Roma Juventus 3-1 (1-0)

Roma Juventus 3-1 (1-0) Roma Juventus 3-1 (1-0) Partita equilibrata che i "giallo rossi,, vincono per la maggior forza di penetrazione dell'attacco RETI: Coscia IR.) al 3V del primoi tempoj Pantò (R.) al 5', Bo (J.) al 25', Provvidente (R.) al 37' della ripresa. ROMA: Musetti; Aecrbi, Gadaldi, Donati. Sditale, limitimi; Amadei, Pantò, Provvidente, Coscia," Àlghisi. JUVENTUS: Bodoira; Folli, itava; Depetrinl, Vlani, Varglien Ih Ho, Borei, Gabello, CH.nocaaale, Bellini, AKHITIIO: Sarm'nl. Spettatori ]2.ooo; Im-aniìO 65.000. Roma, 29 gennaio. Quarto minuto della ripresa: la Juventus, vitale, ardita, battaglie: ra, attacca a fondo, insediandosi nell'area « giallo rossa ». La Roma, in vantaggio di un punto, sembra decisa ad assumere seriamente la difensiva. I sbianco neri », per nulla scossi dal punto di Coscia, giocano con brio indiavolato, prendendo spesso in velocità gli avversari. Gabetto si fa applaudire a scena aperta dal pubblico cavalleresco. Prima Varglien e poi Borei tentano invano la via del goal. Al quarto minuto più | serrata che mai è l'azione dei •' bianco neri » in area romanista. La palla perviene a Bellini che, al volo, scaraventa verso la rete « giallo rossa » un pallone proiettile. Masetti, intuito il tiro, spicca un salto acrobatico riuscendo a deviare con le dita la palla sopra la traversa. Un tiro fulminante; una parata miracolosa. Dall'* angolo » tirato da Bo non scaturisce nulla per i « bianco neri ». Anzi, no: nasce un contrattacco che permette a Pantò di superare In corsa due avversari e di battere con un tiro più astuto che forte Bodoira. Nello spazio di un minuto la folla è passata dal timore del pareggio sventato da Masetti in maniera sbalorditiva alla certezza della vittoria tanto ardentemente desiderata. Le emozioni non le sono davvero mancate. E' stato questo il momento cruciale della gara; 11 portiere « giallo rosso » con il suo Intuito con il suo acrobatico salto ha deviato decisamente il corso degli eventi dando ad essi un ritmo favorevole ai romanisti. Che cosa sarebbe successo se il tiro di Bellini fosse finito in rete? Divertiamoci una volta tanto a fare supposizioni. Molto probabilmente le squadre si sarebbero trovate a pari punti e la Juventus, che in quel momento era lanciatissima, avrebbe saputo battersi con maggior fortuna; il tre a uno che pure è un risultato ineccepibile, avrebbe potuto trasformarsi in un punteggio più favorevole ai torinesi. Ma era scritto che ciò non dovesse accadere, e la compagine « bianco nera » ha lasciato il campo del Testacelo nettamente piegata dopo 90 minuti di gioco vivace, alterno, battagliero. Al gioco spumeggiante del quintetto comandato dall'agile Gabetto la Roma ha contrapposto azioni meno elegantemente elaborate ma certo più incisive e più pratiche. I « giallo rossi » sotto la rete sono apparsi più pronti, più decisi, più abili nel cogliere la palla al balzo e nello sfruttamento delle occasioni favorevoli. Ma torniamo alla partita. La prima mezz'ora è stata di marca « bianco nera ». La Juventus, più agile e più organica, prevale nelle prime schermaglie e Gabetto impegna Masetti con un tiro a mezza altezza da venti metri. E' con la. velocità che la Juventus tenta eli sorprendere l'avversario, e per poco Bellini al 10' non vi riescea pochi metri dalla porta l'ala si fa bloccare dal portiere giallo rosiso. Qualche azione romanista prii va di mordente. Un tiro di' Coscia j bloccato da Bodolra e al 19' un f. c. di Borei che riceve In pieno viso una cannonata, ma niente di grave. II « bianco nero » si riprende quasi immediatamente. La prevalenza del torinesi è manifesta ma la. difesa « giallo rossa » resiste. Al 30' un