Stanche di sparare e di uccidere...

Stanche di sparare e di uccidere... Stanche di sparare e di uccidere... (Dal nostro inviato) Helsinki, 28 febbraio. Ha ripreso a nevicare abbon dantemente. Noi ci risparmiamo gli allarmi aerei e i combattenti al fronte approfittano delle sfa-vorevoli condizioni atmosfericheper riposare, per pulirsi e ma-gari per prendere, nottetempo, un g g HOlfUafO Sin da rai/aZZO l(ìoldato finlandese },a bisoi/no ro-1ne ^el pane- al fronte ne sonoIta<j cosfn„t; ai sotterranei, maia„no Qg\ banno a vapore al qua- \g è abituato sin da radazzo ili- - - - - - . J ei punti in cui essi manoano cer i soìdati arrischiano la vita purii raggiungere una vicina località]ove c-é 1()fa deUe soMe « sa une ». Certamente nel resto dell'Euro- „ ,/la Sl (,,.ra nna ldea esatta di campagna invernale e di ueata trasformazione in orizzon- ale ae,/„ auerra verticale che ha er muestri insuperabili i nostrilpini; si avrà un'idea del freddo he rende ismdi c d"ri ' ^e'i dcUc eiUrcc e fragili come vetro leira dei caduti — cosi fragili chee si tenta di togliere il fucile dalle """" di c!,i non V"° servirsene, ledita *» spezzano. Non uno di questi lmorti rivela'pel suo atteggiameli- o che nel còrpo è cessata la vita; l ghiaccio ne fissa l'ultima mos- a e cosi il caduto conserva la parvenza della, vita. La moglie di Lot trasformata in statua di sale per avere disubbidito all'ordine di non voltarsi a vedere Sodoma in fiamme, è l'immagine meglio indicata per la similitudine. La tragedia dei morti Questi morti non possono esseri epolti se prima il calore artifiiale non abbia tutto sparile la rigidità delle membra, altrimenti posto. La- ichiederebbero troppo posto. Lacjarjj all'aperto nemmeno si può ltrimenti in primavera, quando a decomposizione potrà avere ini- j0) ,7 rischio di epidemie sarà for-issimo. Dopo ogni battàglia squa-dre speciali di'lavoratori rastrel-.pedali di'lavoratori rastrel-ano il campo e ritirano i caduti cominciano, se non C'è modo di raspoitarli subito altrove, ad am- mucchiarlx in cumuli così alti chea neve non riesce a coprirli. I russi, invece, accumulano le alme dei compagni davanti ai propri ripari. In certi anni sul'istmo di Carelìa la neve arriva un metro e mezzo di altezza; diegola, nel marzo, supera ancora 10 centimetri. Nel Nord si hannouasi sempre dieci centimetri di eve più che nel Sud. L'iti remo Rituale rientra nella categoria del-e eccezioni: è rigidissimo. In teo- ia queste anormali condizioni me-coròlogiche dovrebbero colpire inguale'misura sia i finlandesi che russi; in pratica la parità si ve-ifica solo per quanto riguarda'arma aerea, mentre sul terrenol disagio è risentito prevalente- menle dai russi. I finlandesi sanno da tempo co-truire tende che si possono riscul- dare, i russi no; i finlandesi co-noscono il terreno palmo a palmo le truppe sono, infatti, adoperate nella regione del reclutamento): russi sono in paese straniero. I riissi hanno alcuni ilisliiecaniciifi di sciatori (siberiani o caucasici); finlandesi sono un popolo di sciatori. I russi hanno spinto la motorizzazione del loro esercito a tae punto da doversene anche essi preoccupare e riflettere sulla opportunità di far ritorno a vecchi mezzi: i loro pesantissimi convogli richiedono una mostruosa organizzazione. I finlandesi formano invece colonne leggerissime, e sul terreno reso impraticabile dalla neve e dui ghiaccio riducono l'impiego degli autoveìcoli al minìmo. Le colonne motorizzate russe avanzano solo sulle strade di prima classe tenute sgombre dagli spazzaneve; dove gli