Il convegno sulla Carta della Scuola presieduto dal Sottosegretario dell'E. N.

Il convegno sulla Carta della Scuola presieduto dal Sottosegretario dell'E. N. Una felice iniziativa dell'Istituto di Cultura Fascista Il convegno sulla Carta della Scuola presieduto dal Sottosegretario dell'E. N. L'alta parola del rappresentante diS. E.Bottai - L'intervento del Prefetto - La presenza del Federale, di tutte le autorità e di una moltitudine di insegnanti di ogni Ordine - Le relazioni e la feconda discussione - La mozione - L'omaggio di S. E. Del Giudice al Sacrario degli eroi fascisti ed agli studenti caduti per la Patria - Le visite al Guf e agli Istituti Il Sottosegretario all'Educazione Nazionale, Riccardo Del Giudice, è giunto ieri mattina a Torino per presiedere, in rappresentanza del Ministro S. E. Bottai, il convegno sulla Carta della Scuola che è stevto indetto dalla Sezione provinciale dell'Istituto di Cultura fascista. Ad accogliere il Sottosegretario, che era accompagnato dal capo gabinetto comm. Di Stefano, si trovava il Prefetto. Erano presenti il Segretario Federale, il Podestà, li vice-Preside della Provincia, il Questore, il gen. Mentasti, 1 generali Odetti e Manzi, le LL. EE. Ferri, Garino e Moretti, il gen. Spelta, il Rettore Magnifico prof. Azzi, il direttore del Politecnico prof. BiboPni, il direttore del Conservatorio M» Alfano, il presidente dell'Istituto di Cultura fascista prof. Avenati col vice-presidente dott. Campanella, il Provveditore agli Studi prof. Lagomaggiore, il vice-Podestà E'erretti, il grand'uff. Rocco Aloi per i commercianti, i cons. naz. Meda e Sarglacono, il console Mittica, il segretario del G.U.F. dott. Soria, i vice Federali Falletti e Ponzinibio, il Capo Compartimento ing. Carmina e molte ftltre personal.ità. Il Sottosegretario Del Giudice si è subito recato a Casa Littoria ove ha deposto una corona d'alloro nel Sacrario dei Caduti, soffermandosi in religioso raccoglimento e firmando poscia l'albo dei visitatori. Salito nell'ufficio del Federale, ivi si è trattenuto in cordiale colloquio con il gerarca. La densa giornata Poco dopo il Sottosegretario all'Educazione Nazionale, sempre accompagnato dal Prefetto, si è ifcato all'Università. Nel grande cortile d'onore erano schierati reparti della Legione Universitaria Principe di Piemonte di cui era presente il comandante console Mittica e le balde formazioni degli studenti universitari. Nell'Aula Magna, ove era adunato il Corpo accademico, S. E. Del Giudice ha deposto una corona dinnanzi alla lapide che ricorda gli studenti caduti in guerra. Quindi il Rettore Magnifico gli ha presentato i Presidi e i professori ai quali il Sottosegretario ha rivolto parole cordiali di (saluto. Dopo aver detto della acuta sensibilità con cui Sua Ecc. Bottai indirizza la scuola italiana, rinnovata dal Fascismo, il prof. Del Giudice ha affermato che al suo saluto va tanto più cordiale ed affettuoso ai docenti dell'Università, somma gerarchia degli studi, perchè formatori nel tempo di nuove gerarchie nel campo degli studi e dell'arte e cioè della cultura italiana. « Con questi sentimenti ■— egli ha concluso — saluto voi e la gloriosa Università torinese ». Le parole del Sottosegretario Bono state vivamente applaudite. Subito dopo egli si è diretto alla sede della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura fascista, ove è stato ricevuto dal Presidente. Al termine della visita ai bei locali che ospitano l'attivissima Sezione dell'Istituto il Sottosegretario ha espresso il suo vivo compiacimento. Ha quindi avuto inizio la visita all'Istituto di studi tecnici. Ricevuto dal preside prof. Luraschi, il Sottosegretario accompagnato dal Rettore, dal prof. Maggiora Vergano e dal provveditore agli Studi, ha visitato l'Istituto Professionale Delpiano ove si è a lungo intrattenuto. Egli ha percorso le varie sezioni di questa importante scuola di studi tecnici osservando con molto interesse le esperienze che sono state compiute alla sua presenza e che dimostrano l'imponente attrezzatura scientifica dell'Istituto. Infi ne la sezione di via Paganini, ove vengono svolti i corsi! di tessitura è stata attentamente visitata dal