La benedizione del Papa all'Italia e al mondo fra le acclamazioni di una folla di 300 mila persone

La benedizione del Papa all'Italia e al mondo fra le acclamazioni di una folla di 300 mila persone La solennità pasquale nel fulgente La benedizione del Papa all'Italia e al mondo fra le acclamazioni di una folla di 300 mila persone i i e o, e quale una folla in uniforme diplo. e matica, in costumi cavallereschi e a Jn abiti da società, seguiva atteni tissima lo svolgersi delia scena, - Dal trono, il Pontefice ha rice vuto l'obbedienza dei Cardinali, de! Patriarchi e dei rappresentanti |dell'Episcopato; quindi è passato i al trono eretto ai piedi del pilone della Veronica e ivi ha indossato !i paramenti per la Messa. Questa si svolge con rito lungo e comples s°. ricco di significato simbolico A seconda delle varie fasi del rito, il Pontefice sta all'altare can1 tando, pregando, incensando, oppure al trono ascoltando le parti cantate dai ministri. Al canto dell'Epistola e del Vangelo in latino Roma, 25 marzo. (G. C). Chi avesse creduto che il ripetersi ormai periodico delie grandi cerimonie pasquali nella Basilica Vaticana e l'eccezionalità del momento, che non facilità l'afflusso 'dei pellegrini e del turisti, dovesse sminuirne la solennità e l'importanza avrebbe certamente errato. L'enorme folla di popolo di tutte le classi sociali che è accorsa al maggior tempio della cristianità e si è raccolta in lunga e paziente attesa nella vastissima piazza e nell'ampia via della Conciliazione, affluendovi di primissimo mattino in lunghe ininterrotte teorie, con tutti i mezzi di comunicazione disponibili, non era certo inferiore a quella degli anni decorsi; e l'entusiasmo che ha salutato il Papa al Suo primo apparire nella Basilica, la raccolta partecipazione di tutti alla sacra cerimonia seguita anche fuori del tempio a mezzo di altoparlanti sono stati vivissimi. La Basilica fulgente di luci La Basilica, nel suo assetto delle grandi circostanze, è tutta fulgida di luci e di ori. Le tribune per le famiglie sovrane, per la famiglia del Papa, per il Corpo diplomatico, per il patriziato e l'Ordine di Malta circondano l'altare papale e la Confessione. Alle 8 i cancelli della Basilica vengono aperti e la folla, che da oltre un'ora si era andata assiepando agli steccati, si è affrettata ad occupare i reparti designati dal biglietto personale d'ingresso. Il Papa, preceduto da un imponente corteo, è disceso nella Basilica alle 9, salutato dal suono argenteo delle trombe squillanti- dall'alto della cupola la marcia del Silver!, dal canto del Tu es Petrus e àsM'Alleluja e dagli applausi della moltitudine. E' tutta una lunga serie di gentiluomini, di prelati, vescovi, cardinali, a cui seguono un folto gruppo, brillante e vivace, di dignitari delle anticamere ecclesiastica e laica. Ai sacri indumenti ecclesiastici si alternano le divise purpuree delle Guardie Nobili e quelle multicolori delle Guardie Svizzere con i tradizionali spadoni. Pio XII avanza sul trono semovente, sorretto dalle robuste spalle dei sediarl che indossano l'elegante casacca di damasco rosso Ai lati del trono ondeggiano le grandi piume dei flabelli e un bai dacchlno trapunto d'oro chiude con le sue larghe volute la grande visione. Pio XII è sceso dalla sedia ge statoria nell'ampio spazio della na. vata dell'abside, ai due Iati del i segue il canto in greco per affermare l'unità della Chiesa attraverso i diversi riti di occidente a d'oriente. L'omelia del Papa Dopo il Vangelo, il Papa ha letto un omelia in latino. Pio XII ha rivolto invito a tutti di esultare per la Risurrezione di Cristo. Se al presente quasi tutti i popoli, o tormentati dalla guerra o timorosi per le crisi che si