Consumi e approvvigionamenti nella relazione del Ministro Ricci

Consumi e approvvigionamenti nella relazione del Ministro Ricci Le Corporazioni alla Camera Consumi e approvvigionamenti nella relazione del Ministro Ricci Roma, 12 marzo. Nella tornata odierna, la Camera dei Pasci e delle Corporazioni dopo aver ascoltato le attese dichiarazioni del Ministro Ricci, ha approvato il bilancio del Ministero delle Corporazioni per l'esercizio finanziario 1940-41. E' stato, poi, discusso ed approvato il bilancio del Ministero della Giustizia. \ La riunione è aperta alle 9 precise dal PRESIDENTE GRANDI. Mentre il Segretario GAETANI logge 11 verbale delle, seduta di giovedì passato, il DUCE fa il Suo ingresso nell'aula. Il PRESIDENTE ordina il « Saluto al Duce! ». La Camera scatta in piedi e prorompe in un altissimo «A noi!» al quale fanno seguito vibranti, entusiastiche, lunghe acclamazioni e grida reiterate e prolungate di Duce! Duce! Alla imponente manifestazione, il DUCE risponde levando più volte la destra nel gesto romano; quindi si reca ad occupare il Suo seggio al banco del Governo. Con vivi applausi la Camera accoglie, poi, l'annuncio dato dal PRESIDENTE, del decreto reale che nomina, su proposta del Duce, il cons. naz. Antonio Pòtz'olu Sottosegretario di Stato per il Ministero di Grazia e Giustizia. Il PRESIDENTE invita i nuovi consiglieri Rizzo di Grado e Vincenzini a prestare giuramento. Quando si alza per giurare l'ammiraglio Rizzo, sul cui petto brillano i segni di due decorazioni auree al Valor Militare, la Camera prorompe in uh lungo, vibrante applauso al quale si associano anche il DUCE, il PRESIDENTE GRANDI e tutti i membri del Governo. Viene ripresa la discussione del bilancio del Ministero delle Corporazioni. I relatori LANDI e SCOTTI rinunciano a parlare. Il Ministro Il Ministro RICCI sale, quindi, alla tribuna, salutato da vivissimi, prolungati applausi. Egli osserva che l'ora che il mondo attraversa è certamente una delle più gravi che la storia ricordi. Le difficoltà innumerevoli e complesse che occorre fronteggiare quotidianamente in tut?i i campi e sotto tutti gli aspetti sempre nuovi e diversi, costringono ad imprimere all'azione del Governo un ritmo cosi serrato da escludere l'uso di parole che non siano strettamente necessarie. L'ordinamento sindacale non potrebbe, però, dare soddisfacenti risultati senza una continua rigorosa selezione degli uomini che vi sono preposti. Procedendo, il Ministro rileva come i camerati relatori hanno posto in rilievo, nuove ed importanti forze produttive entrano intanto nei ranghi delle categorie rappresentate dalle Associazioni sindacali con l'applicazione della legge 16 giugno 1938, n. 1303, che prevede l'inquadramento degli enti pubblici che operano nel campo della produzione e svolgono attività economica. In tema di contribuzioni si è posto il problema dell'unificazione di tutti ì contributi, così di quelli sindacali come degli altri destinati alle istituzioni assistenziali e previdenziali, in quanto queste operano nella sfera sindacale e svolgono un'attività che è nei fini 'dell'ordinamento corporativo. La riforma della Legislazione sulla previdenza sociale gestita dall'Istituto omonimo ha fatto farè un grande balzo in avanti a questo settore della previdenza. L'ammontare g'.obale dei contribuii assicurativi per il 1939, è, secondo i primi dati ancora approssimativi, di circa un miliardo e 820 milioni e di questa somma circa un miliardo è rappresentato dalle erogazioni (approv.). Dopo aver riportate le cifre particolari nei vari settori dell'Assicurazione e assistenza nel lavoro, il Ministro conclude l'argomento affermando potersi dire che l'assicurazione generale contro tutte le malattie preconizzata dalla Carta del Lavoro è ormai attuata contrattualmente. Se vogliamo riunire in qualche cifra di insieme alitimi dei dati numerici testé enunciati si può dire che, nel 1939, cir¬ ca 4 miliardi sono stati destinati l alla assistenza in senso lato ed alla previdenza delle classi lavoratrici, mentre per le spese per prestazioni sono state erogate ben 2.435.000.000. Ha peraltro particolare importanza il fatto che il sistema degli assegni familiari ha servito ad evitare, in rispondenza alle particolari necessità del momento, di far ricorso ad un aumento generale dei salari assicurando ugualmente il miglioramento-delie condizioni economiche dei padri di famiglia, Autarchia e prezzi Il funzionamento del Comitato interministeriale per l'autarchia ha permesso che ì voti e le proposte tiegli organi corporativi potessero ottenere immediatamente piena ed integrale attuazione, I lavori svolti dalle Corporazioni, nel corso dell'Anno XVII, in materia di autarchia, hanno ricevuto il necessario coordinamento nell'esame generale dello svolgimento dei piani autarchici compiuto dalla Commissione suprema per l'Autarchia, riunita sotto la presidenza del Duce nell'anniversario del fallito tentativo ginevrino. Strettamente