Il Palazzo Carignano passa in consegna al Comune

Il Palazzo Carignano passa in consegna al Comune Dove nacque il Re Galantuomo Il Palazzo Carignano passa in consegna al Comune Nel febbraio 1940, occupandoci dei restauri dei Palazzo Carignano, abbiamo avuto occasione di informare 1 lettori che questo, di proprietà dello Stato, sarebbe passato in uso al Comune. Le pratiche allora iniziate, per varie ragioni, non ultima quella della guerra, dovevano durare a lungo: oggi siamo però in grado di annunciare che esse sono state condotte a termine e che è imminente la firma della relativa convenzione tra il Comune e il Ministero delle Finanze. Per quanto si tratti solo di cessione, limitata a un certo numero di decenni, ci rallegriamo col Podestà, comm. Bonino, per la conclusione di quest'atto che, se non formalmente, in pratica assicura al Comune lo storico edificio a cui Torino ha titoli preminenti di tenere avvinta la propria predilezione: innanzitutto perche vi è nato Vittorio Emanuele II, il Re Galantuomo; in secondo luogo perchè nel 1848 vi ha iniziato le sue sedute il Parlamento Subalpino subito dopo l'elargizione del 10 Statuto, e ove ha continuato fino al 1864, epoca del trasporto della Capitale a Firenze, la Camera che il 14 marzo 1861 approvò la legge in base alla quale Vittorio Emanuele II assunse per sè e per i suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Nessuno, pertanto, più indicato del nostro Comune ad averne l'è quivalente del possesso. Geloso dell' immenso tesoro di memorie patrie esistente entro il vecchio perimetro della città esso — non v'ha dubbio — saprà conservare 11 palazzo che mantiene intatte la stanza del Re e l'Aula famosa e racchiude il Musco nazionale del Risorgimento riordinato dal Quadrumviro de Vecchi di Val Cismon, con tutte le cure che il superbo monumento merita. Durante le celebrazioni ormai non più lontane del 1948, il salone quadrato del primo piano dell'ala sporgente in piazza Carlo Alberto che con i suol 52 metri di lato e i suoi 34 di altezza è il più imponente di Torino, permetterà di consacrare in modo solenne l'odierno passaggio, a cui la cittadinanza plaudirà con schietto compiacimento.

Persone citate: Bonino, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Firenze, Italia, Torino