Un' altra rivoluzione in Russia se la guerra si prolungasse di Italo Zingarelli

Un' altra rivoluzione in Russia se la guerra si prolungasse Un' altra rivoluzione in Russia se la guerra si prolungasse Ma potrà la Finlandia resistere da sola ? (Dal nostro Inviato) Helsinki, 18 gennaio. L'epopea della Finlandia è così !:- grandiosa, rosi impressionante che J,;non si riesce veramente a capire la necessità di rendere il quadro ancora più tragico e fosco annunziando battaglie gigantesche, iperboliche incursioni aeree e quotidiane strani che, ripetendosi sul serio parecchie volte, Desterebbero esse sole a dissanguare questo popolo viceversa deciso a morire dopo avere resistito lungamente e vittoriosamente. Nella misura consentita dal freddo, dall'umidità e dalla nebbia si combatte in realtà su tutti i fronti; nel sud, l'aviazione sovietica infierisce contro Vijpuri e pare che la città venga anche bombardata, giorno e notte, da un grosso cannone marino messo in batteria a una quarantina di chilometri di distanza. I .proiettili inesplosi raccolti dai finlandesi avvalorerebbero V ipolesi: U calibro di questi proiettili sarebbe di 210 millimetri. Senza dubbio Vijpuri anche a motivo della insufficiente difesa antiaerea, è una delle città, che piii hanno soffèrto e soffrono. frusto castigo ai traditori Pei- via indiretta, si apprende Wvhe nella regione di Sulla tre colonne russe, allontanatesi di circa .840 chilometri dalla loro base, fanno sforzi disperati per raggiun•ffere l'importante stazione ferroviaria di Kemljdrvl. Ma. i finlandesi, come dice il bollettino odierno, negli ultimissimi giorni hanno ^avanzato sopra un tratto di 45 chi•ifainetri e cercano adesso di ricacj Molare il nemico da Murkajiirvi, che ;,XSi trova a metà strada fra Kuola.wj&rvi, punto di partenza dell'off en'ffieiva, e Kemijiirvi. Ieri, aeroplani ^ì'russi hanno bombardato Lappeenranta, uccìdendo due persone e ferendone quattro, Tamper, Turku (dove le incursioni aeree sono un fatto quotidiano) e altre località fra le quali Lahtl die ha- riportato i danni maggiori essendo in fiamme anche il municipio. / finlandesi hanno però abbattuto undici apparecchi nemici, cinque dei quali sul fronte di Carelia. E' stato notato nel corso degli ultimi bombardamenti che gli aviatori russi invece di buttare bombe si sono serviti di cariche di dinamite e di spezzoni incendiari; può ben darsi che si sia trattato di un esperimento, ma è altresì possibile che le scorte della base di Leningrado siano esaurite. Tutto questo, però, non deve illudere in merito all'efficacia della prossima ripresa in quanto da Kieff e da altre guarnigioni russe l'aviazione potrà' ricevere tutto il ìnateriale da bombardamento necessario. Chi suppone la Finlandia in preda al panico o semplicemente ad esitante spirito sbaglia di grosso. L'unione nazionale è perfetta, e gli unici traditori finora fucilati sono stati i pochi comunisti finlandesi rimandati qui dalla Russia per cercare di fare propaganda disfatuità. Presto identificati malgrado ■ la perfetta conoscenza della lingua e l'uso dell'uniforme nazionale questi emissari hanno fatto la fine che dovevano attendersi. Il paese lavora calmo e tranquillo, e pensa all'oggi e al domani. Il comitato di assistenza non tralascia, ad esempio, di provvedere sia allo sgombero delle zone di frontiera che delle principali città, e fino ad oggi il numero delle persone che hanno abbandonato l'antica residenza ammonta a 500 mila, cioè a dire a un ottavo della popolazione dell'intera Finlandia. Con la slessa minuziosa cura si provvede alla tutela delle proprietà e del bestiame nelle zone evacuate. Ma il lavoro ha ormai assunto proporzioni tali che il comitato ha crescente bisogno di braccia e di mezzi. La legge pel risarcimento dei danni di guerra pubblicata appena un mese addietro è già entrata in vigore. Scrive ""Utisl Suomi che la Russia si è ingannata ritenendo l'organismo economico finlandese incapace di resistenza a una lunga guerra; ben diversa di quella di venti anni fa, la Finlandia odierna è autarchica sotto molti punti di vista (infatti, finora, non sono slati