La battaglia sulla "Mannerheim,, di Italo Zingarelli

La battaglia sulla "Mannerheim,, La battaglia sulla "Mannerheim,, Helsinki smentisce la caduta di Koivisto - Brillante attività dell'aviazione da bombardamento e caccia finlandese - Aeroplani russi incendiano una cittadina svedese (Dal nostro inviato) Helsinki, 21 febbraio. La guerra dei nervi ha fruttato ad Helsinki nelle ultime ventiquattr'ore un numero senza precedenti di allarmi, aerei, ben nove fino a stamane. La capitale della Finlandia ha subito con olimpica rassegnazione il grave sconvolgimento della sua vita. Dai vari piani delle case, gli abitanti sono scesi nelle cantine, disciplinati e solleciti come se questa fosse da tempo una quotidiana abitudine. Nei rifugi si lavora, si ascolta la radio, si leggono i giornali, si discute sulla situazione. Ci si domanda, ad esempio, che |cosa significhi l'arrivo del colon- \temszpubrI \nello francese di stato maggiore Guneval che fu, per due anni, addetto militare ad Helsinki e passa per uomo di fiducia del generalissimo Gamelin; ci si domanda se veramente vedranno i duecento piloti polacchi rifugiatisi nei vari paesi europei depó la sconfitta; ci si domanda, infine, perchè mai la Svezia, abbia ritenuto necessario rinvigorire la posizione del proprio gabinetto facendo prendere la parola nella questione degli aiuti militari alla Finlandia nientemeno che al Re Gustavo. Il Sovrano si è detto assoluta-imente convinto che la Svezia, intervenendo, correrebbe il pericolo Il (( no » della Svezia di essere trascinata non solo in guerra contro la Russia quanto nella stessa guerra fra le grandi potenze. Ciò significa, affermano taluni, che da qualche parte il Governo di Stoccolma deve avere ricevuto ta garanzia che i russi, sottomettendo la Finlandia e arrivando al fiume Tornio si arresterebbero, soddisfatti, senza porre piede sul territorio svedese. Però, questa non è l'opinione corrente. La neutralità e la sicurezza dei paesi nordici vengono da molti definite più che discutibili e relative; anzi, i paesi nordici si trovano loro malgrado ormai posti al cen- tro degli interessi mondiali ed èI comunque difficile sottrarsi all'ini- pressione clic nel Nord la pressio- ne contro la neutralità cresce ogni giorno. \ii giornale locale Sanomat tiene poi a dire al Ministro degli esteri-norvegese koht, ti quale ha dwhia-\ iato che 1 esercito del suo paese può appena bastare alla difesa dei confini norvegesi, che esso si sba-\ gìut. guirchè in certe situazioni i nnclic 1 esercito d un piccolo paese... adoperato oltre le frontiere, puó\ proteggere il territorio nazionale \ iTo»T "p^iitXo-m^mirì. DeHshTdV qua! genere/ ! mentre se si dà tempo al nemico di varcare il confine ne può derivare una grossa catastrofe specialmente se si. tratta d'un avversario molto più forte. Il Sanomat rivolge lo stesso discorso alla Svezia non potendo credere che astenendosi essa dal mandare in tempo epportitno i soccorsi { particolari dell'annientamento della 18" Divisione russa a setten-', trione del lago Làdoga sono arri-] vati in tempo per attenuare nei] finlandesi l'amarezza cagionata] dal «no» pronunciato dalla Svezia all'indomani della correzione] d'una parte della prima linea sull'istmo di Cardia. Ma al popolo è\ Nel settore del lago Làdot/a i ! russi durante le ultime settimane hanno adoperato proiettili inccn diario-esplosivi che costituiscono mi raffinato adattamento det/li analoghi proiettili usali dalla fan- nuove infernali pallottole scoppiando e bruciando fanno struzio dcì corpi che, una volta, avrebbero po tufo cavarsela magari con una semplice sutura. Ora è stato pro vóto c/ie anche l'aviazione russa si serve di tali proiettili quando compie gli attacchi contro le loca Htà indifese dell'interno, prestan| dosi essi al duplice scopo di ap ntile dire e nlielo si dice chi la situazione è troppo'grave 'pei ili .