Carbone ferro rame nelle miniere della Cogne

Carbone ferro rame nelle miniere della Cogne Usia grande vittoria a utarcHica Carbone ferro rame nelle miniere della Cogne (Dai. nostro inviato) COGNE, febbraio. Il minatore di Cogne entra in miniera direttamente dalla sua casa piena di sole e di tepore. La bocca della galleria principale che immette nelle cento altre gallerie minori s'apre nell'interno dell'enorme caseggiato ove gli operai vivono nelle ore di riposo: dai dormitori e dai refettori le squadre dei minatori affluiscono ai loro posti di lavoro senza percorrere neppure un metro allo scoperto. La galleria, dopo aver seguito due chilometri circa di strato calcareo giunge al piano inclinato che immette nei primi strati di magnetite; qui comincia il regno della mina e della perforatrice\automalica, da qui cominciano a defluire i correli, colmi diamine- \rate verso la teleferica che scen-' de quasi a perpendicolo a fondo valle. I, fatica del minatore di Cogne; sa- ,„... „„> „.,„i **mJLù,Ì. Il vasto programma Vinciamo ora. la grande tentazione di descrivere la vita e la rebbe. per noi assai piacevole, n salterebbe fuori un articolo pieno di colore e di movimento. Ma tradiremmo i nostri scopi, ritorna remino su un argomento vecchio vecchissimo decrepito. Sopratutto dimenticheremmo di dare al let- tote un panorama, sia pure som- mario, della attività, della poten- za, delle realizzazioni-del grandegruppo industriale di cui stiamo parlando. Occorre invece, chiù- riendo con queste note la nostrarapida. inchiesta sul complesso minerario e siderurgico di Aosta,tralasciare gli aggettivi, le impressioni colorite, le vane descrizioni, e porre mano alle cifre, ai dati di fatto, alle severe statistiche che soli sanno essere veritieri e soli possono dare l'esatta misura del vasto contributo offerto dalla Cogne alla battaglia per la autarchia. Abbiamo visto la scorsa'volta come l'attività mineraria della Cogne che fu in un primo tempo limitata alla estrazione di minerali di ferro dalla vecchia miniera e di antracite dal bacino carbonifero di Porta Littoria, sia andata ,ia via estendendosi su di un campo più vasto onde realizzare in un quadro autarchico la propria produzione siderurgica, alla quale concorre tutta una serie di materiali che ci provenivano sino a ieri dall'estero. 'Dalla vecchia miniera e dai modesti impianti della Valle d'Aosta la Cogne spazia oggi perciò in quasi tutte le Provincie del Regno. Già abbiamo visto quali sono le sue mète: da una,parte il miglioramento degli impianti di estrazione già esistenti, dall'altra la- realizzazione di impianti nuovi, lo studio e la intensa ricerca di nuovi giacimenti. I minerali di ferro tengono il primo posto nell'attività produttiva della Cogne; ma seguono altri minerali di grande importanza economica quali il molibdeno, il tungsteno, il nichelio, il cobalto, il titanio e il manganese, che concorrono validamente alla produzione degli acciai speciali. A questi si è aggiunto il minerale di rame e nel campo dei combustibili fossili le antraciti del carbonifero alpino, la dolomia indispensabile alla fabbricazione del magnesio metallico, il quarzo per la fabbricazione del ferro silicio, la magnesite per i refrattari, il calcare come fondente. La magnetite di Cogne è per le site doti di estrema purezza universalmente conosciuta: sarebbe perciò vana fatica celebrarne ancora i vantaggi e le qualità. Di questo prezioso minerale si estraggono oggi dalle sole miniere di Cogne mille tonnellate giornalie re; mentre le miniere del bacino di Porta Littoria forniscono circa 600 tonnellate al giorno, di combustibile, utilizzato non soltanto dagli stabilimenti di Aosta ma da altre importanti industrie siderurgiche e da parecchie città dell' Italia settentrionale come combustibile. Anche il bacino di Porta Littoria, come quello di Cogne, si estende su alte giogaie di monti fra i ISOO e i 2^00 metri di altitudine, anche a Porta Littoria il lavoro di estrazione e di trasporto dcì materiale si è pre aentato siw aaqVl inixi tcrribil mente arduo_ ' aarebbc ort, troppo lungo dimo sfrare comg a grande gr\tpp0 ,„ dustriale di cui stiamo parlando è riuscito a superare i grandi ostacoli che si opponevano alla lirista intrapresa: anche qui sono stati realizzati impianti di tra- sporto consistenti in una ferrovia ' -, -, , ■ _,- • '""-'/n 5 chilometri, di cui tre in galleria, ed in una teleferica colla quale il carbone giunge alla stazione ferroviaria di Valdigna di Aosta. p. ~ , i r> ' l' Dalla Sardegna al hriUll „ . . . Villaggi minerari sono sorti agli '»100™1" principali delle miniere, >ina superba organizzazione assistanziale e riuscita a donare ali