400 AEROPLANI RUSSI sull'eroica Finlandia

400 AEROPLANI RUSSI sull'eroica Finlandia 400 AEROPLANI RUSSI sull'eroica Finlandia Soltanto a Helsinki 9 morti - I docks del porto in fiamLa fiera calma dei finnici, che abbattono 20 appa¬ ine recchi sovietici - L'incerto esito della battaglia di Salla (Dal nostro Inviato) Helsinki, 13 gennaio. Sono tornati. Molato) ha mantenuto la sua parola. Il vento ha spazzato via dal cielo le nuvole e subito hanno fatto la loro comparsa, gli aeroplani russi. Sono tornati ieri in tutti i cieli della Finlandia, distruggendo con precisione ed abbondanza di bombe da trecento ch~i la stazione radio di Laliti — la maggiore di tutta la Finlandia— bombardando Turku, (Aabo), Vaasa, Pori e seminando d'incendi e di dolore tutte le città prese di mira. Poi sono stati battuti nitri bersagli di minore importanza ed Helsinki è stata sorvolata senza danni. Ma a Tiirku ieri hanno mirato giusto e tutta la Finlandia meridionale è rimasta isolata dal mondo, perchè i telefoni ed i telegrafi erano saltati. Situazione seria Anche nel Nord, bombardamenti a tutto spiano. Kemi colpita, i ponti di Tornio centrati una seconda volta (ma della prima ad ^MnkTnon se n'è TapuTo nulla?, 'Rovaniemi paralizzata. Il comunìicato serale diceva: «Nessuna noìvità dal fronte dì battaglia », ma -s» sapeva che a Salla le cose si [complicavano sempre piy ma si \saveva che da molti giorni non \ne%ioa e con ventì centimetri di i„el.e f)elata a ()ioco é più facile pej curri, «etilati che per le pat \ tu glie sciatori. Non venivano apprese con la «0?!<a gioia le ulteriori notìzie da ! Suomnssalmi che il bottino era i's'"Pe''-!0'e "-' cinquecento milioni di i , a o è marchi; che le truppe sovietiche erano composte da siberiani; che il defunto generale comandante la ////.r/ divisione era sino a poco tempo fa comandante militare nella regione dì Omsk; che i soldati russi vanno tutti in guerra con in tasca il « manuale del perfetto sciatore », un libretto pieno di umoristici e pazzeschi disegni co-] me quello di un nomo ritto sugli]sci che lancia una bomba a mano,\manovra materialmente ini possi-bile ad eseguirsi; che a Suomus-salmi erano state arrestate dodìci.spie, nove delle quali erano state passate per le urini e dopo iese-dizione ci si era accorti che nnodei giustiziati era una giovane donna vestita da uomo e coi capelli tagliati cortissimi: che nel bottino di guerra erano stati rinvenuti numerosi cannoni Bofors. catturati tre mesi orsono dai russi in Polonia. Tutte queste notizie passavano quasi inascoltate, per che anche noi giornalisti. sapendoche non avremmo udito la vocedel nostro .stenografo, vivevamouna dolorosa.giornata di onerraAIl bombardamento di Laliti hadistrutto la principale stazioneadio della Finlandia. Di potenza'Jpiuttosto limitata, questa stazione,trasmittente era già da tempopresa di mira da Mosca, che emet-Uleva senza soste un lungo fischio i |s«7Za stesso- lunghezza d'onda pcr\inipedire alle gènti di udire le pa-\rote di verità e di dolore dell'ag-\qredita Finlandia. Ma questa «guerra delle onde» non dava i effetti sufficienti. . \pMari* è -tittrni'è 'fra-1 enfili iiiuiic c idi uic na i il vili lli Europa pochi uditori poteva- no intendere gli annunciatori di Lathì. ma la popolazione russa di'JLeningrado udiva ed ascoltava. \Allora comparvero gli aerei;' sbagliarono una, due. dieci volte, ma ieri hanno fatto centro. Quan-te sono le vittime di ieri? Forse nessuno lo saprà mai. Ma quante sono le vittime di oggi-! Perchè anche oggi i russi sono tornati, Nuvole bassissime correvano, spin-'te dal vento, nel cielo della capi- tale. rendendo immensamente di]-, ficìle la sorveglianza