La situazione scandinava dopo la pace di Mosca di Italo Zingarelli

La situazione scandinava dopo la pace di Mosca La situazione scandinava dopo la pace di Mosca L'avanzata russa verso i confini della Svezia e della Norvegia vi dellanotte del(Dal nostro inviato) Helsinki, 26 marzo. Le conseguenze milita pace firmata a Mosca la 22 marzo sono fortemente sentite oltre che dalla Finlandia, dalla Svezia, dalla Norvegia e dalle Potenze che per la loro posizione geoBaltica un'arteria % Vina "/era d'iinteressi vitali. Mesi addietro iltrattato airebbe impressionato anchc Estonia. Lituania e Letto nìa: ma questi Paesi nel frattempo, senza aver neppure tentato di reagire — come la Finlandia ha viceversa eroicamente fatto — si sono rassegnati a una dipendenza dalla Russia che il patto di Mosca, dato clic di consolidamento ci fosse stato bisogno, tutt'al più consolida. Le posizioni perdute La pace tempestiva se da una parte ha permesso di sottrarre l'esercito finlandese alla sconfitta e alla dissoluzione, dall'altra non ha potuto impedire la perdita di vantaggiose posizioni difensive alle quali i russi hanno maggiormente'tenuto dopo le costose esperienze di guerra. La nuova frontiera sud-'orientale implica il sacrificio dei-ll'istmo di Cardia che per essercirelativamente stretto si prestava'bene alla difesa e anzi era detto',porta della Finlandia, e passando ormai non più attraverso il lago Làdoga, diventato tutto russo, ma a nord-est, esclusivamente sulla terraferma, viene a risultare molto più lunga. Alla perdita dell'istmo careliano si aggiunge quella dell'ottima posizione di Janisjàrvi. a nord-est, di Solforala, nonché dell'importantissima ferrovia strategica Vijpurì-Matkasàlkd, che viene a correre su territorio russo parallelamente alla nuova frontiera, mentre diventa inutilizzabile per i finlandesi, alle spalle, il raccordo che, partendo da questa linea a Elisativaara, si dirige verso Vuokoenniska, Lauritsala e Simola (sulla Vijpuri-Helsinki). L'eccellente sistema difensivo sulle due sponde del lago d'i Làdo-\ga, per tre mesi e mezzo affermatosi in maniera superba, 6 andato. Pure sono perse le ìsole di Vaiolilo e di Manìsinsaari, ambedue nel Làdoga; la primo, essendo il lago gelato, ha servito do efficace punto di appoggio, la seconda, con le sue batterie, ha dominato la strada che dall'antica frontiera russa raggiunge Salmi, Pitkàranta e Kitelii, cos'i contribuendo al felice successo delle operazioni, terminate, in questa zona, con la sconfitta di una divisione e di una brigata di carri armati russi. Se l'offensiva sull'istmo careliano non avesse costretto a dislocare trup fine della divisione'spezzettata e circondata a Pitkiiranta. Più a nord, nella regione di Salta, con l'annessione del territoì io nel quale si trovano i villaggi di Kuolajàrvi e Markajarvi, i russi hanno realizzato il duplice scopo di allontanare i finlandesi dalla ferrovia di Murmansk e di restringere quel che si potrebbe definire il collo — altri lo chiama la cintola — delia Finlandia, nonché di impadronirsi di alture che costituivano una barriera naturale. E di qui passeranno i binari che, distaccandosi a Kandalakska dalla ferrovia di Murmansk, si riuniranno a Kemijurvi alla linea per Rovaniemi e Tornio (frontiera svedese). Il trotto da costruire è lungo circa 2~>0 chilometri; quasi a titolo di risposta a coloro che esitano a crederla capace di completare un Simile tronco entro il J9J/0, Mosca già s'è dichiarata disposta a fornire alla Finlandia aiuti tecnici. Mano d'opera all'Unione sovietica non ne manca. Se la ferrovia di Murmansk durante ■il conflitto mondiale costò la vita a decine di migliaia di prigionieri tedeschi e austro ungheresi addetti ai lavori, per questa — indispensabile ai fini dell'espansione verso la Svezia e la Norvegia — potranno essere impiegati i detenuti politici che hanno già scavato pe, i finlandesi avrebbero assai]presto potuto annunciare anche la\« /«ria di bracciu e con mezzi pri-ìmitivi il canale dall'oceano Arti-\co a Leningrado, ugualmente dis seminando il terreno di morti. La via per la Norvegia Con l'artìcolo 7 del trattato di pace la Finlandia — sempre allo scopo di meglio garantire lo sfruttamento della nuova linea — ha dovuto accordare un diritto di transito che rassomiglia assai alla creazione di un corridoio fra Russia e Svezia, mentre più a nord avviene qualcosa di simile ìlei riguardi della Norvegia, doto che attraverso la regione di Pétsamo, Mosca s'è assicurato libero passaggio do e per la Norvegia per ■i suoi sudditi, le sue merci e i suoi aeroplani. Siccome la zona di Pétsamo sì riduce a una lingua, distando la frontiera russa dalla norvegese 20 chilometri nel punto più stretto e no nel più largo, in pratica l'Unione sovietica vanta ormai contiguità territoriale con il regno di Norvegia. Ritirate dalla zona di Pétsamo tutte le sue dtruppe. nelle acqua dell'oceano Ar^tieola Finlandia potrà muntene- re al massimo quindici navi cda|wIguerra » di dislocamento non su b,~iani subite la sua frontiera .surf S^ote Crttuk militari «Trane- ri fra i amili il colon nello Bratt,\?eil^^iwo ^!