spazzaneve non esistono o non funzionano, dove il camion si è capovolto o si è fer- mata affondando con le ruote, la [colonna è alla mercè delle pat taglie di sciatori finlandesi che piombano rapidi sul posto e fan no sentire la potenza delle armi automatiche affidate a tiratori fra i primissimi in E-ropa. Ecco perchè nei bollettini di questo Comando supremo 3i annunzia un giorno (11 febbraio) la distruzione di una colonna di 110 veicoli, all'indomani la distruzione di una colonna di 10 veicoli e il 22 febbraio di 200 e via dicendo. Queste sono pure le condizioni che permettono di annichilire senza eccessivo consumo di cartucce grossi reparti che, accerchiati e presi di mira alle spalle e ai fianchi, sparano finché hanno cartucce e sprofondano sempre più nella neve, e infine muoiono di freddo e di fame. Dicono i tecnici che l'ec cessiva motorizzazione abbia influito non poco sull'esito della battaglia di Suomiissalmi che costò ai russi due divisioni e una quanHità enorme di materiale bellico. A fare il resto ha sempre piovve» diifo, a Suomussalmì e altrove, la ^'«l«'t jiniu imt , yruzie Ul quali comando ha potuto eseguire spo stamenti e manovre che il nemico e'« costretto a subire. Crudeli sistemi dei russi indiscutibile superiorità dei reparti sciatori finlandesi, grazie ai quali Sull'istmo di Carelia lo sfonda mento del settore di Summa è rhi scHoal neTcò" tL^Tedenfe- mente aveva aia tentato due of fènsivelùn^atfteinmml^mi no grandiosa perchè su quel fron te ristretto, e dal punto di vista strategico importantissimo, la di- fesa doveva battersi in posizioni fi-1"10 contro le quali i russi hanno concentralo enormi masse di itomini e di artiglierie. Invece, al nord, in zone quasi desertiche, il comando finlandese può rischiare anche d'inverno la guerra mano ,-ruta, concedersi il lusso di gioca re per così dire col nemico allet tandolo a intraprendere seducenti marce - al Sud no Al Nord si pos sono regalare o cedere a titolo provvisorio chilometri quadrati: al Sud _ pugni. —E' vero l'attacco fan bisogna contendere ogni metro. Alla domanda se la neve nel settore carenano non abbia costituito per gli attaccanti un grosso ostacolo un competente ha risposto: — Sì al principio; erano però in tanti 1: pestarla che dopo qualche ghiro la 'leve si è rassodata. Sui corpi dei russi feriti rimasti su (/utsta nere pissavano i carri armati come se i carristi non sapessero che si trattava di coni¬ che i russi prima del- l'attacco tanno uscire dalle trin cee uomini disarmati, detenuti po litici e prigionieri di guerra po lacchi per sgomberare il terreno dalle mine? principio i finlandesi non'tiravano \sugli infelici per pietà, ma da quando li hanno visti ìnassacrare |dai carri non hanno potuto fare a Verissimo; ma non è esatto :he l'esplosione delle mine sia detcrminata dal semplice camminare di costoro perchè il peso umano non basterebbe. Ogni uomo è provvisto di una mazza di ferro con la quale avanzando batte 11 terreno e se non avanza battendo gli sparano addosso alle spalle. Sul i meno di sparare à loro vòlta giac.che è meglio che le mine non espio. dano a quel modo. i Su terreno scoperto il fante rus'so durante l'attacco non deve mai, per far fuoco, distendersi sulla nei ve (dove si può rimanere distesi ' fingendosi morf' o ferito) bensì solò ini/inocchia.