LA POLITICA DI ROMA seguita attentamente dai neutri di Concetto Pettinato

LA POLITICA DI ROMA seguita attentamente dai neutri LA POLITICA DI ROMA seguita attentamente dai neutri . Berna, 13 gennaio. Secondo dispacci inviati al Bund da Belgrado, sebbene non si ritenga probabile che il Governo bulgaro accetti l'invito rivoltogli di partecipare alla conferenza balcanica del 2 febbraio, non è da escludere che esso dia al suo Ministro locale l'incarico di tenersi in contatto con la conferenza stessa analogamente a quanto si prevede faranno i Ministri d'Italia e d'Ungheria. La riunione di Belgrado assumerebbe pertanto l'aspetto di una assemblea plenaria delle Potenze interessate alla pace della penisola ed il suo lavoro ne risulterebbe notevolmente agevolato. In quanto alle prospettive consentite dalla conferenza, la Neue Ziircher Zeitung inclina a credere che esse siano migliori di quello che potrebbero lasciar supporre le voci messe in giro dal Daily Telegraph circa pretesi tentativi di Berlino per ostacolarne il successo. Secondo il corrispondente da Budapest dell'organo zurighese, Italia e Turchia lavorerebbero attualmente di conserva per giungere l'una ad un miglioramento dei rapporti, romeno-magiari e l'altra al miglioramento dei rapporti bulgaro-romeni. Il primo indizio della confortante evoluzione in corso nelle direttive del Governo di Sofia, evoluzione segnalata d'altra parte anche dall'Oeuvre di Parigi, è consistito nel giudizio della Neue Ziircher Zeitung nel trasferimento ad Ankara del Ministro bulgaro a Bucarest, Kirof, e nel trasferimento a Mosca del Ministro bulgaro ad Ankara. Ma la prova definitiva della nuova atmosfera creatasi fra Turchia e Bulgaria vien salutata dalle Basler Nachrichten nell' incontro fra il Presidente del Consiglio di Bulgaria ed il segretario generale del Ministero degli Esteri turco, Nemencioglu, e nella decisione presa oggi di ritirare rispettivamente le truppe poste al presidio della frontiera comune. In quanto alle intenzioni della Romania gli informatori svizzeri sono del parere che Re Carol non piglierà nessuna decisione prima della conferenza di Belgrado. Circa l'atteggiamento del Governo jugoslavo i cui umori tuttora incerti nei riguardi della Russia non sono un mistero per nessuno, iai7\7pi,p 7.»rrher Zeituna SDera chelMene Zia enei zeitung apera cne la presenza nel Gabinetto di unjuomo come Macek, immune al pa-jri di tutti i croati da ogni pregili- diziale panslavistica, favorirà per!lo meno l'adozione di una poli-1 tica che riesca a conciliare la neu- trama con 1p psisrpnze del fronte tralita con le esigenze aei ironie dìfensivo contro 1 espansione del Lbolscevismo. Scarso credito si attribuisce invece qui al dispaccio da Bucarest diramato dall' United Press secondo cui l'Italia avrebbe chiesto alla. Turchia la facoltà di- stabilire due basi navali sulla costa meridionale del Mar Nero a titolo di misura precauzionale contro eventuali tentativi di pressióne dei Sovieti sui Balcani. E diciamo scarso credito non già perchè si contesti che la creazione di basi navali italiane a Sinope, a Trebisonda o in altri punti della costa anatolica sarebbe di grande efficacia per tenere a freno l'espansionismo russo in direzione dei Dardanelli, ma perchè nella notizia in questione, che la Gazette de Lausanne qualifica di « sensazionale », si vede soprattutto un tentativo per riattizzare le diffidenze turche contro l'Italia proprio nel momento in cui fra i due Governi sembra stabilirsi un'atmosfera reciprocamente più fiduciosa. Nell'opporre alla voce che vi riferiamo i più espressi riserbi, la stampa svizzera ne approfitta per ricordare che nelle attuali circostanze i massimi sforzi dovrebbero invece essere fatti onde avvicinare Ankara e Roma. A proposito della Turchia la Tribune de Lausanne crede di poter asserire che da più lati si lavora sott'acqua a rendere inevitabile un suo conflitto con la Russia. Tale conflitto presenterebbe infatti, si dice, per la Germania il vantaggio di obbligare Stalin a disinteressarsi del Baltico e di offrire al Reich nel vicino Oriente la occasione di interventi remuneratoli particolarmente contro Ankara, colpevole di aver posta la propria economia sotto il controllo dei franco-inglesi, e per le Potenze occidentali il vantaggio di facilitare un intervento italiano, di mettere la mano sui petroli del Caucaso e di assicurarsi una buona testa di ponte contro ogni eventuale tentativo russo contro l'Afghanistan e le Indie. Sempre con riferimento alla situazione diplomatica italiana il corrispondente da Amsterdam delle Basler Nachrichten ra&nd&al suo giornale che il viaggio di Colijn a Roma è seguito negli am-bienti olandesi col più vivo inte-resse. Si ritiene generalmente che la presa di contatto fra l'ex-presi- i„i ^„„cj„n„ .,i )i dente del Consiglio ed il conteCiano sia sintomatica, date lepubbliche dichiarazioni di Cohjn sulla pace ed il desiderio del Go- verno dell'Aja di informarsi del- l'orientamento politico italiano sia in rapporto al pericolo sovietico sia in rapporto alla politica di pa-ce di Roosevelt, del Papa e del ge nerale Franco. Lo stesso giornale avvicina le notizie di cui sopra all'udienza accordata ieri dal Re del Belgio all'Ambasciatore belga a Roma. Concetto