\dersi che questa vittòria possa aveJre profonde consennen-p sull'eco ! delia iiucrra sull esito ì 'Igl\teriu. ma di calibro più i/rósso, per iptirarc contro gli aeroplani. Le feprodotle da r/nes-ti proiettili nte sfido orrende, in quanto mentre proiettili normali perforano piccare il fuoco alle case che sono tutte di legno e massacrare la popolazione civile. Le slitte a motore menzionate ieri nel bollettino finlandese e chesono contrassegnate dall'emblema 1 della Croce Rossa, agiscono soli- o i a o e e oa si gihe |}"g 'accertato che prima di man n- \aare all'attacco la fanteria o i cat¬ tamente a gruppi di sei e di otto ed hanno a bordo due nomini armati di fucile a tiro rapido e di pistole. Un motore di 100 cavalli aziona un'elica di tipo aeronautico; però, queste slitte mentre offrono un bersaglio non difficile, nelle brusche voltate hanno tendenza a rovesciarsi. Le donne spinte avanti g» certi metodi di guerra russi possiamo una volta tanto soffermarci anche noi e li vedremo, rispondenti al criterio d'un assoluto I dispresso della vita dei propri sol\dati e degli altrui. E" assolutameli re dsa sse piari ci la rio io aino n armati, in molti punti i russi fanno batter il terreno da disgraziati i quali, camminando, determinano l'esplosione delle mine eventualmente nascoste: quasi sPHqdbrdgs| I una studentessa polacca, e che da vanti alle sue linee si erano già viste saltare m aria molte donne costrette a fare da «scaricamine». E se queste sciagurate indietreggiano, i russi le fucilano nelle spalle, come, del resto, praticano con a-ila propria fanteria: cosa confernlo n to di no oitnbeeei eino n- ^^T^l^nh^riJ Srf^ti%W«f^K^Sf^ìnr^mi^lr fl£ tfe ^m»;1 % e,Jfì ^..."if.L/""!^^0"^'" K6lfiJl° , °nLL "•„"L,*,„;1 %™i JZLi 1, gambe riscontrate dallo stesso ca po della Croce Rossa finlandese Brofeld nei russi fatti prigionieri. Durante gli assalti, gli uomini sono controllati da piccoli distaccamenti della Ghepeù che si tengono dietro e lateralmente alle truppe, pronti a sparare sugli esitanti. Ugualmente i russi, se costretti a ritirarsi, uccidono i loro feriti per non abbandonarli all'av nkVJL/J P">Pr>o nella Krasnaia °£??B0 deU^erc,t0/.0MO-:-"Mj "eletto essere dovere d: ogni lJ-\toil c°>lse>uire due carine- f'f,», »/ « '.<ccld,ere se stesso e l alt, a per finire il compagno che èI come liti fòsse in pericolo di ca i- dere prigioniero. o- La mattina del 20 gennaio, nei ni dintorni di Kitelà, sulla sponda del \lago Làdoga, distaccamenti fin¬ ne htndesi che andavano all'attacco ri-sentirono grida strazianti prove- a-\ nienti da una tettoia occupata dai se russi a circa quattrocento metri di ei distanza. Accorsi, i finlandesi tro- a-\ vaiano nella tettoia, che aveva ni i l'aspetto di un posto di pruno soce... corso, sette soldati russi appena uó\ morti ed altri otto in gravissime le \ condizioni. La tettoia era aperta TdV',° f\ «proprietari al moméntol ! rfl distaccarsene per l'ultima volta, co ilio iensi da due lati: ad un'ottantina di metri da essa stava in posizione una mitragliatrice Maxim 1910 con la quale la retroguardia bolscevica aveva tirato contro i compagni feriti al cui trasporto le era stato evidentemente impossìbile provvedere. Da uno dei nastri della mì- to n-', ri-] La battaglia di Kuhmo ei] ta] ene] l è\ i ne nno /li n- ncì ona osa do anp Nel settore di Kuhmo i russi non hanno ancora rinunciato ai loro propositi offensivi, ma ieri j fin-ulandesi hanno sventato un tenta-] tivo per portare siti luoi/o dei rin- forzi. I battaglioni costretti rjior- la <uldictro a capitolare dopo che il .