««pr«nt ^^„'detto StocUM^Ti^een^e^.fe^=ee« aer°PlUni 'lr-'E'cìf '\chVZn nessuno è in' gradodVdire collie faTla Fin-\ìandia a difendere, dopo le mut,-no che la difesa potrà fino al fiume Kynvmen e zona lacustre di Villmanstrand e Nurms, vera e propria fortezza di laghi che d'estate con sufficienti truppe, dovrebbe essere inaccessib'ie; altri osservano che dirigendosi a sinistra verso la zona costiera, la più popolosa e ricca di industrie della Finlandia, l'esercito miyo dovrebbe solo badare a copi " il proprio fianco destro. Senoiic)» di tale pericolo i finlan- «Haj A questo li spinge, s'intendeanche la perdita della penisola di Hangò, che dal punto di vsta stra-tegico non è tuttavia sentita come desi si sono accorti e perciò parlano di spostare verso le coste neaIcidentali, sul golfo della Botn' l\ce"t''i dell'attività economica-, turale e amministrativa. cui- a i|rf«' punto di vista dell'amor prò-l'Pno nazionale ed è certo meno im-o [portante delle altre perdite descrit.'te. Già l'installazione dì basi russe sulle coste della vicinissima Esto-nia aveva tolto a Hangò alquantodei suo primitivo valore; siccome ta Russia, anche prima, aveva dun-que possibilità di raggiungere conle sue squadriglie aèree Helsinkiin pochi minuti, e siccome gli ae-i a i rodromi sulla penisola, scoppiandonuove ostilità con ìa Finlandia non potrebbero addirittura essere tenuti. Hangò. secondo certi tecnici, deve essere stata reclamata dall'Unione sovietica per il caso di conflitti con 2'otenzc più temibili. Se ciò fosse vero se ne potrebbe dedurre che la mutata situazione militare frutta alla Finlandia il vi- '™ interessamento di altri paesi: «»'a riprova intanto l'abbiamo nel'la Ì7>ipressione destata in Svezia e li» Norvegia dalle clausole più imi portanti del trattato di Mosca, in 'parte tenute nascoste allo stesso ', mediatore svedese, 1 pericoli per la Svezia Ho detto il capitano Gustav Abermann, in una riunione svoltasi giorni addietro a Stoccolma, che la nuova frontiera con lo Finlandia assicura alla Russia una migliore zona di avanzata e migliori punti di partenza. La difesa della frontiera orientale finlandese si è fatta più difficile, ma non troppo; comunque, non potendosi la Finlandia difendere a lungo da sola, è necessario che la Svezia adesso decida se le sue truppe e, eventualmente, anche le norvegesi debbano difendere lo Svezia in Finlandia assieme alle finlandesi, o se si voglia basare la difeso sul \vecchìo principio della rigida neu tralità. Ma se si lascia perire la Finlandia p ii resta ad amplini e ' tinlandia e si lesta ad aspettai e { l'attacco diretto successivo, sor- «era il grave periro/o di »»^*|confro tutta la linea difensiva sve- ~|'sarebbe minore rimanendo le basì aeree russe più a oriente; il confine nord orientale della Svezia e il golfo della Botnìa, che non avrebbero bisogno di difesa, formerebbero una buona seconda linea. desc al nord. Ove la Svezia siderale invece come sua frontie-ra- militare orientale la frontiera ^S^JS£S^XI^l^/{ capitano Bengt Lind ha am ]monito la Svezia a ingrandire la\flotta essendo essenziale che il golfo della Botnia diventi un mare interamente controllato da svedesi e finlandesi; bisogna costruire più navi da battaglia e dotare le basi aeree di più apparecchi. Il colonnello Bìrger Schiberg ha invitato a riflettere che le basi aeree russe si sono portate avanti a sud, occupando Hangò. di 350 chilometri, e a nord Kuolajàrvi, di 150.. Le batterie antiaeree e gli apparecchi da caccio però non bastano: è necessario prepararsi per combattimenti offensivi per poter occupando r ,,.tenere innfnni «il ,n\™i i Ji X,genere tentoni gli aeroplani ««boni barda?»euro e danneggiare le basi del nemico. Le nuove basi russe avranno lunghe linee di co-mnnicazioni e quindi saranno mnettcsse la Finlandia e vi facessesorgere aerodromi a non finire, per la Svezia sarebbe una catastrofe. Ed ecco perchè la Finlandia va conservata per esigenze strategiche svedesi. Per tardi che giunga questo riconoschnento svedese dello realtà, vale come indizio di possibili sviluppi futuri. Altro affare è se la Russia intende assistere tranquil lo a tale evoluzione: il veto postoalla triplice nordica, per difensiva che fosse, porta a ritenere che della rafforzata posizione militare essa voglia valersi pure per inrer-venti politici, dalla Finlandia di-ìcliiarati intollerabili, per bocca del\suo ministro degli esteri, subito dopo la firma della pace. Italo Zingarelli

Persone citate: Bengt Lind, Bratt, Bìrger Schiberg, Cardia, Gustav Abermann, Salmi