Orientamenti ai Littonali di Bologna

Orientamenti ai Littonali di Bologna X giovani fa pensano così Orientamenti ai Littonali di Bologna Cinema, giornalismo e politica estera (DAC NOSTRO INVIATO) Bologna, 1 maggio. Tendenza dei giovani nel cinema, nel giornalismo. Il mio viaggio nel cuore e nel pensiero dei giovani che oggi hanno vent'anni continua. Inchiesta: fra questi duemila studenti universitari, convenuti ai Littoriali della Cultura e dell'Arte,, esistono tendenze cinematogràfiche spiccate. Esistono. Una parentesi: convengono ai Littoriali studenti di tutti gli Atenei e di tutte le facoltà. Come si presenta il loro pensiero davanti al banco dei giudici: intriso di scolasticismo? Riecheggia il pensiero dei docenti? Oppure se ne apparta per cercare di imporre Idee personali, originali? Io credo che un per cento elevato di questi giovani portino rimuginate, adattate magari al proprio temperamento, le idee dei maestri. Questo vale soprattutto per i Convegni scientifici, per i Convegni politici e dottrinari. Ma in cinema, o no, non ci sono maestri. Quest'arte è fresca, è nuova: ogni giovane può credere che le proprie idee siano imbarcate su una caravella colombiana e che possano scoprire l'America della nona Musa. Questi giovani, io che ho seguito le loro discussioni, dirette dall'Eccellenza Vezio Orazi con tanto fervore, non hanno ancora, sul cinema, idee riposate e piane Si contraddicono, cercano qualche cosa, qualcosa che non trovano. Quasi tutti però, ed è un bene, sono per un cinematografo « italiano », « fascista », « antiborghese ». Mai questa parola, antiborghese, è stata cosi di moda come ài Littoriali bolognesi. Valorizzazione QcddifdsvlnoszydmdGiornalismo. La Commissione era domenicanamente presieduta da Giorgio Pini (componenti, Carletto Barbieri, Zapponi, Tinbaldi e Granzotto, Littore dell'anno scorso, cui il titolo ha valso la designazione del Duce a dirigere II Lavoro). Pini ha tenuto conto, soprattutto, dell'ardore e della combattività politica e dell'abilità professionale. Ai concorrenti è stato distribuito un numero del Resto del Carlino e ciascuno ha dovuto scrivere un articolo o un corsivo su una delle notizie di ieri, che ritenesse la più meritevole di commento. Littore, Enzo Pezzato, di Pisa, che quest'anno è anche Littore di politica corporativa. Si sono distinti poi Dinardi di Bari e Guzzardi di Bologna. Tendenza che questi Littoriali hanno confermato nei giovani: tutta per il giornalismo politico. Questi cari ragazzi, forse, pensano un po' troppo che il giornalismo sia fatto soltanto di articoli lunghi con firme 1 per disteso. Nessuno, che pensi di farsi cronista, impaginatore, cucinatore di notiziario. Chiamati a dare prova di quello che sanno fare, tutti puntano al bersaglio più lontano. Spendono il loro patrimonio culturale, sparano il meglio di se stessi, salutano romanamente ed hanno sempre l'aria di dire: « Adesso abbiamo messo a posto noi le cose ». Divino difetto, meglio sarebbe dire eccesso dei vent'anni! Forse anche noi, a vent'anni, eravamo cosi, ma tanto inutilmente! Forse al tempo dei miei vent'anni c'era qualcuno di noi che avrebbe potuto essere Littore, e magari più bravo del pur bravissimo ime l'ha detto Barbieri e ci credo) Littore di quest'anno. Ma nessuno gli avrebbe dato un posto di direttore di un grande giornale. C'è voluto Mussolini, il clima rivoluzionario fascista, a dare l'ala dell'immediata valorizzazione ai giovani di valore. In democrazia, e anche negli altri Regimi totalitari, quante anticamere devono fare 1 giovani prima di arrivare! E penare e soffrire e guardare alle loro più belle speranze, non come ad una concreta realtà, ma come alla lieve sostanza dei sogni accesi con le stesse la sera, nella solitudine del letto, e spente — queste speranze — con il sole e con il coffelatte della mattina. Anche in giornalismo, del restonon ho avvertito il sapore delle scuole. Unico comune denominatore, una grande baldanza, una grande fiducia in se stessi. Ma, del resto, io ho parlato di giornalismo con un ingegnere appena laureato, che è stato Littore di poesia e che dirige un giornale mussante « Roma fascista ». Questo giovane si chiama Renzo Lodoli. La sua baldanza ò sottolineata da due nastrini blu stellati d'argento. Due medaglie al valore in Spagna. Spuò allora, essere baldanzosi. Un principio squisito: chi ha Faputo far bene la guerra, chi non ha pau ra di farne" un'altra sviluppa una tendenza che non 6 materialisticama spiritualistica. dc2tl6TppdmvPBpBrGpprmmMpf21Eroi intelligenti A me piace tanto, in questi Littoriali, vedere, che quasi tutti, inviati speciali, commissari, studenti abbiano fieri sul petto una o più medaglie al valore. Volete aver cento di un'altra tendenza dei giovani? Eccola: «ogni possibilità dvittoria in guerra a noi italianche abbiamo sempre prodotto degli eroi intelligenti *. La Rivoluzione fascista ha operato in profondità in questo settore: al poeta imbelle si preferisce il poeta eroico. Anche nell'ultima guerra i nostri poeti migliori non restarono a casa a scrivere gl'inniOggi si è riunita la Commissione per la monografia veterinariaIl tema verteva sulla disciplina -autarchica della produzione 700tecnica. Presiedeva- il consigliere nazionalt De Dominici? (commissari D'Alfonso, Giannotti, Santarelli e il Littore dell'anno Scarabellinl). Trattazione sionata. Tendenze rivelatesi :*mol te e nessuna. Quasi tutti i concor scorsoappas}? Propriai-enti echeggiava scuola veterinaria e lutte le facoltà d'Italia erano rappresentatetranne Messina. Messiiia ha dato• in compenso, molti poeti. Masi potrebbe obbiettare che un poeta dmeno e un veterinario Ut più m>avrebbe guastato. L unico che abbia sostenuto unidea propria stato Cavézza, del Guf Bolognache ha propugnato la creazione duna cartella sanitaria di tutti ganimali. Una specie di anagrafdi stato civile anche per le bestipiù completo anzi di quello per cristiani perchè provveduto di tuti i dati igienici e sanitari. - Nel convegno di politica esterVirginio Gayda ha governato ldiscussione con pugno di ferro. t»ma era L'Italia ed i Balcani jQuall tendenze ha rivelato questo ,mconvegno odierno? Dio sia benedetto che fra i giovani stanno an dando sempre più in desuetudine li etilismi ». «Noi siamo soltanto filoitaliani. Filoitaliani che ubbi- dlscono a Mussolini», mi diceva stasera un bravo ragazzo che ave va sul petto tre medaglie al valore .bTutt, poi, hanno sostenutei che rnei Balcani lltalia deve impedire' ogni egemonia straniera. ,Tutti, tutti, hanno rivelato que- ssta tendenza: contro ogni influen- za, contro ogni espansione bolsce- lyica. Molti, di questi goliardi che oadiscutevano, avevano sul petto le medaglie guadagnate, nella guerra di Spagna. Attilio Crepa»