HORE BELISHA non è più ministro della guerra

HORE BELISHA non è più ministro della guerra CRISI NEL GABINE1T0 INGLESE HORE BELISHA non è più ministro della guerra Tre nuovi ministri: alla guerra, al commercio e alle informazioni Londra, 5 gennaio, iloLa più importante notizia in- ! mglese efi politica interna che si sia ' " avuta dallo scoppio della guerra n poi è arrivata stassera, alla fi ne di una settimana tediosa e di magra assoluta: un mutamento Bomseconeila compagine del Gabinetto di beguerra e del Ministero. Il muta- frmento tocca la più discussa per- stsonalità del Gabinetto di guerra, | Ll più discusso fra i nuovi dicaste-1 stri di guerra: il ministro della;anguerra e il ministero delle infor- j comazioni. . „ . . ... , , TII COmUniCatO UttlCialB 'ili comunicato ufficiale diramato stasera dice: « Il molto onore- dravole Leslie Hore Belisha membro ! ddel parlamento, segretario di stR to per la guerra, e il molto onorevole lord Mac Millan ministro dell'informazione, avendo rassegnato le loro dimissioni, S. M. si è graziosamente degnata di accettarle. Il Re si è graziosamente degnato di approvare le nomine seguenti: segretario di stato per la guerra, il molto onorevole Oliviero Federico Giorgio Stanley, membro del parlamento; presidente del ministero del commercio, sir Andrew Rae Duncan; ministro dell'informazione sir John Charles Walsham Reith *. Sono state contemporaneamente rese note due coppie di lettere scambiate oggi fra il primo ministro Chamberlain e, rispettivamente, Mac Millan e Hore Belisha. Nella prima viene rilevata la ragione ufficiale della rimozione di lord Mac Millan. « Debbo riconoscere, dice Chamberlain. l'importanza del fatto che il ministero pclcrvmBCcnrn«nAdMuddddsedell'informazione sia rappresenta- ; rcto alla camera dei comuni, essen¬ do reso più facile l'espletamento'■ (dei compiti successivi a un mini-1 mstro che possa presentare il suol punto di vista alla camera ». Nelle S altre due, viene rivelato come a|r Hore Belisha fosse stato offerto I sun altro posto nel governo, in so-1 b stituzione del dicastero della guer- j n ra, e come egli abbia creduto di g non accettarlo. Il carattere, lo sti-1 b]e e le motivazioni di questo cam-1 tbiamento sono evidentemente tali r da concernere sopra tutto l'Inghil-!. - ~n: i ; u.. ,1; i„„ ! terra e gl'inglesi, roba di politica Interna: non sarebbe che troppo facile, di cattivo gusto e forse inesatto da parte nostra abbandomàrci a deduzioni e a illazioni del tipo, che fu tanto caro per esem pio alla stampa inglese al tempo dei cambi della guardia» nelle gerarchle del regime italiano. Benché si tratti del ministero il oadquale s'interessa più direttamente ì di noi corrispondenti esteri, il cam-1 bio di lord Mac Millan con sir John ! Reith non può assolutamente essere collegato a riflessi di carattere internazionale. Il nuovo Ministro dell'informazione divenne noto al pubblico inglese quando assunse la direzione dell'ente radiofonico britannico: dato questo precedente, la stampa inglese spera di avere trovato l'uomo dai criteri tecnici, moder-: ni pubblicitari, per cui il Governo j britannico in tempo di guerra abbia continuamente una voce autorevole e anche che non interrompa la fonte delle notizie quanto mai necessarie in tempo di guer- ™ al modo come, per esempio, e stata interrotta da una quindicina di £iorni a questa parte; che agi sca in funzione coordinatrice, non ! separando la parte positiva, proIpaganda, dalla parte negativa, cen sura, come per esempio i giorna listi inglesi lamentano attualmen te; che sopra tutto faccia valere ìla sua autorità e rappresenti le 'esigenze della stampa e della c in ; formazione » di fronte alla seve. rità dei bavagli autorità militari gonze che è stato l'oggetto di nu i merose lamentele sulla stampa in [glese. ] Il tramonto di Belisha odesiderati dalle I contrasto di esi- : Il nuovo Ministro del commercio, sir Andrew Rae Duncan proviene da una lunga e silenziosa carriera di boi sa e di affari: pre-sidente di formidabili società. ano- sempre collaborato col Governoli circa questioni di rifornimenti dil |munizioni, di marina mercantile.idi