Per la fine di marzo?

Per la fine di marzo? Per la fine di marzo? . tizia di un viaggio di ispezione del Presidente della Repubblica Ismet Ino™- Le notizie recate dai Budapest, 21 febbraio. L'addensarsi di nubi sulla penisola scandinava non fa qui ritenere che il cielo della vallata danubiana sia meno oscuro: ed è questa l'impressione di coloro che scrutano l'orizzonte da questo osservatorio verso le porte dell'oriente. Ci si occupa stamane, sia pure nel lodevole intento di variare di argomento, della Turchia, dalla quale voci di richiami alle armi ed in genere di nuovi preparativi militari affluiscono con più frequenza mentre si dà anche la no¬ di¬ spacci di Ankara non sono tali da indurre a eccessivo ottimismo. Colà infatti si prospetterebbe un allargamento del conflitto per la fine di marzo o per l'aprile. I turchi, comunque, vogliono far sapere di essere preparati per ogni eventuale sorpresa, ma i giornali balcanici, e qui se ne ha stasera una fedele eco, scrivono che il mondo mussulmano va sempre più interessandosi delle vicende della Russia sovietica dove vivono venti milioni di correligionari. Il punto di vista degli ambienti turchi sarebbe il seguente: la Turchia ha sottoscritto un impegno attraverso il quale ogni conflitto con l'Unione Sovietica viene scartato. Però ciò non può avere alcun valore nel caso in cui la Russia attaccasse la Turchia, oppure la stessa Russia aggredisse uno Stato dell'Intesa Balcanica. Si aggiunge poi che nelle sfere di Ankara non si teme alcuna aggressione non soltanto per le alleanze di cui ora in modo particolare la stampa turca mostra di vantarsi, ma per il grado di preparazione raggiunto dall'esercito, il che farebbe credere a minori possibilità di complicazioni nel vicino oriente se non addirittura nel Balcani. Il ministro degli esteri romeno Gafencu ha concesso un'intervista, dopo che ai giornali di Atene, anche alla stampa turca. Parlando delle relazioni tra Bucarest e Sofia, il Ministro ha dichiarato che non esiste nessun problema che non possa venire pacificamente risolto. Si sa che Ankara desidera particolarmente un'intesa tra Romania e Bulgaria, dato che col cambiamento del Governo a Sofia si spera in un riavvicinamento della Bulgaria all'Intesa balcanica e d'altra parte in un raffreddamento dei rapporti con Mosca. Sabato il Presidente del Consiglio Teleki commemorerà Mattia Corvino in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita. Si ha da Bucarest che i lavori della commissione internazionale del Danubio, che si sono iniziati l'altro giorno a Galatz, saranno ripresi e continuati il 26 corrente a Belgrado e colà saranno presieduti dal ministro plenipotenziario romeno sigtfor Bibescu. B. Per la fine di marzo? Per la fine di marzo? . tizia di un viaggio di ispezione del Presidente della Repubblica Ismet Ino™- Le notizie recate dai Budapest, 21 febbraio. L'addensarsi di nubi sulla penisola scandinava non fa qui ritenere che il cielo della vallata danubiana sia meno oscuro: ed è questa l'impressione di coloro che scrutano l'orizzonte da questo osservatorio verso le porte dell'oriente. Ci si occupa stamane, sia pure nel lodevole intento di variare di argomento, della Turchia, dalla quale voci di richiami alle armi ed in genere di nuovi preparativi militari affluiscono con più frequenza mentre si dà anche la no¬ di¬ spacci di Ankara non sono tali da indurre a eccessivo ottimismo. Colà infatti si prospetterebbe un allargamento del conflitto per la fine di marzo o per l'aprile. I turchi, comunque, vogliono far sapere di essere preparati per ogni eventuale sorpresa, ma i giornali balcanici, e qui se ne ha stasera una fedele eco, scrivono che il mondo mussulmano va sempre più interessandosi delle vicende della Russia sovietica dove vivono venti milioni di correligionari. Il punto di vista degli ambienti turchi sarebbe il seguente: la Turchia ha sottoscritto un impegno attraverso il quale ogni conflitto con l'Unione Sovietica viene scartato. Però ciò non può avere alcun valore nel caso in cui la Russia attaccasse la Turchia, oppure la stessa Russia aggredisse uno Stato dell'Intesa Balcanica. Si aggiunge poi che nelle sfere di Ankara non si teme alcuna aggressione non soltanto per le alleanze di cui ora in modo particolare la stampa turca mostra di vantarsi, ma per il grado di preparazione raggiunto dall'esercito, il che farebbe credere a minori possibilità di complicazioni nel vicino oriente se non addirittura nel Balcani. Il ministro degli esteri romeno Gafencu ha concesso un'intervista, dopo che ai giornali di Atene, anche alla stampa turca. Parlando delle relazioni tra Bucarest e Sofia, il Ministro ha dichiarato che non esiste nessun problema che non possa venire pacificamente risolto. Si sa che Ankara desidera particolarmente un'intesa tra Romania e Bulgaria, dato che col cambiamento del Governo a Sofia si spera in un riavvicinamento della Bulgaria all'Intesa balcanica e d'altra parte in un raffreddamento dei rapporti con Mosca. Sabato il Presidente del Consiglio Teleki commemorerà Mattia Corvino in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita. Si ha da Bucarest che i lavori della commissione internazionale del Danubio, che si sono iniziati l'altro giorno a Galatz, saranno ripresi e continuati il 26 corrente a Belgrado e colà saranno presieduti dal ministro plenipotenziario romeno sigtfor Bibescu. B.

Persone citate: Gafencu, Mattia Corvino