contro gli attacchi aerei. Dal resto della Fin-'landia le notizie cominciavano al giungere ancora: Tnrku, Vaasa,'Kemi, Kouvala. bombardate. Po- chi minuti dopo le 2, mentre se- devamo a colazione, l'urlo delle sirene lacerava l'aria, ma dopo] pochi secondi una serie di detona-]zioni seminò la morte, proprio] nella zona dove avvenne il boni-] bardamento del 30 novembre. La'difesa antiaerea di Helsinki eraìstata sorpresa. ,Dal salone ebbimo come l'im-[pressione che una mitragliatrice^ jiii i in l> 111 ri) It i ■ il l ■ il ■ li ■ I l i stesse sparando sotto le finestre e balzammo fuori. Ma tutto era quieto. Vedemmo, a circa seicento metri di quota, tre bimotori in formazione, che fuggivano verso Sud. Una colonna di fumo nero saliva nel cielo limpido, spiegata dal vento, in direzione del porto occidentale. Per le strade comparvero le autopompe dei vìgili del fuoco, le bianche vetture della. Croce Rossa, gli autocarri dei soldati. Nel porto i docks bruciano. Gli cMfrfclttapparecchi russi hanno seminatoi circa duecento bombe incendiarie, degli spezzoni di 3, 5 chili, e que-\ sto spiega come da /ontano noi avessimo potuto credere che una m\tragliairice fosse in azione. An- ; ehe questa volta i russi hanno col-\ Npìto giusto. L'edifìcio nel quale sono tutti gli uffici portuali e doganali è distrutto. Nove morti, si dice, tra cui tre donne. Altre bombe sono cadute nella piazza, e la bianca superficie nevosa è macchiata da grandi buchi neri di terra. Una fabbrica di cioccolato cdsemD]'a uscire da un terremoto, con tut(c le finestre sfondate ed ««« »r""^,/?rJ^/»f„f ^« ««;I nf™ <-»e non hanno mai visto 'a, ""B- l „ Ma la calma degli uomini e del- Je donne che lavorano è meravi-[™gliosa. Nessuno piange, neppure ari moglie di un impiegato, che ÌBUflunta pallida come una morta ed\'L'"' chiesto Pie'.l',)o del suPut.0 rispondere, e ora, accanto notizie del marito. im-\tporto. Nessuno le ha l(/i" guarda in silenzio le fiam-\s»c che divorano il caseggiato nel,vQuale si trova ancora, forse, il corP° del marito. In Finlandia la popolazione ha da lungo tempo im- rzaWTat°-'% »<»» tasterai èfMggire la.. crune. La donna guarda e tace] econ lo sguardo fisso pieno di ta-ìrcite domande. Poi se ne va e noiì eJucciamo finta di nulla, perchè<Pnon sappiamo che contegno darci, jto I russi cominciano a bombar- bdare con precisione; la Finlandia ghu bisogno di aeroplani, di rapidi, ~caccia per proleggersi contro Is\ fcentinaia di bombardieri che ogni egiorno, da oltre sei settimane, sol-, scano i cieli insanguinando la ter- '•ra. Oltre quattrocento apparecchi] uhanno oggi volato sulla Finlandia,' »anciando circa tremila bombe.'sTonnellate di esplosivi hanno col-, cpilo città e paesi, seminando la'dmorte. A Hijvinkàd, la linea ferro-'tviaria è saltata. A Turku (Aabo) irl porto è stato nuovamente boni- tbardato. Vaasa ha vissuto tre oreiqdi terrore. In tutta la silenziosaì aerra finlandese la morte è in ag-\cguato fra V, nuvole, colpisce esse-] dri indifesi che soffrono Iti più bruale, la più inumana, la più infane delle aggressioni. Ma non un, svìnbgemito sale da questa patria di5 eroi. Si serrano i denti e si decide!redi tenere sempre più duro. iloDal fronte nulla di nuovo, sc-ÌU 1111 ■ ■ ■ ■ i in lilliiillllllilliiliiiiiiliiiiiliil condo le comunicazioni ufficiali. Ma a Salla la situazione viene confermata come molto difficile. I russi hanno ricevuto notevoli rinforzi ed attualmente stanno cercando di scalzare i finlandesi dalle loro posizioni. Finora, però, le truppe sovietiche non hanno potuto conseguire nessun vantaggio. Felice Belletti Nii di filii Case di Vijpuri in fiamme, dopo un bombardamento aereo, t d 