L'attività di Londra per serrare le maglie del blocco

L'attività di Londra per serrare le maglie del blocco L'attività di Londra per serrare le maglie del blocco Londra, 8 aprile. Ieri, domenica, mentre il mondo politico britannico giaceva in una stasi di attesa, è venuta intanto un'importante notizia: alla riunione odierna al Foreign Office, con l'ambasciatore ad Ankara e con i ministri plenipotenziari presso le potenze balcaniche, sotto la presidenza di Lord Halifax, non interverrà, soltanto, com'era stato preannunziato in tempo debito, l'ambasciatore a Roma sir Percy Loraine poiché si è deciso di convocare anche l'ambasciatore a Mosca, sir William Seeds. La « settimana dell'iniziativa » La notizia non sarebbe tanto importante, se fosse stata data già dieci giorni fa, quando, alla fine del sesto Consiglio Supremo interalleato, fu diramato il comunicato della convocazione dei diplomatici; il Foreign Office ci ha pensato sopra parecchio; naturalmente, alla White Hall in questi giorni — secondo quanto i lettori de La Stampa hanno più volte avuto occasione di apprendere dalle nostre corrispondenze — si è considerato sotto tutti gli aspetti il problema dell'Unione Sovietica e della sua posizione nei confronti dei belligeranti, soprattutto dopo la fine della guerra di Finlandia ed il compimento del piano di controllo del Baltico settentrionale. Si ritiene a Londra che Mosca non abbia più gran che da mungere dal patto con Berlino; si presuppone che probabilmente i russi abbiano in mente di ritornare adi occuparsi di faccende estremoorientali, là dove l'amicizia od almeno la non ostilità britannica! può essere più utile che non la amicizia tedesca. Ed è noto come, nelle faccende di Cina, i sentimenti della White Hall convergano con quelli del Cremlino, anche senza bisogno d'indirizzarli appositamente per far piacere a Mosca. Allora, dato che si tiene oggi a Londra una prima conferenza diplomatica sull' accerchiamento economico della Germania, e dato che nessuno prima d'ora si nascondeva la suprema, prevalente importanza della Russia nel fattore rifornimenti alla Germania, allora perchè non si è pensato ad invitare prima sir William Seeds? Perchè il Ministro degli Esteri lo ha convocato soltanto ieri? Sir William era a Londra da tempo; recentemente, era stato fato capire che, malgrado previsioni contrarie delle settimane ultra sovietofobe, sarebbe tornato a Mosca. Perchè il fatto del suo intervento alla riunione è nato solo nelle ultime 24 ore? Evidentemente Londre, deve aver saputo qualcosa di nuovo da parte moscovita ed evidentemente quelle che erano soltanto ipotesi, per quanto fondate sull'ali " tamento della convergenza, d'interessi russo-tedeschi in Europa sulla ripresa della convergenza degli interessi rurso-britannicl Asia, sono state p?&s?tc al vaglio] di qualche notizia più concreta; queste ipotesi sono state confermate o smentite da qualcuno o da qualche cosa. Si è appreso stanotte che la riunione al Ministero degli Esteri di oggi nel pomeriggio non è destinata a rimanere isolata: domani, martedì, alle ore 15 i diplomatici che oggi si riuniranno sotto la presidenza del visconte Halifax si ritroveranno di nuovo al Ministero della Guerra Economica, sotto la presidenza del Ministro Ronald Cross. Come oggi si dovrà parlare delle linee generali e delle armi diplomatiche, cioè negative, per imporre alle potenze sud-orientali il blocco, cosi domani, si parlerà delle armi economiche, cioè di quelle positive. Oggi la « settimana dell'iniziativa » comincia con la considerazione delle possibili minacce; domani si discuteranno le promesse. E' inutile dire che le promesse sono di quattrini e di scambi: esse sono strettamente legate con l'azione della nuova corporazione commerciale inglese per sviluppare il commercio fra Gran Bretagna e Stati balcanici. Accanto alla costituzione del nuovo organo, al quale la stampa londinese non esita ad assegnare e a propagandare un'enorme importanza, un vastissimo piano di operazioni — si apprende stamane — è stato concretato nei colloqui fra Cross e il suo dirimpettaio francese, signor Monnet, il quale avrebbe addirittura scosso tutti i politici ed i finanzieri inglesi che hanno parlato con lui. Il problema militare Questa famosa iniziativa, resterà poi soltanto in terreno economico e commerciale? Non sembra: oggi si rivela apertamente a Londra che il 6° Consiglio interalleato, in cui per la prima volta è intervenuto come presidente del Consiglio francese il vivace Reynaud, oltre ad avere discusso un capitolato economico di circa ben venti voci, relative al fatto blocco, ha considerato anche il tempo ed il luogo eventuale per combattere militarmente la guerra sul suolo tedesco: secondo qualche candido interprete inglese, 11 Consiglio non avrebbe trovato giusto di far soffrire solo i non belligeranti delle iniziative degli alleati Mentre all'Ammiragliato britannico resterebbe pertanto l'appalto della sorveglianza del mari; sostenendo con le proprie bocche da fuoco le note diplomatiche tipo quelle indirizzate a Svezia ed a Norvegia, questa collaborazione tra Stati Maggiori inglese e francese, con preferenza di quest'ulti imo, si imporrebbe per decidere azioni di terra. Quanto alle note a Stoi eoi . I ad Oslo, non c'è più dubl • che 'esigano dalle :vil-; ni destinatarie Ila colIaboraz'.->rr al blocco antitedesco: in compenso, r-fril disturjbo e per l'assunzione .elle responsabi'tt;' •Ionia»' :»:e, Londra e Paria avrebbero fatto anche delle c'è S'à chi, nel discunon ancora pubblico coniuI di quelle note, le chiama i-ggi senz'altro ^garanzie». Vice

Persone citate: Cross, Monnet, Paria, Reynaud, Ronald Cross, William Seeds