profilano all'orizzonte, sono trepidanti, tuttavia la solennità pasquale richiama gli animi umani alle gioie celesti e impone di rafforzare le cristiane virtù della Fede, della Speranza e della Carità, di cui si sente oggi pressante il bisogno. Il Papa chiede all'umanità travagliata di rinnovarsi in Cristo. Quest'opera di riforma — prosegue Pio XII — non è reclamata soltanto dal bene privato e dalla vita individuale, ma anche dalla salvezza del consorzio umano. Oggi la concordia fra i popoli è miseramente infranta, i trattati | solennemente stipulati a volte so- mno unilateralmente e senza previo \ idefinitivo accordo cambiati e vio lati, e più non si ode la voce dell'amore fraterno e della fraterna amicizia. I ritrovati della scienza sono rivolti a fare la guerra ed a aumentare gli armamenti; ciò che dovrebbe concoriere alla prosperità dei popoli è rivolto ali eccidio e alla rovina della Nazioni. I pacifici commerci languiscono e classi di cittadini, specialmente quelle meno abbienti, soffrono la miseria. Inoltre, mentre gli animi sono ottenebrati dall'odio in molti luoghi, la terra il mare e persino il cielo sono macchiati del sangue dei fratelli. Non di rado vediamo violato il diritto che regge le relazioni fra i popoli: città aperte, villaggi di agricoltori sono incendiati e devastati da bombardamenti, cittadini inermi, vecchi, fanciulli, sono privati del tetto e spesso anche uccisi. Quale rimedio a tanti mali se non quello che viene da Cristo e dalia sua dottrina? Solo Colui che potè comandare ai venti e alle tempeste, può piegare la volontà degli uomini alla I rconcordia e all'amore fraterno e afar sì che. ordinati felicemente elgliberamente i rapporti fra i popoli ! tnon colla forza ma secondo le nor-1 cme della verità, della giustizia e I sdella carità, le spade si abbassino, j craSadlNddttdnttnadltPlanle mani, deposte le armi, final mente si congiungano in segno di intesa e di amicizia. Noi, pertanto — conclude il Papa — che esercitiamo l'universale paternità e perciò con profonda afflizione condividiamo i dolori e le angustie dei figli, in que tutrzmsto lieto e solenne giorno, supplì- ; dchiamo il Divin Redentore che si | degni di elargire ai Re, ai Prin-!Ccipi e a tutti ì Popoli cristiani, la|Space la concordia e l'unità ». ipIl canto del Credo riempie dijfarmonie la grande volta della Ba- fosilica e, raccolto dai microfoni e dagli alto-parlanti, si diffonde nel-Jpla chiesa, avvolgendo il tempio incuna atmosfera sonora. Al Sanctus, \zotto votanti di segnatura, reggen- i edo torcie accese, si genuflettono, ssopra l'ultimo gradino dell'altare.: pUn lungo fremito passa sulla fol la. Le teste si curvano. Siamo al convito delle anime. Squilla una tromba. Il Papa alza e scende per ampio giro l'Ostia e il Calice del sacrificio e della propiziazione; dall'anello del Papa e dal calice gemmato sprizzano balenìi. Le reliquie della Passione Le volute bronzee del baldacchino del Bernini sembrano spi rali d'incenso alzantesi sotto il cielo. La Comunione del Papa non sii svolge come quella del sacerdote I nella messa ordinaria. Il Papa prende le due parti dell'Ostia, precedentemente suddivisa, e si co-, munica con una sola parte. Quindi assorbe una parte del vino contenuto nel calice servendosi di una fistola d'oro. Dopo ciò egli comunica i due Cardinali che lo servono da diacono e da suddiacono, spezzando ancora in due parti la metà dell'Ostia rimasta. Successivamente il Cardinale Diacono beve con una fistola un po' di vino consacrato, mentre il Suddiacono ne beve il resto poggiando direttamente le labbra al calice. Terminata la Messa i canonici della Basilica hanno proceduto al la ostensione del Volto Santo e delle reliquie maggiori della