Atteggiamenti di neutri

Atteggiamenti di neutri Dalla, geli elda al JMtajr» Nero Atteggiamenti di neutri , | Dichiarazioni di Spaak Il Belgio vuol evitare di diventare un campo di battaglia Brusselle, 16 aprile. Il ministro belga degli affari esteri ha pronunciato oggi al Senato l'atteso discorso sulla politica internazionale belga. L'estensione della guerra nel nord d'Europa, ha detto in sostanza il ministro, costringe il Belgio a meditare sulla propria situazione e sulla sua azione passata, in una parola, fare il punto. Tutta la prima parte del discorso del ministro è stata consacrata a dimostrare la continuità durante gli ultimi cinque anni della politica estera del Belgio che non ha dato Iuoóo nè a sorprese nè a mutamenti improvvisi. Nessuno potrà quindi pretendere di essere stato indotto in errore dal Belgio. Esponendo le basi della politica estera del paese il ministro cita un passaggio di un suo discorso del 1937 nonché quello pronunciato nel 1939 dal capo del governo per rilevare che la preoccupazione essenziale del governo è stata sempre quella di evitare al paese gli orrori della guerra. « Nel 1936, ha precisato il ministro, il trattato di Locarno veniva strappato e le ultime illusioni della Società delle Nazioni svanivano. Noi ci trovavamo allora di fronte al seguente dilemma: alleanza con le grandi potenze o politica di indipendenza? Noi abbiamo adottato di restare padroni del nostro destino e lo abbiamo dichiarato pubblicamente; è ora opportuno ricordare che Francia, Inghilterra e Germania hanno solennemente riconosciuto la legittimità di questa politica ». Il ministro insiste particolarmente sulla lealtà della politica belga di fronte a tutti e precisa che a tutti i costi i belgi possono essere sicuri che il governo non accetterà nessun suggerimento che sarebbe suscettibile di fargli abbandonare la strada scelta e che la grande maggioranza del popolo approva. Come l'aveva dichiarato Re Leopoldo fin dal 1936, ha aggiunto il ministro, nessun paese desidera e accetta di diventare campo di battaglia dell'Europa e per suo conto precisa di non avere affatto vergogna dell'egoismo sacro che lo anima nella sua lotta per risparmiare al Belgio una prova che. non ha meritato. L'oratore nota quindi con soddisfazione che il Belgio non ha avuto con 1 belligeranti nessun incidente che ab bia dato luogo a una situazione veramente grave; di fronte ai suoi vicini il Belgio ha mantenuto le sue posizioni senza debolezze e nello stesso tempo senza arroganza e senza provocazioni. « Quello che ci aiuta, quello che ci ha salvato finora, è la lealtà della nostra politica ». Il ministro conclude riaffermando che il Belgio ha portato al più alto livello la sua forza di resistenza dato che nel momento presente è necessario, prima di tutto, di poter contare su se stessi. « Il paese vuole la pace e la pace vuole la neutralità ». ttpbIiadhprddidsgTssdmn

Persone citate: Dalla, Locarno, Re Leopoldo, Spaak