Sottosegretario che si è vivamente compiaciuto. Pure il Regio Istituto del Cuoio « Principe di Piemonte », è stato fatto oggetto di una attenta visi ta del Sottosegretario che è stato ricevuto dal commissario ing. Fiorio, dal direttore prof. Rosa, dal comm Colla e da altri dirigenti. Anche questo importante centro di studi è stato percorso nei suoi vari reparti da S. E. Del Giudice che assistito a varie esperienze, osservati con particolare interesse i risultati raggiunti nella concia delle pellicce, ha espresso infine il suo elogio. Ancora nella mattinata il Sottosegretario Del Giudice ha visitato la sede del G.U.F. ove il Segretario dott. Soria lo ha accompagnato dopo che egli ebbe passato in rassegna i reparti studenteschi che compongono le schiere del fascistissimo G.U.F. torinese. Nella Casa del Goliardo il Rettore ha poi offerto una colazione in onore del Sottosegretario. Il Convegno Nel pomeriggio, alle 15,15, il Sottosegretario ha presieduto, in rappresentanza del Ministro per la Educazione Nazionale, l'importante manifestazione per la quale era giunto nella nostra città, e cioè il Convegno sulla Carta della Scuola, indetto dalla Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista, con la piena approvazione del Federale e d'intesa con il Rettore dell'Università e con il Provveditore agli Studi. Il Convegno si è svolto nella, sala del R. Conservatorio e ad esso hanno partecipato, con gli insegnanti di ogni ordine di scuole, intervenuti in gran folla, che ha gremito ogni ordine di posti e. la galleria, le Autorità e Gerarchie. Era presente il Prefetto. Sono intervenuti inoltre il Federale e tutte le autorità già citate nonché i Provveditori agli studi di Torino e di altri capoluoghi del Piemonte, il prof. Barrier per la Università di Milano, personalità del campo culturale artistico e scientifico, accolti all'ingresso dal Presidente della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista. Il Sottosegretario è entrato nella sala accolto da un lungo applauso e ha preso posto sul palco con le Autorità. Il Federale ha ordinato il saluto al Duce. In seguito il Presidente della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista, prof. C. A. Avenati, ad inizio del Convegno, ha preso la parola dicendo che l'Istituto stesso non poteva rimanere indifferente di fronte al fondamentale documento che è la Carta della Scuola, voluta dal Duce e redatta, in 29 Dichiarazioni dal Ministro Bottai. Già attuata nello spirito essa sarà in un prossimo futuro legislativamente realizzata; degnissima di figurare accanto all'altra storica Carta con cui il Regime aprì il varco alla Musssolimana civiltà del Lavoro. Dopo aver ringraziato il Ministro Bottai della sua alta adesione e dell'invio in sua rappresentanza del Sottosegretario, egli ha ricordato il lungo periodo trascorso a Torino dal camerata S. E. Del Giudice come rappresentante conduttore educatore delle masse operaie. L'oratore, applauditissimo, ha concluso celebrando la rinnovata scuola italiana portata dal Fascismo sul piano del l'Impero. Parla Del Giudice Accolto da vivissimi aplausi, ha preso la parola il Sottosegretario Del Giudice, il quale ha recato il caldo saluto del Ministro, affermando l'alta importanza che egli dà a questi Convegni nei quali la Scuola ricerca ed esprime se stessa. Dopo aver accennato alle molte riforme alle quali la Scuola fu sottoposta, ha dichiarato essere giunto il tempo in cui la Scuola è soggetto e non oggetto di riforma, come grande esperienza umana, sulla quale tutti devono indagare. Egli ha sottolineato l'importanza che tale convegno si tenga a Torino sotto gli auspici di un Istituto del Partito che ha il comnito di diffondere la dottrina del Fascismo. Contro le teorie di molte pedagogie egli ha affermato che poiché non vi è vita che non sia scuola e non vi. è scuola: che non si debba basare Sulla vita, là Carta della Scuola voluta dal Duce fa risorgere la fondamentale natura umana della Scuola attribuendole una insopprimibile funzione politica. Il Sottosegretario Del Giudice riallacciandosi alle parole rivoltegli dal professor Avenati — ha ricordato il tempo da lui trascorso a Torino e l'erma lasciata