LE LIGNITI ITALIANE in una relazione al Duce

LE LIGNITI ITALIANE in una relazione al Duce LE LIGNITI ITALIANE in una relazione al Duce 300 milioni di tonn. accertate e 500 presunte - Il programma per un razionale sfruttamento dei vari bacini - La produzione di 3 milioni di tonn. sarà raggiunta entro quest'anno Roma, 24 aprile. Il presidente deU'« Azienda Ligniti italiane » ha presentato al Duce la seguente relazione sul programma di sfruttamento del bacini lignitiferl italiani: « Duce, « ho iniziato subito il lavoro in esecuzione della consegna da Voi datami per l'« Azienda Ligniti Italiane » e mi faccio premura informarvi di quanto è stato fatto fino ad oggi. Senza attendere le formalità di legge per la costituzione dell'A.L.I. ho proceduto a una rapida organizzazione dei servizi essenziali: impianto della sede, creazione degli uffici, assunzione di elementi tecnici, compila» zione di norme, regolamenti, eco Contemporaneamente ho compiuto varii sopraluoghi e preso diretto contatto coi dirigenti delle aziende esercenti le miniere di lignite. « Mantenendo continuo collegamento coi competenti uffici del Ministero delle Corporazioni e con gli altri organi parastatali e corporativi, ho preso in attento esame tutti i principali problemi riguardanti le ligniti: loro estrazione, loro collocamento, loro utilizzazione. « In merito alla situazione attuale del problema, le indagini eseguite in questo breve scorcio di tempo presso le ditte esercenti miniere lfgnitifere, appoggiate a elementi raccolti di carattere geologico, minerario, industriale e commerciale, nonché con sopraluoghi eseguiti, mi pongono nella con-. dizione di poter esporre quanto, appresso: « Consistenza lignitifera nazionale. — E' risultato confermato quanto già a proposito più volte scritto, e cioè: a) ligniti xiloidi: tonnellate: accert. 80.000.000, pres. 90.000.000 b) ligniti torbose: tonnellate: acc. 184.500.000; pres. 341.500.000 c) ligniti picee: tonnellate: accert. 24.000.000; pres. 67.500.000 Tot..: tonn. accert. 288.500.000; presunte 499.000.000. In cifra tonda: tonnellate accertate 300 milioni, presunte 500 milioni. Produzione. — La coltivazione delle ligniti va assumendo un ritmo promettente. Le miniere, sotto la spinta dell'A.L.I., hanno già iniziato attrezzature e organizzazioni capaci di portare la produzione ai quantitativi da noi previsti. Occorre un periodo di due o tre mesi ancora per entrare in pieno lavoro. Cosl'possiamo, con gli elementi oggi raccolti, presumere che la produzione delle ligniti sarà la seguente: < Aggiungendo la produzione ottenibile dalle nuove miniere di cui è in corso la concessione di sfruttamento, la produzione raggiungerà nel 1940 il quantitativo da Voi fissato in tre milioni di tonnellate. Nel 1941 la produzione ottenibile dalle miniere lignitifere supererà i quattro milioni di tonnellate. Ho però rilevato che in genere le miniere, specie quelle coltivate a sotterraneo, lamentano concordemente scarsità di maestranze specializzate e se ne mostrano assai preoccupate. L'A.L.I. si è immedesimata della questione ed intende affrontarla in pieno, istituendo presso le grandi miniere (Val d'Arno, Spoleto e Ribolla) d'accordo con le ditte esercenti (Società Valdarno, Società Terni, Società Montecatini) corsi di pratica mineraria per giovani operai. Il problema potrà cosi essere risolto, aumentando sensibilmente entro pochi mesi il numero dei minatori e eliminando la difficoltà più grave dell'incremento della produzione. Soprattutto l'A.L.I. dovrà agire da elemento propulsore sulle ditte esercenti le concessioni: niente sarà trascurato perchè la massima produzione possibile venga in breve tempo raggiunta. A tale scopo ho già fatto predisporre un programma di controlli da esercitarsi con frequenti ed improvvise ispezioni da parte di ottimi elementi tecnici, di cui l'A.L.I. va assicurando la collaborazione alle miniere che dovranno essere impegnate