DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Chiacchiere - « Kean » - Prime fuori di casa Shavv Gli altoparlanti chiacchierano troppo. Ovvero, in ogni Paese, gli autori dei dialoghi per /i/m raramente conoscono quella non piccola virtù che è tutta nello sfrondare, Noti già per giungere al sommario: ma all'essenziale. L'arte è tutta essenziale. Quella cinematografica per forza di cose è molto sovente una pseudo-arte, un'arte « applicata », discretamente approssimativa; tua a leggere un « buon » dialogo cinematografico si è quasi sempre sorpresi dalla sua apparente secchezza; perchè quelle battute, in un buon film, hanno da essere, più che il supporto, la vibrazione e il complemento della prepotente, dominante immagine. Prima che il cinema apparisse ai nostri orizzonti, quella teatrale pareva l'arte (o il mestiere, a se concia dei casi) che maggiormen te dovesse giovarsi dello scorcio, d'una incalzante rapidità di ritmo e d'allusioni. I tre atti erano un dominio assai breve, forzatamen te parevano costringere alla rinuncia di ogni disgrcssione; tanto che il « dialogo tutta azione, » fu in un certo periodo, la croce e la delizia di quanti volessero scrivere per la ribalta. Ma se là un atto intero poteva pur sempre avere tutto il respiro di un ampio, ricco, fluente capitolo, sullo schermo l'atto, ovvero la sequenza, è costretto entro i limiti di un serrato paragrafo, sovente d'un semplice capoverso. Motte « situazioni» cinematografiche hanno la durata di due, tre minuti. In quei due, tre minuti l'inquadratura va- ria dieci, quindici, venti volte; f[ta sequenza precedente e quella seguente muteranno magari r«di- calmente di luogo, di tempo, di «situazione». Il dialogo, allora, si trova come in un minuscolo lettodi Procuste, con difficolta da fare talvolta e a tutta prima fremere di sdegno chi sia nato scrittore, e scrittore vero, che quasi vi vedrà l'impossibilità di esprimersi. Ma. se il vero scrittore le sue difficoltà, grandi o piccole, presto o tardi sa risolverle (e si hanno infatti scrittori di cinema che sono giunti quasi a uno stile), il mestierante crede di eluderle non già mirando all'essenziale, ma donando al suo approssimativo, e magari inutile, un ritmo sincopato, ora telegrafico ora quasi- epilettico. Ciò che conta è quello che s'ha da dire, non hi vernice con la quale lo si tinge. E troppe voi te, in una cifra appurentementecmematografica, si odono parole eparole mutili; oppure, senza o7ct«- no Jificessird, si affida al rncro)ifociò che lo schermo potrebbe moHopiù. efficacemente far vivere e ve-dere. E per questa via si giungealla chincaglieria verbosa, aglimutih saluti, ai « Già già » che nondicono nulla, ai « Oh, ecco il tre- no» (e il treno lo vediamo), <n « Muoio » (e lo vediamo morire, il poveretto), ai -(Ieri sera c'erava- mo anche noi » (e già lo sappiamo, noi e quelle ombre). Non appena, in un buon film, si stende una ampia pausa di silen zio, e tutto si affida in quella p««-sa all'immagine che tutto espri-me: sùbito sentite nella sala, fra gli spettatori, aleggiare, un altro diverso, attento silenzio. Quando il dialogo è davvero necessario ed essenziale, avvertite .allora nello spettatore come una particolare tensione, dedicata al dover seguire con lo sguardo una vicenda quasi ossessiva, e al dovere contemporaneamente >ion perdere sillaba di quelle poche parole che, a quella vicenda, danno il necessario ac cento. Ma quando il film si fa ver-\ ooso e verboso soltanto, colpi di-.tosse, e assestamenti di soprabito',0 di cappellino, e il pensare che ' forse, fuori, si è lasciata l'autolaperta, e che il film è parecchio'è femmina; anzi, donnetta. * * noioso. Quale pover'uomo non si è sentito tutto e semplicemente]esasperar.e, sia pure sforzandosi di1 star calmo, e magari di un poro'sorridere, a certe femminili prò- flùvie? Ebbene, in quei casi.il film 'Una riduzione di Kean (ovvero « Genio e sregolatezza ») sta prò-iducendo la «Scalerà», per la re-lgià di Guido Brignone, con PaolaiBarbara, Erminio Spalla, Giulio |Donadio. Elli Parvo e Dino Di Lu-|ca. — La nuova editrice « AndrosFllm » sta allestendo Bazar delie idee, regista Marcello Albani, interpreti Lilian Herwmann, Dimitri Murat e Anita Farra. — Paola