nel suo animo, profonda preparazione che gli fa conside rare la passata attività sindacale e la presente attività nel campo dèlia educazione nazionale senza soluzione di continuità, poiché nessuna educazione educa il solo educando, bensì anche ogni edu catore. Nutriti applausi hanno salutato le chiare, vibranti parole del Sottosegretario. Poscia hanno preso la parola i tre relatori. Il maestro Leonida Villani ha trattato della scuola elementare in rapporto alla Carta, diffondendosi soprattutto sulle funzioni della Scuola elementare propriamente detta e di quella del lavoro e affermando come nella passata scuola agno stica prima del Fascismo la Scuo la accogliesse lo scolaro, fino ad oggi e dal 1922 accogliesse lo scolaro-Balilla; da oggi in poi essa accoglierà il Balilla-scolaro. In seguito il Provveditore agli Studi prof. Carlo Lagomagg'ore ha trattato della scuola media mettendo in rilievo l'opera del Farivoluzionario nella seismo rivoluzionano nena scuo- .pla intesa nel senso borghese. Con,1 ri t+q rì o 11 '.) Goti ni a it rt niiAiin ' la Carta della Scuola un nuovo aspetto politico sociale assume questa branchia di vita, poiché la carriera degli studi, attraverso i Collegi di Stato è aperta a chi ne ha i meriti e non subordinata al solo censo. Ha illustrato altresì l'importanza della nuova poss'bilità offerta ai giovani di scegliere con cognizione di causa l'indirizzo da seguire e la carriera da scegliere. In seguito 11 prof. Piero Bodda, della nostra Università e fiduciario per i professori universitari dell'A.F.S. ha trattato con alta competenza dei riflessi della Carta sugli studi degli Atenei e delle Scuole superiori. E' stato applauditissimo. Si sono quindi susseguiti a parlare di diversi temi, tutti di albissimo interesse e teorico e pra tico, diversi Insegnanti: il prof. Scaglione, fiduciario per gli insegnanti delle Scuole elementari, il prof. Badellino per gli insegnanti delle scuole medie, il direttore didattico Castagnero, il prof. Dino Gribaudl dell'Istituto di Magistero, i professori Grosso e De Macco dell'Università, applauditissimi. Quindi il prof. Osella preside di liceo scientifico, l'insegnante Scolastica, il dott. Boaro di una scuola materna, l'ing. Luraschi dell'Istituto industriale '< P. Deipiano », e altri, seguiti tutti con grande interesse dal Sottosegretario, dal Prefetto e dall'uditorio, hanno portato efficaci considerazioni- sulla Riforma. Le conclusioni Dopo i diversi interlocutori, il Sottosegretario si è levato a parlare per riassumere i lavori del Convegno. SS è vivamente compiaciuto per gli argomenti trattati dichiarando di portare al Ministro Bottai la voce sentita. In seguito egli ha esposto con alta parola i motivi ideali e pratici della Carta della Scuola, trattando con profonda competenza e lucida sintesi diversi problemi prospettati nel convegno e rispondendo punto per punto con estrema obiettività ad ognuno del presenti che si era levato a parlare. L'alata e dotta parola del Sottosegretario è stata sottolineata da fervidissimi applausi e da grandi acclamazioni al Duce. Ecco la mozione del Convegno proposta dal Presidente dell'Isti luto, dal Rettore Magnifico, dal Provveditore e dall'Ass. Fascista della "Scuola: «.Le forze di ogni ordine della Scuola torinese, in vitate dall'Istituto di Cultura Fascista, presiedute dal Sottosegretario di Stato Riccardo Del Giudice, in rappresentanza del Ministro Giuseppe Bottai, riconoscono nella Carta della Scuola lo strumento originale novatore e costruttore destinato al potenziamento del servizio scolastico per la formazione delle nuove generazioni ai fini supremi dello Stato Fascista; affermano di voler unire corporativamente tutte le energie per dare il massimo contributo alla realizzazione delle Dichiarazioni, consapevoli del compito primario e fondamentale riservato alla Scuola per sollecitare, valorizzare, celebrare — negli sviluppi della civiltà del lavoro alimentata dalla Rivoluzione continua' le virtù della razza romano-italica dal genio del Duce condotta al primato civile e morale ». . S. E. Del Giudice ha poi inviato messaggi al Segretario del Partito, al Ministro dell'E. N. e al Pre3idente dell'I. N. di