Lo visita del Re in Sicilia

Lo visita del Re in Sicilia Lo visita del Re in Sicilia Soste in tutte le località colpite dalla Raf - Nelle città e nei villaggi il popolo esprime la ferma unanime volontà di vittoria - A Villa San Giovanni poco dopo l'incursione nemica Roma, 6 dicembre. Lu Maestà del Re e Imperatoreha visitato in questi giorni i piùimportanti centri della Sicilia. Il Sovrano è giunto non prennnun-ciato, e ha sostato nei luoghi ove la malvagità nemica maggiormen-te si è accanita contro le buone, («fcorio.se. patriottiche popolazioni ; dove sono caduti gli merini Egli ha portalo il conforto della Sua presenza e della Sua parola. Ospedali mililari e civili, città, paesi e villaggi Lo hanno visto passare tra fervide manifestazioni, tra acclamazioni e testimonianze di riconoscenza e di affetto. Veramente, il Sovrani) ha avuto la dimostrazione della forza morale, del popola siciliana, il quale dai bombardamenti nemici ha ricavato nuovo vigore per la sua resistenza, nuova certezza nella vittoria, c fede più profonda nel suo Re, nel suo Duce. Canti e bandiere La visita del Re Imperatore in 'Sicilia ha dato luogo ed espressici[ ne a episodi di (/rande significato [spirituale, morule e politico. Il popolo, l'autentico popolo, che vive la grande ora della Patria fascista moltiplicando il proprio fervorenelle opere e nel lavoro, Ita tribù-tato a Vittorio Emanuele III ma- Hìfestazioni solenni e non diluenti- cubili. Nelle città, nei villaggi cnei borghi anche i piti sperduti nel centro dell'isola, nelle basi navali ed aeree, ,1 sopraggiungere del So- vrano si è, -in un certa senso, pre-annuncialo attraverso l'improvviso apparire di cento e cento bandiere tricolori e l'immediato, quasi subitaneo, affollarsi del popolo che, da voce a voce, ha rapidamente mandato, per tutta l'isola, '-'annuncio della risiti non attesa. Xclle campagne, ti a i rurali, e dovunque, tra i fanti, i marinai e gli avieri, il Re Imperatore ha potuto constatare dì quale entusiasmo si animi la gente operosa \di questa terra e. di quale anfore|s\si temprino le virtù guerriere dei [s'.snoi soldati. Soldati, militi, fasci-[C isti, organizzazioni del Rei/ime, ge- 1 i.rarchie hanno presenziato queste [superbe manifestazioni di fede, di '.forza e di fierezza. Nel cuore di ciascuno era la medesima fede, negli occhi di tutti una luce medesima, E sebbene il Sovrano ubbia sostato sólamente nei luoghi ove con maggior viltà il nemico ha leso il suo agguato, si può dire che veramente tutta la Sicilia Lo ha sentilo presente e ricino, tutta la Sicilia Lo ha accollo e salutato con lo sfesso entusiasmo, con la stessa devozione. Il Re Imperatore è giunto a Messina il 26 novembre. Qui ispeziona le truppe della Milizia Contracrea, della Regia Marina e della M.V.S.N. Successivamente Egli raggiunge gli ospedali Antoniano. Militare e Marittimo, ove i ricoverati Lo accolgono con devote e commosse espressioni, e ascoltano il loro Re. che ha una parola per ognuno, e si indugia lungamente presso ogni capezzale, accompagnando il conforto e l'elogio con il Suo fiero e paterno sorriso. Ai feriti meno .gravi Egli chiede notizie dei fatti ]d'arme cui hanno partecipato; e. \allora, attraverso i racconti dei [feriti, riprendono vita e potenza episodi eroici, visioni di combatti- \menti sul mare e in ciclo; c le\mfar! [g\ \fi f[dI'.! rieuocasioni .sono mormorate con la estrema semplicità dei forti, > Quando lascia le corsie, l'applauso 1 ■ dei feriti accompagna il Sovrano. A Palermo A Milazzo ..a Barcellona ove il ìSovrano, lasciata Messina, ancor .dl entusiasmo