L'Aja assicura Tokio che non vuole protezioni straniere

L'Aja assicura Tokio che non vuole protezioni straniere ImTS MWniXS OlaANJDXSSI L'Aja assicura Tokio che non vuole protezioni straniere Tokio, 18 aprile, tli Ministero degli esteri comu- nica che il ministro del Giappone all'Aja ha riferito di avere visita- to il ministro degli esteri olande- se nella giornata di lunedì e di avergli spiegato l'atteggiamento I del Giappone nei riguardi dell'In sulinda olandese. Van Kleffen ha espresso al ministro nipponico il suo pieno apprezzamento della comunicazione fattagli riconfermandogli nel modo più formale che l'Olanda non ha mai sollecitato nè solleciterà l'intervento e la protezione di qualsiasi paese. Tale atteggiamento olandese ha trovato nuova esplicita conferma in un passo fatto a Tokio dal ministro dei Paesi Bassi, Pahst, che ha visitato nel pomeriggio Arita, Ministro degli Esteri del Giappone, per informarlo che i Paesi Bassi non intendono chiedere ad una qualunque potenza straniera la protezione sulle Indie olandesi, nel caso in cui i Paesi Bassi, contro ogni speranza, dovessero essere implicati nella guerra. Il Governo olandese fa inoltre osservare che, in tale ipotesi, il Governo delle Indie olandesi è di fatto e di diritto in grado di assicurare pienamente l'amministrazione di quei territori e di mantenervi l'ordine. Negli ambienti ufficiosi della Marina si dichiara che l'interesse del Giappone alle Indie orientali olandesi è esattamente analogo a quello degli Stati Uniti per la Groenlandia. « Come l'America non vuole che la guerra si avvicini ad essa, così non lo vuole il Giappone. Comunque gli interessi giapponesi nelle Indie olandesi sono assai maggiori di quelli americani in Groenlandia, perchè una notevole aliquota dei nostri commerci è svolta con la Insulindia olandese. Va precisato che i nostri interessi sono esclusivamente economici e non territoriali ». Un portavoce del Ministero degli Esteri ha poi dichiarato che il Governo nipponico giudica superfluo qualsiasi commento alle dichiarazioni di Cordell Hull sui possedimenti olandesi del Pacifico, avendo il Governo di Tokio già fatto conoscere il proprio punto di vista direttamente a quello dell'Aja. Ha lasciato cadere la richiesta di commentare le interpretazioni date dalla stampa americana alle dichiarazioni di Cordell Hull. I rapporti con la U.R.S.S., quelli con gli Stati Uniti e quelli con gli Stati belligeranti sono naturalmente in primo piano tra gli argomenti trattati dalla stampa giapponese che vi dedica ampio spazio nonché notizie e commenti. A proposito dei rapporti con la U.R.S.S., il Chugai e il Miyako invitano il Giappone a mantenere un atteggiamento di oculata prudenza, anche se l'atteggiamento russo in questo momento si dimostra particolarmente favorevole ad un regolamento dei rapporti. ìj'Asahi scrive in proposito che se si vuole l'amicizia tra Russia e Giappone occorre risolvere prima,due punti fondamentali, che sonoIla questione della pesca nipponica nelle acque territoriali sovietiche e quella del commercio giapponese con la U.R.S.S., nonché la questione dei confini tra la Mongolia esterna e il Manciù kuò. Dell'atteggiamento degli Stati Uniti si occupa specialmente il giornale Hochi, il quale scrive che è necessario che l'economia nipponica si riorganizzi completamente su basi indipendenti, perchè essa possa liberarsi dal giogo economico degli americani ostili e evitare il fallimento della sua politica cinese. Quanto ai belligeranti e le loro azioni navali di blocco VAsahi approva in pieno la decisione del Governo giapponese di avvertirli che sarà bene si astengano da qualunque azione nei confronti dei piroscafi scandinavi noleggiati dal Giappone. Il giornale aggiunge che un sequestro di uno di questi piroscafi non potrebbe essere interpretato a Tokio che come violazione della neutralità giapponese.

Persone citate: Cordell Hull, Van Kleffen