alla massima produzione di cui sono capaci. Distribuzione. — Altro grave problema affrontato dall'A.L.I. è quello della razionale distribuzione delle ligniti, per evitare il ripetersi del grave quan to imponderabile inconvenienti da Voi ricordatomi e che già si verificò nella passata Grande Guerra, per etti '.imiti col 50 per cento di acqua ed il 20-30 per cen to di ceneri, escavate nel meridio mustisdtQAdzsssedgnvdinconveniente'" nale, venivano trasportate nell'I-I cneio di far ridurre al talia settentrionale, richiedendo i ptalvolta un consumo di energia; iper il trasporto superiore a quel la che sono capaci di sviluppare. « Proprio in questi giorni mi è capitato di rilevare in una visita eseguita alla miniera di Morcone (provincia di Benevento) che lignite di scadentissima qualità — potere calorifico di circa 1800 calorie — ottenuta in quella miniera appena escavata veniva spedita a Trieste per essere utilizzata in stabilimenti industriali. Non appena l'A.L.I. sarà in possesso di tutti gli elementi di produzione per ogni miniera, sarà completato lo studio che avrà per base la utilizzazione nelle zone più prossime ai luoghi di produzione delle ligniti più povere, riservando soltanto a quelle più pregiate la esportazione in località lontane. « Non posso dissimularmi le difficoltà da risolvere in pieno per questo grave problema in quanto che le ligniti di migliore qualità (Ribolla, Valdarno e Spoleto) sono utilizzate in parte notevole negli stabilimenti siderurgici della Uva (Piombino), Sangiovanni Valdarno, della Società Terni (Terni), cosicché soltanto le qualità più scadenti che si escavano in forti quantità nelle miniere del meridionale (Mercure, Morcone, Briatico, provincie di Benevento, Potenza a Catanzaro) non potendo trovare che scarso impiego per usi locali o in regioni prossime ai centri di produzione dovranno necessariamente venire trasportate ove il consumo lo richiederà. Cerni inimo possibile gli inconvenienti con la essiccazione naturale sia pure incompleta ed anche con l'uso di mezzi artificiali. A questo scopo l'A.L.I. ha già in corso degli esperimenti negli stabilimenti della Società Toscana Azoto, ove trovasi installato un modernissimo impianto di essiccamento. Utilizzazione in posto. — « La vita delle miniere lignltifere più povere è legata all' uso che di quelle sarà fatto nel prosieguo di tempo. Varie sono le possibilità. L'A.L.I. studierà, quando la sua organizzazione sarà completa, impianti che consentano la trasformazione dell'energia calorlfera di quelle ligniti in altra capace di essere facilmente trasportata a distanza o di alimentare industrie locali, concorrendo cosi al tempo stesso alla risoluzione del problema della disoccupazione che in certe regioni (Mezzogiorno) non può essere trascurato. Vari sono i progetti che a tale uopo sono stati dall'A.L.I. in questa pri- ppqsgsvstesscsppq ma fase considerati. Dovendosi in un primo tempo provvedere alla sostituzione, col massimo quantitativo possibile, del carbone di importazione dall'estero, saranno studiati a fondo tali progetti dopo che l'Azienda avrà assolto il suo compito fondamentale. Si tratta d'altronde di impianti che Importano forte impiego di capitali. Quindi maggiore necessità che la Azienda debba studiarli in profondità, col proposito di appoggiarsi all'iniziativa privata per la esecuzione. Tuttavia a questo riguardo ho già iniziato personali trattative con importanti gruppi minerari, sull'esito delle quali mi riservo di darVi presto concrete notizie. Ricerche. — « Numerosi sono 1 bacini appartenenti al «quaternario» e al «terziario» che costituiscono il suolo nazionale. Soltanto dove, in seguito ad erosione, frane o cotture di argille per incendi spontanei di lignite sono apparsi segni visibili di giacimenti, furono eseguite indagini sotterranee: ma rare (per non dire nessuna) sono le ditte che vi procedettero con regolarità e con adeguati mezzi. E' necessario