I vari fertilizzanti nella coltivazione della bietola

I vari fertilizzanti nella coltivazione della bietola I vari fertilizzanti nella coltivazione della bietola Sull'uso dei vari fertilizzanti nella coltivazione della barbabietola da zucchero, non sarà male riassumere alcune principali norme. L'uso del perfosfato fa nascere le bietole più fitte, più precoci e rigogliose ed anche più resistenti so- pratutto contro il « mal del piede ». Ma il perfosfato si deve impiegare in ragione di 6-8 quintali per ettaro, non meno, distribuendolo a tutta la terra prima della semina e in parte localizzandolo col seme stesso durante la semina. Dei concimi chimici azotati la bietola ha bisogno sopratutto nel primi stadi di vegetazione. Bisogna quindi distribuire alla volata prima della semina, interrando poi lievemente con la zappatura di preparazione del terreno, 2-4 quintali di calciocianamide o di solfato ammonico per ettaro. I maggiori quantitativi si adotteranno naturalmente nei terreni non letamati o comunque poveri di materiali azotati. La concimazione azotata antesemina dovrà poi essere integrata con altra in copertura, mediante nitrato di calcio o di soda o di ammonio, in ragione 1-3 quintali per ettaro distribuiti in 2-3 volte: la prima alla nascita delle bietoline ( quando hanno 2-4 foglie e cioè appena « fanno fila »); la seconda dopo lo « spogliamento delle piantine » (quando le bietoline hanno 4-6 foglie); la terza dopo il « diradamento definitivo» (quando le bietoline hanno 6-8 foglie). Spesso è conveniente completare la concimazione fosfo-azotata ante-semina con lo spargimento dii sali potassici. Si consigliano quantità di 1-2 quintali per ettaro di solfato o di cloruro potassico, attenendosi alle dosi più elevate nelle terre tendenti al tipo sabbioso. (1778