La Messa da Requiem in Santa maria degli Angeli

La Messa da Requiem in Santa maria degli Angeli Il 15G° anniversario mozartiano La Messa da Requiem in Santa maria degli Angeli Centinaia di soldati fra cui molti feriti assistono alla superba manifestazione artistica Roma, 3 dicembre. Dopo la solenne tornata Ui Ieri all'Accademia d'Italia, in cui l'accademico Farinelli ha esaltato poeticamente la figura e l'arte di Wolfàngo Amedeo" Mozart, la ce- ; •Santa Maria degli Angeli con la •frffìr^aT\S' è'P:1T ? *, ria un superbo un'orchestra di centosessanta professori completavano il qua- dro della insuperabile manifesta- zione anistica dovuta alla perfet>taorganizzazione dell'EIAlt. Alla manifestatone assisteva- no con le Principesse Mafalda di As'sia e l'olanda contessa di Ber- igolo, la Duchessa di Genova, i Duchi di Ancona, il Duca di Ber- ! gamo, il Principe Giorgio di Ba- !XrtT^e'delle VeVtere iReieh e del~ Giappone"," autorità; accademici, e tutto il mondo delle Notevolissima era anche la rap-presentanza di soldati italiani etedeschi — oltre ottocento — fracui valorosi feriti e mutilati diimiprm Questa Messa da Requiem . jHaydn soleva dire: « Se Mozart Haydn non avesse composto altro che iquintetti d'archi e il suo Requiem, ciò sarebbe bastato a renderlo immortale •,. E non aveva torto, anche se vogliamo tener conto dei- une vugua.lliu laici tuiiLU uei- ; l'opinione del salisburghese cardi- nàie Katschthaler, che giudicava I trascurabile, sotto l'aspetto litur- I gico non sotto l'aspetto assoluto, i gico non sotto l'aspetto _ jj va]ore d, tutte composizioni ìsacre del suo concittadino. i' j_,a Messa da Requiem —- diceva1— è più musica da concerto che A di chiesa. E' musica e che musica! l E juesto basta. ¬ E, diciamolo con compiacimen- to: è musica che, nonostante il proposito dichiarato di voler crea-e! TC ;[n tip0 nazionale tedesco chia-jramcnte definito e distinto, è ita-e] liana nelle midolla, che in nessun musicista il connubio tra l'anima i\e la natura italiana e l'anima e lao r natura tedesca è stato mai così perfetto e assoluto: un matrimo-ne d'amore non sarebbe riuscitomeglio, Mozart è nostro come è tede- desco — come Wolfango — scris- se un uomo di spirito — era tede- e e sco; come Amedeo era italiano ; eo-li rappresenta e simboleg- già la perfetta comprensione spi- rituale di due anime e di due na-ture di due Popoli fatti per in-tendersi e per integrarsi e vivere fianco à fianco al centro della ci-viltà europea. Come tale, egli, an- ticipatore, è attuale. In questo Requiem la forma èdei Mozart migliore. La fusionedelle due anime e delle due natii-re è perfetta nella fusione delle voci e dell'orchestra che si imitano a vicenda, animati dallo stesso spirito, dallo stesso amore, dallo stesso anelito. La voce dà l'esempio agli strumenti, li esorta e —ularla U decide a^^a%e .V^pasto, ues» a»'". tu?a,àScoaffi è llSminaU di "n estro quasi bizzarro che co- a confondersi a brillare dello ""dia è scoperta e sola — e lo è raramente — l'orcbestrajri limita a sorreggere il canto; ma appe>a le voci tendono a intrecciarsi e a fondersi l'orchestra de;isa mente reclama il suo posto e si mmette quale elemento esscnzia 'e e imprescindibile nella polifo ma, creando effetti e suggestio- ni di alto valore estetico. Arte Pi'ande arte Quanto è sublime nel £eni°; era anche un uomo di ta lento. Il Benedwt.ua, per esempio. ad accentuarlo un po' sembra un q"a.rtetto ti opera comica; eppure il suo profumo profano acca rezza l'anima e la seduce. Chi pensa alla opportunità o alla inopportunità? In una composi- Urne come questa il fugato è di casa, e qui abbonda; ma è sem- Pje di qualità ineccepibile e di effetto sicuro. E' stato detto che a Mozart fa difetto l'unità, che ojjni pezzo delle sue composizioni può stare benissimo a sè, com- -•- r™- " , ,, ?C » presi i brani delle sue opere. Può darsi. Ma che significa, se ogni pezzo ha una sua linda ìnquadra- tura che lo definisce compiuta- mente e soddisfa in pieno l'aspet tazione dell'ascoltatore? Anche in questo Requiem i sjngoli brani hanno diversa natura e stmttura; ma che per ciò? l'imnrejsione globale riassuntiva è forse compromessa per questo? Affat to. Il valore assoluto dell'opera 1rimane intatto: è musica, grande e bell-i miisica. 1 Victor De Sabata, con la feliice intuizione che lo distingue, ne jha messa in rilievo tutta la pailpitante bellezza, j Interpretazione di un grande ; direttore, di quel grande diretto're che è Victor De Sabata: masjsimo equilibrio nella contempe : ranza delle voci e dell'orchestra, ìbel risalto alla linea melodica so vrana ri=ultante dalla perfetta fu , sione delle parti. I cori, che sono prenonrleranti. hanno cantato con scioltezza ed espressione. Le parti solistiche di proporzioni non ec'cessive. non potevano essere in terpretaté meglio. Beniamino Gi gli non aveva molto per brillare, ma in due frasi di poche battute, ha dimostrato ancora una volta che cosa nuò la sua voce mora vigiiosn. Nè no=-:amo trascurare il basso Pasero. che nel Dies irae. ,1 ha efficacemente accentuato il suo ',lp' cantabile. La Canisrlia e la Stignani hanno gareggiato in bramirà ed espressione. 1 Avvenimento memorabile, in somma, che s'iscrive nelle crona.- che d'oro dell'arte italiana, e dell'Eiar che lo ha organizzato. S. 8.

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