collegati con i problemi autarchici sono quelli dei prezzi. E anche in tale settore la opera delle Corporazioni si è svolta in maniera particolarmente intensa, ispirata al fine di contenere gli aumenti entro i limiti strettamente necessari, in modo da impedire notevoli variazioni nella capacità di acquisto delle masse (applausi). L'Ispettorato corporativo ha avuto un ulteriore incremento della sua organizzazione, nella misura consentita dalle disponibilità di organico. Per quanto riguarda la proposta di istituire una Milizia speciale corporativa che potrebbe svolgere la sua funzione specialmente per il controllo dei prezzi si riserva di studiarla attentamente poiché essa coinvolge delicati e complessi problemi. In due settori sopratutto nel settore della disciplina dei prezzi e in quello della disciplina della distribuzione e dei consumi, l'azione dei Ministero delle Corporazioni è intensa e complessa. Il problema dell' approvvigionamento della Nazione in derrate alimentari e in materie prime per le industrie ha assunto oggi un carattere di speciale gravità per tutti gli Stati europei e quindi anche per il nostro Paese. Conviene, tuttavia, aggiungere che questo problema si presenta da noi con un aspetto meno preoccupante che non presso molti altri paesi, che, come il nostro, stanno fuori del conflitto. Le difficoltà che dobbiamo affrontare sono molteplici: di esse alcune solo peculiari al nostro Paese, ma altre, e sopo per avventura le più ardue a superare, hanno una origine estranea e come tali sfuggono al nostro controllo. Né è possibile sottrarsi ad esse, giacchè all'epoca nostra non vi è avvenimento in un punto qualsiasi del globo il quale non abbia i suoi inevitabili e immediati contraccolpi in tutto il resto del mondo. Ricorda le deliberazioni adottate il 9 corr. dal Comitato Corporativo Centrale sotto la presidenza del Duce, non solo in rapporto ai prezzi delle merci, ma anche per quanto riguarda l'adeguamento dei salari, che ha lo scopo di ridurre per quanto possibile ed utile la sproporzione tra le capacità di acquisto del consumatore e il prezzo dei beni disponibili per il consumo. Non sarà inutile aggiungere che il blocco dei prezzi che II Comitato Corporativo Centrale ha disposto fino al 31 luglio prossimo venturo per i prodotti di maggiore consumo, non significa che i prezzi degli altri prodotti non va.dano anch'essi rigorosamente con' trollati secondo le direttive vigenti in materia (vivi appi.). Quanto al controllo dei costi confida che la comprensione delle categorie produttrici dispenserà il Ministero dall'avvalersi in via si stematica della facoltà di compie' j re, in ogni caso, i necessari accer' lamenti. In materia dì approvvigionamenti è stato necessario non soltanto assicurare in ogni momento e per qualsiasi evenienza il fabbisogno alimentare della popolazione, ma altresì tener presente lo scopo morale di rendere consapevoli i consumatori dei sacrifici a cui potrebbero essere chiamati per garantire la resistenza del paese nella ipotesi in cui non fosse poS' sibile contare su rifornimenti dal l'estero (approv.). Si è provveduto fin dall'annata agraria 1938-39 a controllare il servizio della distribuzione del grano, stabilendo un piano di ri partizione mensile di tale derrata tra le varie provincie del Regno, in conformità del principio di non intralciare le normali correnti di scambio tra le provincie stesse. Speciali provvedimenti, poi, sono stati adottati per regolare la distribuzione alle industrie di alcune materie prime, allo scopo di controllarne le effettive disponibilità, di avviarle verso gli impieghi che meglio rispondessero alle necessità di questo momento. Cosi ad esempio è stato fatto per le materie grasse per saponerie e per le pelli grezze e conciate. II razionamento Sempre in materia di approvvigionamento e di distribuzione, il razionamento costituisce un altro importante ramo di attività che il Ministero ha svolto in rapporto all'attuale situazione di emergenza. Presentemente il sistema della distribuzione per mezzo della carta è in atto per due generi: il caffè e lo zucchero. Si è voluto in tal modo assicurare il quantitativo che corrisponde alla media del consumo abituale ed impedire che l'accaparramento operato da chi dispone di maggiori mezzi finanziari, portasse alla rarefazione del prodotto, togliendo ai meno abbienti il modo di procurarselo (appi.). Ma il duplice razionamento disposto è destinato ad avere più che una ripercussione economica una ripercussione morale ed a costituire un esperimento decisivo della capacità di assolvere il nuovo compito da parte del commercio e degli enti locali. Infatti solo attraverso la preparazione morale dei consumatori e l'allenamento dei commercianti alle necessarie e forse ingrate operar-iniii amministrative e contabili, imposte dal razionamento, il Governo potrà, al bisogno, con tranquillità e sicurezza, disporre il razionamento di altri generi di consumo. L'efficienza