La ferma politica dell'Italia posta in rilievo dalla stampa estera di Giuseppe Piazza

La ferma politica dell'Italia posta in rilievo dalla stampa estera Le dichiarazioni del Segretario del Partito La ferma politica dell'Italia posta in rilievo dalla stampa estera Coerenza e dirittura Berlino, 18 gennaio. L'alto valore della manifestazione del Segretario del Partito Nazionale Fascista è messo, co me si può ben immaginare, nel più grande rilievo da tutt stampa del Reich senza che natu Talmente per i circoli tedeschi essa rappresenti o porti effettivamente con sè alcunché di nuovo alla linea diritta e coerente della politica fascista: bensì sopratutto per l'importanza grandissima che essa riveste in sè e nel presente pazptgrande rilievo da tutta la momento in specie come atto tiilchiarificazione dell'atmosfera in- ternazionale, da tante interessate manovre, insinuazioni, tentativi di svisamento. NLa coerenza e la dirittura della | condotta fascista — notano tutti |i giornali — cosi della politica in-jh^àtó^tttó^rSffiNna costituito sempre, per i opimo- mne tedesca, un assioma troppo evi-dente e insuscettibile di dimostra- zione perchè ora questa sua riaf- aformazione — che del resto, co-;me si nota, anche recentemente lera stata preceduta da altre nonimeno inquevocabili e importanti; manifestazioni, come quella, ad esempio, del Gran Consiglio del ; Fascismo — possa apparire come qualcosa di sorprendente o in al- : cun modo di sensazionale: dove invece se ne ravvisa l'alta impor- tanza è appunto nell'efficacia ret- tificatrice e chiarificatrice che j essa non potrà a meno di avere tdall'altra parte, dove si era ere- j duto di poter approfittare di ta- luni ultimi avvenimenti della po-' litica internazionale, e persino nel1 cambio della guardia fascista, peri riempire l'aria di pretesi interro-! gativi non soltanto sull'atteggia-: mento dell'Italia come fattore in- ternazionale, ma persino sul Fa-, seismo come dottrina di principii politici; punti interrogativi sul cui;ben arato e concimato terreno ere- devano di poter fare presa le lu- singhe, le seduzioni e le grazie di troppe vecchie e note sirene in- ternazionali. Citiamo, uno per tutti, tra i commenti e i rilievi, quello della Boersen Zeitung che è il più coni- o a o e pleto e comprensivo perchè rileva anche nel1 testo della manifestazione, nella sua interezza, la triplice riaffermazione fascista « antidemocratica, antibolscevica e antiborghese », passando quindi all'ammonimento contro il comunismo, e a quello contro la facile Cdlm illusione della possibilità di prò- trarre all'infinito la situazione pre sente, e, infine, la repulsa alle varie equivoche manifestazioni internazionali, che non trovano corrispondenza nè nel sentimento, nè nel ricordo del popolo italiano. | L'autorevole organo rileva quindi :Scome malamente tutto ciò, da par- rtlccDPotenze occidentali, si'era I atentato di scuotere e di sommer-! flJeJ}arf „,...„ ° , . f5e' "^i/l""" dn^fvH Val S f"jJ^/"/? il *rfm v Ng aiedid SVmtoa eia IP | , Quant3 piu chiaro —'scrive m | era a lorr/stes.si che essi si era- ! tjno ,sba?liati nei ioro eriati calcoli nN1 mOlt0i ta-nt? Più Sr°"<-'sch,e f0I-ip me qUest0 indegno spettacolo as-1 sumeva e tanto piu disperatamen te le democrazie si aggrappavano a qualsiasi fuscello di paglia per ;trovarvj sostegno alle proprie li lusioni: anche l'astensione miiitaire dell'Italia — nota ancora il ; giornale — essi avevano voluto in terpretare come una rottura dei ; l'asse e persino nell'ultimo cambio della guardia fascista avevano vi- avsèmaNni : sto un fondamentale mutamento di j N rotta, come se mai fosse esistita una campagna delle sanzioni, nè una guerra spagnola e come se j l'Italia potesse, per delle belle pa troline dimenticare 1 torti su bui e j rinunziare ai proprii diritti di vita ». ' Il giornale nota qui come l'Ita1 lia. non abbia del resto mai mani cato di dare di tanto in tanto qual! che meritata ripulsa ad ogni sor: ta di smancerie e di, per lei offen sive, adulazioni, e riprende: , - Per la bocca del Segretario del P.N.F. Muti ha parlato ieri ri;talia ufficiale, e per essa il suo Creatore e il suo Timoniere