che si sappia una buona volta se questi nascondono banchi di lignite. Il lavoro da svolgersi in questo campo dall'A.L.I. è imponente. Non può però essere svolto affrettatamente anche perchè mancano i macchinari occorrenti e, specie in questo momento, difficilmente si possono trovare sul mercato. « Pertanto, in un primo tempo si procederà alla esplorazione di quei bacini ove è accertata la esistenza di banchi dì lignite. Dovremo con sondaggi misurarne la estensione, la potenza ed entrare in possesso degli elementi necessari a svilupparne l'importanza dal punto di vista della quantità e della qualità, da cui dovrà dipendere poi la decisione, per quanto riguarda le maggiori possibilità di sfruttamento e la più razionale uI tilizzazione, creando magari ina¬ pianti sul posto. L'A. L. I. ha già in corso ordinazioni di trivelle per procedere colla massima rapidità « Una delle regioni che mi propongo di far esplorare 3ublto è quella del Mercure ove, dalla visita che insieme a tecnici ho eseguito, mi sono convinto che non sono da escludersi sorprese nelle valutazioni fatte finora sulla consistenza di quel giacimento lìgnitifero che per la sua qualità dovrà essere in seguito sfruttato per stabilimenti da creare sul posto. «Dall'Albania pure ci vengono segnalati i giacimenti di lignite picea e xiloide, che sembrano abba stanza interessanti. L'A.L.I. si ripromette di estendere al più presto possibile la sua attività anche in quelle regioni. Provvidenze per i minatori. -— « Gli operai delle miniere debbono sottostare ad uri duro e pericoloso lavoro: è un dovere perciò che le provvidenze dalla legge volute in loro favore siano severamente e con larghezza applicate. L'A.L.I. si interesserà in modo particolare di questo capitolo, che fa parte del suo compito, istituendo un ufficio di controllo che eseguirà accurate opere di accertamento presso le varie miniere. Ogni arbitrio, ogni abuso che dovesse essere commesso a danno degli operai sarà impedito od energi camente stroncato. « Duce! Mi è grato potervi assicurare che siamo ormai prossimi alla messa in carcia regolare di questo organismo da Voi voluto, che dovrà portare alla valorizzazione di ricchezze finora trascurate ed isolate e costituirà, ne sono certo, un valido contributo alla realizzazione anche nel campo dei combustibili, dove la natura non fu provvida per il nostro Paese, del programma di autarchia la cui saggezza appare sempre più evidente, specie in questo eccezionale periodo della vita europea». idiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Miniera Ditta concession, Produzione Produzione Produzione al 30-6-1340 al 31-12-1940 nel 1941 Tonnellate Tonnellate Tonnellate Valgandino Sarsanello Valdarno Qtiarruta Pratovevchio-Stià Mugello l.illiano e Campalli Grotti S. B»c,a Sala • Montelibri .Monte Follonico Campagnatico Murlo-Paganieo Ribolla Casteani Baciinello Hoccaetrada Acquatterà Spoleto - Oollazzone Aspra - Branca Colle dell'Oro Piediluco l'attoria del Cogo Gualdo Cattaneo Nestore Pietrafitt a Pulii Briatlro Morcone Mercure Altre Hi minore Importanza, coniple*Eivamente soc\ italiana lavorai, argille soc. Elettrochiniic. soo. 'Mineraria Le Carpineto Pogcio Avane Rapinata, e Borro ai Cozzi 7.500 20.000 350.000 40.00(1 25.000 30.000 40.000 15.000 50.000 1.000.UOO 110.000 60.000 75.000 50.000 30.000 60.000 1.200.000 150.000 BO.000 90.000 — — 30.000 40.000 — 10.000 30.000 50.000 boc. Ligniti e iler. 5.000 20.000 50.000 — 30.000 80.000 100.000 — — 30.000 50.000 jronteoatini 65.000 180.000 200.000 soc. Min. Valdarno 25.000 60.000 60.000 —. 10.000 20.000 30,000 boc. Terni 200.000 500.000 700.000 — — 25.000 30.000 soc. Miuiere Tibe- rine 15.000 40.000 50.000 boc. Termoelettri. ca Umbra 65.000 150.000 400.000 — — 220.000 250.000 ing. Dalle Ore — 18.000 20.000 — — 40.000 60.000 — 20.000 40.000 60.000 — 30.000 100.000 200.000 10.000 25.000 30.000 Totala Tonn. 957.000 2.9584)00 4.040.000