Le udienze del Duce

Le udienze del Duce Le udienze del Duce Direttive per la colonizzazione del latifondo in Sicilia e per l'assetto definitivo del « Centro nazionale di studi sul Rinascimento » Roma, 17 febbraio Il Duce ha ricevuto, presente il Ministro per l'Agricoltura, il direttore generale dell'Ente di Colonizzazione del latifondo siciliano il quale Gli ha riferito in merito ai lavori di appoderamento, confermando che nell'anno XVIII saranno costruite quattromila case coloniche e quindici centri rurali. Il direttore dell'Ente di Colonizzazione, prof. Mazzocchi Alemandi, ha fatto altresì omaggio al Duce della relazione generale al Catasto agrario del Regno. Il Duce ha gradito l'omaggio ed ha impartito precise disposizioni relativamente al complesso di opere che si compiono in Sicilia peri la colonizzazione del latifondo. Il Duce ha poi ricevuto il direttore della Gazzetta di Messina, camerata Ivanoe Fossani, che Gli ha riferito su questioni di carattere giornalistico e Gli ha fatto omaggio della collezione della rivista Secolo nostro. Il Duce ha ricevuto il prof. Giovanni Lorenzini, cavaliere del lavoro, che Gli ha fatto omaggio di recenti sue opere scientifiche in tema di alimentazione e di vitamine, nonché di ventiquattro volumi, raccolta delle pubblicazioni scientifiche dell'Istituto biochimico italiano da lui creato. Il prof. Lorenzini ha inoltre portato al Duce la documentazione dello sviluppo estero dell'Istituto e della raggiunta autarchìa delle vitamine, autarchia realizzata in stretta collaborazione tra scienza e industria. 71 Duce ha gradito l'omaggio e si è compiaciuto vivamente col prof. Lorenzini per le sue attività. Il Duce ha anche ricevuto l'Accademico d'Italia Giovanni Papini, presidente del « Centro nazionale di Studi sul Rinascimento », che Gli ha riferito sull'attività svolta dall'Istituto nell'Anno XVII e sul più ampio programma di lavoro che l'Istituto dovrà svolgere nella nuova sede di Palazzo Strozzi, destinato a costituire, per volontà del Regime, un organo di propulsione del grande patrimonio intellettuale di Firenze. Giovanni Papini ha offerto al Duce la prima serie di opere a stampa pubblicate dal Centro, la seconda annata della rivista La Rinascita, e quindi Lo ha intrattenuto sulle singole attività che l'alta assistenza dello Stato e quella degli Enti locali hanno consentito di compiere e di promuovere per contemperare ai fondamentali compiti scientifici dell' Istituto, funzioni immediate e vive e cioè: pubblicazioni d carattere letterario e storico; apertura al pubblico di una grande fototeca del Rina | scimento, che dovrà avere un ca- ] ratiere di rigorosa specializzazic!ne..e per .le sue particolari rac /ge l l i e per le colte eserciterà sicuro interesse sui numerosi studiosi di Storia dell'Arte e di Storia del costume clhe riguardano Firenze; istituzione di un nuovo schedario bibliografico del Rinascimento che insieme alle speciali sale di studio sul Rinascimento create presso la Biblioteca nazionale centrale coopererà a fornire agli studiosi di quest'epoca essenziali strumenti di studio; istituzione di due premi annuali di complessive lire quindicimila per studi sul Rinascimento; svolgimento durante la Mostra d'arte del '500 che avrà luogo nello stésso Palazzo Strozzi, di un ciclo di letture sul Rinascimento, che saranno inaugurate il 28 aprile prossimo dal Ministro Bottai; costituzione di Sezioni dell'Istituto a Roma, Milano, Napoli, Siena, Arezzo; e nel corso dell'anno a Venezia, Padova, Bologna, Perugia, Ferrara. Ha esposto infine i risultati del primo Convegno di Studi sul Rinascimento del maggio .scorso e la preparazione dei Congressi nazio naie del 1941-XIX, e internazionale del 1942 alla quale coopera no attivamente le dieci Commissioni scientifiche dell'Istituto. Il Duce si è compiaciuto per l'opera compiuta dal Centro ed ha assegnato un contributo per l'ulteriore sviluppo delle iniziative. Ha quindi dato le direttive per il definitivo assetto dell' Istituto, al quale ha affidato il compito di approfondire e vivificare gli studi su un'epoca della civiltà che insieme a quella di Roma costituì sce uno dei massimi titoli del no stro primato civile. Miiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiii iimitiiiiiimii