400 AEROPLANI RUSSI sull'eroica Finlandia 400 AEROPLANI RUSSI sull'eroica Finlandia Soltanto a Helsinki 9 morti - I docks del porto in fiamLa fiera calma dei finnici, che abbattono 20 appa¬ ine recchi sovietici - L'incerto esito della battaglia di Salla (Dal nostro Inviato) Helsinki, 13 gennaio. Sono tornati. Molato) ha mantenuto la sua parola. Il vento ha spazzato via dal cielo le nuvole e subito hanno fatto la loro comparsa, gli aeroplani russi. Sono tornati ieri in tutti i cieli della Finlandia, distruggendo con precisione ed abbondanza di bombe da trecento ch~i la stazione radio di Laliti — la maggiore di tutta la Finlandia— bombardando Turku, (Aabo), Vaasa, Pori e seminando d'incendi e di dolore tutte le città prese di mira. Poi sono stati battuti nitri bersagli di minore importanza ed Helsinki è stata sorvolata senza danni. Ma a Tiirku ieri hanno mirato giusto e tutta la Finlandia meridionale è rimasta isolata dal mondo, perchè i telefoni ed i telegrafi erano saltati. Situazione seria Anche nel Nord, bombardamenti a tutto spiano. Kemi colpita, i ponti di Tornio centrati una seconda volta (ma della prima ad ^MnkTnon se n'è TapuTo nulla?, 'Rovaniemi paralizzata. Il comunìicato serale diceva: «Nessuna noìvità dal fronte dì battaglia », ma -s» sapeva che a Salla le cose si [complicavano sempre piy ma si \saveva che da molti giorni non \ne%ioa e con ventì centimetri di i„el.e f)elata a ()ioco é più facile pej curri, «etilati che per le pat \ tu glie sciatori. Non venivano apprese con la «0?!<a gioia le ulteriori notìzie da ! Suomnssalmi che il bottino era i's'"Pe''-!0'e "-' cinquecento milioni di i , a o è marchi; che le truppe sovietiche erano composte da siberiani; che il defunto generale comandante la ////.r/ divisione era sino a poco tempo fa comandante militare nella regione dì Omsk; che i soldati russi vanno tutti in guerra con in tasca il « manuale del perfetto sciatore », un libretto pieno di umoristici e pazzeschi disegni co-] me quello di un nomo ritto sugli]sci che lancia una bomba a mano,\manovra materialmente ini possi-bile ad eseguirsi; che a Suomus-salmi erano state arrestate dodìci.spie, nove delle quali erano state passate per le urini e dopo iese-dizione ci si era accorti che nnodei giustiziati era una giovane donna vestita da uomo e coi capelli tagliati cortissimi: che nel bottino di guerra erano stati rinvenuti numerosi cannoni Bofors. catturati tre mesi orsono dai russi in Polonia. Tutte queste notizie passavano quasi inascoltate, per che anche noi giornalisti. sapendoche non avremmo udito la vocedel nostro .stenografo, vivevamouna dolorosa.giornata di onerraAIl bombardamento di Laliti hadistrutto la principale stazioneadio della Finlandia. Di potenza'Jpiuttosto limitata, questa stazione,trasmittente era già da tempopresa di mira da Mosca, che emet-Uleva senza soste un lungo fischio i |s«7Za stesso- lunghezza d'onda pcr\inipedire alle gènti di udire le pa-\rote di verità e di dolore dell'ag-\qredita Finlandia. Ma questa «guerra delle onde» non dava i effetti sufficienti. . \pMari* è -tittrni'è 'fra-1 enfili iiiuiic c idi uic na i il vili lli Europa pochi uditori poteva- no intendere gli annunciatori di Lathì. ma la popolazione russa di'JLeningrado udiva ed ascoltava. \Allora comparvero gli aerei;' sbagliarono una, due. dieci volte, ma ieri hanno fatto centro. Quan-te sono le vittime di ieri? Forse nessuno lo saprà mai. Ma quante sono le vittime di oggi-! Perchè anche oggi i russi sono tornati, Nuvole bassissime correvano, spin-'te dal vento, nel cielo della capi- tale. rendendo immensamente di]-, ficìle la sorveglianza contro gli attacchi aerei. Dal resto della