Barbara e Sergio Tofano interpreteranno, negli studi, di Tirre- nia. La corona di Strass, dalla commedia di Ugo Falena. — La « Incom » annuncia un corto metrag l^ 5 mjw„fj con un umoristi ita\hani) ne) quale appariranno Mo scai Metz, Campanile, Trilussa, |Zavattini Steno, De Torres e altri [ancora. _ 7 predoni del Sahara, \a noto romanzo di Emilio Salgari, Lffr|rS, ii soggetto a un film del\Vfi Europa ». _ L'assedio dell'Al\cniari diretto da Augusto Genina, è alle sue ultime riprese. ■ Un'al Genius tra nuova casa editrice, la o Pi Lyno Guai- Fiìm K sta preparando Ponzio Pi i„in, dal volume di I Stoccolma * * è diventata la cit- jrà preferita per il « lancio » dei \nuovi film francesi. Le «prime» .importanti che fino a quattro mesi or sono erano naturalmente riservate ai più lussuosi schermi parigini, sono ora costrette a emigra-re. Dopo La carretta fantasma, diDuvivier, e dopo Cavalcata d'a-more, è ora la volta de La leggedel nord, di Feyder. I motivi, pertanto... trasloco? Il diminuito red-dito delle sale parigine. costrettea draconiane limitazioni di orari e di posti; e poiché quelle d/spo-sizioni si spera che siano fra nonmolto assai attenuate, cosi, nell'ut- tesa, Stnccolma servirà da tram-potino di lancio per i mercati stra-nierì; e con ogni probabilità i pa-rigbii saranno gli ultimi a vedere i loro film. ^ + * Dopo l'enorme successo di Pig- malionc, Shaw, come già qui sidisse, ha concesso che altre suecreature si avventurino per gli in-fidi ambienti cinematografici; apatto di poterne esercitare ogni tutela, soprattutto nei confrontideile sceneggiature, come erainfatti avvenuto per Pigmalione.L'ottantenne autore si sta facendo'jna « mano » cinematografica dav-vero di primissimo ordine; e lasceneggiatura di Pigmalione. conabilissime varianti e interpolazio-ni, era apparsa esemplare. Ora do vrebbero seguire // maggiore Barbara, Il dilemma del dottore. Cesare e Cleopatra, Il discepolo del diavolo, La milionaria, Santa Giovanna, Uomo e super-uomo. Interpreti de II maggiore Barbara saranno gli stessi di Pigmalione, Wendy Hiller e Leslie Howard; per Cesare e Cleopatra l'autore ha già espresso il desiderio che il film sia girato in Italia. * * Dall'inizio della guerra la penuria dei film in Olanda si fa sempre più sentire, data la crescente scarsità di pellicole americane, in¬ glesi e francesi; una delle maggiori società distributrici dell'Aja ha ora invitato i suoi aderenti a voler indicare quali dei vecchi film siano da loro ritenuti più adatti per essere rimessi in repertorio. — Presentazione a Bucarest di due film che devono essere considera ti come i prilli dovuti a una prodazione nazionale: Notte di ricordi e Fiamme di torcia, di Jon Ba highi. — Pinocchio di Disney opparirà a Londra in primavera; intanto un editore londinese sta approni andò un'edizione popolare, in centinaia di migliaia di copie, del volume di Collodi, per «lanciar- lo» all'apparizione del film Charles Boyer, mobilitato dai pri- mi di settembre, in seguito alle Uricissime pressioni di magnati di liojlywood, na av„t0 una licenza ,, scadenza indeterminata, ed è tornato a Culver City. — Jeanson, ,orae j; migliore soggettista frunce,,ei per aver pubblicato un ten delizioso articolo, è stato condanMU/0 <;a „M tribunale militare a cinque anni di carcere. — Via col vento, il filmone tratto dal notisUimo romanzo, è stato presentato co„ successo a New York. Durata de/Zo spettacolo, tre ore e quamn ,(,cjno,(e „llmiri. — Nella vana altesa che si riprenda una lavorazione cinematografica in Francia, quasi tutti gli interpreti lavorano alla ribalta; in una sola commedia, di Salacrou, sono apparsi André Luyuet e Fernand Grave}/, Rosine Deréan e Alice Cocca, Jean Mercanton e Pierre Renoir. — Miss Cavell, i/ film che Wilcox, con Anna Neagle, aveva finito qualche mese fa, e che ora si trova a essere un film di propaganda, non potrà apparire in Belgio; e anche in Francia si esita a proiettarlo, perchè i criteri della censura vi vietano tra l'altro i film di guerra. m g. Da « D III 88», un film d'aviazione di H. Maisch. Laura Solari è la protagonista di «Validità giorni dieci». Kirsten Heiberg in « Donne per Golden-HIII ». Assia Noris e Nazzari in « Centomila dollari » di