oPe™° « maggior conforto posstbile- A fianco di' 1"estc due mag. alon """'ere, dopo una rapida pre par-azione, sono in questo ultimo tempo entrate in piena attività la miniera di rame di Ollomonte e la miniera di molibdeno di Gonnosfa- nadiga. Il giacimento di Ollomonte, ponto nella Vulpellina tra ì 1000 ed i 1S00 metri di altitudine, abbandonato anni fa per l'esaurì 'mento delle masse maggiori dell'ottima calcopirite e per le note ragioni per cui apparve all'industriale italiano più economica la importazione che l'estrazione, è oggi entrata in una fase nuova di rigogliosa vita. Svuotata dell'acqua la miniera, nuovo lavoro di ricerca stabiliva importanti giacimenti, mentre un moderno impianto di marnazione e di fiuti/azione .subi-j to utilizzava il minerale estratto. Oggi Ollomonte produce 100 tonnellate giornaliere di calcopiriti, ma' questa produzione sarà, secondo le più modeste previsioni, raddoppiata e triplicata in breve spa- i\! zio di tempo A Gonnosfanadigu, una regione] j montuosa situata nell'Inglesiante, sorge la miniera di molibdeno. Il giacimento assai poco noto in passato, fu. sufficientemente riconosciuto con intensi lavori di esplorazione e potrà fornire un notevole contributo alla battaglia autarchica. In tutti i campi minerari si sviluppa così intensissima l'attività della Cogne, le ricerche e gli studi sono condotti con larghezza di vedute e con modernità di mezzi e già hanno avuto il conforto di notevoli risultati. Giacimenti di ferro seno stati recentemente stabiliti nell'alto Friuli, sul versante destro della Val Fella, di magnetite alle falde del monte Gennargentu in Sardegna, su tutta l'estensione del bacino carbonifero di Porta Littoria furono in questi ultimi tempi eseguiti sistematici rilevamenti geolettrici, mentre le ricerche in galleria sono continuate per diecine di chilometri sotto gli affioramen ti. Un'altra ricerca di antracite isorà intrapresa nella prossima pri \mavera a Monte Corona nelle Alpi Carniche; l'antica miniera della Bedovina nel Trentino sarà rimes sa in attività ed incominderà a dare rame e tungsteno. Altro rame si ricerca a Funtana Raminosa in ! Sardegna, in Val d'Aosta si continua a ricercare nichelio e cobalto ] Angelo Appiatti Ferrovia di Arpy, che trasporta il minerale agli stabilimenti di Aosta \; , i'! L'ingrosso dell'antica oava dei Liconi Carbone ferro rame nelle miniere della Cogne Usia grande vittoria a utarcHica Carbone ferro rame nelle miniere della Cogne (Dai. nostro inviato) COGNE, febbraio. Il minatore di Cogne entra in miniera direttamente dalla sua casa piena di sole e di tepore. La bocca della galleria principale che immette nelle cento altre gallerie minori s'apre nell'interno dell'enorme caseggiato ove gli operai vivono nelle ore di riposo: dai dormitori e dai refettori le squadre dei minatori affluiscono ai loro posti di lavoro senza percorrere neppure un metro allo scoperto. La galleria, dopo aver seguito due chilometri circa di strato calcareo giunge al piano inclinato che immette nei primi strati di magnetite; qui comincia il regno della mina e della perforatrice\automalica, da qui cominciano a defluire i correli, colmi diamine- \rate verso la teleferica che scen-' de quasi a perpendicolo a fondo valle. I, fatica del minatore di Cogne; sa- ,„... „„> „.,„i **mJLù,Ì. Il vasto programma Vinciamo ora. la grande tentazione di descrivere la vita e la rebbe. per noi assai piacevole, n salterebbe fuori un articolo pieno di colore e di movimento. Ma tradiremmo i nostri scopi, ritorna remino su un argomento vecchio vecchissimo decrepito. Sopratutto dimenticheremmo di dare al let- tote un panorama, sia pure som- mario, della attività, della poten- za, delle realizzazioni-del grandegruppo industriale di cui stiamo parlando. Occorre invece, chiù- riendo con queste note la nostrarapida. inchiesta sul complesso minerario e siderurgico di Aosta,tralasciare gli aggettivi, le impressioni colorite, le vane descrizioni, e porre mano alle cifre, ai dati di fatto, alle severe statistiche che soli sanno essere veritieri e soli possono dare l'esatta misura del vasto contributo offerto dalla Cogne alla battaglia per la autarchia. Abbiamo visto la scorsa'volta come l'attività mineraria della Cogne che fu in un primo tempo limitata alla estrazione di minerali di ferro dalla vecchia miniera e di antracite dal bacino carbonifero di Porta Littoria, sia andata ,ia via estendendosi su di un campo più vasto onde realizzare in un quadro autarchico la propria produzione siderurgica, alla quale concorre tutta una serie di materiali che ci provenivano sino a ieri dall'estero. 