Le visite del Ministro Teruzzi

Le visite del Ministro Teruzzi Le visite del Ministro Teruzzi L'arrivo ad Assab Assab, 5 marzo. La partenza del Ministro dell'Africa italiana da Dessiè avviene di primo mattino, con una autovettura della C.I.T.A.O. A Batiè, in un'atmosfera di entusiasmo, si snoda il primo schieramento di nativi. Su un percorso di circa due chilometri sono allineati gli indigeni, accorsi a salutare festosamente il Ministro. Numerose sono le bandiere tricolori. Sul ponte del Milla, dove ha termine il territorio dell'Amara e comincia quello dell'Eritrea, il Ministro è salutato dal Governatore dell'Eritrea. A Tendao, ove vi sono le truppe schierate ed una folla plaudente di nativi, si scopre una lapide che ricorda i Caduti sui lavori stradali del tratto SardòAscona. A Sardo, che è il più grosso centro abitato di tutto il percorso, le truppe sono schierate a rendere gli onori e le Camicie Nere, attorno al gagliardetto, elevano alti alala all'indirizzo del Fondatore dell'Impero. Il Ministro si intrattiene con ufficiali, funzionari e Camicie Nere e dopo aver ricevuto l'omaggio del Sultano dell'Aussa, venuto ad esprimergli a nome della sua gente i sensi della profonda devozione per il Governo italiano, si accomiata dal governatore dell'Amara e riprende il cammino. Ad un nodo stradale il Ministro assiste allo scoprimento della lapide eretta alla memoria dei Caduti sul lavoro del tratto SardòAssab; poi un gruppo di lavoratori qui convenuti fanno ressa intorno al Ministro inneggiando al Duce Dopo un susseguirsi di ammassi di sale che tracciano una riga bianca appare Assab, ganglio commerciale di grande avvenire dell'Impero, tutta adorna di bandiere che contrastano col candore delle sue case. Il Ministro tra vibranti applausi si reca al palazzo commissariale, nella cui piazza adiacente sono convenute migliaia di persone tra nazionali e nativi. Il grido di «Bure.1 Duce! » si ripercuote in tutta la piazza e quando il Ministro si affaccia alla ringhiera l'entusiasmo assume un tono possente. Appena si ristabilisce il silenzio il generale Teruzzi rivolge alla folla un brevissimo ed incisivo discorso concludendo col saluto al Re e Imperatore e col saluto al Duce. Poco dopo, sempre fatto segno a dimostrazioni di entusiasmo, il generale Teruzzi si reca al porto per rendersi conto dello stato dei favori. Quindi visita la centrale elettrica della Sicam, attualmente della forza di milletrecento cavai li, e che tra breve arricchirà di un nuovo motore di mille cavalli. Il Ministro ha concluso quest'altra intensa e vibrante giornata recan dosi al villaggio indigeno, dove ha inaugurato la nuova moschea.

Persone citate: Assab, Duce, Sardo, Teruzzi

Luoghi citati: Africa, Assab Assab, Batiè, Eritrea, Tendao