La ripercussione degli eventi nei Paesi balcanici di Alfio Russo
La ripercussione degli eventi nei Paesi balcanici La ripercussione degli eventi nei Paesi balcanici La politica romena della calma e dei nervi a posto Bucarest, 11 aprile. La "reazione della Romania e dei Balcani agli avvenimenti dell'Europa settentrionale è piuttosto riservata, fredda. L'opinione è convinta che senza la decisione inglese di minare le acque norvegesi e senza l'intenzione appunto inglese di dominare apertamente o nascostamente la Norvegia, la Germania non avrebbe marciato cosi duramente. L'opinione balcanica dunque ritiene che la causa originaria della tempesta che si è abbattuta sui Paesi scandinavi risied". nella politica britannica tutta tesa pazientemente a suscitare ma lumori contro la Germania. E' naturale che la Romania sia fra tutti questi Paesi la più sensibile: e sebbene nessuna manifestazione di Governo nè di stampa abbia avuto luogo, precisa essendo la consegna di tenere i nervi a posto e di risparmiare giudizi e impressioni, traspare egualmente una intensa preoccupazione. Battuti a settentrione, gli inglesi non vorranno forse tentare la sorte a mezzogiorno? Voi sapete dell'incidente di Giurgiu. E' un attentato che non è diventato un incidente soltanto per la vigilanza così attenta e rigorosa dei romeni. Pensate che se il carico di esplosivi delle maone inglesi sequestrato fosse stato impiegato là dove era destinato, la navigazione sul Danubio sarebbe stata danneggiata, interrotta forse per qualche tempo; i tedeschi avrebbero protestato, avrebbero giustamente cercato di proteggere il proprio commercio così considerevole e la Romania infine sarebbe stata presa nel laccio delle provocazioni inglesi. E non è questo che l'Inghil terra cerca con tanta pazienza e appunt^ne^D^ Ferro un tratto dal fondo rocciosoche facilmente può essere guasta-to; si sa che in quel tratto le navisono guidate da esperti piloti e àn- che si sa che gli inglesi hanno tentato di corrompere i piloti e diindurli a sospendere il servizio. In ,- le minacce pu fantastiche ìreg^ro" ,le&ansie e l'amore della Romania i per tutta la sua terra, ho udito ' questo modo con la dispersione dei piloti la navigazione sarebbe gra- veniente danneggiata e la massa dei rifornimenti tedeschi sarebbefortemente diminuita. E non è que- sto ancora che cercano gii inglesi?Aprire nuovi fronti di guerra èper gli inglesi quasi una fissazio-ne; essi, conservatori e tradizio-nalisti. sono diventati rivoluziona-ri della guerra. I-a Romania è una buona occasione, una vera occu-sione da non perder mai d'occhio.Ecco perchè la diplomazia e la propaganda inglesi si consacranoa spargere le voci più disastrose e le voci più stravaganti messe ap-punto in circolazione dalla propa- ganda inglese aperta o segreta. Ecco un ammassamento formida-bile di forze tedesche alla frontie-ra magiara, un accordo tedesco-magiaro per invadere la Romania, un accordo russo tedesco per di-videre in due parti la stessa Ro-" mania; ecco ancora una misteriosa apparizione in terra romena di una armata di agenti tedeschi, un collegamento di questi agenti con quelli bolscevichi accampati in Bessarabia con quelli bulgari ac-campati in Dobrugia; sono coseda pazzi ma che tuttavia turbano un po' lasciando un po' d'amaro |in bocca. E che cosa cercano gli inglesi se non di turbare questo popolo, di mettere alla più dura prova i suol nervi ? Un colpo di testa, una improvvisa cedevolezza del governo e il gioco è fatto. Il governo e il Paese sono de- !cisì invece a mantenere la calma, |la più perfetta tranquillità. E' sta- jto chiaramente dimostrato a Giur-!giù che la Romania non vuole ave- re a che fare con agenti provo- catori. con attentatori. La Germa-nia non ha avuto nemmeno occasione, di intervenire in via diplomatica per il fatto di Giurgiu, poiché il governo romeno ha preso immediatamente le misure opportune. Il Paese è neutrale della più rigida delle neutralità e vuole mantenerla perchè vuole conservare la sua pace. Alfio Russo
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