Camerini. DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Chiacchiere - « Kean » - Prime fuori di casa Shavv Gli altoparlanti chiacchierano troppo. Ovvero, in ogni Paese, gli autori dei dialoghi per /i/m raramente conoscono quella non piccola virtù che è tutta nello sfrondare, Noti già per giungere al sommario: ma all'essenziale. L'arte è tutta essenziale. Quella cinematografica per forza di cose è molto sovente una pseudo-arte, un'arte « applicata », discretamente approssimativa; tua a leggere un « buon » dialogo cinematografico si è quasi sempre sorpresi dalla sua apparente secchezza; perchè quelle battute, in un buon film, hanno da essere, più che il supporto, la vibrazione e il complemento della prepotente, dominante immagine. Prima che il cinema apparisse ai nostri orizzonti, quella teatrale pareva l'arte (o il mestiere, a se concia dei casi) che maggiormen te dovesse giovarsi dello scorcio, d'una incalzante rapidità di ritmo e d'allusioni. I tre atti erano un dominio assai breve, forzatamen te parevano costringere alla rinuncia di ogni disgrcssione; tanto che il « dialogo tutta azione, » fu in un certo periodo, la croce e la delizia di quanti volessero scrivere per la ribalta. Ma se là un atto intero poteva pur sempre avere tutto il respiro di un ampio, ricco, fluente capitolo, sullo schermo l'atto, ovvero la sequenza, è costretto entro i limiti di un serrato paragrafo, sovente d'un semplice capoverso. Motte « situazioni» cinematografiche hanno la durata di due, tre minuti. In quei due, tre minuti l'inquadratura va- ria dieci, quindici, venti volte; f[ta sequenza precedente e quella seguente muteranno magari r«di- calmente di luogo, di tempo, di «situazione». Il dialogo, allora, si trova come in un minuscolo lettodi Procuste, con difficolta da fare talvolta e a tutta prima fremere di sdegno chi sia nato scrittore, e scrittore vero, che quasi vi vedrà l'impossibilità di esprimersi. Ma. se il vero scrittore le sue difficoltà, grandi o piccole, presto o tardi sa risolverle (e si hanno infatti scrittori di cinema che sono giunti quasi a uno stile), il mestierante crede di eluderle non già mirando all'essenziale, ma donando al suo approssimativo, e magari inutile, un ritmo sincopato, ora telegrafico ora quasi- epilettico. Ciò che conta è quello che s'ha da dire, non hi vernice con la quale lo si tinge. E troppe voi te, in una cifra appurentementecmematografica, si odono parole eparole mutili; oppure, senza o7ct«- no Jificessird, si affida al rncro)ifociò che lo schermo potrebbe moHopiù. efficacemente far vivere e ve-dere. E per questa via si giungealla chincaglieria verbosa, aglimutih saluti, ai « Già già » che nondicono nulla, ai « Oh, ecco il tre- no» (e il treno lo vediamo), <n « Muoio » (e lo vediamo morire, il poveretto), ai -(Ieri sera c'erava- mo anche noi » (e già lo sappiamo, noi e quelle ombre). Non appena, in un buon film, si stende una ampia pausa di silen zio, e tutto si affida in quella p««-sa all'immagine che tutto espri-me: sùbito sentite nella sala, fra gli spettatori, aleggiare, un altro diverso, attento silenzio. Quando il dialogo è davvero necessario ed essenziale, avvertite .allora nello spettatore come una particolare tensione, dedicata al dover seguire con lo sguardo una vicenda quasi ossessiva, e al dovere contemporaneamente >ion perdere sillaba di quelle poche parole che, a quella vicenda, danno il necessario ac cento. Ma quando il film si fa ver-\ ooso e verboso soltanto, colpi di-.tosse, e assestamenti di soprabito',0 di cappellino, e il pensare che ' forse, fuori, si è lasciata l'autolaperta, e che il film è parecchio'è femmina; anzi, donnetta. * * noioso. Quale pover'uomo non si è sentito tutto e semplicemente]esasperar.e, sia pure sforzandosi di1 star calmo, e magari di un poro'sorridere, a certe femminili prò- flùvie? Ebbene, in quei casi.il film 'Una riduzione di Kean (ovvero « Genio e sregolatezza ») sta prò-iducendo la «Scalerà», per la re-lgià di Guido Brignone, con PaolaiBarbara, Erminio Spalla, Giulio |Donadio. Elli Parvo e Dino Di Lu-|ca. — La nuova editrice « AndrosFllm » sta allestendo Bazar delie idee, regista Marcello Albani, interpreti Lilian Herwmann, Dimitri Murat e Anita Farra. — Paola