il racconto della morte di Curio del Prete è sublime e commovente, Quando Arturo Ferrarin rivide Del Prete, subito dopo l'amputazione di una gamba, non seppe trattenere il pianto e De! Prete ebbe la forza di rincuorarlo con queste parole: «Perchè ti dai tanto pensiero.' Se. a te avessero tagliato un piede, la tua carriera sarebbe stala spezzata per sempre: ma, anche senza un piede, io potrò lo stesso lavorare accanto a te. se sei contento di avermi tuo collaboratore! ». Ma l'ansia verso nuove conquiste, la speranza di poter un giorno volare sull'oceano con un aeroplano disegnalo e progettalo da lui stesso, dovevano esser troncate dalla morte improvvisa. «Addio Censi, addio Moro; baciami la mamma », mormorò Carlo, l'eroe silenzioso e modesto; c trapassò serenamente. A Genova la salma era 1 icevuta da un imponente mesto raduno di popolo- l'Italia uveiti perdalo un figlio degno della sua grundc;:a. Nel 1929 scompaiono nell'oceano l'americana Dileman. oh svizzeri Knrsrr. Tscholf, Luv- cliner, i polacchi Idrikowski e Rasala; il dr. Eckener con 40 uomini d'equipaggio e 18 passeggeri, a bordo del dirigibile Graf Zeppelin, compie regolarmente il viaggio dalla Germania all'America superando 8530 chilometri in 92 ore e -'i0 mintili. I voli 1 in massa // 1930 registra altre vittorie clamorose: s'impongono all'attenzione mondiale i trancisi Menno:, Costes e Bcllonte per i loro voli rapidissimi e isolati: Bulbo con la sua meravigliosa Squadra, compie la prima Ciarli ni Atlantico. Se con Lindbergh s'irà iniiiiila l'èra nuova per le transvolate oceaniche, con Balbo s'inizia l'èra dei voli in masso i quali esprimono l'eroismo dei singoli e testimoniano la potenza delle nazioni. L'Italia è stala la prima Nazione del mondo ad incatenare gli oceani alla volontà della sua Arma alata; non avventura dunque ma organizzazione formidabile, potenza di mezzi, unite ulla sapienza di comando e un'eccellenza e al coraggio di olì uomini. Quando lo stormo atlantico raggiungeva Rio de Janeiro, il più bel sole del mondo illuminava la gloria italiana. «Avanti, avanti stormo alalo d'I Ialiti /così scriveva Balbo ricordando l'arrivo trionfaleI, In hai ben meritato questo quadro di fantasia e di bellezza dopo la corsa sull'oceano. Seguimi fedele. N<ii tracciamo sul cielo di Rio l'aerea corona della gioia, della forza, dell'amicizia. Sono ali di Roma, la gran Madre, che iscrivono nell'azzurro ' un'altra pagina di romana grandezza ». Nella prima Crociera Atlantica perdevano la vita Boer, BarIncinti, Ncnsi, Imbustali e Fois, L'americano Posi e l'australiano Gatlg nel 1931 sorvolano il Pacifico 1 )025 chilometri I in diciatto ore precise, gli americani Herndon e Pangborn pulitino da Tokio e dopo un volo dì ottomila chilometri raggiungono la spiaggia di Wenatch.ee, in 'gì ore e 15 mimili di volo. Nel 1932 nel corso del tentativo Neic York-Roma scompaiono nell'oceano gli americani Ulrich, Neiccomer e l'italiano Pisculli; i norvegesi Lee e Boockon scompaiono durante il volo Neic York-Oslo, fra Harbour Giace e l'Irlanda. Nel '33 il mondo assiste al secondo trionfo dello Stormo Atlantico di Balbo. Dal 2 luglio al 9 agosto la Squadra Atlantica compie il lungo miracoloso volo in pattuglia-dò Roma a ChicagoNeio York e ritorno. Quasi negli stessi giorni il tedesco Wirtschuft tentava di collegare Berlino a Rio de Janeiro con un pìccolo apparecchio muniti, d'i un motore Siemens da 75 cavulli! S'ella traversata atlantica scompariva tra Dakar e Natul. Lindbergh, nella stesso periodo, prende a braccetto la moglie e attraversa in 15 ore l'oceano tifi Sud; Post, il monocolo solitario del cielo, durante il suo celeberrimo periplo del mondo, decolla da un piccolo campo della Siberia orientale c raggiunge in 17 ore l'Alaska. Lombardi e Mazzotti transvolano l'Atlantico del Sud ni'l <354.1 1,1 snlr /«; ore; Mermoz, il oiande Mermoz. rutilo 1 ringoi regolari tra l'Aiwiira e la Francia. Muore, nel 1935. l'ati.o ameri¬ cano Posi nel suo ennesimo tentativo di transvolare il Pacifico, e appare, negli annali aeronautici, il nome di Amelia Earhardt la quale compie la traversata dalle Hawai alla California in 1S ore. Nel 'SS scompare nell'Atlantico del Sud durante una tempesta. Mermoz, il più grande pilota civile francese, il creatore della linea transatlantica dell'Air France. I « Sorci Verdi » Nel '17. Stoppimi e Comuni ridanti ila Cadice a CUraveltas 1 Brasile) in 20 ore 1: 25', coprendo 701.1 chilometri, e stabilendo il nuovo primato di distanza per idrovolanti. Durante il ritorno il destino s'accanisce coniti) il meroviglioso equipaggio italiano e Comani, Jaria c Pogliani sacrificano l'eroica esistenza. Nel '38. i «Sorci Verdi* di Biseo, Bruno Mussolini. Moscatelli raggiungono, in pattuglia. Rio de Janeiro alla media dì 393 km. all'orai Per la prima volta, nella storia dell'aviazione, l'Atlantico è superalo ad una simile velocità. E' sempre l'Italia che raggiunge i primati dell'eroismo e della perfezione tecnica e organizzativa. Oggi l'oceano è slato costretto a mutare quasi l'aspetto, e a rinunciare, sopralutto, alta leggenda terribile dell'inviolabilità. Gli oceani debbono subire l'orario; le onde vengono amministrale dagli nomini; i venti localizzati: le nubi ingabbiate; e sui mari sconfinati transita non più l'individuo, ma la Ditta, la Società di navigazione. Si legge allora: è partita la P.A.A., la LATI, la Imperiai Airwags, la Lufthunsa. ecc. Gli uomini divengono sigle, e gli oceani sembrano superati dalle bandiere aziendali. Ne scapita la gloria, fruito di | confinili eroismi, degli aviatori, j zdumids|'fi\clqtcsi\r\nìD''i•'U■I'[[ma ne Irne vantaggio la civiltà. Maner Lualdi