\lor° grosso era stato distrutto, oc- eJcuV"vuno ,e Posizioni nelle co ! Q""h ricevendo qualche ri/orni-' to ì mento per vUl (ter'ea creuci.,'lno dl 'potersi mantenere finché le sorti non fossero mutate in loro favore. Fra i caduti nemici si contano un comandante di brigata, i coman- danti di due battaglioni, mentre il\comandante di un terzo battaglione, è stato fatto prigioniero assieme al commissario politico. La lolla decisiva è durata solo due giorni e due notti; muovendo conlemIglporaneamente da due iati i finlàn\desi «l'ansarono .spassando il ter- er eili no poate reno senza pietà e l'operazione'venne n rnatnrù rn,„p L MàSL alt "yjnenSanot ~ ÀlV&tn ràh°° l0rt'- t . ■ 1 n,ssl poteiono tuttavia accerchiare un reparto finlandese che per due [giorm visse di poco pane e di qual- che scatoletta di carne conservala fraternamente divisa. In quel punto gli aviatori russi mandati a rifornire le proprie truppe non sbagliarono mai di indirizzo e gli assediati se ne stavano a guardare heIcome scendevano dal cielo i sacchi ma pieni di viveri del urinici oli-i Scile aerei bolscevichi oggi ri »- so mezzogiorno hanno bombardato Paiola, città svedese — a nord di Haaparanta — che si trova sic quel fiume Tornio che i russi se domassero la Finlandia si sarebbero impegnati a non passare. Varie case sono in fiamme. E' un modo come un altro per ringraziare gli svedesi dell'avere negato assistenza armata alla Finlandia. Italo Zingarelli La battaglia sulla "Mannerheim,, La battaglia sulla "Mannerheim,, Helsinki smentisce la caduta di Koivisto - Brillante attività dell'aviazione da bombardamento e caccia finlandese - Aeroplani russi incendiano una cittadina svedese (Dal nostro inviato) Helsinki, 21 febbraio. La guerra dei nervi ha fruttato ad Helsinki nelle ultime ventiquattr'ore un numero senza precedenti di allarmi, aerei, ben nove fino a stamane. La capitale della Finlandia ha subito con olimpica rassegnazione il grave sconvolgimento della sua vita. Dai vari piani delle case, gli abitanti sono scesi nelle cantine, disciplinati e solleciti come se questa fosse da tempo una quotidiana abitudine. Nei rifugi si lavora, si ascolta la radio, si leggono i giornali, si discute sulla situazione. Ci si domanda, ad esempio, che |cosa significhi l'arrivo del colon- \temszpubrI \nello francese di stato maggiore Guneval che fu, per due anni, addetto militare ad Helsinki e passa per uomo di fiducia del generalissimo Gamelin; ci si domanda se veramente vedranno i duecento piloti polacchi rifugiatisi nei vari paesi europei depó la sconfitta; ci si domanda, infine, perchè mai la Svezia, abbia ritenuto necessario rinvigorire la posizione del proprio gabinetto facendo prendere la parola nella questione degli aiuti militari alla Finlandia nientemeno che al Re Gustavo. Il Sovrano si è detto assoluta-imente convinto che la Svezia, intervenendo, correrebbe il pericolo Il (( no » della Svezia di essere trascinata non solo in guerra contro la Russia quanto nella stessa guerra fra le grandi potenze. Ciò significa, affermano taluni, che da qualche parte il Governo di Stoccolma deve avere ricevuto ta garanzia che i russi, sottomettendo la Finlandia e arrivando al fiume Tornio si