*.. Per mìtraglie, ri e tirato, i scelti il bersaglio è ideale: u certi giorni ai puntatori delle mitragliatrici è stato dato U cambio dora in ora, tanto erano stanchi di «parare e d'uccidere^ i Italo Ziri garelli . ..sa «am Stanche di sparare e di uccidere... Stanche di sparare e di uccidere... (Dal nostro inviato) Helsinki, 28 febbraio. Ha ripreso a nevicare abbon dantemente. Noi ci risparmiamo gli allarmi aerei e i combattenti al fronte approfittano delle sfa-vorevoli condizioni atmosfericheper riposare, per pulirsi e ma-gari per prendere, nottetempo, un g g HOlfUafO Sin da rai/aZZO l(ìoldato finlandese },a bisoi/no ro-1ne ^el pane- al fronte ne sonoIta<j cosfn„t; ai sotterranei, maia„no Qg\ banno a vapore al qua- \g è abituato sin da radazzo ili- - - - - - . J ei punti in cui essi manoano cer i soìdati arrischiano la vita purii raggiungere una vicina località]ove c-é 1()fa deUe soMe « sa une ». Certamente nel resto dell'Euro- „ ,/la Sl (,,.ra nna ldea esatta di campagna invernale e di ueata trasformazione in orizzon- ale ae,/„ auerra verticale che ha er muestri insuperabili i nostrilpini; si avrà un'idea del freddo he rende ismdi c d"ri ' ^e'i dcUc eiUrcc e fragili come vetro leira dei caduti — cosi fragili chee si tenta di togliere il fucile dalle """" di c!,i non V"° servirsene, ledita *» spezzano. Non uno di questi lmorti rivela'pel suo atteggiameli- o che nel còrpo è cessata la vita; l ghiaccio ne fissa l'ultima mos- a e cosi il caduto conserva la parvenza della, vita. La moglie di Lot trasformata in statua di sale per avere disubbidito all'ordine di non voltarsi a vedere Sodoma in fiamme, è l'immagine meglio indicata per la similitudine. La tragedia dei morti Questi morti non possono esseri epolti se prima il calore artifiiale non abbia tutto sparile la rigidità delle membra, altrimenti posto. La- ichiederebbero troppo posto. Lacjarjj all'aperto nemmeno si può ltrimenti in primavera, quando a decomposizione potrà avere ini- j0) ,7 rischio di epidemie sarà for-issimo. Dopo ogni battàglia squa-dre speciali di'lavoratori rastrel-.pedali di'lavoratori rastrel-ano il campo e ritirano i caduti cominciano, se non C'è modo di raspoitarli subito altrove, ad am- mucchiarlx in cumuli così alti chea neve non riesce a coprirli. I russi, invece, accumulano le alme dei compagni davanti ai propri ripari. In certi anni sul'istmo di Carelìa la neve arriva un metro e mezzo di altezza; diegola, nel marzo, supera ancora 10 centimetri. Nel Nord si hannouasi sempre dieci centimetri di eve più che nel Sud. L'iti remo Rituale rientra nella categoria del-e eccezioni: è rigidissimo. In teo- ia queste anormali condizioni me-coròlogiche dovrebbero colpire inguale'misura sia i finlandesi che russi; in pratica la parità si ve-ifica solo per quanto riguarda'arma aerea, mentre sul terrenol disagio è risentito prevalente- menle dai russi. I finlandesi sanno da tempo co-truire tende che si possono riscul- dare, i russi no; i finlandesi co-noscono il terreno palmo a palmo le truppe sono, infatti, adoperate nella regione del reclutamento): russi sono in paese straniero. I riissi hanno alcuni ilisliiecaniciifi di sciatori (siberiani o caucasici); finlandesi sono un popolo di sciatori. I russi hanno spinto la motorizzazione del loro esercito a tae punto da doversene anche essi preoccupare e riflettere sulla opportunità di far ritorno a vecchi mezzi: i loro pesantissimi convogli richiedono una mostruosa organizzazione. I finlandesi formano invece colonne leggerissime, e sul terreno reso impraticabile dalla neve e dui ghiaccio riducono l'impiego degli autoveìcoli al minìmo. Le colonne motorizzate russe avanzano solo sulle strade di prima classe tenute sgombre dagli spazzaneve; dove gli spazzaneve non esistono o non funzionano, dove