stesso, Quel che Muti ha pronunciato è stata una sprezzante ripulsa a tut ti coloro che con i loro penetranti elogi tentavano di offuscare ili nsclnpmGenctdma chiaro sguardo dell'Italia, e vole-j vano con i loro calcoli abbassare! il Fascismo al livello delle demo- dcrazie occidentali. A costoro tutti, ; Muti ha ricordato la diff erenza j sfra la politica realistica e la poli-ÌBtica di illusione, fra la fedeltà ai I principii e il giuoco politico e op- portunistico di azzardo, ed ha ìnjmaniera indubitabile chiarito lai posizione del suo Paese con il mò-'posizione nito che esso da un momento al-1 l'altro può dalla necessità o dal;dovere essere indotto a prendere le armi. Per noi tedeschi la di- chiarazione del Segretario del Par- tito fascista non può naturalmen- te significare alcuna sorpresa: ma noi la salutiamo unicamente come - una chiarificazione, davanti a tut- - to il mondo evidente, della gene-1 rale situazione europea ». i E il giornale non manca alla fi-Ine di notare come sia significati- vo, e aumenti il valore prezioso di questa chiarificazione, il fatto che . completata dalla -quasi j emporanea manifestazione di | :izia, nei confronti cosi della i essa « è conte amicizia, Germania come dell'Italia, fatta I dal presidente dei ministri unghe- iresiv. [Il discorso del ministro Teleki. infatti, nel quale il presidente del consiglio ungherese ha riafferma-'to l'intimità dell'amicizia dell'Un- gheria con la Germania e con l'I- talia, è rilevato dai giornali come un altro atto di chiarimento dei-, l'atmosfera che, anche per questo'lato, era stato tentato negli ulti- mi tempi di intorbidare; e il chia-;rimento assume ancora maggiore valore all'indomani dei collcq-i: di Venezia: e Con le dichiarazioni di Teleki — scrive ancora il medesimo giornale or ora citato — anche il recente incontro fra il ministro degli esteri italiano e il ministro degli esteri ungherese riceve ttn'op-, portuna giusta valutazione, e laivalutazione è questa: che la coe-!renza e consapevolezza dei fini dell'asse Roma-Berlino non possono essere falsate da alcuna propaganda nemica ». I Giuseppe Piazza La ferma politica dell'Italia posta in rilievo dalla stampa estera Le dichiarazioni del Segretario del Partito La ferma politica dell'Italia posta in rilievo dalla stampa estera Coerenza e dirittura Berlino, 18 gennaio. L'alto valore della manifestazione del Segretario del Partito Nazionale Fascista è messo, co me si può ben immaginare, nel più grande rilievo da tutt stampa del Reich senza che natu Talmente per i circoli tedeschi essa rappresenti o porti effettivamente con sè alcunché di nuovo alla linea diritta e coerente della politica fascista: bensì sopratutto per l'importanza grandissima che essa riveste in sè e nel presente pazptgrande rilievo da tutta la momento in specie come atto tiilchiarificazione dell'atmosfera in- ternazionale, da tante interessate manovre, insinuazioni, tentativi di svisamento. NLa coerenza e la dirittura della | condotta fascista — notano tutti |i giornali — cosi della politica in-jh^àtó^tttó^rSffiNna costituito sempre, per i opimo- mne tedesca, un assioma troppo evi-dente e insuscettibile di dimostra- zione perchè ora questa sua riaf- aformazione — che del resto, co-;me si nota, anche recentemente lera stata preceduta da altre nonimeno inquevocabili e importanti; manifestazioni, come quella, ad esempio, del Gran Consiglio del ; Fascismo — possa apparire come qualcosa di sorprendente o in al- : cun modo di sensazionale: dove invece se ne ravvisa l'alta impor- tanza è appunto nell'efficacia ret- tificatrice e chiarificatrice che j essa non potrà a meno di avere tdall'altra parte, dove si era ere- j duto di poter approfittare di ta- luni ultimi avvenimenti della po-' litica internazionale, e persino nel1 cambio della guardia fascista, peri riempire l'aria di pretesi interro-! gativi non soltanto sull'atteggia-: mento dell'Italia come fattore in- ternazionale, ma persino sul Fa-, seismo come dottrina di principii politici; punti interrogativi sul cui;ben arato e concimato terreno ere- devano di poter fare presa le lu- singhe, le seduzioni e le grazie di troppe