Un'intervista con Gafencu
Un'intervista con Gafencu Un'intervista con Gafencu 1 I « L'Italia ha interessi e ideali paralleli ai nostri » Parigi, 5 febbraio. Il Ministro degli esteri romeno Gafcncu ha fatto alcune dichiarazioni all'inviato speciale di Paris Soir; egli ha affermato fra l'altro che non è giunta l'ora di una revisione di trattati. « Verranno forse migliori tempi — ha aggiunto il ministro — ma per il momento qualsiasi modificazione della carta del sud est europeo provocherebbe dibattiti pericolosi e inopportuni. Fino a quando una parte dell'Europa sarà in preda alle fiamme dovremo difendere l'opera dei trattati che fissarono le frontiere attuali se vorremo mantenere Iun* P*ce c°n Pn?f! » ; nostri. Non dimenticate che fino ; - 1_ ^ _ r _.- Gafencu ha detto inoltre che si può desiderare una estensione dell'Intesa balcanica nel campo economico in quanto alcune nazioni, che non credettero di dover partecipare ai lavori della Conferenza consentirebbero senza dubbio di intervenire ad un Consiglio economico balcanico. « Nei discorsi di ieri — ha do mandato a questo punto il giornalista — si è nominata una sola grande Potenza, l'Italia. Se ne de ve concludere che l'Intesa Balcani ca vedrebbe di buon occhio che Roma si facesse paladina dell'unità balcanica? ». Il Ministro ha così risposto: -i L'Italia è anche la sola Nazione occidentale non belligerante che abbia degli interessi nei Balcani. Le nostre relazioni con l'Italia durante gli ultimi venti anni sono state attraversate troppo rrenti contrarie. Perapprofittato dell' oc:i si offriva. L'Italia ha interessi e ideali paralleli ai 1 a quando sarà possibile far ciò senza nuocere alla nostra sovra | nità, i nostri quattro Stati non porranno mai nulla al di sopra ,della pace, dell'ordine e della si curezza dei popoli balcanici », E con aueste oarole Gafencu ha . riconosciuto che 'l'Italia lavora per Itali tre nobili scopi, Un'intervista con Gafencu Un'intervista con Gafencu 1 I « L'Italia ha interessi e ideali paralleli ai nostri » Parigi, 5 febbraio. Il Ministro degli esteri romeno Gafcncu ha fatto alcune dichiarazioni all'inviato speciale di Paris Soir; egli ha affermato fra l'altro che non è giunta l'ora di una revisione di trattati. « Verranno forse migliori tempi — ha aggiunto il ministro — ma per il momento qualsiasi modificazione della carta del sud est europeo provocherebbe dibattiti pericolosi e inopportuni. Fino a quando una parte dell'Europa sarà in preda alle fiamme dovremo difendere l'opera dei trattati che fissarono le frontiere attuali se vorremo mantenere Iun* P*ce c°n Pn?f! » ; nostri. Non dimenticate che fino ; - 1_ ^ _ r _.- Gafencu ha detto inoltre che si può desiderare una estensione dell'Intesa balcanica nel campo economico in quanto alcune nazioni, che non credettero di dover partecipare ai lavori della Conferenza consentirebbero senza dubbio di intervenire ad un Consiglio economico balcanico. « Nei discorsi di ieri — ha do mandato a questo punto il giornalista — si è nominata una sola grande Potenza, l'Italia. Se ne de ve concludere che l'Intesa Balcani ca vedrebbe di buon occhio che Roma si facesse paladina dell'unità balcanica? ». Il Ministro ha così risposto: -i L'Italia è anche la sola Nazione occidentale non belligerante che abbia degli interessi nei Balcani. Le nostre relazioni con l'Italia durante gli ultimi venti anni sono state attraversate troppo rrenti contrarie. Perapprofittato dell' oc:i si offriva. L'Italia ha interessi e ideali paralleli ai 1 a quando sarà possibile far ciò senza nuocere alla nostra sovra | nità, i nostri quattro Stati non porranno mai nulla al di sopra ,della pace, dell'ordine e della si curezza dei popoli balcanici », E con aueste oarole Gafencu ha . riconosciuto che 'l'Italia lavora per Itali tre nobili scopi,
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