lungo rimando di «ava provoca una rovesciata sorprendente di Gabetto. Dopo pochi minuti al 37', in una azione sotto la rete juventina, Provvidente con un preciso colpo di testa pone letteralmente la palla sui piedi di Coscia che questa volta non si la- scia sfuggire l'occasione, r tiro potente e preciso, finisce neila rete di Bodolra. Ora è la Roma a menar la danza; dopo due rninuii* siamo al 39', Amadei, protagonista di una velocissima fuga, tira addosso al portiere da pochi passi Il pericolo superato dà. nuovo vigor» al « bianco neri » che sul finire del tempo impegnano Masetti e creano, senza saperle convenientemente sfruttare, critiche situazioni sotto la rete romanista. La ripresa si Inizia nel modo descritto in principio. Malgrado il secondo punto, la Juventus è sempre in piedi, più combattiva che abile nella manovra. Al 15' scontro Capocasale-Spitale. Questi riporta una ferita alla testa ma rientrerà in. campo tutto fasciato dopo alcuni minuti. Azioni alterne ed al 25', in una ennesima travolgente offensiva, la Juventus segna con Bo. Al punto coopera buona parte del reparto, ma è Bo che assesta il colpo di grazia. Da questo momento alla f me le due squadre segnano ognuna un periodo di sopravvento pressoché equivalente. La Juventus nel suo periodo buono attacca ma non passa, mentre la Roma perde due facili occasioni ma ne afferra una al 37', per merito di Provvidente che manda in rete con un tiro imparabile. Sul finire Masetti è nuovamente impegnato, ma si districa da ogni situazione nel modo migliore. Al 45' punizione da 30 metri contro la Roma. Tira Foni. La palla colpisce la traversa e rimbalza in campo. Epilogo significativo di una ben strana partita. Hanno assistito all'incontro, nella tribuna d'onore, Rino Parenti, gresidente del C.O.N.I., Vittorio e iruno Mussolini. Filippo Muzi Roma Juventus 3-1 (1-0) Roma Juventus 3-1 (1-0) Partita equilibrata che i "giallo rossi,, vincono per la maggior forza di penetrazione dell'attacco RETI: Coscia IR.) al 3V del primoi tempoj Pantò (R.) al 5', Bo (J.) al 25', Provvidente (R.) al 37' della ripresa. ROMA: Musetti; Aecrbi, Gadaldi, Donati. Sditale, limitimi; Amadei, Pantò, Provvidente, Coscia," Àlghisi. JUVENTUS: Bodoira; Folli, itava; Depetrinl, Vlani, Varglien Ih Ho, Borei, Gabello, CH.nocaaale, Bellini, AKHITIIO: Sarm'nl. Spettatori ]2.ooo; Im-aniìO 65.000. Roma, 29 gennaio. Quarto minuto della ripresa: la Juventus, vitale, ardita, battaglie: ra, attacca a fondo, insediandosi nell'area « giallo rossa ». La Roma, in vantaggio di un punto, sembra decisa ad assumere seriamente la difensiva. I sbianco neri », per nulla scossi dal punto di Coscia, giocano con brio indiavolato, prendendo spesso in velocità gli avversari. Gabetto si fa applaudire a scena aperta dal pubblico cavalleresco. Prima Varglien e poi Borei tentano invano la via del goal. Al quarto minuto più | serrata che mai è l'azione dei •' bianco neri » in area romanista. La palla perviene a Bellini che, al volo, scaraventa verso la rete « giallo rossa » un pallone proiettile. Masetti, intuito il tiro, spicca un salto acrobatico riuscendo a deviare con le dita la palla sopra la traversa. Un tiro fulminante; una parata miracolosa. Dall'* angolo » tirato da Bo non scaturisce nulla per i « bianco neri ». Anzi, no: nasce un contrattacco che permette a Pantò di superare In corsa due avversari e di battere con un tiro più astuto che forte Bodoira. Nello spazio di un minuto la folla è passata dal timore del pareggio sventato da Masetti in maniera sbalorditiva alla certezza della vittoria tanto ardentemente desiderata. Le emozioni non le sono davvero mancate. E' stato questo il momento cruciale della gara; 11 