vecchie e note sirene in- ternazionali. Citiamo, uno per tutti, tra i commenti e i rilievi, quello della Boersen Zeitung che è il più coni- o a o e pleto e comprensivo perchè rileva anche nel1 testo della manifestazione, nella sua interezza, la triplice riaffermazione fascista « antidemocratica, antibolscevica e antiborghese », passando quindi all'ammonimento contro il comunismo, e a quello contro la facile Cdlm illusione della possibilità di prò- trarre all'infinito la situazione pre sente, e, infine, la repulsa alle varie equivoche manifestazioni internazionali, che non trovano corrispondenza nè nel sentimento, nè nel ricordo del popolo italiano. | L'autorevole organo rileva quindi :Scome malamente tutto ciò, da par- rtlccDPotenze occidentali, si'era I atentato di scuotere e di sommer-! flJeJ}arf „,...„ ° , . f5e' "^i/l""" dn^fvH Val S f"jJ^/"/? il *rfm v Ng aiedid SVmtoa eia IP | , Quant3 piu chiaro —'scrive m | era a lorr/stes.si che essi si era- ! tjno ,sba?liati nei ioro eriati calcoli nN1 mOlt0i ta-nt? Più Sr°"<-'sch,e f0I-ip me qUest0 indegno spettacolo as-1 sumeva e tanto piu disperatamen te le democrazie si aggrappavano a qualsiasi fuscello di paglia per ;trovarvj sostegno alle proprie li lusioni: anche l'astensione miiitaire dell'Italia — nota ancora il ; giornale — essi avevano voluto in terpretare come una rottura dei ; l'asse e persino nell'ultimo cambio della guardia fascista avevano vi- avsèmaNni : sto un fondamentale mutamento di j N rotta, come se mai fosse esistita una campagna delle sanzioni, nè una guerra spagnola e come se j l'Italia potesse, per delle belle pa troline dimenticare 1 torti su bui e j rinunziare ai proprii diritti di vita ». ' Il giornale nota qui come l'Ita1 lia. non abbia del resto mai mani cato di dare di tanto in tanto qual! che meritata ripulsa ad ogni sor: ta di smancerie e di, per lei offen sive, adulazioni, e riprende: , - Per la bocca del Segretario del P.N.F. Muti ha parlato ieri ri;talia ufficiale, e per essa il suo Creatore e il suo Timoniere stesso, Quel che Muti ha pronunciato è stata una sprezzante ripulsa a tut ti coloro che con i loro penetranti elogi tentavano di offuscare ili nsclnpmGenctdma chiaro sguardo dell'Italia, e vole-j vano con i loro calcoli abbassare! il Fascismo al livello delle demo- dcrazie occidentali. A costoro tutti, ; Muti ha ricordato la diff erenza j sfra la politica realistica e la poli-ÌBtica di illusione, fra la fedeltà ai I principii e il giuoco politico e op- portunistico di azzardo, ed ha ìnjmaniera indubitabile chiarito lai posizione del suo Paese con il mò-'posizione nito che esso da un momento al-1 l'altro può dalla necessità o dal;dovere essere indotto a prendere le armi. Per noi tedeschi la di- chiarazione del Segretario del Par- tito fascista non può naturalmen- te significare alcuna sorpresa: ma noi la salutiamo unicamente come - una chiarificazione, davanti a tut- - to il mondo evidente, della gene-1 rale situazione europea ». i E il giornale non manca alla fi-Ine di notare come sia significati- vo, e aumenti il valore prezioso di questa chiarificazione, il fatto che . completata dalla -quasi j emporanea manifestazione di | :izia, nei confronti cosi della i essa « è conte amicizia, Germania come dell'Italia, fatta I dal presidente dei ministri unghe- iresiv. [Il discorso del ministro Teleki. infatti, nel quale il presidente del consiglio ungherese ha riafferma-'to l'intimità dell'amicizia dell'Un- gheria con la Germania e con l'I- talia, è rilevato dai giornali come un altro atto di chiarimento dei-, l'atmosfera che, anche per questo'lato, era stato tentato negli ulti- mi tempi di intorbidare; e il chia-;rimento assume ancora maggiore valore all'indomani dei collcq-i: di Venezia: e Con le dichiarazioni di Teleki — scrive ancora il medesimo giornale or ora citato — anche il recente incontro fra il ministro degli esteri italiano e il ministro degli esteri ungherese riceve ttn'op-, portuna giusta valutazione, e laivalutazione è questa: che la coe-!renza e consapevolezza dei fini dell'asse Roma-Berlino non possono essere falsate da alcuna propaganda nemica ». I Giuseppe Piazza