La crisi dei piani inglesi secondo i giudizi tedeschi

La crisi dei piani inglesi secondo i giudizi tedeschi L'eco del discorso di Chamberlain La crisi dei piani inglesi secondo i giudizi tedeschi Berlino, 10 gennaio, tLa povertà di argomenti ch<»| per la stampa tedesca caratteri/.- ; |a nuova manifestazione orato- ** ** signor Chamberlain, cui-Cmina e si rivela tutta nell'invalidi-! LUL.La '"=" ""°"ul' !ta dea argomentazione sua prin- j«pale, sulla quale si può dire che|tutto il discorso si è imperniato, Iargomentazione che sarebbe degnaldi questo nome soltanto se questo nome si potesse attribuire ad una contradizione in termini La con- flrif^ifi 2„ w» • !.i radizione è questa, di avere nel discorso magnificato tanto ì pre- esi «successi» della flotta bri- ar.nica, e di avere nel medesimo empo impiegato il massimo e. il meglio della sua arte oratoria per convincere 11 pubblico inglese che bisotrna d'ora In do! ahituarsi a Cffii rì"n»P „irr* certi lati crudi della guerra. Contradizione in termini Le limitazioni dei consumi e le privazioni e i sacrifici a cui da ora in poi il popolo britannico è con ciò chiamato — obietta subito la stampa tedesca evidentemente necessari se quei non sarebbero le limitazioni non si può 'dubitare h„ . suoi reSnonaahili perone sono i suoi responsabili stessi che raffermano, si deve sen- .successi della flotta britannica fos-sero veri. O non sono veri i sue- cessi o non è vera la necessità di tali limitazioni. Di qui non si scap-pa. E siccome della necessità del- , ^^^^^^^^^.^^ìgUono aspel.gelMe, secondo il Poe-za altro concludere che quei successi magnificati in principio del discorso altro non sono che il famoso « soave liquor * di cui si so- ta, gli crii del bicchiere, pieno del- Nessuno in Inghilterra, e nemmeno il signor Chamberlain, os.- cne faij provvedimenti ha preso ijjn (]a| principio indipendentemen\^ £ 'u„;t„„_,„„ ~.l'amara medicina che si vuol prò- pinate all'ammalato fanciullo. Che li popolo britannico sia poi vera-mente da ritenersi un fanciullo, questo i giornali tedeschi non di-cono ed anche non credono; matale parrebbe — concludono — che lo ritengano l suoi governantistessi, se credono di poter con tan-ta disinvoltura e prestidigitazioneinfinocchiarlo '.rà infatti ritenere per successo dei.,la flotta britannica quello di averè, per caso, costretto al raziona mento dei consumi la Germania I 'e dal blocco britannico, e per CU « razionamento e tutte le misure annesse con la campagna di guerIra rappresentano una concezione',unitaria e organica inseparabile;dalla sua situazione '"-eo-economi ca e o^eo nòlitica non trià comeuna esteriore bardatura di s-iie.- una: ™ff™re oaruaiura ai guer- ra. bensì come un nmaneggiamen-to organico, un riattamento ex-Intimo, un vero rinnovamento an-zi una rivoluzione economica ve-ra e propria' che è Scindibile dal" la Rivoluzione nazionalsocialistaU dalla nuova atmosfera economi- ca Portata dal pensiero autarchico ed autoritario insieme. Mentre in- vece è verissimo ed è legittimissi mo il contrario: e cioè che la Ger mania è in pieno diritto di rite nere vero ed autentico successotlella propria flotta e del propriocontroblocco, quello di aver co-stretto a razionarsi e a limitarslei mar cioè, la quale era entrata in guer- ra senza il minimo pensiero di ciò tanto è vero che quattro mesi or sono tutta la sua stampa era pie-na d'irrisione e di scherno — e na- fralmente di errate deduzioni —la paclrcna d(. sul razionanento e sul controblocco deL'a Germania! A quegli schei-ni la Germania risponde oggi do po quattro mesi, e risponde precisamente per bocca di un Chamberlain. I tlche tedesche al discorso cham ' berlainiano sono degni di rilievo; e precisamente quello della respon; sabilità della continuazione della , . ., _ . . . . ■ ;perra <:he 11 Primo Ministro brijtannico ha osato attribuire al po| polo tedesco. E' questa un'accusa ì 11L 11L1111111111111111J1 11111111 < 1111111111 < 11 ■ I i 1111SemDre de le reSDOnSab Ita v luoiiuiiouumiu Altri punti di queste vibrate cri balorda — dicono — la quale dì-\tmostra altrettanta faccia tostalquanta