collaborazione industriale allacondotta della guerra: è un uomo adatto a favorire una politica diimportanti importazioni ed espor-tazioni da tempo di guerra, perchèha vissuto sempre nei centri e ne-, e o , gli organismi maggiormente interessati a queste cose. Ma il cambiamento più sensazionale è stato senza dubbio quel- lo del Ministro della guerra, le dimissioni del popolarissimo Hore " Belisha, ben vestito, elegantissimo oratore, il più fotografato fra i membri del gabinetto di guerra sempre in viaggio fra Londra e il continente, anima e motore dei li¬ berali « simoniani », cioè di quella frazione del partito liberale che distaccatasi con sir John Simon da Lloyd George al tempo della catastrofe del gallese, finì coll'aderire anima e corpo al programma dei conservatori. Belisha era stato Ministro dei Trasporti e, sotto il suo Ministe- io, erano stati messi lungo le stra¬ de delle città inglesi i pali colo rati che garantiscono la sicurezza al trasporto pedonale; sotto di lui diminuirono le disgrazie stradali. I gmIadctmndpqrctipali si chiamarono < Beiisha beacons » e tali si chiameranno pei l'eternità, in questo Paese dove le consuetudini quotidiane e Talliterazione alfabetica sono norme dal valore assoluto. Il cordiale, il demagogico, il vanitoso, l'ambizioso Belisha se ne va. Dicono che Chamberlain gli avesse proposto il cambio con Stanley; ma che egli non ha voluto accettare, considerando una minorazione il rimanere nel Ministero, senza rimanere nel «Gabinetto di guerra», di cui il Ministro del Commercio non fa parte. Altri dicono che l'allontanamento dell'abile ed ambizioso Belisha dal Ministero può essere considerato un indice che questi cambiamenti di stasera non sono se non l'inizio di una serie, la quale potrà estendersi anche fino alla sostituzione di Chamberlain, e che perciò Belisha se ne va, preferendo di non essere coinvolto in un domani bur- rascoso del Governo. Sembra però che invece i futuri cambiamenti (perchè ve ne saranno) a 1 meno importanza di quelli avranno importanza di quelli odierni l Belisha non era simpatico allo Stato Maggiore; i Ministri junio|res de! Gabinetto Chamberlain I snobs e titolati, gli avevano dato 1 battaglia. Il più forte gruppo giorj nalistico di Gran Bretagna, il gruppo Beaverbrook, l'aveva com1 battuto aspramente. Non si crede 1 tuttavia che gli siano stati mossi rimproveri circa l'allenamento del!le truppe britanniche e la loro spe ! rll^iflTl^ in ITvnnpia- Irc cita fam-j ti dizione in Francia: la sua fama di organizzatore rimane intatta Piuttosto lo Stato Maggiore non amava un ministro tanto amante della pubblicità, piuttosto prodi ve alle indiscrezioni. Belisha è l'uomo che si è fatto intervistare il mese scorso da un giornalista francese e che gli ha detto: « Fra un anno la Gran Bretagna avrà ì Jantl soldati quanti la Francia » 1 ** notizia venne dapprima censu ! rata; poi. passo; poi Belisha tento : j R^ynaud ha detto di smentirla, ma non potè, perchè il collega francese poteva produrre testimoni del colloquio, durante il quale non erano state poste riserve alla pubblicazione. Belisha è l'uomo che ha detto alla Camera dei Comuni, poco dopo l'inizio della guerra, la frase: « Il tempo è dalla nostra parte ». Giorni fa, invece, al Parlamento francese il II tempo è neutrale ». In questo contrasto di mentalità, che dimostra come durante tre mesi di guerra molta acqua sia passata sotto i ponti del Tamigi e della Senna, in questo graduale passaggio degli alleati occidentali dal facile e brillante ottimismo al senso che la guerra è una cosa dura, severa, ci sono forse le ragioni dell'allontanamento del brillante Belisha. Lo sostituisce Oliver Stanley, unico figlio di Lord Derby, una delle maggiori famiglie d'Inghilterra, j] cambio, anche da questo punto di vista, è sintomatico: è una I vittoria della vecchia, dura, osti : nata Inghilterra, dove alla sgargianza e all'intelligenza personali si preferiscono le forze della tradizione. Suo padre, Lord Derby, era Ministro della Guerra nella guèrra scorsa: Stanley è un uomo di Eton e di Oxford. Il motto antico della sua famiglia è appunto sans changer ». Vice a -i HORE