e di acclama- . ni. subito si reca, il Re Impe- ; latore assiste alla sfilata di un\, eparto celere che rivela l'alto \grado del suo addestramento ll\giorno 27 la visita riprende. e_toc-[ca Partinico. Borghctto e Monreale. Il Sovrano passa attraverso ,le campagne e ai margini della strada accorrono vecchi, donne e bambini dalle loro case sulle quali sovente, come sugli ospedali, /'eroismo della R.A.F. si è esercitato, e tendono le bracchi e mandano con piena voce il loro appassionalo saluto. In questo medesimo giorno Vittorio Emanuele è a. Palermo. Il popolo subito si riversa nella piazza dcl Palazzo delle Aquile, ma la folla è ormai in tutte le vie, e una manifestazione ardentissima accompagna il Sovrano che raggiunge il Municipio, da dove è costretto ad affacciarsi più volte per ri- ri [sponde re alle persistenti acclama -,zioni della folla. Accompagnato -[dalle autorità civili e militari, il o [Re «i reca quindi al Borgo Nuovo, i [dove visita le case colpite dalle [recenti incursioni aeree. Poi, sul - ponte Pellegrino, vede ed esamina -\le nuove opere cittadine, sosta, - [successivamente, nella Grotta di - S- Rosalia, visita poi i feriti che o [sono degenti negli ospedali. Come i « Messina egli domanda e ascolo.\ta; come a Messina è, intorno a elLui. la commossa riconoscenza di e, o à. ù a ni o n ni ri ci e mi i¬ ti aa il tutti. Passata così un'intera giornataci Palermo atteso sempre, lungoil percorso dall'uno all'altro lno-no, dalla grande massa dei citta-dini, il giorno 28 il Re Impcra-tore visita la provincia di Trapa-ni. Durante il viaggio, il primo sa-luto Gli viene da Alcamo, ove lesane e laboriose genti rurali ve-nnte dai borghi c dalle frazioni,L'acclamano con immenso entu-- [stasino. E quando il corteo reale pi'entra a Trapani, il Sovrano pas-li[sa tra lo sventolìo delle bandierer-Ieri alte invocazioni. La folla si as-r-'siepa lungo le vìe della città pera. 1 tutto il percorso attraverso cui ìhsì ,Rc Imperatore arriva in Manici-ti ipio. ove lo attendono le gerarchie.Da fuori, giunge il clamore del popolo, che si accalca nella piazza. Più volte il Sovrano si affaccia al balcone, rispondendo al saluto unanime con manifesti segni di compiacimento. Alla grande voce che si leva dalla piazza si aggiungono le acclamazioni infcrminabili del popolo che è aceorsonelle vìe adiacenti: è questo il o c i i cuore del popolo trapanese, che hapi [luminose tradizioni di patriotti-o-,smo e di salda fede fascista, e chci-[oggi ripete al Re Imperatore lae, [sua fermezza e la sua certezza. Da Trapani il Sovrano, dopo - visitato il porlo si reca aa n le ria oa ile lì aga si nn- avere Marsala e quindì.'a Salenti, San tu Ninfa, Gibellina e Calatafìmi. Soluto di rurali lungo il percorso; manifestazioni di popolo durante le. soste; dappertutto, lo sguardo acuto del Re cerca i segui della bieca ferocia nemica, cui sempre ha- risposto il valore siciliano. Il giorno 29 la provincia di Agrigento saluta il Sovrano che traversa Misilmcri, Villafrati, Mczzoiuso, Lercara e Casteltcrmini. La sosta nel capoluogo e le molte e minuziose visite che il Sovrano vi compie consentono al popolo di manifestare tutta la sua passione e il suo entusiasmo. Il giorno successivo, attraversata Canicattì, Serradifalco e San Cataldo, il Re Imperatore è a Caltatiissetta e quvisita il Campo Du.r. ove si schie rano le formazioni della G.l.L. e si ammassano le organizzazioni sindacali. Per tutto il percorso dal Campo Du.r alla piazza Garibaldi, l Re e Imperatore passa in auto - nna formazione dì rurali, convenu- mobile scoperta tra