Fin-'landia le notizie cominciavano al giungere ancora: Tnrku, Vaasa,'Kemi, Kouvala. bombardate. Po- chi minuti dopo le 2, mentre se- devamo a colazione, l'urlo delle sirene lacerava l'aria, ma dopo] pochi secondi una serie di detona-]zioni seminò la morte, proprio] nella zona dove avvenne il boni-] bardamento del 30 novembre. La'difesa antiaerea di Helsinki eraìstata sorpresa. ,Dal salone ebbimo come l'im-[pressione che una mitragliatrice^ jiii i in l> 111 ri) It i ■ il l ■ il ■ li ■ I l i stesse sparando sotto le finestre e balzammo fuori. Ma tutto era quieto. Vedemmo, a circa seicento metri di quota, tre bimotori in formazione, che fuggivano verso Sud. Una colonna di fumo nero saliva nel cielo limpido, spiegata dal vento, in direzione del porto occidentale. Per le strade comparvero le autopompe dei vìgili del fuoco, le bianche vetture della. Croce Rossa, gli autocarri dei soldati. Nel porto i docks bruciano. Gli cMfrfclttapparecchi russi hanno seminatoi circa duecento bombe incendiarie, degli spezzoni di 3, 5 chili, e que-\ sto spiega come da /ontano noi avessimo potuto credere che una m\tragliairice fosse in azione. An- ; ehe questa volta i russi hanno col-\ Npìto giusto. L'edifìcio nel quale sono tutti gli uffici portuali e doganali è distrutto. Nove morti, si dice, tra cui tre donne. Altre bombe sono cadute nella piazza, e la bianca superficie nevosa è macchiata da grandi buchi neri di terra. Una fabbrica di cioccolato cdsemD]'a uscire da un terremoto, con tut(c le finestre sfondate ed ««« »r""^,/?rJ^/»f„f ^« ««;I nf™ <-»e non hanno mai visto 'a, ""B- l „ Ma la calma degli uomini e del- Je donne che lavorano è meravi-[™gliosa. Nessuno piange, neppure ari moglie di un impiegato, che ÌBUflunta pallida come una morta ed\'L'"' chiesto Pie'.l',)o del suPut.0 rispondere, e ora, accanto notizie del marito. im-\tporto. Nessuno le ha l(/i" guarda in silenzio le fiam-\s»c che divorano il caseggiato nel,vQuale si trova ancora, forse, il corP° del marito. In Finlandia la popolazione ha da lungo tempo im- rzaWTat°-'% »<»» tasterai èfMggire la.. crune. La donna guarda e tace] econ lo sguardo fisso pieno di ta-ìrcite domande. Poi se ne va e noiì eJucciamo finta di nulla, perchè<Pnon sappiamo che contegno darci, jto I russi cominciano a bombar- bdare con precisione; la Finlandia ghu bisogno di aeroplani, di rapidi, ~caccia per proleggersi contro Is\ fcentinaia di bombardieri che ogni egiorno, da oltre sei settimane, sol-, scano i cieli insanguinando la ter- '•ra. Oltre quattrocento apparecchi] uhanno oggi volato sulla Finlandia,' »anciando circa tremila bombe.'sTonnellate di esplosivi hanno col-, cpilo città e paesi, seminando la'dmorte. A Hijvinkàd, la linea ferro-'tviaria è saltata. A Turku (Aabo) irl porto è stato nuovamente boni- tbardato. Vaasa ha vissuto tre oreiqdi terrore. In tutta la silenziosaì aerra finlandese la morte è in ag-\cguato fra V, nuvole, colpisce esse-] dri indifesi che soffrono Iti più bruale, la più inumana, la più infane delle aggressioni. Ma non un, svìnbgemito sale da questa patria di5 eroi. Si serrano i denti e si decide!redi tenere sempre più duro. iloDal fronte nulla di nuovo, sc-ÌU 1111 ■ ■ ■ ■ i in lilliiillllllilliiliiiiiiliiiiiliil condo le comunicazioni ufficiali. Ma a Salla la situazione viene confermata come molto difficile. I russi hanno ricevuto notevoli rinforzi ed attualmente stanno cercando di scalzare i finlandesi dalle loro posizioni. Finora, però, le truppe sovietiche non hanno potuto conseguire nessun vantaggio. Felice Belletti Nii di filii Case di Vijpuri in fiamme, dopo un bombardamento aereo, t d

Persone citate: Felice Belletti Nii, Salla