Pettinato LA POLITICA DI ROMA seguita attentamente dai neutri LA POLITICA DI ROMA seguita attentamente dai neutri . Berna, 13 gennaio. Secondo dispacci inviati al Bund da Belgrado, sebbene non si ritenga probabile che il Governo bulgaro accetti l'invito rivoltogli di partecipare alla conferenza balcanica del 2 febbraio, non è da escludere che esso dia al suo Ministro locale l'incarico di tenersi in contatto con la conferenza stessa analogamente a quanto si prevede faranno i Ministri d'Italia e d'Ungheria. La riunione di Belgrado assumerebbe pertanto l'aspetto di una assemblea plenaria delle Potenze interessate alla pace della penisola ed il suo lavoro ne risulterebbe notevolmente agevolato. In quanto alle prospettive consentite dalla conferenza, la Neue Ziircher Zeitung inclina a credere che esse siano migliori di quello che potrebbero lasciar supporre le voci messe in giro dal Daily Telegraph circa pretesi tentativi di Berlino per ostacolarne il successo. Secondo il corrispondente da Budapest dell'organo zurighese, Italia e Turchia lavorerebbero attualmente di conserva per giungere l'una ad un miglioramento dei rapporti, romeno-magiari e l'altra al miglioramento dei rapporti bulgaro-romeni. Il primo indizio della confortante evoluzione in corso nelle direttive del Governo di Sofia, evoluzione segnalata d'altra parte anche dall'Oeuvre di Parigi, è consistito nel giudizio della Neue Ziircher Zeitung nel trasferimento ad Ankara del Ministro bulgaro a Bucarest, Kirof, e nel trasferimento a Mosca del Ministro bulgaro ad Ankara. Ma la prova definitiva della nuova atmosfera creatasi fra Turchia e Bulgaria vien salutata dalle Basler Nachrichten nell' incontro fra il Presidente del Consiglio di Bulgaria ed il segretario generale del Ministero degli Esteri turco, Nemencioglu, e nella decisione presa oggi di ritirare rispettivamente le truppe poste al presidio della frontiera comune. In quanto alle intenzioni della Romania gli informatori svizzeri sono del parere che Re Carol non piglierà nessuna decisione prima della conferenza di Belgrado. Circa l'atteggiamento del Governo jugoslavo i cui umori tuttora incerti nei riguardi della Russia non sono un mistero per nessuno, iai7\7pi,p 7.»rrher Zeituna SDera chelMene Zia enei zeitung apera cne la presenza nel Gabinetto di unjuomo come Macek, immune al pa-jri di tutti i croati da ogni pregili- diziale panslavistica, favorirà per!lo meno l'adozione di una poli-1 tica che riesca a conciliare la neu- trama con 1p psisrpnze del fronte tralita con le esigenze aei ironie dìfensivo contro 1 espansione del Lbolscevismo. Scarso credito si attribuisce invece qui al dispaccio da Bucarest diramato dall' United Press secondo cui l'Italia avrebbe chiesto alla. Turchia la facoltà di- stabilire due basi navali sulla costa meridionale del Mar Nero a titolo di misura precauzionale contro eventuali tentativi di pressióne dei Sovieti sui Balcani. E diciamo scarso credito non già perchè si contesti che la creazione di basi navali italiane a Sinope, a Trebisonda o in altri punti della costa anatolica sarebbe di grande efficacia per tenere a freno l'espansionismo russo in direzione dei Dardanelli, ma perchè nella notizia in questione, che la Gazette de Lausanne qualifica di « sensazionale », si vede soprattutto un tentativo per riattizzare le diffidenze turche contro l'Italia proprio nel momento in cui fra i due Governi sembra stabilirsi un'atmosfera reciprocamente più fiduciosa. Nell'opporre alla voce che vi riferiamo i più espressi riserbi, la stampa svizzera ne approfitta per ricordare che nelle attuali circostanze i massimi sforzi dovrebbero invece essere fatti onde avvicinare Ankara e Roma. A proposito della Turchia la Tribune de Lausanne crede di poter asserire che da più lati si lavora sott'acqua a rendere inevitabile un suo conflitto con la Russia. Tale conflitto presenterebbe infatti, si dice, per la Germania il vantaggio di obbligare Stalin a disinteressarsi del Baltico e di offrire al Reich nel vicino Oriente la occasione di interventi remuneratoli particolarmente contro Ankara, colpevole di aver posta la propria economia sotto il controllo dei franco-inglesi, e per le Potenze occidentali il vantaggio di facilitare un intervento italiano, di mettere la mano sui petroli del Caucaso e di assicurarsi una buona testa di ponte contro ogni eventuale tentativo russo contro l'Afghanistan e le Indie. Sempre con riferimento alla situazione diplomatica italiana il corrispondente da Amsterdam delle Basler Nachrichten ra&nd&al suo giornale che il viaggio di Colijn a Roma è seguito negli am-bienti olandesi col più vivo inte-resse. Si ritiene generalmente che la presa di contatto fra l'ex-presi- i„i ^„„cj„n„ .,i )i dente del Consiglio ed il conteCiano sia sintomatica, date lepubbliche dichiarazioni di Cohjn sulla pace ed il desiderio del Go- verno dell'Aja di informarsi del- l'orientamento politico italiano sia in rapporto al pericolo sovietico sia in rapporto alla politica di pa-ce di Roosevelt, del Papa e del ge nerale Franco. Lo stesso giornale avvicina le notizie di cui sopra all'udienza accordata ieri dal Re del Belgio all'Ambasciatore belga a Roma. Concetto Pettinato

Persone citate: Basler, Re Carol, Roosevelt, Stalin