sottoposti a razionamento ne i viveri, ne le stoffe o altro, ma la sola benzina) e siccome può conti nuore a svolgere il suo commercio di esportazione e di importazione non ha nemmeno da preoccuparsi circa la sua solvibilità. Gli aiuti stranieri faranno il resto. Certo, l'influenza della guerra sulla vita . economica e sociale del paese non è da negare e di conseguenza il tenore, di vita del popolo dovrà abbassarsi; però una nazione che come la Finlandia fosse in grado di tener testa all'attacco russo, a guerra vinta farà presto a rimettersi. Quando arrivano gli aiuti? A proposito di aiuti stranieri, in materia si possono <y»i raccogliere le voci più disparate e registrare l'arrivo di missioni inglesi, francesi, americane, svedesi e via di segnilo, mentre non è altrettanto facile accertare chi viene in qualità di delegato politico o militare, chi viene per assicurarsi forniture e chi per fare l'infermiere o il medico. Ma cerio è che di stranieri ne arrivano parecchi e che di osservatori straordinari di grandi e piccole potenze non ne mancano. L'interesse principale rimane concentrato sulla Svezia. La stampa di qui scrive di comprendere Venissimo il desiderio di quel governo di mantenere la neutralità pur volendo dare alla Finlandia ogni aiuto possibile, e approva il fermo contegno assunto dagli svedesi di fronte all'accusa russa dimostrando che la partecipazione di volontari alla campagna di Finlandia non è in contrasto con la neutralità del paese. Viceversa, * comprensibile come la Svezia non possa permettere alle truppe dei belligeranti di transitare nel suo territorio oppure di servirsi di basi svedesi. In quanto all'invio di truppe da parte dell'Inghilterra e della Francia questo è ritenuto molto problematico e in pratica di diffìcile realizzazione anche a motivo del forte numero di navi occorrenti per il trasporto. D'altra parte si è d'avviso che ogni propaganda per l'arruolamento di volontari all'estero pei- riuscire efficace deve essere sostenuta dal governo del paese in questione giacché in caio diverso l'inquadramento si presenta assai difficile. Il problema degli uomini resterebbe per la Finlandia di importanza capitale anche se si riuscisse a risolvere il problema del rifornimento di ma' 1 ertali essendo le riserve di rn paese di 3 milioni e SOO ìnilu anivie limitatissime. Per fortuna, il Comando supre¬ mspdideziantul'FdosocisochgrechvpdsfutedddPcdtuctnurintersnadctalal'qnUatLgjnpzSrkgdpbksRcrisvIpc1sadaadmtclsml mo che ha impresso un carattere speciale alla guerra che consente di impiegare solo truppe bene addestrate, può provvedere all'istruzione di classi giovani e di classi anziane compiendo miracoli che tuttavia, non potranno ripetersi all'infinito. Le perdite che per la Finlandia riescono maggiormente dolorose anche nei riguardi sociali sono quelle nei ranghi degli ufficiali e sottufficiali, venendone ' a soffrire a un tempo sia l'esercito che la classe intellettuale e dirigente del paese. Alla domanda: « Quanto potrà resistere la Finlandia? (domanda che a Hélsinki viene fatta, dieci, venti volte al giorno) i finlandesi per loro natura riservali e chiusi di solito rispondono laconici: «Resisterà finché avrà da sparare dei fucili e anche dopo ». / finlandesi contano, da una parte, sull'aiuto dei paesi nordici e dell'Europa occidentale in genere, dall'altra sulle debolezze interne della Russia che ben conoscono. Però, appunto a motivo della loro conoscenza del paese, pur ricordando che la Russia zarista perde tutte le sue ultime campagne e che a tutte le campagne tenne dietro una rivoluzione, essi leqgono nella storia che per far maturare una rivoluzione durante una guerra nella Russia zarista ci vollero in media da iS n 21, mesi. Quanto tempo ci voglia, per fare maturare una rivoluzione in una Russia sovietica battuta in guerra, non sappiamo. Comunque, se vogliono attenersi alle antiche esperienze per attendere il collasso del gigante nemico, i finlandesi dovrebbero avere tanto fiato da poter respirare, se la storia deve ripetersi, fino all'estate o all'inverno del Ì91fl: e qui entriamo in un campo che alla nostra