'Dalla vecchia miniera e dai modesti impianti della Valle d'Aosta la Cogne spazia oggi perciò in quasi tutte le Provincie del Regno. Già abbiamo visto quali sono le sue mète: da una,parte il miglioramento degli impianti di estrazione già esistenti, dall'altra la- realizzazione di impianti nuovi, lo studio e la intensa ricerca di nuovi giacimenti. I minerali di ferro tengono il primo posto nell'attività produttiva della Cogne; ma seguono altri minerali di grande importanza economica quali il molibdeno, il tungsteno, il nichelio, il cobalto, il titanio e il manganese, che concorrono validamente alla produzione degli acciai speciali. A questi si è aggiunto il minerale di rame e nel campo dei combustibili fossili le antraciti del carbonifero alpino, la dolomia indispensabile alla fabbricazione del magnesio metallico, il quarzo per la fabbricazione del ferro silicio, la magnesite per i refrattari, il calcare come fondente. La magnetite di Cogne è per le site doti di estrema purezza universalmente conosciuta: sarebbe perciò vana fatica celebrarne ancora i vantaggi e le qualità. Di questo prezioso minerale si estraggono oggi dalle sole miniere di Cogne mille tonnellate giornalie re; mentre le miniere del bacino di Porta Littoria forniscono circa 600 tonnellate al giorno, di combustibile, utilizzato non soltanto dagli stabilimenti di Aosta ma da altre importanti industrie siderurgiche e da parecchie città dell' Italia settentrionale come combustibile. Anche il bacino di Porta Littoria, come quello di Cogne, si estende su alte giogaie di monti fra i ISOO e i 2^00 metri di altitudine, anche a Porta Littoria il lavoro di estrazione e di trasporto dcì materiale si è pre aentato siw aaqVl inixi tcrribil mente arduo_ ' aarebbc ort, troppo lungo dimo sfrare comg a grande gr\tpp0 ,„ dustriale di cui stiamo parlando è riuscito a superare i grandi ostacoli che si opponevano alla lirista intrapresa: anche qui sono stati realizzati impianti di tra- sporto consistenti in una ferrovia ' -, -, , ■ _,- • '""-'/n 5 chilometri, di cui tre in galleria, ed in una teleferica colla quale il carbone giunge alla stazione ferroviaria di Valdigna di Aosta. p. ~ , i r> ' l' Dalla Sardegna al hriUll „ . . . Villaggi minerari sono sorti agli '»100™1" principali delle miniere, >ina superba organizzazione assistanziale e riuscita a donare ali oPe™° « maggior conforto posstbile- A fianco di' 1"estc due mag. alon """'ere, dopo una rapida pre par-azione, sono in questo ultimo tempo entrate in piena attività la miniera di rame di Ollomonte e la miniera di molibdeno di Gonnosfa- nadiga. Il giacimento di Ollomonte, ponto nella Vulpellina tra ì 1000 ed i 1S00 metri di altitudine, abbandonato anni fa per l'esaurì 'mento delle masse maggiori dell'ottima calcopirite e per le note ragioni per cui apparve all'industriale italiano più economica la importazione che l'estrazione, è oggi entrata in una fase nuova di rigogliosa vita. Svuotata dell'acqua la miniera, nuovo lavoro di ricerca stabiliva importanti giacimenti, mentre un moderno impianto di marnazione e di fiuti/azione .subi-j to utilizzava il minerale estratto. Oggi Ollomonte produce 100 tonnellate giornaliere di calcopiriti, ma' questa produzione sarà, secondo le più modeste previsioni, raddoppiata e triplicata in breve spa- i\! zio di tempo A Gonnosfanadigu, una regione] j montuosa situata nell'Inglesiante, sorge la miniera di molibdeno. Il giacimento assai poco noto in passato, fu. sufficientemente riconosciuto con intensi lavori di esplorazione e potrà fornire un notevole contributo alla battaglia autarchica. In tutti i campi minerari si sviluppa così intensissima l'attività della Cogne, le ricerche e gli studi sono condotti con larghezza di vedute e con modernità di mezzi e già hanno avuto il conforto di notevoli risultati. Giacimenti di ferro seno stati recentemente stabiliti nell'alto Friuli, sul versante destro della Val Fella, di magnetite alle falde del monte Gennargentu in Sardegna, su tutta l'estensione del bacino carbonifero di Porta Littoria furono in questi ultimi tempi eseguiti sistematici rilevamenti geolettrici, mentre le ricerche in galleria sono continuate per diecine di chilometri sotto gli affioramen ti. Un'altra ricerca di antracite isorà intrapresa nella prossima pri \mavera a Monte Corona nelle Alpi Carniche; l'antica miniera della Bedovina nel Trentino sarà rimes sa in attività ed incominderà a dare rame e tungsteno. Altro rame si ricerca a Funtana Raminosa in ! Sardegna, in Val d'Aosta si continua a ricercare nichelio e cobalto ] Angelo Appiatti Ferrovia di Arpy, che trasporta il minerale agli stabilimenti di Aosta \; , i'! L'ingrosso dell'antica oava dei Liconi

Persone citate: Fella