Barbara e Sergio Tofano interpreteranno, negli studi, di Tirre- nia. La corona di Strass, dalla commedia di Ugo Falena. — La « Incom » annuncia un corto metrag l^ 5 mjw„fj con un umoristi ita\hani) ne) quale appariranno Mo scai Metz, Campanile, Trilussa, |Zavattini Steno, De Torres e altri [ancora. _ 7 predoni del Sahara, \a noto romanzo di Emilio Salgari, Lffr|rS, ii soggetto a un film del\Vfi Europa ». _ L'assedio dell'Al\cniari diretto da Augusto Genina, è alle sue ultime riprese. ■ Un'al Genius tra nuova casa editrice, la o Pi Lyno Guai- Fiìm K sta preparando Ponzio Pi i„in, dal volume di I Stoccolma * * è diventata la cit- jrà preferita per il « lancio » dei \nuovi film francesi. Le «prime» .importanti che fino a quattro mesi or sono erano naturalmente riservate ai più lussuosi schermi parigini, sono ora costrette a emigra-re. Dopo La carretta fantasma, diDuvivier, e dopo Cavalcata d'a-more, è ora la volta de La leggedel nord, di Feyder. I motivi, pertanto... trasloco? Il diminuito red-dito delle sale parigine. costrettea draconiane limitazioni di orari e di posti; e poiché quelle d/spo-sizioni si spera che siano fra nonmolto assai attenuate, cosi, nell'ut- tesa, Stnccolma servirà da tram-potino di lancio per i mercati stra-nierì; e con ogni probabilità i pa-rigbii saranno gli ultimi a vedere i loro film. ^ + * Dopo l'enorme successo di Pig- malionc, Shaw, come già qui sidisse, ha concesso che altre suecreature si avventurino per gli in-fidi ambienti cinematografici; apatto di poterne esercitare ogni tutela, soprattutto nei confrontideile sceneggiature, come erainfatti avvenuto per Pigmalione.L'ottantenne autore si sta facendo'jna « mano » cinematografica dav-vero di primissimo ordine; e lasceneggiatura di Pigmalione. conabilissime varianti e interpolazio-ni, era apparsa esemplare. Ora do vrebbero seguire // maggiore Barbara, Il dilemma del dottore. Cesare e Cleopatra, Il discepolo del diavolo, La milionaria, Santa Giovanna, Uomo e super-uomo. Interpreti de II maggiore Barbara saranno gli stessi di Pigmalione, Wendy Hiller e Leslie Howard; per Cesare e Cleopatra l'autore ha già espresso il desiderio che il film sia girato in Italia. * * Dall'inizio della guerra la penuria dei film in Olanda si fa sempre più sentire, data la crescente scarsità di pellicole americane, in¬ glesi e francesi; una delle maggiori società distributrici dell'Aja ha ora invitato i suoi aderenti a voler indicare quali dei vecchi film siano da loro ritenuti più adatti per essere rimessi in repertorio. — Presentazione a Bucarest di due film che devono essere considera ti come i prilli dovuti a una prodazione nazionale: Notte di ricordi e Fiamme di torcia, di Jon Ba highi. — Pinocchio di Disney opparirà a Londra in primavera; intanto un editore londinese sta approni andò un'edizione popolare, in centinaia di migliaia di copie, del volume di Collodi, per «lanciar- lo» all'apparizione del film Charles Boyer, mobilitato dai pri- mi di settembre, in seguito alle Uricissime pressioni di magnati di liojlywood, na av„t0 una licenza ,, scadenza indeterminata, ed è tornato a Culver City. — Jeanson, ,orae j; migliore soggettista frunce,,ei per aver pubblicato un ten delizioso articolo, è stato condanMU/0 <;a „M tribunale militare a cinque anni di carcere. — Via col vento, il filmone tratto dal notisUimo romanzo, è stato presentato co„ successo a New York. Durata de/Zo spettacolo, tre ore e quamn ,(,cjno,(e „llmiri. — Nella vana altesa che si riprenda una lavorazione cinematografica in Francia, quasi tutti gli interpreti lavorano alla ribalta; in una sola commedia, di Salacrou, sono apparsi André Luyuet e Fernand Grave}/, Rosine Deréan e Alice Cocca, Jean Mercanton e Pierre Renoir. — Miss Cavell, i/ film che Wilcox, con Anna Neagle, aveva finito qualche mese fa, e che ora si trova a essere un film di propaganda, non potrà apparire in Belgio; e anche in Francia si esita a proiettarlo, perchè i criteri della censura vi vietano tra l'altro i film di guerra. m g. Da « D III 88», un film d'aviazione di H. Maisch. Laura Solari è la protagonista di «Validità giorni dieci». Kirsten Heiberg in « Donne per Golden-HIII ». Assia Noris e Nazzari in « Centomila dollari » di Camerini.