indagine è precluso. Italo Zingarelli Un' altra rivoluzione in Russia se la guerra si prolungasse Un' altra rivoluzione in Russia se la guerra si prolungasse Ma potrà la Finlandia resistere da sola ? (Dal nostro Inviato) Helsinki, 18 gennaio. L'epopea della Finlandia è così !:- grandiosa, rosi impressionante che J,;non si riesce veramente a capire la necessità di rendere il quadro ancora più tragico e fosco annunziando battaglie gigantesche, iperboliche incursioni aeree e quotidiane strani che, ripetendosi sul serio parecchie volte, Desterebbero esse sole a dissanguare questo popolo viceversa deciso a morire dopo avere resistito lungamente e vittoriosamente. Nella misura consentita dal freddo, dall'umidità e dalla nebbia si combatte in realtà su tutti i fronti; nel sud, l'aviazione sovietica infierisce contro Vijpuri e pare che la città venga anche bombardata, giorno e notte, da un grosso cannone marino messo in batteria a una quarantina di chilometri di distanza. I .proiettili inesplosi raccolti dai finlandesi avvalorerebbero V ipolesi: U calibro di questi proiettili sarebbe di 210 millimetri. Senza dubbio Vijpuri anche a motivo della insufficiente difesa antiaerea, è una delle città, che piii hanno soffèrto e soffrono. frusto castigo ai traditori Pei- via indiretta, si apprende Wvhe nella regione di Sulla tre colonne russe, allontanatesi di circa .840 chilometri dalla loro base, fanno sforzi disperati per raggiun•ffere l'importante stazione ferroviaria di Kemljdrvl. Ma. i finlandesi, come dice il bollettino odierno, negli ultimissimi giorni hanno ^avanzato sopra un tratto di 45 chi•ifainetri e cercano adesso di ricacj Molare il nemico da Murkajiirvi, che ;,XSi trova a metà strada fra Kuola.wj&rvi, punto di partenza dell'off en'ffieiva, e Kemijiirvi. Ieri, aeroplani ^ì'russi hanno bombardato Lappeenranta, uccìdendo due persone e ferendone quattro, Tamper, Turku (dove le incursioni aeree sono un fatto quotidiano) e altre località fra le quali Lahtl die ha- riportato i danni maggiori essendo in fiamme anche il municipio. / finlandesi hanno però abbattuto undici apparecchi nemici, cinque dei quali sul fronte di Carelia. E' stato notato nel corso degli ultimi bombardamenti che gli aviatori russi invece di buttare bombe si sono serviti di cariche di dinamite e di spezzoni incendiari; può ben darsi che si sia trattato di un esperimento, ma è altresì possibile che le scorte della base di Leningrado siano esaurite. Tutto questo, però, non deve illudere in merito all'efficacia della prossima ripresa in quanto da Kieff e da altre guarnigioni russe l'aviazione potrà' ricevere tutto il ìnateriale da bombardamento necessario. Chi suppone la Finlandia in preda al panico o semplicemente ad esitante spirito sbaglia di grosso. L'unione nazionale è perfetta, e gli unici traditori finora fucilati sono stati i pochi comunisti finlandesi rimandati qui dalla Russia per cercare di fare propaganda disfatuità. Presto identificati malgrado ■ la perfetta conoscenza della lingua e l'uso dell'uniforme nazionale questi emissari hanno fatto la fine che dovevano attendersi. Il paese lavora calmo e tranquillo, e pensa all'oggi e al domani. Il comitato di assistenza non tralascia, ad esempio, di provvedere sia allo sgombero delle zone di frontiera che delle principali città, e fino ad oggi il numero delle persone che hanno abbandonato l'antica residenza ammonta a 500 mila, cioè a dire a un ottavo della popolazione dell'intera Finlandia. Con la slessa minuziosa cura si provvede alla tutela delle proprietà e del bestiame nelle zone evacuate. Ma il lavoro ha ormai assunto proporzioni tali che il comitato ha crescente bisogno di braccia e di mezzi. La legge pel risarcimento dei danni di guerra pubblicata appena un mese addietro è già entrata in vigore. Scrive ""Utisl Suomi che la Russia si è ingannata ritenendo l'organismo economico finlandese incapace di resistenza a una lunga guerra; ben diversa di quella di venti anni fa, la Finlandia odierna è autarchica sotto molti punti di vista (infatti, finora, non sono slati sottoposti a razionamento ne i viveri, ne