L'Italia argine potente al dilagare della guerra nel sud Europa di Giuseppe Piazza

L'Italia argine potente al dilagare della guerra nel sud Europa L'Italia argine potente al dilagare della guerra nel sud Europa a mezzo di un rincrudito «attivilsmo» sulle neutralità, dalle molte Berlino, 25 marzo. I commenti italiani che mettono la visita del Presidente Teleki in rapporto con la vigilanza dell'Italia e con la ferma volontà dell'amica Ungheria perchè siano sventati i tentativi obliqui e disperati delle potenze democratiche di estendere il conflitto al settore danubiano-balcanico, e perchè a questi popoli sia risparmiata la sciagura di una conflagrazione che comporterebbe per essi come iper l'Europa intera le incognite più gravi, hanno trovato, come è naturale, in Germania, la più piena ed incondizionata comprensione. Come già all'inizio del viaggio di Teleki fece subito la autorevole ed anzi autorizzata agenzia di stampa in materia di politica estera, cosi oggi anche tutti i giornali sottolineano l'importanza dell'avvenimento nel presente momento, il quale è caratterizzato appunto dagli sforzi occidentali di rifarsi, delusioni subite in sei mesi di guerra, e di fallimenti di un piano dopo l'altro; e rilevano come sia grandissimo merito di chiaroveggenza e di saggezza politica degli uomini di Stato sud-orientali, ai quali in definitiva tutta l'Europa deve andare grata, di essere riuscita finora a preservare il loro settore dal prevalere rovinoso dell'insidia, della pressione e della sobillazione occidentale, non solo, ma di avere anzi sempre più rafforzato in esso la causa della stabilizzazione e del mantenimento della pace. Come la stampa tedesca non aveva mancato di prevedere, la fase diplomatica presente, che immediatamente è seguita al crollo i del castello di carte finno-scandi- navo, di giorno in giorno si va ormai dimostrando nella ripresa del a . i - tentativo di conficcare la leva del bellicismo occidentale, alla base stessa degli Stati sud-orientali sopratutto, e ciò mentre, per quanto riguarda il nord scandinavo, la condotta della Gran Bretagna si afferma sempre più, come provano gli ultimi episodi di violazione, nella più assoluta noncuranza e nell'abbandono più completo di ogni rispetto a qualsiasi diritto di neutralità. E siccome i metodi di Londra fatalmente non cambiano, la ripresa del tentativo sobillatore e sconvolgitore denubiano-balcani- n i a o a e o - ]c°si Aimz!aìa — notano 1 gior- "aU del R^h ~~T.,con una recru,: IHaapon7n riolla er»lit-i» numnaana rit o e d «|™- verso la capitale romena descenza della solita campagna di stampa, intesa a ripresentare ancora una volta ai sud-orientali la urgenza e l'insistenza del pericolo tedesco: è così nata la notizia della Reuter di un preteso ultimatum che sarebbe or ora partito da Berlino per Bucarest, ultimatum di natura economica, ma che naturalmente nasconderebbe al solito e precederebbe come staffetta immancabile quello politico, e che rassomiglia come due gocce d'acqua a tanti altri ultimatum precedentemente fatti spiccare a Londra — dove per altro in questo momento si tenta di concretare le difficili ed infruttuose trattative economiche con Bucarest — da Ma anche questa manovra, non meno che le altre che l'hanno preceduta, è già fallita sul nascere, e si è completamente infranta contro la chiara netta smentita di Gafencu, la quale proclama come nessun ultimatum, o quanto meno nota qualsiasi a contenuto ultimativo tedesca, sia mai in questi giorni o prima pervenuta al Governo romeno da Berlino. I giornali tedeschi commentano il valore di questa categorica smentita e vedono in essa, così come nei severi provvedimenti presi contro il corrispondente della Reuter, una nuova prova della vigilanza e della decisione sud-orientale di oresevarsi dalla propaganda menzognera di Londra e Parigi. I sud-orientali — così scrive la Deutsche Allgemeine Zeituntj, rilevando a proposito della visita di Teleki l'opera di Mussolini e la vigilanza dell'Italia per la stabilizzazione di questo settore — sanno oggi che il loro vero e bene inteso interesse vitale coincide unicamente con la conservazione Ideila loro pace, in piena ìndipen(densi: questa indipendenza viene | dalle potenze dell'asse Roma-Ber- | lino, a mezzo della loro politica icostruttiva, pienamente salvaguardata, ed in tutti i modi facilitata; ed è perciò che giammai essa potrà essere dalle perfide manovre occidentali scardinata ». «L'Inghilterra — continua il giornale in altro punto concludendo le sue considerazioni — deve questa volta adattarsi a condurre questa guerra da sola, per la prima volta nella sua storia, ed a condurla non soltanto nel continente, bensì anche nel suo proprio territorio nazionale, nell'ambito cioè della famosa isola che ha cessato ormai di essere tale ». Anche la Frankfurter Zeitung, la quale rileva l'opera di Musso- iquesto sefter^ec?'in sostanza an gg*"»iSa^d^-ort^rV^SiS" | J«^n <?u£l0 j| .RaHa elevi e co" 3g^'8n?fflW-Sa£ |no ,i; nia si rinfnrì'a p ài -aii'j«A 1contro i1 pericolo della mondaziol ne «Ti travo^hento bSSlcffi 1 rappresentato clall'Inirliilterra 1 Anche questo eiornalp infinp. I conclude che l'Inghilterra dpvp questa volta adattarsi a condurr! fa guerra da sola senza ciò* l'ali i - to dei neutrali ed a conduca nrTn già alla periferia ma al iwntn? « i quel centro a cui li ™its «n 'grafica richiama e deve nm.?™ riamente richiamare e ricondurre i e la situazione, nonché infine all'* isola » non più tale. «E' questa una cosa — conclude l'autorevole organo — che sarà nostra cura di rendere sempre più sensibile al1 Inghilterra; non appena l'ordine sarà dato, sarà sferrato il colpo Giuseppe Piazza

Persone citate: Gafencu, Mussolini