L'estremo saluto di Tortona alla salma di Don Orione

L'estremo saluto di Tortona alla salma di Don Orione L'estremo saluto di Tortona alla salma di Don Orione Oltre 50.000 persone convenute per rendere omaggio alle spoglie del "Santo,, - La provvisoria tumulazione nel Santuario della Madonna della Guardia (Dal, nostho Inviato) Tortona, 18 marzo, Ieri a Ponte Curone, 11 paese natale tanto caro a. don Luigi Orione, dove fra poco le sembianze umane del « Santo del senza ■nessuno » sarebbero passate per la ultima volta ed avrebbero fatto la estrema tappa del funebre viaggio^ verso fa sepoltura di Tortona, tutta la gente della cittadina dccsaczsso portale tutto inghirlandato ini cotto '"S"w.auuttio in j Ogni organizzazione del Regi- ! mie era ra.ppresentata con i suoi parroc chle; le campane della millenaria torre suonavano 11 loro lento concerto. 1 L'atto di nascita Intanto che si aspettava la Imponente autocolonna funebre, io ero andato a vedere nell'archivio del Comune l'atto di nascita di quest'uomo dall'infinita carità. Singolare documento, perchè accanto alla prima scritturazione del nome del « santo * pone il nome di un grande ministro del Risorgimento: « Oggi, 23 giugno 1872, da Vittorio Orione, selciatore, e dalla casalinga Feltri Carolina, è nato in via Maestra, al civico numero 56 nella casa del corniti. Urbano Rattazzi, un fanciullo cui fu imposto il nome di Luigi ». Che sapore romantico, vero?, In fcjuei due nomi, quello fatale del « santo s> e quello già solenne nell'olimpo storico del ministro, cosi accoppiati sul foglio di carta che il tempo ha lievemente dorato! Quella casa natale di don Orione, che forse gli era tanto cara, non c'è più. Fu abbattuta c al suo posto è sorto un edificio borghese qualunque. Ma ricordi di lui a Monte Cupone, quanti! I vecchi ieri cran per le strade e già nel loro additare c'era un mistico sapore di leggenda. Soltanto pochi giorni fa, se avessero detto Ecco, sotto questi alberi don Orione, quando era ragazzo e imparava dal padre 11 mestiere, squadrava i selci duri» oppure: «quel viale, ed in quel viale quel tiglio, era il luogo dove egli si recava tanti pomeriggi a ripassare la lozione di latino », oppure: « si appoggiava a quell'angolo in quel punto del muro e guardava in sù. Già allora don Orione pensava ». E quel « pensava » era eletto dai vecchi con un po' di stupore, perchè che si mediti pare alla povera gente che sia un lusso da signori o da poeti, i quali sono anche questi signori, ma senza quattrini; queste cose, dette pochi giorni fa, non avrebbero fatto la stessa impressione che facevano ieri. Pochi giorni fa don Orione era ancora vivo, un uomo, adesso è morto, e siccome il suo operare è stato grande, basta l'orma sua a rendere viva ed ammirevole la più semplice cosa. Nel paese natale Nella canonica dell'Assunta, l'Arciprete dott. Novarini mi ha fatto vedere un dono di Don Orione, che dimostra il grande gusto che aveva quest'uomo. Si tratta di una preziosa edizione delle Legqcndr, di San Francesco, rara e scelta con felicità du intenditore. Poi l'altro parroco della città, Don Cr.vcnatl, mi ha raccontato tanti episodi della straordinaria austerità di vita del « santo », il quale era così geloso della purità del costume, da farne oggetto di particolari regole delle Opere da lui fondate. C'era anche, ad attendere la Salma, un cugino del « santo », il dott. Carlo Orione, che dirige ad Acqui un ufficio. E non è l'unico congiunto di Don Orione: e come gli altri parenti di lui si attendeva d'essere ricordato, si, ma