multili Le udienze del Duce Le udienze del Duce Direttive per la colonizzazione del latifondo in Sicilia e per l'assetto definitivo del « Centro nazionale di studi sul Rinascimento » Roma, 17 febbraio Il Duce ha ricevuto, presente il Ministro per l'Agricoltura, il direttore generale dell'Ente di Colonizzazione del latifondo siciliano il quale Gli ha riferito in merito ai lavori di appoderamento, confermando che nell'anno XVIII saranno costruite quattromila case coloniche e quindici centri rurali. Il direttore dell'Ente di Colonizzazione, prof. Mazzocchi Alemandi, ha fatto altresì omaggio al Duce della relazione generale al Catasto agrario del Regno. Il Duce ha gradito l'omaggio ed ha impartito precise disposizioni relativamente al complesso di opere che si compiono in Sicilia peri la colonizzazione del latifondo. Il Duce ha poi ricevuto il direttore della Gazzetta di Messina, camerata Ivanoe Fossani, che Gli ha riferito su questioni di carattere giornalistico e Gli ha fatto omaggio della collezione della rivista Secolo nostro. Il Duce ha ricevuto il prof. Giovanni Lorenzini, cavaliere del lavoro, che Gli ha fatto omaggio di recenti sue opere scientifiche in tema di alimentazione e di vitamine, nonché di ventiquattro volumi, raccolta delle pubblicazioni scientifiche dell'Istituto biochimico italiano da lui creato. Il prof. Lorenzini ha inoltre portato al Duce la documentazione dello sviluppo estero dell'Istituto e della raggiunta autarchìa delle vitamine, autarchia realizzata in stretta collaborazione tra scienza e industria. 71 Duce ha gradito l'omaggio e si è compiaciuto vivamente col prof. Lorenzini per le sue attività. Il Duce ha anche ricevuto l'Accademico d'Italia Giovanni Papini, presidente del « Centro nazionale di Studi sul Rinascimento », che Gli ha riferito sull'attività svolta dall'Istituto nell'Anno XVII e sul più ampio programma di lavoro che l'Istituto dovrà svolgere nella nuova sede di Palazzo Strozzi, destinato a costituire, per volontà del Regime, un organo di propulsione del grande patrimonio intellettuale di Firenze. Giovanni Papini ha offerto al Duce la prima serie di opere a stampa pubblicate dal Centro, la seconda annata della rivista La Rinascita, e quindi Lo ha intrattenuto sulle singole attività che l'alta assistenza dello Stato e quella degli Enti locali hanno consentito di compiere e di promuovere per contemperare ai fondamentali compiti scientifici dell' Istituto, funzioni immediate e vive e cioè: pubblicazioni d carattere letterario e storico; apertura al pubblico di una grande fototeca del Rina | scimento, che dovrà avere un ca- ] ratiere di rigorosa specializzazic!ne..e per .le sue particolari rac /ge l l i e per le colte eserciterà sicuro interesse sui numerosi studiosi di Storia dell'Arte e di Storia del costume clhe riguardano Firenze; istituzione di un nuovo schedario bibliografico del Rinascimento che insieme alle speciali sale di studio sul Rinascimento create presso la Biblioteca nazionale centrale coopererà a fornire agli studiosi di quest'epoca essenziali strumenti di studio; istituzione di due premi annuali di complessive lire quindicimila per studi sul Rinascimento; svolgimento durante la Mostra d'arte del '500 che avrà luogo nello stésso Palazzo Strozzi, di un ciclo di letture sul Rinascimento, che saranno inaugurate il 28 aprile prossimo dal Ministro Bottai; costituzione di Sezioni dell'Istituto a Roma, Milano, Napoli, Siena, Arezzo; e nel corso dell'anno a Venezia, Padova, Bologna, Perugia, Ferrara. Ha esposto infine i risultati del primo Convegno di Studi sul Rinascimento del maggio .scorso e la preparazione dei Congressi nazio naie del 1941-XIX, e internazionale del 1942 alla quale coopera no attivamente le dieci Commissioni scientifiche dell'Istituto. Il Duce si è compiaciuto per l'opera compiuta dal Centro ed ha assegnato un contributo per l'ulteriore sviluppo delle iniziative. Ha quindi dato le direttive per il definitivo assetto dell' Istituto, al quale ha affidato il compito di approfondire e vivificare gli studi su un'epoca della civiltà che insieme a quella di Roma costituì sce uno dei massimi titoli del no stro primato civile. Miiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiii iimitiiiiiimii multili