dimenticanza. I giornali ri-,a„.r,i„no „. ,,„„,. rhamherlain co-,zC'^indS[S ^nqSirta Li vpolacca il FUhrer abbia fatto nuo- gve on-erte di pace .offerte che sonoisstate rifiutate proprio dal signoridchamberlain. cioè comesi dovreb-icle crpdere — o il signor Cham-'vmo il signor Cham hprlain ha nanfa che non ola le. p *tocrederlo' - Dronno daf do-1 m , crederlo — proprio dal po-.apol° brltanmcc" ! F Altrl due punti vengono rile- dvati infine: e cioè l'avvertimento fcne gll aiuti alla Finlandia nrn'isaranno una pura formalità. E a-vcrij )0 dice? gli domanda la stani- fpa tedesca E' proprio la stampa brprip„ " rhp fi' .,al nHmn ' ,( ? n primo mo- ™!?* ^.^H^^SS:I«cese per gli aiuti alla Finlandia ieha chiaramente fatto comprende- rre quel che c'era sotto, e cioè nniente altro che un pretesto ed tuna mistificazione, per coprire la]"rnijvSla dunque un formalismo bensì. iun fatto concreto. Non è proprio [rcruda volontà di allargare il con flitto al nord scandinavo. Non questo che vuol dire il sig. Cham berlain ccn la sua frase farisaica ? E infine vi è «t l'infelice Patto russo-tedesco » come il signor Chamberlain ha creduto di deplorarlo; ma 1 gemali tedeschi gli rispon don0 rimandandolo a certe situa¬ Quattro mesi or sc- £lul" ul " , HUtl,-^'u UI =» no, quando la Russia era vivameli v», per stringer- un °j lte sollecitata da una Missione di.Pafo che I se fosse riusvo i'i signor ;■s'oncr Chamberlain non chiamerebbe ' in- felice». E forse, ancora una vclta, jjRitornando all'essenziale, « .t,,.;si sbaglierebbe1 Piani falliti Ritornando all'essenziale, e S'u-!nicando il discorso da un punto ; di vista non più critico ma posi-;tlvo, esso costituisce per la stam- 'pa tedesca il segno più espressivo di un momento critico della guer-' ra britannica: il momento cioèdella crisi di fallimento di tutti 1 m'imitivi Diani della "uerra eP0I|primitivi piani oeiid. „uerr>i eco-. _ ., _. nonnca conu'o la Germania, ui !c-ul 1 Prlml sintomi di crisi che già '^anno ffatto capolino in seno al ^ Gabinetto di guerra. E queste crisi di fallimento dei primitivi piani sono anche dimo- strale da tutta un'aliene di aliar-gamento dei fronti di guerra, dal- al sud , .oriente russo-turco; ì quali altro non sono Ee non un tentativo diiriPresa e cli ricostituzione, su un'secondo piano, dei vecchi proget- lti di accerchiamento e di soffoca- |mp"^V,, ' g"!" ^„L u mezzo ,mento delta Germania, a mezzo |fioè di una tenaglia la quale dalla Scandinavia attraverso ì Balcani e Biù fino aI Caucaso dovrebbe Privare !a C;ernia!lia,di ,a,cun<! fra 'e sue migliori fonti di materie prime. Questi piani però urtano tutti contro l'indubitabile volontà idi tutti i neutrali di non lasciarsitravolgere, per i begli occhi del-v,^ift,„r,ii.o ir, ,mo 1 egemonia britannica. In ..una guerra universale che sarebbe disterminio. E urtano poi anche, notano in-1 fine i giornali, contro certe forze e certi interessi sani di talune Po- \ lenze non belligeranti di primissi-imo ordine, come per esempio l'I- Italia, per quanto riguarda il sud- (est europeo e l'oriente mediter- raneo. i « Di ciò — cosi scrive ad esem- i pi° la Deutsche Allgemeine Zei-funfir — sono state or ora una evi-dente prova le conversazioni delconte Ciano con il ministro unghe-rese Csaky. La volontà dell'Italiadi far programmaticamente sem-pre di più sentire il suo peso come grande Potenza non belligerante, .a favore della localizzazione della Sierra, si è fatta inoltre da qual- Che tempo ancora più sensibile inlf0rza anche di più stretti collega-'menti con la Grecia, che a suo tempo insieme con la Romania eiastata adocchiata dall'InghilterraDer un'altra delle sue garanzie. Lapace nel Mediterraneo e la pacenel bacino danubiano sono i due pilastri dell'unica e medesima po- litica italiana, la quale si opponeperciò ad ogni premeditato allar-gamento del conflitto, e quindi al- la guerra inglese, ed alla sua ten-denza di creare sempre nuovifronti e di sacrificare sempre nuo-vi popoli» Analoghe considerazioni sullapolitica dell'Italia, fa anche, a proposito dei colloqui di Venezia, lo i Hamburger Fremdenblatt. guSePPe Pazza La crisi dei piani inglesi secondo i giudizi tedeschi L'eco del discorso di Chamberlain La crisi dei piani inglesi secondo i giudizi tedeschi Berlino, 10 gennaio, tLa povertà di argomenti ch<»| per la stampa tedesca caratteri/.