C. F. Il convegno sulla Carta della Scuola presieduto dal Sottosegretario dell'E. N. Una felice iniziativa dell'Istituto di Cultura Fascista Il convegno sulla Carta della Scuola presieduto dal Sottosegretario dell'E. N. L'alta parola del rappresentante diS. E.Bottai - L'intervento del Prefetto - La presenza del Federale, di tutte le autorità e di una moltitudine di insegnanti di ogni Ordine - Le relazioni e la feconda discussione - La mozione - L'omaggio di S. E. Del Giudice al Sacrario degli eroi fascisti ed agli studenti caduti per la Patria - Le visite al Guf e agli Istituti Il Sottosegretario all'Educazione Nazionale, Riccardo Del Giudice, è giunto ieri mattina a Torino per presiedere, in rappresentanza del Ministro S. E. Bottai, il convegno sulla Carta della Scuola che è stevto indetto dalla Sezione provinciale dell'Istituto di Cultura fascista. Ad accogliere il Sottosegretario, che era accompagnato dal capo gabinetto comm. Di Stefano, si trovava il Prefetto. Erano presenti il Segretario Federale, il Podestà, li vice-Preside della Provincia, il Questore, il gen. Mentasti, 1 generali Odetti e Manzi, le LL. EE. Ferri, Garino e Moretti, il gen. Spelta, il Rettore Magnifico prof. Azzi, il direttore del Politecnico prof. BiboPni, il direttore del Conservatorio M» Alfano, il presidente dell'Istituto di Cultura fascista prof. Avenati col vice-presidente dott. Campanella, il Provveditore agli Studi prof. Lagomaggiore, il vice-Podestà E'erretti, il grand'uff. Rocco Aloi per i commercianti, i cons. naz. Meda e Sarglacono, il console Mittica, il segretario del G.U.F. dott. Soria, i vice Federali Falletti e Ponzinibio, il Capo Compartimento ing. Carmina e molte ftltre personal.ità. Il Sottosegretario Del Giudice si è subito recato a Casa Littoria ove ha deposto una corona d'alloro nel Sacrario dei Caduti, soffermandosi in religioso raccoglimento e firmando poscia l'albo dei visitatori. Salito nell'ufficio del Federale, ivi si è trattenuto in cordiale colloquio con il gerarca. La densa giornata Poco dopo il Sottosegretario all'Educazione Nazionale, sempre accompagnato dal Prefetto, si è ifcato all'Università. Nel grande cortile d'onore erano schierati reparti della Legione Universitaria Principe di Piemonte di cui era presente il comandante console Mittica e le balde formazioni degli studenti universitari. Nell'Aula Magna, ove era adunato il Corpo accademico, S. E. Del Giudice ha deposto una corona dinnanzi alla lapide che ricorda gli studenti caduti in guerra. Quindi il Rettore Magnifico gli ha presentato i Presidi e i professori ai quali il Sottosegretario ha rivolto parole cordiali di (saluto. Dopo aver detto della acuta sensibilità con cui Sua Ecc. Bottai indirizza la scuola italiana, rinnovata dal Fascismo, il prof. Del Giudice ha affermato che al suo saluto va tanto più cordiale ed affettuoso ai docenti dell'Università, somma gerarchia degli studi, perchè formatori nel tempo di nuove gerarchie nel campo degli studi e dell'arte e cioè della cultura italiana. « Con questi sentimenti ■— egli ha concluso — saluto voi e la gloriosa Università torinese ». Le parole del Sottosegretario Bono state vivamente applaudite. Subito dopo egli si è diretto alla sede della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura fascista, ove è stato ricevuto dal Presidente. Al termine della visita ai bei locali che ospitano l'attivissima Sezione dell'Istituto il Sottosegretario ha espresso il suo vivo compiacimento. Ha quindi avuto inizio la visita all'Istituto di studi tecnici. Ricevuto dal preside prof. Luraschi, il Sottosegretario accompagnato dal Rettore, dal prof. Maggiora Vergano e dal provveditore agli Studi, ha visitato l'Istituto Professionale Delpiano ove si è a lungo intrattenuto. Egli ha percorso le varie sezioni di questa importante scuola di studi tecnici osservando con molto interesse le esperienze che sono state compiute alla sua presenza e che dimostrano l'imponente attrezzatura scientifica dell'Istituto. Infi ne la sezione di via Paganini, ove vengono svolti i corsi! di tessitura è stata attentamente visitata dal Sottosegretario che si è vivamente compiaciuto. Pure il Regio Istituto del