centurie di fascisti e fitte ali di popolo che ardentemente Lo saluta. Il clamore, precede, accompagna, segue. Ardore giovanile Nell'aula Magna della Podcsteria, il Re riceve le autorità e le gerarchie della città e della provincili. Un Figlio della Lupa, orfano di guerra Gli fa offerta di fiori. Ma, anche qui, Lo acclama, dalia piazza, il popolo fra cui spiccono dense formazioni di Camicie Nere. Il Sovrano si affaccia più volte al balcone, e saluta la moltitudine che ininterrottamente accia ma. Quando il Sovrano riparte il popolo si stringe attorno alla vettura. Ma altra gente, è foltissima, lungo le vie, e una manifestazione ancora attende il Sovrano fuori di citta: sono i minatori di Gessalnngo, di Pescasecca e di Trabomlla, che si schierano lungo la strada. Da Caltunissetta il Re Imperatore si reca ad Ernia, dove fra dimostrazioni imponenti di popolo, il Sovrano raggiunge piazza Vittorio Emanuele. Qui si schiera ti di primo mattino dalle lontane campagne, inquadrati con stilè militare. La Maestà del Re passa in rassegna le truppe del Presidio e quindi prosegue per la via Roma, ove sono allineate le centurie giovanili. Dopo una sosta nella Casa Littoria il Sovrano visita n vaèt0 teatro all'aperto tto neWampio cortile, all'mter „0 dcl wi,lenario castello Lom bardklm Successivamente le masse fa3ciste le organizzazioni mquadrate neìla pi'„~za Littorio testimoniano al Re Soldato la foro fede e la ìoro dcv0zionc al Rei/ime. nn Raggiunto il Palazzo del Govervengono presentate al Sovrano le rappresentanze dei congiunti dei Caduti e dei feriti, mentre un gruppo di donne in costume locale fa offerta simbolica di frutti della terra ennese. Il giorno successivo, primo dicembre, il Re Imperatore visita, sostando dovunque, Leonfortc, Nicosia, Agira, Valguarnera, piazza Armerina, Mazzarino, Licata, Gela. Nisccmi e Calti/girone: città e paesi pavesati di bandiere e colmi di popolo; e, dappertutto, come a Messina, come a Palermo, come a Trapani la testimonianza della fervidissima fede del popolo siciliano. Le manifestazioni di entusiasmo si rinnovano sempre più calde; il giorno 2 dicembre, a Vittoria, a Cosimo, a Ragusa, a Modica, ad Ispica (da /spicci la Mue[stà del Re raggiunge con una rapida corsa Capo Passero che è l'estrema punta meridionale d'Italia ), a Noto e a Palazzolo Acreide. ! A Catania forte e serena Il Sovrano che ha sentito farsi |« luì d'intorno sempre più vicina 'e più ardente l'appassionata aniìma del popolo siciliano dedica il \3 dicembre a Suacusa e ad An]gusta. Anche qui le visite che il ìSovrano compie sono molte e un'.nuzinsc; anche qui apparendo, alle \moltitudini ammassate, risponde ìcon un sereno sorriso. Poi, è la l volta di Catania, ove Vittorio Eintanitele, giunge il giorno ì, di'cembre. Gli si apre dinanzi il bel .viale Mario Rapisardi ove si schie\rano le truppe della guarnigione, \Percorsu quindi la stupenda via [S!tnea, alla quale fanno fitta cor! «ice tutte le organizzazioni del hPurtito. le associazioni combatitentistiche .e il popolo, e percorse ! \Sovrano l\giunge le principali arterie della città, il Re, Imperatore raggiunge il municipio. Ora, dalle vie vicine corre la folla verso la grande piazza, già colma, cosicché, quando il Sovrano si affaccia al balcone, vede la moltitudine immensa, nereggiare, vicina e lontana. Du Catania, passando per Paterno, il ritorna a Messina; e Villa S. Giovanni, poco Vdopo un'incursione aerea, ', Il giorno 5. il Re Imperatore, [ rientra alla Capitale, '

Persone citate: Duce, Lercara, Mazzarino, Ninfa, Raf, Valguarnera, Vittorio Emanuele Iii