arresterebbero, soddisfatti, senza porre piede sul territorio svedese. Però, questa non è l'opinione corrente. La neutralità e la sicurezza dei paesi nordici vengono da molti definite più che discutibili e relative; anzi, i paesi nordici si trovano loro malgrado ormai posti al cen- tro degli interessi mondiali ed èI comunque difficile sottrarsi all'ini- pressione clic nel Nord la pressio- ne contro la neutralità cresce ogni giorno. \ii giornale locale Sanomat tiene poi a dire al Ministro degli esteri-norvegese koht, ti quale ha dwhia-\ iato che 1 esercito del suo paese può appena bastare alla difesa dei confini norvegesi, che esso si sba-\ gìut. guirchè in certe situazioni i nnclic 1 esercito d un piccolo paese... adoperato oltre le frontiere, puó\ proteggere il territorio nazionale \ iTo»T "p^iitXo-m^mirì. DeHshTdV qua! genere/ ! mentre se si dà tempo al nemico di varcare il confine ne può derivare una grossa catastrofe specialmente se si. tratta d'un avversario molto più forte. Il Sanomat rivolge lo stesso discorso alla Svezia non potendo credere che astenendosi essa dal mandare in tempo epportitno i soccorsi { particolari dell'annientamento della 18" Divisione russa a setten-', trione del lago Làdoga sono arri-] vati in tempo per attenuare nei] finlandesi l'amarezza cagionata] dal «no» pronunciato dalla Svezia all'indomani della correzione] d'una parte della prima linea sull'istmo di Cardia. Ma al popolo è\ Nel settore del lago Làdot/a i ! russi durante le ultime settimane hanno adoperato proiettili inccn diario-esplosivi che costituiscono mi raffinato adattamento det/li analoghi proiettili usali dalla fan- nuove infernali pallottole scoppiando e bruciando fanno struzio dcì corpi che, una volta, avrebbero po tufo cavarsela magari con una semplice sutura. Ora è stato pro vóto c/ie anche l'aviazione russa si serve di tali proiettili quando compie gli attacchi contro le loca Htà indifese dell'interno, prestan| dosi essi al duplice scopo di ap ntile dire e nlielo si dice chi la situazione è troppo'grave 'pei ili .\dersi che questa vittòria possa aveJre profonde consennen-p sull'eco ! delia iiucrra sull esito ì 'Igl\teriu. ma di calibro più i/rósso, per iptirarc contro gli aeroplani. Le feprodotle da r/nes-ti proiettili nte sfido orrende, in quanto mentre proiettili normali perforano piccare il fuoco alle case che sono tutte di legno e massacrare la popolazione civile. Le slitte a motore menzionate ieri nel bollettino finlandese e chesono contrassegnate dall'emblema 1 della Croce Rossa, agiscono soli- o i a o e e oa si gihe |}"g 'accertato che prima di man n- \aare all'attacco la fanteria o i cat¬ tamente a gruppi di sei e di otto ed hanno a bordo due nomini armati di fucile a tiro rapido e di pistole. Un motore di 100 cavalli aziona un'elica di tipo aeronautico; però, queste slitte mentre offrono un bersaglio non difficile, nelle brusche voltate hanno tendenza a rovesciarsi. Le donne spinte avanti g» certi metodi di guerra russi possiamo una volta tanto soffermarci anche noi e li vedremo, rispondenti al criterio d'un assoluto I dispresso della vita dei propri sol\dati e degli altrui. E" assolutameli re dsa sse piari ci la rio io aino n armati, in molti punti i russi fanno batter il terreno da disgraziati i quali, camminando, determinano l'esplosione delle mine eventualmente nascoste: quasi sPHqdbrdgs| I una studentessa polacca, e che da vanti alle sue linee si erano già viste saltare m aria molte donne costrette a fare da «scaricamine». E se queste sciagurate indietreggiano, i russi le fucilano nelle spalle, come, del resto, praticano con a-ila propria fanteria: cosa confernlo n to di no oitnbeeei eino n- ^^T^l^nh^riJ Srf^ti%W«f^K^Sf^ìnr^mi^lr fl£ tfe ^m»;1 % e,Jfì ^..."if.L/""!