Cuoio « Principe di Piemonte », è stato fatto oggetto di una attenta visi ta del Sottosegretario che è stato ricevuto dal commissario ing. Fiorio, dal direttore prof. Rosa, dal comm Colla e da altri dirigenti. Anche questo importante centro di studi è stato percorso nei suoi vari reparti da S. E. Del Giudice che assistito a varie esperienze, osservati con particolare interesse i risultati raggiunti nella concia delle pellicce, ha espresso infine il suo elogio. Ancora nella mattinata il Sottosegretario Del Giudice ha visitato la sede del G.U.F. ove il Segretario dott. Soria lo ha accompagnato dopo che egli ebbe passato in rassegna i reparti studenteschi che compongono le schiere del fascistissimo G.U.F. torinese. Nella Casa del Goliardo il Rettore ha poi offerto una colazione in onore del Sottosegretario. Il Convegno Nel pomeriggio, alle 15,15, il Sottosegretario ha presieduto, in rappresentanza del Ministro per la Educazione Nazionale, l'importante manifestazione per la quale era giunto nella nostra città, e cioè il Convegno sulla Carta della Scuola, indetto dalla Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista, con la piena approvazione del Federale e d'intesa con il Rettore dell'Università e con il Provveditore agli Studi. Il Convegno si è svolto nella, sala del R. Conservatorio e ad esso hanno partecipato, con gli insegnanti di ogni ordine di scuole, intervenuti in gran folla, che ha gremito ogni ordine di posti e. la galleria, le Autorità e Gerarchie. Era presente il Prefetto. Sono intervenuti inoltre il Federale e tutte le autorità già citate nonché i Provveditori agli studi di Torino e di altri capoluoghi del Piemonte, il prof. Barrier per la Università di Milano, personalità del campo culturale artistico e scientifico, accolti all'ingresso dal Presidente della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista. Il Sottosegretario è entrato nella sala accolto da un lungo applauso e ha preso posto sul palco con le Autorità. Il Federale ha ordinato il saluto al Duce. In seguito il Presidente della Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista, prof. C. A. Avenati, ad inizio del Convegno, ha preso la parola dicendo che l'Istituto stesso non poteva rimanere indifferente di fronte al fondamentale documento che è la Carta della Scuola, voluta dal Duce e redatta, in 29 Dichiarazioni dal Ministro Bottai. Già attuata nello spirito essa sarà in un prossimo futuro legislativamente realizzata; degnissima di figurare accanto all'altra storica Carta con cui il Regime aprì il varco alla Musssolimana civiltà del Lavoro. Dopo aver ringraziato il Ministro Bottai della sua alta adesione e dell'invio in sua rappresentanza del Sottosegretario, egli ha ricordato il lungo periodo trascorso a Torino dal camerata S. E. Del Giudice come rappresentante conduttore educatore delle masse operaie. L'oratore, applauditissimo, ha concluso celebrando la rinnovata scuola italiana portata dal Fascismo sul piano del l'Impero. Parla Del Giudice Accolto da vivissimi aplausi, ha preso la parola il Sottosegretario Del Giudice, il quale ha recato il caldo saluto del Ministro, affermando l'alta importanza che egli dà a questi Convegni nei quali la Scuola ricerca ed esprime se stessa. Dopo aver accennato alle molte riforme alle quali la Scuola fu sottoposta, ha dichiarato essere giunto il tempo in cui la Scuola è soggetto e non oggetto di riforma, come grande esperienza umana, sulla quale tutti devono indagare. Egli ha sottolineato l'importanza che tale convegno si tenga a Torino sotto gli auspici di un Istituto del Partito che ha il comnito di diffondere la dottrina del Fascismo. Contro le teorie di molte pedagogie egli ha affermato che poiché non vi è vita che non sia scuola e non vi. è scuola: che non si debba basare Sulla vita, là Carta della Scuola voluta dal Duce fa risorgere la fondamentale natura umana della Scuola attribuendole una insopprimibile funzione politica. Il Sottosegretario Del Giudice riallacciandosi alle parole rivoltegli dal professor Avenati — ha ricordato il tempo da lui trascorso a Torino e l'erma lasciata nel suo animo, profonda preparazione che gli fa conside rare la passata