I provvedimenti per la difesa nazionale
I provvedimenti per la difesa nazionale I provvedimenti per la difesa nazionale Roma, 2 aprile. Fra i provvedimenti adottati nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri meritano particolare rilievo quelli che riguardano la difesa nazionale. Le necessità della guerra moderna sono diverse e certamente molto più vaste di quelle dei tempi passati. La « guerra totale » della quale tutti parlano e che domani può essere una realtà, esige una preparazione totale. E' quindi naturale che il Governo fascista provveda tempestivamente ad adeguare alle attuali necessità le norme legislative in materia di mobilitazione civile. Gli Enti pubblici e i privati cittadini esenti da obblighi militari, le donne e i giovani di età superiore a 13 anni sono da ora in avanti compresi nei quadri della mobilitazione civile. Ciò risponde non solo a criteri di superiore esigenza ma al sacrosanto dovere che tutti gli italiani senza distinzione di età e di sesso hanno di contribuire alla difesa del Paese. Nella guerra moderna tutta la Nazione deve essere un saldo blocco di energie e di volontà tese verso un solo fine, la vittoria. I giornali di tutta Italia si sono già ampiamente e ripetutamente occupati della questione delle cancellate di ferro che recingono gli immobili urbani e rurali. Ora una disposizione legislativa ne stabilisce la denunzia e la demolizione entro un congruo termine. Naturalmente vengono esentate dalla demolizione le cancellate con pregio artistico e storico e altre che fi comunicato indica chiaramente. Si tratta di ricuperare migliaia e migliaia di tonnellate di ferro che sarà usato per le necessità della difesa nazionale. Perciò il provvedimento sarà accolto con simpatia da tutti gli italiani i quali si rendono conto delle ragioni che lo hanno determinato. Si può aggiungere che le cancellate di ferro appartengono al tempo dell'edilizia vecchio stile e che oggi di esse nessuno sente più la necessità. E' stato osservato che si potrebbero anche demolire (dopo la sostituzione) le colonne di ferro e di ghisa disseminate in tutte le città italiane per le linee del traffico tranviario e delle impalcature di ferro a sostegno delle grandi condutture elettriche nelle campagne. Anche a questo certamente si arriverà. Ma intanto è necessario che il ferro delle cancellate urbane e rurali affluisca nelle officine. Trasformato in armi e munizioni oppure in strumenti da lavoro, esso servirà alla grandezza e alla potenza dell'Italia fascista.
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