^^0"^'" K6lfiJl° , °nLL "•„"L,*,„;1 %™i JZLi 1, gambe riscontrate dallo stesso ca po della Croce Rossa finlandese Brofeld nei russi fatti prigionieri. Durante gli assalti, gli uomini sono controllati da piccoli distaccamenti della Ghepeù che si tengono dietro e lateralmente alle truppe, pronti a sparare sugli esitanti. Ugualmente i russi, se costretti a ritirarsi, uccidono i loro feriti per non abbandonarli all'av nkVJL/J P">Pr>o nella Krasnaia °£??B0 deU^erc,t0/.0MO-:-"Mj "eletto essere dovere d: ogni lJ-\toil c°>lse>uire due carine- f'f,», »/ « '.<ccld,ere se stesso e l alt, a per finire il compagno che èI come liti fòsse in pericolo di ca i- dere prigioniero. o- La mattina del 20 gennaio, nei ni dintorni di Kitelà, sulla sponda del \lago Làdoga, distaccamenti fin¬ ne htndesi che andavano all'attacco ri-sentirono grida strazianti prove- a-\ nienti da una tettoia occupata dai se russi a circa quattrocento metri di ei distanza. Accorsi, i finlandesi tro- a-\ vaiano nella tettoia, che aveva ni i l'aspetto di un posto di pruno soce... corso, sette soldati russi appena uó\ morti ed altri otto in gravissime le \ condizioni. La tettoia era aperta TdV',° f\ «proprietari al moméntol ! rfl distaccarsene per l'ultima volta, co ilio iensi da due lati: ad un'ottantina di metri da essa stava in posizione una mitragliatrice Maxim 1910 con la quale la retroguardia bolscevica aveva tirato contro i compagni feriti al cui trasporto le era stato evidentemente impossìbile provvedere. Da uno dei nastri della mì- to n-', ri-] La battaglia di Kuhmo ei] ta] ene] l è\ i ne nno /li n- ncì ona osa do anp Nel settore di Kuhmo i russi non hanno ancora rinunciato ai loro propositi offensivi, ma ieri j fin-ulandesi hanno sventato un tenta-] tivo per portare siti luoi/o dei rin- forzi. I battaglioni costretti rjior- la <uldictro a capitolare dopo che il .\lor° grosso era stato distrutto, oc- eJcuV"vuno ,e Posizioni nelle co ! Q""h ricevendo qualche ri/orni-' to ì mento per vUl (ter'ea creuci.,'lno dl 'potersi mantenere finché le sorti non fossero mutate in loro favore. Fra i caduti nemici si contano un comandante di brigata, i coman- danti di due battaglioni, mentre il\comandante di un terzo battaglione, è stato fatto prigioniero assieme al commissario politico. La lolla decisiva è durata solo due giorni e due notti; muovendo conlemIglporaneamente da due iati i finlàn\desi «l'ansarono .spassando il ter- er eili no poate reno senza pietà e l'operazione'venne n rnatnrù rn,„p L MàSL alt "yjnenSanot ~ ÀlV&tn ràh°° l0rt'- t . ■ 1 n,ssl poteiono tuttavia accerchiare un reparto finlandese che per due [giorm visse di poco pane e di qual- che scatoletta di carne conservala fraternamente divisa. In quel punto gli aviatori russi mandati a rifornire le proprie truppe non sbagliarono mai di indirizzo e gli assediati se ne stavano a guardare heIcome scendevano dal cielo i sacchi ma pieni di viveri del urinici oli-i Scile aerei bolscevichi oggi ri »- so mezzogiorno hanno bombardato Paiola, città svedese — a nord di Haaparanta — che si trova sic quel fiume Tornio che i russi se domassero la Finlandia si sarebbero impegnati a non passare. Varie case sono in fiamme. E' un modo come un altro per ringraziare gli svedesi dell'avere negato assistenza armata alla Finlandia. Italo Zingarelli

Persone citate: Cardia, Paiola