attività sindacale e la presente attività nel campo dèlia educazione nazionale senza soluzione di continuità, poiché nessuna educazione educa il solo educando, bensì anche ogni edu catore. Nutriti applausi hanno salutato le chiare, vibranti parole del Sottosegretario. Poscia hanno preso la parola i tre relatori. Il maestro Leonida Villani ha trattato della scuola elementare in rapporto alla Carta, diffondendosi soprattutto sulle funzioni della Scuola elementare propriamente detta e di quella del lavoro e affermando come nella passata scuola agno stica prima del Fascismo la Scuo la accogliesse lo scolaro, fino ad oggi e dal 1922 accogliesse lo scolaro-Balilla; da oggi in poi essa accoglierà il Balilla-scolaro. In seguito il Provveditore agli Studi prof. Carlo Lagomagg'ore ha trattato della scuola media mettendo in rilievo l'opera del Farivoluzionario nella seismo rivoluzionano nena scuo- .pla intesa nel senso borghese. Con,1 ri t+q rì o 11 '.) Goti ni a it rt niiAiin ' la Carta della Scuola un nuovo aspetto politico sociale assume questa branchia di vita, poiché la carriera degli studi, attraverso i Collegi di Stato è aperta a chi ne ha i meriti e non subordinata al solo censo. Ha illustrato altresì l'importanza della nuova poss'bilità offerta ai giovani di scegliere con cognizione di causa l'indirizzo da seguire e la carriera da scegliere. In seguito 11 prof. Piero Bodda, della nostra Università e fiduciario per i professori universitari dell'A.F.S. ha trattato con alta competenza dei riflessi della Carta sugli studi degli Atenei e delle Scuole superiori. E' stato applauditissimo. Si sono quindi susseguiti a parlare di diversi temi, tutti di albissimo interesse e teorico e pra tico, diversi Insegnanti: il prof. Scaglione, fiduciario per gli insegnanti delle Scuole elementari, il prof. Badellino per gli insegnanti delle scuole medie, il direttore didattico Castagnero, il prof. Dino Gribaudl dell'Istituto di Magistero, i professori Grosso e De Macco dell'Università, applauditissimi. Quindi il prof. Osella preside di liceo scientifico, l'insegnante Scolastica, il dott. Boaro di una scuola materna, l'ing. Luraschi dell'Istituto industriale '< P. Deipiano », e altri, seguiti tutti con grande interesse dal Sottosegretario, dal Prefetto e dall'uditorio, hanno portato efficaci considerazioni- sulla Riforma. Le conclusioni Dopo i diversi interlocutori, il Sottosegretario si è levato a parlare per riassumere i lavori del Convegno. SS è vivamente compiaciuto per gli argomenti trattati dichiarando di portare al Ministro Bottai la voce sentita. In seguito egli ha esposto con alta parola i motivi ideali e pratici della Carta della Scuola, trattando con profonda competenza e lucida sintesi diversi problemi prospettati nel convegno e rispondendo punto per punto con estrema obiettività ad ognuno del presenti che si era levato a parlare. L'alata e dotta parola del Sottosegretario è stata sottolineata da fervidissimi applausi e da grandi acclamazioni al Duce. Ecco la mozione del Convegno proposta dal Presidente dell'Isti luto, dal Rettore Magnifico, dal Provveditore e dall'Ass. Fascista della "Scuola: «.Le forze di ogni ordine della Scuola torinese, in vitate dall'Istituto di Cultura Fascista, presiedute dal Sottosegretario di Stato Riccardo Del Giudice, in rappresentanza del Ministro Giuseppe Bottai, riconoscono nella Carta della Scuola lo strumento originale novatore e costruttore destinato al potenziamento del servizio scolastico per la formazione delle nuove generazioni ai fini supremi dello Stato Fascista; affermano di voler unire corporativamente tutte le energie per dare il massimo contributo alla realizzazione delle Dichiarazioni, consapevoli del compito primario e fondamentale riservato alla Scuola per sollecitare, valorizzare, celebrare — negli sviluppi della civiltà del lavoro alimentata dalla Rivoluzione continua' le virtù della razza romano-italica dal genio del Duce condotta al primato civile e morale ». . S. E. Del Giudice ha poi inviato messaggi al Segretario del Partito, al Ministro dell'E. N. e al Pre3idente dell'I. N. di C. F.

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Torino