Maria di Piemonte presidente onoraria dei Comitati dell'Ente Moda
Maria di Piemonte presidente onoraria dei Comitati dell'Ente Moda Il " Foglio di disposizioni Maria di Piemonte presidente onoraria dei Comitati dell'Ente Moda Roma, 19 febbraio. 1/ Foglio di Disposizioni numero 83 del Segretario del Partito reca: 1) S. A. R. la Principessa di Piemonte si è compiaciuta accettare la presidenza onoraria dei costituendi Comitati dell'Ente Nazionale della Moda. A rappresentante del Partito in seno all'Ente Nazionale della Moda confermo la fascista donna Gina Federzoni. 2) Richiamo l'attenzione delle Fiduciarie dei Fasci Femminili sulla necessità di intensificare la propaganda e l'azione da svolgersi per il potenziamento della moda italiana nella valorizzazione del tessile nazionale. Al riguardo, sentito il vice-Presidente della Corporazione dell'abbigliamento, dispongo: a) presso ogni Federazione dei Fasci Femminili dovrà essere costituito un « Comitato per la Moda italiana ». Esso avrà per compito la valorizzazione e lo sviluppo dell'alta moda, la propaganda capillare e totalitaria in tutte le classi sociali del tessuto nazionale e dell'abbigliamento in serie; b) il Comitato sarà retto da una collaboratrice della Federazione dei Fasci Femminili disposta dalla Fiduciaria e nominata dal Presidente dell'Ente Nazionale Moda con la qualifica di « delegata del Comitato provinciale dell'Ente Nazionale Moda »; c) la delegata, previo benestare della Fiduciaria della Federazione dei Fasci Femminili, nominerà alcune camerate da scegliersi tra le fasciste ritenute più adatte in numero proporzionato all'entità delle varie Province (non meno di quattro, non più di otto) e alle quali affidare compiti specifici da stabilirsi di volta in volta secondo le attitudini e possibilità; d) costituiti regolarmente i Comitati provinciali si esaminerà la opportunità di procedere anche alla costituzione di sotto-Comitati dipendenti presso i Fasci Femminili, soprattutto nei centri industriali dedicati allo sviluppo del tessile italiano e nei centri in cui è più attivo ed efficace la collaborazione data a tale sviluppo dalle Massaie Rurali; e) in dipendenza di quanto sopra gli esistenti Comitati Provinciali, sia d'onore che effettivi, di dame e patronesse dell'Ente Nazionale Moda vengono automaticamente ad esaurire la loro attiuità. Le Fiduciarie delle Federazioni dei Fasci Femminili potranno valersi- di preferenza di quelle fastìst'e appartenenti ai suddetti Comitati che già hanno dato prova di attività seria e proficua orientata secondo le direttive del Regime. Maria di Piemonte presidente onoraria dei Comitati dell'Ente Moda Il " Foglio di disposizioni Maria di Piemonte presidente onoraria dei Comitati dell'Ente Moda Roma, 19 febbraio. 1/ Foglio di Disposizioni numero 83 del Segretario del Partito reca: 1) S. A. R. la Principessa di Piemonte si è compiaciuta accettare la presidenza onoraria dei costituendi Comitati dell'Ente Nazionale della Moda. A rappresentante del Partito in seno all'Ente Nazionale della Moda confermo la fascista donna Gina Federzoni. 2) Richiamo l'attenzione delle Fiduciarie dei Fasci Femminili sulla necessità di intensificare la propaganda e l'azione da svolgersi per il potenziamento della moda italiana nella valorizzazione del tessile nazionale. Al riguardo, sentito il vice-Presidente della Corporazione dell'abbigliamento, dispongo: a) presso ogni Federazione dei Fasci Femminili dovrà essere costituito un « Comitato per la Moda italiana ». Esso avrà per compito la valorizzazione e lo sviluppo dell'alta moda, la propaganda capillare e totalitaria in tutte le classi sociali del tessuto nazionale e dell'abbigliamento in serie; b) il Comitato sarà retto da una collaboratrice della Federazione dei Fasci Femminili disposta dalla Fiduciaria e nominata dal Presidente dell'Ente Nazionale Moda con la qualifica di « delegata del Comitato provinciale dell'Ente Nazionale Moda »; c) la delegata, previo benestare della Fiduciaria della Federazione dei Fasci Femminili, nominerà alcune camerate da scegliersi tra le fasciste ritenute più adatte in numero proporzionato all'entità delle varie Province (non meno di quattro, non più di otto) e alle quali affidare compiti specifici da stabilirsi di volta in volta secondo le attitudini e possibilità; d) costituiti regolarmente i Comitati provinciali si esaminerà la opportunità di procedere anche alla costituzione di sotto-Comitati dipendenti presso i Fasci Femminili, soprattutto nei centri industriali dedicati allo sviluppo del tessile italiano e nei centri in cui è più attivo ed efficace la collaborazione data a tale sviluppo dalle Massaie Rurali; e) in dipendenza di quanto sopra gli esistenti Comitati Provinciali, sia d'onore che effettivi, di dame e patronesse dell'Ente Nazionale Moda vengono automaticamente ad esaurire la loro attiuità. Le Fiduciarie delle Federazioni dei Fasci Femminili potranno valersi- di preferenza di quelle fastìst'e appartenenti ai suddetti Comitati che già hanno dato prova di attività seria e proficua orientata secondo le direttive del Regime.
Persone citate: Gina Federzoni
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