- ; |a nuova manifestazione orato- ** ** signor Chamberlain, cui-Cmina e si rivela tutta nell'invalidi-! LUL.La '"=" ""°"ul' !ta dea argomentazione sua prin- j«pale, sulla quale si può dire che|tutto il discorso si è imperniato, Iargomentazione che sarebbe degnaldi questo nome soltanto se questo nome si potesse attribuire ad una contradizione in termini La con- flrif^ifi 2„ w» • !.i radizione è questa, di avere nel discorso magnificato tanto ì pre- esi «successi» della flotta bri- ar.nica, e di avere nel medesimo empo impiegato il massimo e. il meglio della sua arte oratoria per convincere 11 pubblico inglese che bisotrna d'ora In do! ahituarsi a Cffii rì"n»P „irr* certi lati crudi della guerra. Contradizione in termini Le limitazioni dei consumi e le privazioni e i sacrifici a cui da ora in poi il popolo britannico è con ciò chiamato — obietta subito la stampa tedesca evidentemente necessari se quei non sarebbero le limitazioni non si può 'dubitare h„ . suoi reSnonaahili perone sono i suoi responsabili stessi che raffermano, si deve sen- .successi della flotta britannica fos-sero veri. O non sono veri i sue- cessi o non è vera la necessità di tali limitazioni. Di qui non si scap-pa. E siccome della necessità del- , ^^^^^^^^^.^^ìgUono aspel.gelMe, secondo il Poe-za altro concludere che quei successi magnificati in principio del discorso altro non sono che il famoso « soave liquor * di cui si so- ta, gli crii del bicchiere, pieno del- Nessuno in Inghilterra, e nemmeno il signor Chamberlain, os.- cne faij provvedimenti ha preso ijjn (]a| principio indipendentemen\^ £ 'u„;t„„_,„„ ~.l'amara medicina che si vuol prò- pinate all'ammalato fanciullo. Che li popolo britannico sia poi vera-mente da ritenersi un fanciullo, questo i giornali tedeschi non di-cono ed anche non credono; matale parrebbe — concludono — che lo ritengano l suoi governantistessi, se credono di poter con tan-ta disinvoltura e prestidigitazioneinfinocchiarlo '.rà infatti ritenere per successo dei.,la flotta britannica quello di averè, per caso, costretto al raziona mento dei consumi la Germania I 'e dal blocco britannico, e per CU « razionamento e tutte le misure annesse con la campagna di guerIra rappresentano una concezione',unitaria e organica inseparabile;dalla sua situazione '"-eo-economi ca e o^eo nòlitica non trià comeuna esteriore bardatura di s-iie.- una: ™ff™re oaruaiura ai guer- ra. bensì come un nmaneggiamen-to organico, un riattamento ex-Intimo, un vero rinnovamento an-zi una rivoluzione economica ve-ra e propria' che è Scindibile dal" la Rivoluzione nazionalsocialistaU dalla nuova atmosfera economi- ca Portata dal pensiero autarchico ed autoritario insieme. Mentre in- vece è verissimo ed è legittimissi mo il contrario: e cioè che la Ger mania è in pieno diritto di rite nere vero ed autentico successotlella propria flotta e del propriocontroblocco, quello di aver co-stretto a razionarsi e a limitarslei mar cioè, la quale era entrata in guer- ra senza il minimo pensiero di ciò tanto è vero che quattro mesi or sono tutta la sua stampa era pie-na d'irrisione e di scherno — e na- fralmente di errate deduzioni —la paclrcna d(. sul razionanento e sul controblocco deL'a Germania! A quegli schei-ni la Germania risponde oggi do po quattro mesi, e risponde precisamente per bocca di un Chamberlain. I tlche tedesche al discorso cham ' berlainiano sono degni di rilievo; e precisamente quello della respon; sabilità della continuazione della , . ., _ . . . . ■ ;perra <:he 11 Primo Ministro brijtannico ha osato attribuire al po| polo tedesco. E' questa un'accusa ì 11L 11L1111111111111111J1 11111111 < 1111111111 < 11 ■ I i 1111SemDre de le reSDOnSab Ita v luoiiuiiouumiu Altri punti di queste vibrate cri balorda — dicono — la quale dì-\tmostra altrettanta faccia tostalquanta dimenticanza. I giornali ri-,a„.r,i„no „. ,,„„,. rhamherlain co-,zC'^indS[S ^nqSirta Li vpolacca il FUhrer abbia fatto nuo- gve on-erte di pace .offerte che sonoisstate rifiutate proprio dal signoridchamberlain. cioè comesi dovreb-icle crpdere — o il signor Cham-'vmo il signor Cham hprlain ha nanfa che non ola le. p *tocrederlo' - Dronno daf do-1 m , crederlo — proprio dal po-.apol° brltanmcc" ! F Altrl due punti vengono rile- dvati infine: e cioè l'avvertimento fcne gll aiuti alla Finlandia nrn'isaranno una pura formalità. E a-vcrij )0 dice? gli domanda la stani- fpa tedesca E' proprio la stampa brprip„ " rhp fi' .,al nHmn ' ,( ? n primo mo- ™!?