il camion si è capovolto o si è fer- mata affondando con le ruote, la [colonna è alla mercè delle pat taglie di sciatori finlandesi che piombano rapidi sul posto e fan no sentire la potenza delle armi automatiche affidate a tiratori fra i primissimi in E-ropa. Ecco perchè nei bollettini di questo Comando supremo 3i annunzia un giorno (11 febbraio) la distruzione di una colonna di 110 veicoli, all'indomani la distruzione di una colonna di 10 veicoli e il 22 febbraio di 200 e via dicendo. Queste sono pure le condizioni che permettono di annichilire senza eccessivo consumo di cartucce grossi reparti che, accerchiati e presi di mira alle spalle e ai fianchi, sparano finché hanno cartucce e sprofondano sempre più nella neve, e infine muoiono di freddo e di fame. Dicono i tecnici che l'ec cessiva motorizzazione abbia influito non poco sull'esito della battaglia di Suomiissalmi che costò ai russi due divisioni e una quanHità enorme di materiale bellico. A fare il resto ha sempre piovve» diifo, a Suomussalmì e altrove, la ^'«l«'t jiniu imt , yruzie Ul quali comando ha potuto eseguire spo stamenti e manovre che il nemico e'« costretto a subire. Crudeli sistemi dei russi indiscutibile superiorità dei reparti sciatori finlandesi, grazie ai quali Sull'istmo di Carelia lo sfonda mento del settore di Summa è rhi scHoal neTcò" tL^Tedenfe- mente aveva aia tentato due of fènsivelùn^atfteinmml^mi no grandiosa perchè su quel fron te ristretto, e dal punto di vista strategico importantissimo, la di- fesa doveva battersi in posizioni fi-1"10 contro le quali i russi hanno concentralo enormi masse di itomini e di artiglierie. Invece, al nord, in zone quasi desertiche, il comando finlandese può rischiare anche d'inverno la guerra mano ,-ruta, concedersi il lusso di gioca re per così dire col nemico allet tandolo a intraprendere seducenti marce - al Sud no Al Nord si pos sono regalare o cedere a titolo provvisorio chilometri quadrati: al Sud _ pugni. —E' vero l'attacco fan bisogna contendere ogni metro. Alla domanda se la neve nel settore carenano non abbia costituito per gli attaccanti un grosso ostacolo un competente ha risposto: — Sì al principio; erano però in tanti 1: pestarla che dopo qualche ghiro la 'leve si è rassodata. Sui corpi dei russi feriti rimasti su (/utsta nere pissavano i carri armati come se i carristi non sapessero che si trattava di coni¬ che i russi prima del- l'attacco tanno uscire dalle trin cee uomini disarmati, detenuti po litici e prigionieri di guerra po lacchi per sgomberare il terreno dalle mine? principio i finlandesi non'tiravano \sugli infelici per pietà, ma da quando li hanno visti ìnassacrare |dai carri non hanno potuto fare a Verissimo; ma non è esatto :he l'esplosione delle mine sia detcrminata dal semplice camminare di costoro perchè il peso umano non basterebbe. Ogni uomo è provvisto di una mazza di ferro con la quale avanzando batte 11 terreno e se non avanza battendo gli sparano addosso alle spalle. Sul i meno di sparare à loro vòlta giac.che è meglio che le mine non espio. dano a quel modo. i Su terreno scoperto il fante rus'so durante l'attacco non deve mai, per far fuoco, distendersi sulla nei ve (dove si può rimanere distesi ' fingendosi morf' o ferito) bensì solò ini/inocchia.*.. Per mìtraglie, ri e tirato, i scelti il bersaglio è ideale: u certi giorni ai puntatori delle mitragliatrici è stato dato U cambio dora in ora, tanto erano stanchi di «parare e d'uccidere^ i Italo Ziri garelli . ..sa «am

Persone citate: Italo Ziri

Luoghi citati: Helsinki