le stoffe o altro, ma la sola benzina) e siccome può conti nuore a svolgere il suo commercio di esportazione e di importazione non ha nemmeno da preoccuparsi circa la sua solvibilità. Gli aiuti stranieri faranno il resto. Certo, l'influenza della guerra sulla vita . economica e sociale del paese non è da negare e di conseguenza il tenore, di vita del popolo dovrà abbassarsi; però una nazione che come la Finlandia fosse in grado di tener testa all'attacco russo, a guerra vinta farà presto a rimettersi. Quando arrivano gli aiuti? A proposito di aiuti stranieri, in materia si possono <y»i raccogliere le voci più disparate e registrare l'arrivo di missioni inglesi, francesi, americane, svedesi e via di segnilo, mentre non è altrettanto facile accertare chi viene in qualità di delegato politico o militare, chi viene per assicurarsi forniture e chi per fare l'infermiere o il medico. Ma cerio è che di stranieri ne arrivano parecchi e che di osservatori straordinari di grandi e piccole potenze non ne mancano. L'interesse principale rimane concentrato sulla Svezia. La stampa di qui scrive di comprendere Venissimo il desiderio di quel governo di mantenere la neutralità pur volendo dare alla Finlandia ogni aiuto possibile, e approva il fermo contegno assunto dagli svedesi di fronte all'accusa russa dimostrando che la partecipazione di volontari alla campagna di Finlandia non è in contrasto con la neutralità del paese. Viceversa, * comprensibile come la Svezia non possa permettere alle truppe dei belligeranti di transitare nel suo territorio oppure di servirsi di basi svedesi. In quanto all'invio di truppe da parte dell'Inghilterra e della Francia questo è ritenuto molto problematico e in pratica di diffìcile realizzazione anche a motivo del forte numero di navi occorrenti per il trasporto. D'altra parte si è d'avviso che ogni propaganda per l'arruolamento di volontari all'estero pei- riuscire efficace deve essere sostenuta dal governo del paese in questione giacché in caio diverso l'inquadramento si presenta assai difficile. Il problema degli uomini resterebbe per la Finlandia di importanza capitale anche se si riuscisse a risolvere il problema del rifornimento di ma' 1 ertali essendo le riserve di rn paese di 3 milioni e SOO ìnilu anivie limitatissime. Per fortuna, il Comando supre¬ mspdideziantul'FdosocisochgrechvpdsfutedddPcdtuctnurintersnadctalal'qnUatLgjnpzSrkgdpbksRcrisvIpc1sadaadmtclsml mo che ha impresso un carattere speciale alla guerra che consente di impiegare solo truppe bene addestrate, può provvedere all'istruzione di classi giovani e di classi anziane compiendo miracoli che tuttavia, non potranno ripetersi all'infinito. Le perdite che per la Finlandia riescono maggiormente dolorose anche nei riguardi sociali sono quelle nei ranghi degli ufficiali e sottufficiali, venendone ' a soffrire a un tempo sia l'esercito che la classe intellettuale e dirigente del paese. Alla domanda: « Quanto potrà resistere la Finlandia? (domanda che a Hélsinki viene fatta, dieci, venti volte al giorno) i finlandesi per loro natura riservali e chiusi di solito rispondono laconici: «Resisterà finché avrà da sparare dei fucili e anche dopo ». / finlandesi contano, da una parte, sull'aiuto dei paesi nordici e dell'Europa occidentale in genere, dall'altra sulle debolezze interne della Russia che ben conoscono. Però, appunto a motivo della loro conoscenza del paese, pur ricordando che la Russia zarista perde tutte le sue ultime campagne e che a tutte le campagne tenne dietro una rivoluzione, essi leqgono nella storia che per far maturare una rivoluzione durante una guerra nella Russia zarista ci vollero in media da iS n 21, mesi. Quanto tempo ci voglia, per fare maturare una rivoluzione in una Russia sovietica battuta in guerra, non sappiamo. Comunque, se vogliono attenersi alle antiche esperienze per attendere il collasso del gigante nemico, i finlandesi dovrebbero avere tanto fiato da poter respirare, se la storia deve ripetersi, fino all'estate o all'inverno del Ì91fl: e qui entriamo in un campo che alla nostra indagine è precluso. Italo Zingarelli