* ^.^H^^SS:I«cese per gli aiuti alla Finlandia ieha chiaramente fatto comprende- rre quel che c'era sotto, e cioè nniente altro che un pretesto ed tuna mistificazione, per coprire la]"rnijvSla dunque un formalismo bensì. iun fatto concreto. Non è proprio [rcruda volontà di allargare il con flitto al nord scandinavo. Non questo che vuol dire il sig. Cham berlain ccn la sua frase farisaica ? E infine vi è «t l'infelice Patto russo-tedesco » come il signor Chamberlain ha creduto di deplorarlo; ma 1 gemali tedeschi gli rispon don0 rimandandolo a certe situa¬ Quattro mesi or sc- £lul" ul " , HUtl,-^'u UI =» no, quando la Russia era vivameli v», per stringer- un °j lte sollecitata da una Missione di.Pafo che I se fosse riusvo i'i signor ;■s'oncr Chamberlain non chiamerebbe ' in- felice». E forse, ancora una vclta, jjRitornando all'essenziale, « .t,,.;si sbaglierebbe1 Piani falliti Ritornando all'essenziale, e S'u-!nicando il discorso da un punto ; di vista non più critico ma posi-;tlvo, esso costituisce per la stam- 'pa tedesca il segno più espressivo di un momento critico della guer-' ra britannica: il momento cioèdella crisi di fallimento di tutti 1 m'imitivi Diani della "uerra eP0I|primitivi piani oeiid. „uerr>i eco-. _ ., _. nonnca conu'o la Germania, ui !c-ul 1 Prlml sintomi di crisi che già '^anno ffatto capolino in seno al ^ Gabinetto di guerra. E queste crisi di fallimento dei primitivi piani sono anche dimo- strale da tutta un'aliene di aliar-gamento dei fronti di guerra, dal- al sud , .oriente russo-turco; ì quali altro non sono Ee non un tentativo diiriPresa e cli ricostituzione, su un'secondo piano, dei vecchi proget- lti di accerchiamento e di soffoca- |mp"^V,, ' g"!" ^„L u mezzo ,mento delta Germania, a mezzo |fioè di una tenaglia la quale dalla Scandinavia attraverso ì Balcani e Biù fino aI Caucaso dovrebbe Privare !a C;ernia!lia,di ,a,cun<! fra 'e sue migliori fonti di materie prime. Questi piani però urtano tutti contro l'indubitabile volontà idi tutti i neutrali di non lasciarsitravolgere, per i begli occhi del-v,^ift,„r,ii.o ir, ,mo 1 egemonia britannica. In ..una guerra universale che sarebbe disterminio. E urtano poi anche, notano in-1 fine i giornali, contro certe forze e certi interessi sani di talune Po- \ lenze non belligeranti di primissi-imo ordine, come per esempio l'I- Italia, per quanto riguarda il sud- (est europeo e l'oriente mediter- raneo. i « Di ciò — cosi scrive ad esem- i pi° la Deutsche Allgemeine Zei-funfir — sono state or ora una evi-dente prova le conversazioni delconte Ciano con il ministro unghe-rese Csaky. La volontà dell'Italiadi far programmaticamente sem-pre di più sentire il suo peso come grande Potenza non belligerante, .a favore della localizzazione della Sierra, si è fatta inoltre da qual- Che tempo ancora più sensibile inlf0rza anche di più stretti collega-'menti con la Grecia, che a suo tempo insieme con la Romania eiastata adocchiata dall'InghilterraDer un'altra delle sue garanzie. Lapace nel Mediterraneo e la pacenel bacino danubiano sono i due pilastri dell'unica e medesima po- litica italiana, la quale si opponeperciò ad ogni premeditato allar-gamento del conflitto, e quindi al- la guerra inglese, ed alla sua ten-denza di creare sempre nuovifronti e di sacrificare sempre nuo-vi popoli» Analoghe considerazioni sullapolitica dell'Italia, fa anche, a proposito dei colloqui di Venezia, lo i Hamburger Fremdenblatt. guSePPe Pazza

Persone citate: Chamberlain, Ciano, Csaky, Diani