L'Istituto del cuoio visitato dal Capo della Provincia

L'Istituto del cuoio visitato dal Capo della Provincia UNA SCUOLA UNICA IN EUROPA L'Istituto del cuoio visitato dal Capo della Provincia Perfetta attrezzatura industriale — Lavorazione autarchica — Studenti che giungono dall' estero a . a a II R. Istituto tecnico industriale del cuoio « Principe di Piemonte » di corso Ciriè 7, è stato visitato nel pomeriggio di ieri dal Prefetto. Questa scuola interessava particolarmente il Capo della Provincia, perchè è unica del suo genere in tutta Europa e ad essa accorrono studenti anche dall'estero. Giunto accompagnato dal suo segretario particolare e dal comm. Colla segretario generale del Consiglio provinciale delle Corporazioni, il Prefetto è stato ricevuto dal R. Provveditore agli studi professore Lagomaggiore, dal presidente dell'Istituto ing. Sandro Fiorio, dal direttore prof. Alfonso Rosa e dal corpo insegnante. " Reso omaggio alla lapide che ricorda gli allievi caduti in guerra, il Capo della Provincia ha iniziato la visita dei modernissimi locali dell'Istituto. Attrezzata come uno stabilimento conciario, la scuola permette agli allievi di eseguire ogni genere di lavori di concia e di lavorazione delle pelli. Passando negli ampi laboratori il Capo della Provincia si è intrattenuto a lungo con gli alunni interrogandoli su quanto stavano facendo, invece di farsi illustrare l'attività dell'istituto dal presidente o dal direttore ha voluto cioè seguirla attraverso le spiegazioni fornitegli dagli allievi stessi. La scuola ospita attualmente circa duecento studenti nei corsi diurni e un centinaio nei corsi serali di perfezionamento per gli operai di conceria; a marzo poi sarà aperto un nuovo corso serale di perfezionamento per operai su gli impianti ed i macchinari delle aziende conciarie. Con vivo compiacimento il Capo della Provincia ha poi appreso la notizia che tutti i processi lavorativi, come il macchinario stesso, sono autarchici al cento per cento. Dopo la visita ai vari gabinetti sperimentali di fisica e chimica ed alle altre aule, il Prefetto ha ammirato numerosi magnifici campioni di pelli e di pelliccie nazionali lavorati dagli allievi. In seguito ha visitato il calzaturificio annesso alla scuola ove si è intrattenuto con uno studente bulgaro. Durante la visita i dirigenti hanno espresso al Capo della Provincia la necessità, che essi hanno rilevato, attraverso le lettere dei genitori dei loro allievi, della creazione di un collegio convitto per favorire l'afflusso degli studenti che giungono da ogni parte d'Italia ed anche, come si è detto, dall'estero verso questa scuola unica del suo genere. Verrebbero così anche agevolate con questo collegio la Scuola di Arti grafiche « G. B. Vigliardi Paravia », la Scuola fotografica « Rossi di Montelera » e la R. Scuola tecnica industriale dell'arte bianca, istituti professionali anch'essi unici del loro genere in Italia. Spesso infatti numerosi genitori non possono o non vogliono mandare i loro figli a queste scuole, pur desiderandolo, perchè non hanno la sicurezza di un controllo diretto sulla vita dei loro figli che dovrebbero vivere in pensione presso qualche famiglia. La creazione di un collegio convitto eliminerebbe questo inconveniente a tutto vantaggio della formazione di una schiera di giovani tecnici specializzati e quindi della nostra industria. L'Istituto del cuoio visitato dal Capo della Provincia UNA SCUOLA UNICA IN EUROPA L'Istituto del cuoio visitato dal Capo della Provincia Perfetta attrezzatura industriale — Lavorazione autarchica — Studenti che giungono dall' estero a . a a II R. Istituto tecnico industriale del cuoio « Principe di Piemonte » di corso Ciriè 7, è stato visitato nel pomeriggio di ieri dal Prefetto. Questa scuola interessava particolarmente il Capo della Provincia, perchè è unica del suo genere in tutta Europa e ad essa accorrono studenti anche dall'estero. Giunto accompagnato dal suo segretario particolare e dal comm. Colla segretario generale del Consiglio provinciale delle Corporazioni, il Prefetto è stato ricevuto dal R. Provveditore agli studi professore Lagomaggiore, dal presidente dell'Istituto ing. Sandro Fiorio, dal direttore prof. Alfonso Rosa e dal corpo insegnante. " Reso omaggio alla lapide che ricorda gli allievi caduti in guerra, il Capo della Provincia ha iniziato la visita dei modernissimi locali dell'Istituto. Attrezzata come uno stabilimento conciario, la scuola permette agli allievi di eseguire ogni genere di lavori di concia e di lavorazione delle pelli. Passando negli ampi laboratori il Capo della Provincia si è intrattenuto a lungo con gli alunni interrogandoli su quanto stavano facendo, invece di farsi illustrare l'attività dell'istituto dal presidente o dal direttore ha voluto cioè seguirla attraverso le spiegazioni fornitegli dagli allievi stessi. La scuola ospita attualmente circa duecento studenti nei corsi diurni e un centinaio nei corsi serali di perfezionamento per gli operai di conceria; a marzo poi sarà aperto un nuovo corso serale di perfezionamento per operai su gli impianti ed i macchinari delle aziende conciarie. Con vivo compiacimento il Capo della Provincia ha poi appreso la notizia che tutti i processi lavorativi, come il macchinario stesso, sono autarchici al cento per cento. Dopo la visita ai vari gabinetti sperimentali di fisica e chimica ed alle altre aule, il Prefetto ha ammirato numerosi magnifici campioni di pelli e di pelliccie nazionali lavorati dagli allievi. In seguito ha visitato il calzaturificio annesso alla scuola ove si è intrattenuto con uno studente bulgaro. Durante la visita i dirigenti hanno espresso al Capo della Provincia la necessità, che essi hanno rilevato, attraverso le lettere dei genitori dei loro allievi, della creazione di un collegio convitto per favorire l'afflusso degli studenti che giungono da ogni parte d'Italia ed anche, come si è detto, dall'estero verso questa scuola unica del suo genere. Verrebbero così anche agevolate con questo collegio la Scuola di Arti grafiche « G. B. Vigliardi Paravia », la Scuola fotografica « Rossi di Montelera » e la R. Scuola tecnica industriale dell'arte bianca, istituti professionali anch'essi unici del loro genere in Italia. Spesso infatti numerosi genitori non possono o non vogliono mandare i loro figli a queste scuole, pur desiderandolo, perchè non hanno la sicurezza di un controllo diretto sulla vita dei loro figli che dovrebbero vivere in pensione presso qualche famiglia. La creazione di un collegio convitto eliminerebbe questo inconveniente a tutto vantaggio della formazione di una schiera di giovani tecnici specializzati e quindi della nostra industria.

Persone citate: Alfonso Rosa, Durante, Vigliardi Paravia

Luoghi citati: Europa, Italia, Piemonte