Il Giappone smentisce le proposte di pace attribuitegli
Il Giappone smentisce le proposte di pace attribuitegli Il Giappone smentisce le proposte di pace attribuitegli Tokio, 19 febbraio. Un rappresentante autorizzato del Ministero della guerra, commentando la notizia di un'imminente offensiva cinese nelle Provincie meridionali della Cina ha raNeratadecinfudidichiarato che essa è oltremodo ni i ■ i in 111 il ti ni in i tu li i il i t il ni 11 un i gradita al comandi nipponici perchè darebbe ad essi fa soluzione del problema di « agganciare » il nemico per batterlo definitivamente. Egli ha poi energicamente smentito le voci corse in questi giorni all'estero secondo le quali i capi dell'esercito giapponese avrebbero fatto pervenire delle proposte di pace a Ciang Kaì Scek. Il portavoce del ministero degli esteri ha fatto rilevare oggi alla stampa che l'opinione pubblica nipponica sta irrigidendo il proprio atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti avendo constatato che gli sforzi del governo imperiale per migliorare i rapporti con la Confederazione americana sono rimasti senza eco. Egli ha aggiunto che la questione della conclusione di un nuovo trattato di commercio nippo-americano è fondamentale e che la grettezza di vedute sin qui dimostrata dagli Stati Uniti nei riguardi della politica nipponica in Cina, se dovesse continuare non potrebbe non aumènYare~Vanorma<lìtà ~def rap-|porti fra il Giappone e gli Stati, Uniti Quasi contemporaneamente il ministro della guerra gen. Hatta rispondendo a un interrogante alla giunta del bilancio, ha dichiarato che le decisioni relative alla riapertura dello Yang Tzè al traffico internazionale saranno ispirate da considerazioni militari. Negli ambienti ufficiosi le dichiarazioni del ministro sono interpretate nel senso che la riapertura dello Yang Tzè non è oggi più vicina di quello che lo fosse quando fu originariamente annunciata nel dicembre scorso. (U. P.) un i un i ni ih n n i in i ti mm utili i il ti t unii Il Giappone smentisce le proposte di pace attribuitegli Il Giappone smentisce le proposte di pace attribuitegli Tokio, 19 febbraio. Un rappresentante autorizzato del Ministero della guerra, commentando la notizia di un'imminente offensiva cinese nelle Provincie meridionali della Cina ha raNeratadecinfudidichiarato che essa è oltremodo ni i ■ i in 111 il ti ni in i tu li i il i t il ni 11 un i gradita al comandi nipponici perchè darebbe ad essi fa soluzione del problema di « agganciare » il nemico per batterlo definitivamente. Egli ha poi energicamente smentito le voci corse in questi giorni all'estero secondo le quali i capi dell'esercito giapponese avrebbero fatto pervenire delle proposte di pace a Ciang Kaì Scek. Il portavoce del ministero degli esteri ha fatto rilevare oggi alla stampa che l'opinione pubblica nipponica sta irrigidendo il proprio atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti avendo constatato che gli sforzi del governo imperiale per migliorare i rapporti con la Confederazione americana sono rimasti senza eco. Egli ha aggiunto che la questione della conclusione di un nuovo trattato di commercio nippo-americano è fondamentale e che la grettezza di vedute sin qui dimostrata dagli Stati Uniti nei riguardi della politica nipponica in Cina, se dovesse continuare non potrebbe non aumènYare~Vanorma<lìtà ~def rap-|porti fra il Giappone e gli Stati, Uniti Quasi contemporaneamente il ministro della guerra gen. Hatta rispondendo a un interrogante alla giunta del bilancio, ha dichiarato che le decisioni relative alla riapertura dello Yang Tzè al traffico internazionale saranno ispirate da considerazioni militari. Negli ambienti ufficiosi le dichiarazioni del ministro sono interpretate nel senso che la riapertura dello Yang Tzè non è oggi più vicina di quello che lo fosse quando fu originariamente annunciata nel dicembre scorso. (U. P.) un i un i ni ih n n i in i ti mm utili i il ti t unii
Persone citate: Ciang Kaì Scek, Hatta
Luoghi citati: Cina, Giappone, Stati Uniti, Tokio
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