BELISHA non è più ministro della guerra CRISI NEL GABINE1T0 INGLESE HORE BELISHA non è più ministro della guerra Tre nuovi ministri: alla guerra, al commercio e alle informazioni Londra, 5 gennaio, iloLa più importante notizia in- ! mglese efi politica interna che si sia ' " avuta dallo scoppio della guerra n poi è arrivata stassera, alla fi ne di una settimana tediosa e di magra assoluta: un mutamento Bomseconeila compagine del Gabinetto di beguerra e del Ministero. Il muta- frmento tocca la più discussa per- stsonalità del Gabinetto di guerra, | Ll più discusso fra i nuovi dicaste-1 stri di guerra: il ministro della;anguerra e il ministero delle infor- j comazioni. . „ . . ... , , TII COmUniCatO UttlCialB 'ili comunicato ufficiale diramato stasera dice: « Il molto onore- dravole Leslie Hore Belisha membro ! ddel parlamento, segretario di stR to per la guerra, e il molto onorevole lord Mac Millan ministro dell'informazione, avendo rassegnato le loro dimissioni, S. M. si è graziosamente degnata di accettarle. Il Re si è graziosamente degnato di approvare le nomine seguenti: segretario di stato per la guerra, il molto onorevole Oliviero Federico Giorgio Stanley, membro del parlamento; presidente del ministero del commercio, sir Andrew Rae Duncan; ministro dell'informazione sir John Charles Walsham Reith *. Sono state contemporaneamente rese note due coppie di lettere scambiate oggi fra il primo ministro Chamberlain e, rispettivamente, Mac Millan e Hore Belisha. Nella prima viene rilevata la ragione ufficiale della rimozione di lord Mac Millan. « Debbo riconoscere, dice Chamberlain. l'importanza del fatto che il ministero pclcrvmBCcnrn«nAdMuddddsedell'informazione sia rappresenta- ; rcto alla camera dei comuni, essen¬ do reso più facile l'espletamento'■ (dei compiti successivi a un mini-1 mstro che possa presentare il suol punto di vista alla camera ». Nelle S altre due, viene rivelato come a|r Hore Belisha fosse stato offerto I sun altro posto nel governo, in so-1 b stituzione del dicastero della guer- j n ra, e come egli abbia creduto di g non accettarlo. Il carattere, lo sti-1 b]e e le motivazioni di questo cam-1 tbiamento sono evidentemente tali r da concernere sopra tutto l'Inghil-!. - ~n: i ; u.. ,1; i„„ ! terra e gl'inglesi, roba di politica Interna: non sarebbe che troppo facile, di cattivo gusto e forse inesatto da parte nostra abbandomàrci a deduzioni e a illazioni del tipo, che fu tanto caro per esem pio alla stampa inglese al tempo dei cambi della guardia» nelle gerarchle del regime italiano. Benché si tratti del ministero il oadquale s'interessa più direttamente ì di noi corrispondenti esteri, il cam-1 bio di lord Mac Millan con sir John ! Reith non può assolutamente essere collegato a riflessi di carattere internazionale. Il nuovo Ministro dell'informazione divenne noto al pubblico inglese quando assunse la direzione dell'ente radiofonico britannico: dato questo precedente, la stampa inglese spera di avere trovato l'uomo dai criteri tecnici, moder-: ni pubblicitari, per cui il Governo j britannico in tempo di guerra abbia continuamente una voce autorevole e anche che non interrompa la fonte delle notizie quanto mai necessarie in tempo di guer- ™ al modo come, per esempio, e stata interrotta da una quindicina di £iorni a questa parte; che agi sca in funzione coordinatrice, non ! separando la parte positiva, proIpaganda, dalla parte negativa, cen sura, come per esempio i giorna listi inglesi lamentano attualmen te; che sopra tutto faccia valere ìla sua autorità e rappresenti le 'esigenze della stampa e della c in ; formazione » di fronte alla seve. rità dei bavagli autorità militari gonze che è stato l'oggetto di nu i merose lamentele sulla stampa in [glese. ] Il tramonto di Belisha odesiderati dalle I contrasto di esi- : Il nuovo Ministro del commercio, sir Andrew Rae Duncan proviene da una lunga e silenziosa carriera di boi sa e di affari: pre-sidente di formidabili società. ano- sempre collaborato col Governoli circa questioni di rifornimenti dil |munizioni, di marina mercantile.idi collaborazione industriale allacondotta della guerra: è un