Il ritorno di Roosevelt alla Casa Bianca

Il ritorno di Roosevelt alla Casa Bianca Il ritorno di Roosevelt alla Casa Bianca Prime impressioni negli ambienti politici americani New York, 9 aprile. Il presidente, ritornando da Hidepark a Washington, ha ricevuto sul treno 1 giornalisti. Egli ha dichiarato essere possibile che stanotte venga pubblicato a Washington un proclama che estende alla Norvegia e alla Danimarca le disposizioni della legge di neutralità degli Stati Unlll! Il portavoce della Casa Bianca però na detto che nessuna proclamazione di neutralità o dichiarazione di Roosevelt sarà fatta prima del suo arrivo. Il Dipartimento di istato annunzia che, a causa dell'occupazione della Danimarca da parte della Germania apparentemente senza lotta, non sarebbe senza dubbio necessario far evacuare i cittadini americani che vi risiedono. Egli ha aggiunto che i cittadini americani abitanti negli agglomerati urbani della Norvegia verrebbero trasferiti in campagna. I ministri di Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia hanno conferito nel pomeriggio per circa due ore e si sono recati al Dipar- tlmento di Stato trattenendosi a lungo per avere notizie dai propri paesi. Il Ministro di Svezia Bostrom aveva fatto precipitoso ritorno alla capitale appena mezz'ora prima della riunione anzidetta; egli si è poi recato al Dipartimento di Stato ed ha conferito con Cordell Hull e alti funzionari del dicastero. Roosevelt è arrivato a Washin rabmdrrGqcngtòn "sTóra tarda" denaVi^Ap-;M5— ..... . . X npena giunto alla capitale, ha di-,. chiarata che determinerà immedia- ILtamente: 1) Se esiste uno stato di guerra fra Germania e Danimarca: 2) la situazione giuridica creatasi fra la Germania e la Norvegia; 3) quanta parte nei mari del nord europei dovrà essere considerata zona pericolosa e quindi vietata alla marina mercantile americana ai sensi della legge di neutralità. Quest'ultima estensio ncpcgnbnrne della yonn rii ™,.ri;V.J k, ncon un'ordinanza speciale. lHspecial Diversi senatori sono stati interrogati in merito all'invasione tedesca della Danimarca e della Norvegia. Essi sono stati concordi nel sostenere la necessità che gli Stati Uniti seguano gli eventi con calma. Il senatore Morris, Indipendente, del Nebraska, ha detto: « Non è affare noBtro e noi dobbiamo tenercene fuori >. Il senatore McDa- dtzbb ry, repubblicano, dell'Oregon, ha affermato che gli Stati Uniti debbono restare calmi, indipendentemente dal carattere allarmante delle notizie che giungono dall'Europa. Il senatore Pepper, della Florida, ha detto: «.L'azione della Germania porta l'ombra della conquista con la forza più vicina ai confini dei Paesi pacifici ». Il senatore Drown, democratico, del Michigan, ha condannato l'invaslo ne, ma ha affermato: «Non vedo . La_rMlSne Perchè 11 nostl° Governo debba agire * Il senatore George, democratico, della Georgia, ha espresso il parere che l'azione tedesca non costituisca una nuova minaccia per gli Stati Uniti. A partire da domani la bandiera norvegese sarà classificata come belligerante. Tutte le assicurazioni per i tischi di guerra sul carichi delle navi destinate o di pio nem aene navi destinate o di pio- lH°,P™*f,iJLSZe",°tiv™lfnsÀ??,e del conflitto a questi Paesi. D'ai tra parte in seguito a consulta zione con la Tesoreria e la Banca della Riserva Federale, lo, banche newyorchesi hanno sospeso tutte le transazioni in moneta danese e norvegese ad eccezione dei legittimi bisogni dei clienti di queste banche. A Wall Street il mercato delle obbligazioni e dei titoli di Stato danesi e norvegesi hanno su blto un sensibile ribasso.

Persone citate: Bostrom, Cordell Hull, Indipendente, Roosevelt