dell'industria italiana, misurata dal numero dalle dimensioni, dalle attrezzature degli impianti e dall'attività da essi svolta, pur nelle attuali difficilissime condizioni del rifornimenti delle materie prime di ogni genere, ha avuto un incremento che, specie in alcuni settori, può dichiararsi veramente grandioso. E' qui che il sistema corporativo ha potuto rivelare i suoi maggiori pregi ed è apparso lo strumento più idoneo per sviluppare le energie produttive dei singoli, dei gruppi e delle categorie, ed insieme per stabilire e mantenere l'armonico equilibrio degli interessi, la fusione degli intenti, la concomitanza degli sforzi. Cosi la marcia verso il massimo di autarchia segnato dal Duce per il Popolo italiano, procede compatta e disciplinata, ne i tempi procellosi la fanno deviare o allentare (approvazioni). La nostra dottrina e 11 nostro programma d'azione sul terreno economico si riassumono in una sola parola: autarchia. Non è questo un indirizzo di contingenza, ma una posizione ideologica nostra di Fascisti. Nel campo minerario, i progressi raggiunti, stabilmente raggiunti perchè indietro non si torna, sono stati grandissimi, nonostante la spesso affermata povertà del nostro sottosuolo. Qui il passo fra il periodo anteriore e quello posteriore alle sanzioni è particolarmente notevole, perchè di ben 61 per cento è l'aumento idi produzione delle miniere italia|ne dello scorso anno 1939 in con¬ fronto al 1934, il che dimostra quanto istruttiva sia stata per il Popolo italiano la rude lezione delle sanzioni (viviss. appi.). La lode più alta congiunta alla nostra più viva simpatia va sopratutto ai-tecnici ed ai lavoratori delle miniere. A questi oscuri eroi ai quali la Patria deve gratitudine e riconoscenza, come a combattenti in campo (vivissimi prol. appi.). Salutiamo i caduti dell'Arsla che, con il loro estremo sacrificio nel compimento del do vere (il Duce, il Presidente, i Mi nistri e i Consiglieri nazionali si alzano) hanno segnato ad imperitura memoria una delle maggiori conquiste dell'industria mineraria italiana. Imperativo categorico Dopo avere esaminato il problema dell'autarchia dal punto dì vista della organizzazione e dello sviluppo industriale, nonché quel- 10 della disciplina degli impianti industriali, il Ministro afferma che, nella discussione, è affiorata la necessità urgente ed imprescindibile dell'unità del comando economico. Certo, nella durissima lotta economica che stiamo combattendo, la coordinazione di tutte le forze produttive nazionali costituisce un immanente imperativo categorico. Ma l'unità del comando economico è già una realtà nel nostro ordinamento corporativo, e ne costituisce anzi la premessa e l'essenza. Anche sul terreno prevalentemente politico questa sintesi è attuata mediante il Comitato interministeriale di coordinamento dei prezzi e il Comitato interministeriale dell'autarchia. Quando, poi, si consideri che i massimi organi interministeriali o corporativi sono presieduti dal Duce, l'unità del comando economico è da ritenersi assoluta (viviss. prol. appi.). Il Ministro così conclude: «Questa mia rapida e sintetica esposizione che ha inteso di integrare con la parola del Governo la diligente relazione della Commissione del bilancio, vi dà una idea sufficientemente precisa dello sforzo che occorre compiere per fronteggiare le difficoltà sempre più complesse e ognor rinnovantisi dell'ora presente. Tutto l'ordinamento economico dello Stato è impegnato in questa durissima prova, la quale pone a cimento, come già altra volta, in occasione delle inique sanzioni, i nuovi Istituti creati dal Fascismo e le stesse concezioni di politica economica a cui il Regime si ispira. Ma ci sorregge la certezza che la prova sarà felicemente superata per il cuore saldo e il genio di Chi ci guida, e per la disciplina di tutta la Nazione, consapevole della sua missione e dei suoi destini ». Vivi e prolungati applausi coronano il discorso del Ministro. Senza discussione si approvano i capitoli del bilancio e gli articoli del relativo Disegno di Legge. 11 bilancio della Giustizia Subito dopo si inizia l'esame del bilancio del Ministero di Grazia e Giustizia. FANI, rivolto un saluto a Dino Grandi, si sofferma sulle riforme dei Codici e dell'ordinamento giudiziario che sono in corso di svolgimento. Verso le 10,20, il DUCE lascia il Suo seggio. Il PRESIDENTE ordina il Saluto al Duce. I MINISTRI, i SOTTOSEGRETARI e i CONSIGLIERI NAZIONALI sorgono in piedi, e rispondono con un poderoso « A noi! ». Una entusiastica, prolungata manifestazione accompagna il DUCE fino alla Sua uscita dall'aula. La seduta è poi sospesa per dieci minuti. FANI, alle 10,30, riprende la sua esposizione. Seguono altri oratori e quindi il bilancio della Giustizia è approvato. Alle 12.30 la seduta ha termine. Domattina alle 9, la Camera si riunirà nuovamente in assemblea plenaria per esaminare i bilanci dei Ministeri della Guerra e della Marina.

Luoghi citati: Grado, Roma