uomo adatto a favorire una politica diimportanti importazioni ed espor-tazioni da tempo di guerra, perchèha vissuto sempre nei centri e ne-, e o , gli organismi maggiormente interessati a queste cose. Ma il cambiamento più sensazionale è stato senza dubbio quel- lo del Ministro della guerra, le dimissioni del popolarissimo Hore " Belisha, ben vestito, elegantissimo oratore, il più fotografato fra i membri del gabinetto di guerra sempre in viaggio fra Londra e il continente, anima e motore dei li¬ berali « simoniani », cioè di quella frazione del partito liberale che distaccatasi con sir John Simon da Lloyd George al tempo della catastrofe del gallese, finì coll'aderire anima e corpo al programma dei conservatori. Belisha era stato Ministro dei Trasporti e, sotto il suo Ministe- io, erano stati messi lungo le stra¬ de delle città inglesi i pali colo rati che garantiscono la sicurezza al trasporto pedonale; sotto di lui diminuirono le disgrazie stradali. I gmIadctmndpqrctipali si chiamarono < Beiisha beacons » e tali si chiameranno pei l'eternità, in questo Paese dove le consuetudini quotidiane e Talliterazione alfabetica sono norme dal valore assoluto. Il cordiale, il demagogico, il vanitoso, l'ambizioso Belisha se ne va. Dicono che Chamberlain gli avesse proposto il cambio con Stanley; ma che egli non ha voluto accettare, considerando una minorazione il rimanere nel Ministero, senza rimanere nel «Gabinetto di guerra», di cui il Ministro del Commercio non fa parte. Altri dicono che l'allontanamento dell'abile ed ambizioso Belisha dal Ministero può essere considerato un indice che questi cambiamenti di stasera non sono se non l'inizio di una serie, la quale potrà estendersi anche fino alla sostituzione di Chamberlain, e che perciò Belisha se ne va, preferendo di non essere coinvolto in un domani bur- rascoso del Governo. Sembra però che invece i futuri cambiamenti (perchè ve ne saranno) a 1 meno importanza di quelli avranno importanza di quelli odierni l Belisha non era simpatico allo Stato Maggiore; i Ministri junio|res de! Gabinetto Chamberlain I snobs e titolati, gli avevano dato 1 battaglia. Il più forte gruppo giorj nalistico di Gran Bretagna, il gruppo Beaverbrook, l'aveva com1 battuto aspramente. Non si crede 1 tuttavia che gli siano stati mossi rimproveri circa l'allenamento del!le truppe britanniche e la loro spe ! rll^iflTl^ in ITvnnpia- Irc cita fam-j ti dizione in Francia: la sua fama di organizzatore rimane intatta Piuttosto lo Stato Maggiore non amava un ministro tanto amante della pubblicità, piuttosto prodi ve alle indiscrezioni. Belisha è l'uomo che si è fatto intervistare il mese scorso da un giornalista francese e che gli ha detto: « Fra un anno la Gran Bretagna avrà ì Jantl soldati quanti la Francia » 1 ** notizia venne dapprima censu ! rata; poi. passo; poi Belisha tento : j R^ynaud ha detto di smentirla, ma non potè, perchè il collega francese poteva produrre testimoni del colloquio, durante il quale non erano state poste riserve alla pubblicazione. Belisha è l'uomo che ha detto alla Camera dei Comuni, poco dopo l'inizio della guerra, la frase: « Il tempo è dalla nostra parte ». Giorni fa, invece, al Parlamento francese il II tempo è neutrale ». In questo contrasto di mentalità, che dimostra come durante tre mesi di guerra molta acqua sia passata sotto i ponti del Tamigi e della Senna, in questo graduale passaggio degli alleati occidentali dal facile e brillante ottimismo al senso che la guerra è una cosa dura, severa, ci sono forse le ragioni dell'allontanamento del brillante Belisha. Lo sostituisce Oliver Stanley, unico figlio di Lord Derby, una delle maggiori famiglie d'Inghilterra, j] cambio, anche da questo punto di vista, è sintomatico: è una I vittoria della vecchia, dura, osti : nata Inghilterra, dove alla sgargianza e all'intelligenza personali si preferiscono le forze della tradizione. Suo padre, Lord Derby, era Ministro della Guerra nella guèrra scorsa: Stanley è un uomo di Eton e di Oxford. Il motto antico della sua famiglia è appunto sans changer ». Vice a -i

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Oxford