Passione dall'alto della loggia della Veronica. Quindi il corteo sì è riformato. Il Papa è risalito in sedia gestatoria; la folla ha rinnovato 11 suo applauso. Il corteo percorre tutta la Basilica, attraversa la grande porta del Filarete, volge a sinistra verso la statua di Costantino, prende a salire la scala del Bernini, scompare per gli ambulacri severi c solenni dei Palazzi Vaticani. La folla che gremisce il tempio si riversa sulla piazza e va ad < cupare i posti lasciati liberi lavanti alla gradinata. , Il colpo d'occhio è supoil >. ncqtAtmbM" ; s" i sI C1 i| d' p! v| lI asp i | Oltre l'imponente cordone for- mato dalle truppe italiane distese o \ in molteplici tue, una marea ne- a a a e o i i o e o , e e e e a I rate sulla piazza, e armi. Subito dopo, elgiiosa cornice formata dal poten i ! te arco disegnato dal Materno, -1 compare Pio XII sulla sedia ge: e I statoria, sormontata dal baldac, j chino e fiancheggiata dai flabelli reggiante di popolo si accalca, si agita, preme, invoca impaziente. Sulla scalea si dispongono i Corpi armati pontifici con musica e bandiere, che scambiano il saluto con le truppe italiane. I gruppi della Nobiltà, e del Patriziato del Corpo diplomatico, raccolti sulla loggia del Maggiordomo, spiccano, viventi macchie di colore in movimento, fra l'immobilità marmorea delle statue dei Santi che adornano il loggiato. La benedizione al Mondo Gli sguardi della folla sono tutti fissi alla grande balconata centrale. Migliaia di binoccoli, centinaia di macchine fotografiche si appuntano verso la vetrata aperta. Un ordine di attenti, impartito dal comandante della Guardia Palatina, seguito da uno squillo di tromba, annunzia l'arrivo ■ del Papa. Pochi istanti dopo, nel vano della loggia, appare la croce attorniata dal clero. Le truppe, schiepresentano le nella, meravi- ' i l Un grido altissimo della moltitudine saluta l'apparizione che ha un fascino sempre nuovo e sempre travolgente. Nel cielo cantano l'inno di gloria mille bronzi, miriadi di fazzoletti vengono agitati, a mille le mani si levano e le braccia si ten- - ; dono, i | n papa ammira lo spettacolo, e -!COl gesto paterno che gli è cona|SUeto, apre le braccia verso il po ipolo plaudente, piega il capo verso ijfa truppa e sorridendo saluta la - folla ripetutamente, e i cerimonieri che circondano il -Jpapa fanno un cenno alla moltincudine di quietarsi e, in un silen, \z[0 profondo, improvviso, raccolto - i e ritrasmesso dagli alto-parlanti, o, si ocie netta e alta la voce del e.: pontefice: l a il ii e I a -, a o, a so iao ci l Sic nonten Domini benedictum. La folla reverente pone il ginocchio a terra. Pio XII pronuncia lentamente la formula con la quale invoca la potenza dell'Altissimo, la testimonianza degli Apostoli e poi traccia per tre volte, per l'orizzonte terso e fiammeggiante, il segno della Croce, benedicendo i presenti, l'Italia, il Mondo. Dopo la benedizione, la folla " ; scatta in piedi e riprende l'applau" i so che si quieta solo quando i I Cardinali annunziano in latino e 1 in italiano l'indulgenza concessa | dal Papa ai presenti e a quanti ' piamente hanno ascoltato attra! verso la radio. La banda della Palatina suona | l'Inno pontificio. La moltitudine I ancora applaude. Pio XII guarda; sorride, benedice, soffermandosi per otto minuti sulla loggia e mentre si ritira, ripete il gesto affettuoso di paterno abbraccio. Il rito pasquale alle 12,50 è terminato e la folla lentamente lascia la piazza. Alla cerimonia assisteva la Principessa Stefania del Belgio. Nell'interno del tempio erano circa 40 mila persene. Sulla piazza la folla si può calcolare in 300 mila persone. Il Pontefice legge l'Omelia (Tclcfoto)

Luoghi citati: Belgio, Italia, Roma