LA CROAZIA SI ALLINEA nella guerra contro America ed Inghilterra

LA CROAZIA SI ALLINEA nella guerra contro America ed Inghilterra LA CROAZIA SI ALLINEA nella guerra contro America ed Inghilterra Un vibrante discorso del Poglavnik al popolo - Una legione croata parte oggi per l'Italia donde raggiungerà il fronte orientale sotto il comando italiano Zagabria, 15 dicembre, izIeri mattina è stato convocato I pin seduta straordinaria il Consi-Ì*elio dei Ministri il quale, all'una- nlmità ha approvato questa mo-|Ezione del Poglavnik: «/I seguito agli attacchi degli Stati Uniti d'America contro le Grandi Potenze del Patto Tripar¬ tcvd'America anche l'Italia e la Germania. Il governo dello Stato indipendente croato, fedele alla lettera ed allo spirito del Patto Tripartito, riconosciuta la necessità della, piena solidarietà e della più stretta unione fra gli Stati Europei in lotta contro il tentativo di Tenere l'Europa schiava della plutocrazia anglo-americana e, inoltre, tenuto conto dei non amichevoli rapporti dei governi di Gran Bretagna e degli Stati Uniti verso il popolo e Jo Staio croato, si unisce alle Grandi Potenze del Patto Tripartito e dichiara che lo Stato indipendente croato da oggi si trova in guerra contro la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d'America ». L'annuncio di Pavelic Intanto, nella storica piazza San Marco, che dalla fondazione dello -Stato indipendente croato è testimone di tutte le più solenni adunate di popolo intorno alla persona di Ante Pavelic, si addensava una folla immensa per fare una dimostrazione di solkiarieta nazio- lmmggznmdanaie e di adesione alla guerra, allaipresenza del Poglavnik. dei mini-1 siri d Italia e di Germania e degli ialtri rappresentanti delle Nazioni jamiche, del maresciallo Kvater- |nik, del capo della missione mili-ltare italiana, di tutti i membri del governo e di moltissime altre au- tonta civili e militari. li Poglavnik prima di recarsi ]din piazza San Marco, alla fine del la seduta straordinaria del consiglio dei ministri, ha radunato il governo e le autorità straniere e croate in uno dei saloni del palazzo del governo ed ha letto la seguente dichiarazione diffusa da- gli altoparlanti disposti nelle piaz-,ze e nelle strade della capitale: i, tLP'" r(CC(entl,-a'ÌVeri,Tfn-V- chH hanno portato gli Stati Uniti ne conflitto richiedono che anche il vgoverno dello Stato indipendente ldi Croazia assuma il proprio atteggiamento. La guerra tra gli Stati Uniti ed il Giappone è l'epilogo finale di quelle assidue provocazioni compiute dagli Stati Uniti già da lungo tempo preparate e rivolte al fine di uni maggiore espansione dell'odierno conflitto. E evidente l'intenzione degli Stati Uniti di crearsi, con lo sviluppo di tali circostanze, la posizione predominante per sottomettere poi, in misura sempre maggiore, al giogo della loro supremazia plutocratica le altre nazioni. Le manifestazioni degli Stati Uniti e della Gran Bretagna nei riguardi del. popolo e dello Stato croato dimostrano appunto tale ^£dSltpTnScS^plKaaolontà. Anche noi croati faccia- ; sbtqo^smo parte della comunità europea che oggi combatte per la proprie libertà. « Il nostro giovane Stato ha deciso, secondo lo spirito dell'Europa nuova, di partecipare alla formazione del nuovo ordine. Noi sappiamo che ciò esige lo sforzo di tutte le energie e molli sacrifici poiché solo con la vittoria nella lotta comune si potrà conseguire un migliore avvenire. Perciò non solo ci sentiamo obbligati ai nostri grondi alleati del Patto Tripartito, ma questa risoluzione deriva dalla nostra Ìntima persuasione: confermiamo perciò che anche lo Stato indipendente croato dichiara di trovarsi in stato di guerra con gli Stati Uniti di America e con la Gran Bretagna. Il popolo croato assume su di se ogni obbligo e ogni sacrificio che da tale stato di cose proviene, sicuro che alla fine di questa guer- i fra ciò gli sarà di grande giova- Hui gim»* «nu B"na | tgppzta leeone croata che orEani'7za-, ta dafirmissione militai ta aaiia missione miniale italiana in.Croazia e vestita de 1 uniforme, -ngioyerde dell'Esercito italiano1 [ìo?orunSnerioadoP di addesUamén' edopo un periodo di addestramen- cto, raggiungerà il fronte orienta e tper combattere sotto il comando grttevlW piazza era schierata una compa- mento ». Seguito dalle autorità, il Poglavnik ha quindi lasciato il Palazzo del governo ed ha preso posto su una tribuna addobbata con le ban-1 Rdiere croata, italiana e germanica.1 Sulla piazza di fronte alla tribuna, aveva preso posto la compat- gnia di Camicie nere di un battaglione « M » e nel contro formazioni croate e germaniche. Al di là di queste si assiepava una folla nu merosissima che all'apparire de. Poglavnik è scattata in vibrantmanifestazioni. II discorso alla folla Poi si è fatto silenzio ed il Poglavnik ha proso la parola, prima in croato, poi in italiano ed infine in tedesco. « Soldati croati — egli ha detto — voi vi accingete a partire per terre lontane sul fronte orientale, dove rinnoverete, ancora una volta, le gesta gloriose delle armi croate. Laggiù dove si combatte una lotta grandiosa per la libertà delle nazioni sono sicuro che voi vi batterete come i vostri antenati, che nel corso dei secoli dettero prove fulgidissime di eroismo su molti campi di battaglia di Europa. Il popolo croato è spiritualmente con voi e vi accompagna con i suoi voti e le sue speranze, sicuro del vostro eroismo da cui nasceranno i migliori frutti di un avvenire migliore dell'Europa e quindi anche della Croazia, nel nuovo ordine internazionale voluto dal Duce e dal Fuhrer. Il fatto che voi vi recherete a combattere fianco a fianco coi gloriosi soldati d'Italia, è una nuova magnifica prova di quelle intime relazioni di amicizia e di alleanza che uniscono la Croazia alla grande Italia del Duce. ■• La vostra partenza, intanto, avviene proprio in un momento particolarmente solenne della storia del popolo croato. Da pochi giorni il Giappone si trova in guerra con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna. Anche la Croazia oggi lo segue su questa stessa strada verso la quale ni è vista obbligata non soltanto dagli impegni derivanti dalla sua qualità di 'membro de! Tripartito, ma anche dalla profonda soddisfazione, di potere, a nanco delle grandi na- ♦ zioni alleate, lottare contro il più pericoloso nemico dell'umanità, *2» dom » (Per la Patria) >. E tutta la piazza ha riechegE"}to d» un 5°'° possente urlo: tì Spremni » (Pronti). Terminata l'allocuzione hanno cominciato a sfilare, tra la più viva ammirazione degli intervenuti lia e per Mussolini, successivamente, alcune formazioni dei « Domobranci », degli « Ustascia » e germaniche. Terminata la cerimonia il Poglavnik ha fatto ritorno al Palazzo del Governo dove si è tratte nuto oltre mezz ora a colluquio col ministro Casertano, con il capodelia Missione militare e con altre autorità italiane.

Persone citate: Ante Pavelic, Duce, Mussolini, Pavelic