portiere « giallo rosso » con il suo Intuito con il suo acrobatico salto ha deviato decisamente il corso degli eventi dando ad essi un ritmo favorevole ai romanisti. Che cosa sarebbe successo se il tiro di Bellini fosse finito in rete? Divertiamoci una volta tanto a fare supposizioni. Molto probabilmente le squadre si sarebbero trovate a pari punti e la Juventus, che in quel momento era lanciatissima, avrebbe saputo battersi con maggior fortuna; il tre a uno che pure è un risultato ineccepibile, avrebbe potuto trasformarsi in un punteggio più favorevole ai torinesi. Ma era scritto che ciò non dovesse accadere, e la compagine « bianco nera » ha lasciato il campo del Testacelo nettamente piegata dopo 90 minuti di gioco vivace, alterno, battagliero. Al gioco spumeggiante del quintetto comandato dall'agile Gabetto la Roma ha contrapposto azioni meno elegantemente elaborate ma certo più incisive e più pratiche. I « giallo rossi » sotto la rete sono apparsi più pronti, più decisi, più abili nel cogliere la palla al balzo e nello sfruttamento delle occasioni favorevoli. Ma torniamo alla partita. La prima mezz'ora è stata di marca « bianco nera ». La Juventus, più agile e più organica, prevale nelle prime schermaglie e Gabetto impegna Masetti con un tiro a mezza altezza da venti metri. E' con la. velocità che la Juventus tenta eli sorprendere l'avversario, e per poco Bellini al 10' non vi riescea pochi metri dalla porta l'ala si fa bloccare dal portiere giallo rosiso. Qualche azione romanista prii va di mordente. Un tiro di' Coscia j bloccato da Bodolra e al 19' un f. c. di Borei che riceve In pieno viso una cannonata, ma niente di grave. II « bianco nero » si riprende quasi immediatamente. La prevalenza del torinesi è manifesta ma la. difesa « giallo rossa » resiste. Al 30' un lungo rimando di «ava provoca una rovesciata sorprendente di Gabetto. Dopo pochi minuti al 37', in una azione sotto la rete juventina, Provvidente con un preciso colpo di testa pone letteralmente la palla sui piedi di Coscia che questa volta non si la- scia sfuggire l'occasione, r tiro potente e preciso, finisce neila rete di Bodolra. Ora è la Roma a menar la danza; dopo due rninuii* siamo al 39', Amadei, protagonista di una velocissima fuga, tira addosso al portiere da pochi passi Il pericolo superato dà. nuovo vigor» al « bianco neri » che sul finire del tempo impegnano Masetti e creano, senza saperle convenientemente sfruttare, critiche situazioni sotto la rete romanista. La ripresa si Inizia nel modo descritto in principio. Malgrado il secondo punto, la Juventus è sempre in piedi, più combattiva che abile nella manovra. Al 15' scontro Capocasale-Spitale. Questi riporta una ferita alla testa ma rientrerà in. campo tutto fasciato dopo alcuni minuti. Azioni alterne ed al 25', in una ennesima travolgente offensiva, la Juventus segna con Bo. Al punto coopera buona parte del reparto, ma è Bo che assesta il colpo di grazia. Da questo momento alla f me le due squadre segnano ognuna un periodo di sopravvento pressoché equivalente. La Juventus nel suo periodo buono attacca ma non passa, mentre la Roma perde due facili occasioni ma ne afferra una al 37', per merito di Provvidente che manda in rete con un tiro imparabile. Sul finire Masetti è nuovamente impegnato, ma si districa da ogni situazione nel modo migliore. Al 45' punizione da 30 metri contro la Roma. Tira Foni. La palla colpisce la traversa e rimbalza in campo. Epilogo significativo di una ben strana partita. Hanno assistito all'incontro, nella tribuna d'onore, Rino Parenti, gresidente del C.O.N.I., Vittorio e iruno Mussolini. Filippo Muzi

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