Il contributo di Torino all'educazione del popolo

Il contributo di Torino all'educazione del popolo Il contributo di Torino all'educazione del popolo Dalle anticipazioni sabaude alle realizzazioni fasciste Provveditore agli studi prof. La-1gomaggiore, per la raccolta dei'(locumenti e la compilazione delle Irelazioni ha terminato i suoi la- vori, ed ha mandato a Roma una idensissima esposizione sui dati raccolti corredata da un notevole materiale fotografico di altissimo!interesse. jLa nostra provincia — che, co- me risulta dalla relazione della commissione, vanta tipici primati'nel campo pedagogico anche di I fronte alla scuola straniera ha iavuto in ogni tempo insigni peda- j gogisti. Ricorderemo, fra gli al- tri, Carlo Ilarione Petitti di Ro- i reto che partecipò al movimento favore dell'istituzione degli asili infantili, il cui fondatore fu il ca- j navesano Maurizio Farina, e che contribuì all'apertura delle scuole di metodo affidate all'Aperti e al movimento per l'educazione popò-, lare a cui si deve pure l'iniziativa'per le scuole carcerarie; Roberto Id'Azeglio munifico promotore del-Il'educazione infantile, fondatore ' di scuole serali per adulti; la mar-1 chesa Giulia di Barolo geniale egenerosa fondatrice e organizza- ftrice di numerose opere assisten- ' ziali; G. Antonio Rayneri allievo ìdi Fermante Aporti e seguace del;Rosmini, il più noto sistematole1 della pedagogia spiritualistica tra!gli scrittori piemontesi del Risor-1 gimento. Amedeo Peyron che stu- ;dio l'ordinamento dell'istruzione [secondaria in Piemonte; Giovanni ! Maria Bertini che ebbe di mira il .carattere formativo dell'educazio- ne e contribuì alla compilazione dei codice creato da Carlo Bon-|compagni Di Mombello sul riordinamento dell'istruzione pubblica; quest'ultimo poi istituì i collegi convitti nazionali; Vincenzo Trova che partecipò attivamente al movimento delle « scuole di metodo » ed il famoso Ercole Ricotti; Domenico Berti uno dei promotori della società d'istruzione e di educazione in Piemonte, patrono dell'istruzione serale e domenicale del popolo; Angelo Mosso propugnatore di una sistematica edu cazione fìsica nelle scuole; Anto-1 nio Marro noto psichiatra che stu-, diò il problema dell'educazione dal |punto di vista medico pedagogico iper I fanciulli deficienti; Arturo Graf, Giuseppe Allievo, GiovanninVidari ed altri insigni. • ;• jA fianco alle Iniziative scolasti-che già segnalate, si vuol ricor-dare il vigoroso impulso dato daSan Giovanni Bosco alla risolu-zione dei problemi sociali attra-verso l'educazione, con la Ì3titu-SI sta effettuando in questi giorni in tutta Italia, per iniziativa del Ministro Bottai, la raccolta del materiale per documentare lo stato attuale dell'educazione nazionale ed i precedenti noti o poco noti sulle scuole italiane. A Torino la commissione formata dal prof. Peloso, da mons. prof. Gambaro, dal prof. Bongioanni, dal prof. Dal Piaz, R. Ispettore scolastico, sotto la presidenza del R i'cIzione degli oratori e con la « educazione del lavoro », nonché le scuole tipicamente professionali istituite dal venerabile Leonardo Murialdo fondatore della Pia Società di S. Giuseppe. Notissimo pure il movimento Innovatore — reale priorità pedagogica — di San Giuseppe Benedetto Cottolengo per la rieducazione dei minorati psichici e fisici. Altro vanto della nostra città è costituito dalle scuole normali in genere, create a somiglianza dell'attuale istituto magistrale * D. Berti » aperto nel 1848 dal Berti stesso come scuola gratuita per «aspiranti maestre» Iniziative'di carattere speciale so-no pure l'Istituto Bonafous, la prl-ma scuola asilo per rachitici fon- 1 gli atti della fondazione e dei re'gelamenti del R. Collegio di Mon I calieri e della R. Accademia Al bertina, nonché la ricchissima au i tografoteca e la speciale raccolta giobertiana posseduta dalla Bi blioteca Civica contenenti lettere !e documenti dei pedagogisti che j illustrarono la capitale del Regno sardo nella prima metà dell'800. Molto interessanti sono il Museo 'Permanente didattico e missiona I rio dell'Istituto Salesiano, quello ideila- Casa editrice Paravia, la j raccolta di lavori, di modelli e di apparati psicotecnici all'Istituto i industriale « P. Delpiano » e alla R- Accademia Albertina, il Museo pedagogico annesso alla biblioteca j dell'Istituto pedagico della Facol tà di Magistero. , 'la prof.ssa Lea Mei per lo studio Idella geografia, Torino è la patria Idei metodo stenografico «Cima» ' recentemente introdotto in forma 1 ufficiale rielle scuole e vanta pure ™ primato negli impianti radio fonici nelle' scuole. La prima scuo ' la istituita in Italia dalla « Cro ìciata contro la tubercolosi » è sta;ta la Colonia profilattica Princi1 pessa Letizia, a Lucento; segna!late pure le iniziative di tipo 1 agrario dei Salesiani e dei Fin ;telli delle Scuole Cristiane, di tipo [artigiano del Collegio Artigianelli, ! Istituto Albergo di Virtù, Istituto .delle Rosine e degli Istituti sale siani di Torino e San Benigno, le numerosissime scuole speciali se|rali, quelle di tipo commerciale e 1 lustrare le davvero innumeri ini, ziative che hanno visto realizza | ta, nel fatto scuola, l'idea della i educazione e della formazione del popolo. Il concetto aristotelico delno Stato educatore vive in tutta la jsua feconda significazione nelle 1 realizzazioni scolastiche della no|stra provìncia, la quale, come s'è 'detto, può anche vantare un prijmato anticipatore, j Diremo prossimamente delle -1 creazioni sorte sotto il segno vit data da Ernesto Ricardi di Netro, le benemerite istituzioni per i sordomuti, la celebre scuola serale San Carlo sorta col patronato annesso e sempre fattivo dei Duchi di Genova, la scuola per gli spazzacamini fondata a Torino nel 1885, e, il più antico di tutti, il R. Albergo di Virtù fondato da Emanuele Filiberto nel 1580. La relazione della commissione i segnala inoltre al Ministro Bottai Accanto ai metodi di insegna mento ideati dai concittadini An tonio Ambrosini, dal Bonatta, dal- 'professionistico, le scuole domenicali e i corsi per vigilataci di coI Ionie create dal Fascismo. Una caratteristica dell'attività pedagogico-polltica torinese, nella sua fiorente storia, consiste nell'Indirizzo professionale, tecnico e popolare sempre tenuto presente da parte di privati e di Enti in particolar modo dal Risorgimento In poi. Non possiamo naturalmente qui dilungarci, come vorremmo, ad il e i o o — torioso del Fascismo, che perfezionano e allargano — compiutamente aggiornandole e facendole partecipi dell'educazione guerriera che il Regime impartisce alle nuove generazioni — quelle antiche di cui sempre andò famosa la nostra città. u. n.