nelle celesti preghiere, e non nel testamento. Sapeva, oh se sapeva!, che questa grande cugino, per le cui mani erano passati immensi patrimoni, dec'ne e decine di milioni, sai ebbe ritornato al paese più povero di quando ne era partito garzi-ne di selciatore, con diciotto soldi e una pagnotta in tasca. Con sedici soldi nella scarsella, è morto Don Orione, e nemmeno quegli ottanta contestali hanno avuto erede. L'autocolonna funebre è arrivata ieri a Pontecurone alle cinque del pomeriggio e ne facevano parte i Vescovi di Mileto e di Tropea, il Procuratore di Don Orione, Don Sterpi, molti orionini, squadre di studenti del suoi Collegi, benefattori delle sue Opere, macchine con ricche corone di fiori. La processione si è formata. La Salma è stala ricevuta davanti alla Chiesa dal Vescovo di Tortona, che nella navata l'ha benedetta, ed ha brevemente parlato alla foltissima folla di fedeli che aCeva potuto trovare posto nel Tempio, mentre migliaia e migliaia di persone s'ac. calcavano fuori. Il viaggio funebre è slato poi concluso a Tortona ieri sera, con una toccante apoteosi. C'erano ad attendere l'autocolonna trentamila persone che si sono composte processionalmente, mentre la bara veniva portata alla piccola Chiesa di San Michele, attinia alla Casa Madre, dove subito, nella dolce sera, si svolgeva Una breve l'unzione religiosa. Un iotto imponente di duemila sacer- in testa al doti hanno sfilato corteo. Questa mattina, all'alba, è Incominciato lo straordinario afflusso di gente da paesi e città vicine; alle sette si calcola che la folla convenuta per le estreme onorari- zea Don Orione nella citta, capi-|tale della sua immensa opera di canta, ammontasse a 50.000 per- sone- ' , "t "lv "* "2>'Vicenza, e suua : trasportata in Duomo, e deposta 3-n?PpÒ8Ìt0. catafa.lco; ne> JU0Fe I centrale.- Intanto ; Federale Zerbino. Formazioni gio vanill fasciste in armi rendevano gli onori, schierate nelle vie princlpoll, e nella Piazza del Duomo folte rappresentanze con bandiere, musiche e fanfare s'ammassavano, dietro le folle policrome delle Congregazioni religiose, delle glovanette dell'Azione Cattolica ed l blocchi compatti di appartenenti alle istituzioni di Orione. DoJJLa Messa funebre jITutta la città è abbrunata, dalle;bandiere al negozi con le serrande chiuse. Molti veli bruni aumenta-1 no l'aspetto di mestizia che oggi I ha preso Tortono per la perdita di questo straordinario apostolo della carità cristiana. solenne Messa funebre alla quale, oltre alle massime autorità provin- olali, al Podestà della città avv. Moccagatta, al console Pompili, assistevano le Loro Eccellenze tVescovi di Tropea e di Mileto, l'Ec- ccllenza Caronti Visitatore Apo-stolico, Il clero della Diocesi, al- cunl congiunti del santo prete, rappresentanze di dame e patroni de le molte Opere di Don Orione. • • Monsignor Melchiori ha celebra-1> le virtù del sacerdote entrato :nella gloria del Cielo e quindi ili feretro, nella pesante cassa coper- ; ta di cristallo, è stato portato in] processione solennissima per tut- j ta la città, fino al Santuario della Madonna della Guardia, dove, per| speciale concessione apostolica, | sarà tumulato non appena sarà approntato il sito dove le spoglie mortali di Don Orione rlpose- ranno. nel luogo dove fondò la prima sua :opera di bene. Ia «vi* c jAttilio Crepas j1 ' Don Orione, l'anno scorso a Tortona, alla testa della tradizlonale processione del « Presepio vivente », da lui organizzato

Luoghi citati: Acqui, Mileto, Ponte Curone, Pontecurone, Tortona, Tropea, Vicenza