Gli anglosassoni accentuano la preparazione

Gli anglosassoni accentuano la preparazione LA SITUAZIONE NEL PACIFICO Gli anglosassoni accentuano la preparazione Nuovo Consiglio dei Ministri a Tokio • Scetticismo diffuso per il trascinarsi delle conversazioni con il governo degli Stati. Uniti • Un colloquio di Nomura e Kurusu con Sumner Welles Tokio, 2 dicembre. III Consiglio dei ministri giappo-1 nese si è riunito stamane alle orci 10 nella residenza ufficiale del Primo Ministro. La riunione è durata cinquanta minuti ed è stata dedicata principalmente all'esame delle conversazioni nippo-americane di Washington. Non è stato pubblicato nessun comunicato. Il portavoce dell'Ufficio informazioni del Governo ha poi comunicalo in merito alle trattative nipponordamericane, che esistono forti divergenze di vedute, ma le trat tative verrebbero proseguite. Il | Ministro degli esteri Togo, nella seduta straordinaria del Gabinetto — secondo detto portavoce — ha fatto un'esposizione particolareggiata della situazione, dichiarando di non essere in grado di dire, se alla nota degli Stati Uniti verrà data una risposta oppure nessuna. Il corrispondente da. Washington del Nichi Nichi — informa la Agenzia * Domei > — segnala che Kurusu ha dichiarato, dopo l'avvenuta conversazione con Hull, che le trattative sarebbero destinate a continuare. Non si ritiene continua l'Agenzia « Domei * — che rincontro odierno di Kurusu con Hull, sesto della serie, abbia determinati nuovi notevoli sviluppi della situazione. Circa la riunione avvenuta tra Roosevelt, Cordell Hull e l'ammiraglio Stark. subito dopo rincontro tra Kurusu e il segretario per gli esteri americano, il corrispondente del Nichi Nirlii ritiene che esso abbia avu to lo scopo di esaminare le misu re da prendere nel caso di estre me eventualità. Commentando, in- fine, i provvedimenti presi siniul taneamente ade Hawai, a Manila, a Singapore e nelle Indie orientali olandesi, lo stesso corrispondente opina che le potenze agiscano in base ad una comune intesa. Lo stesso giornale accennando alle dichiarazioni di Togo sulla serietà della situazione, osserva come sia chiaro che gli Stati Uniti cercalo solamente di guadagnar tempo, a vantaggio dei loro armamenti. Il giornale arriva alia conclusione che « dare ancora ascolto alle asserzioni sulla volontà di pace dogli Stati Uniti, significa solamente perdere tempo ed energie ». Il Kokumin Shimbun occupandosi della tensione attuale nel Pacifico, osserva che la legge sulla mobilitazione generale del Paese è già entrata, per la massima parte, nella fase della realizzazione. Da quando è cominciata l'offensiva economica anglo-americana contro il Giappone, 51 articoli della legge sulla mobilitazione generale sono entrati in vigore, in forza di ordinanze imperiali. I ri manenti otto articoli entreranno in vigore prossimamente. Inoltre, sono in preparazione dieci impor tanti decreti imperiali. « In tal modo — conclude il giornale — il popolo giapponese si pone, in ogni campo della sua attività, su un vero e proprio piede di guerra t>. L'intera stampa giapponese dedica intanto gran parte dello spazio agli imminenti e decisivi colloquii di Washington, nonché alle allarmanti notizie che arrivano da Singapore, dalla Tailandia e da Manila. Tutti i giornali esprimono l'opinione che fa decisione della pace o della guerra è OTa nelle mani di Roosevelt. Il Tokio Asahì Shimbun afferma che le trattative di Washington sono arrivate ormai nella loro ultima fase e constata che, dopo la consegna della nota americana, regna ovunque un grande pessimismo. Il giornale pensa che, fino a quando figli Stati Uniti si irrigidiranno sul superato concetto dello status quo, sia inutile trattare. « In sostanza — dice VAsahi — gli Stati Uniti vogliono imporre una soluzione che il Giappone non può assolutamente accettare. Gli Stati Uniti sono preparati alla rottura delle trattative e cercano di farne ricadere la responsabilità sul Giappone. Ma il popolo nipponico sa che le richieste americane sono del tutto inaccettabili ». Lo YoMiitiri descrive ancora l'attività spiegata dal governo di Tokio e da quello americano di fronte alle ultime conversazioni e ritiene che la dichiarazione fatta da Togo al banchetto nippo-cinese la scia pure poche speranze. Il giornale ricorda che nel corso della guerra in Cina si sono avute negli Stati Uniti circa 500 proteste, tutte, basate sul trattato delle nove potenze e deplora che gli Stati Uniti persistano su tale antiquato principio senza rivedere il loro atteggiamento nei riguardi del Giappone. In grande evidenza è posta da tutta la stampa l'attività militare inglese nella Birmania, la mobilitazione dei riservisti indolandesi, la proclamazione dello stato d'assedio in Malesia e la relativa mobilitazione di riservisti e la consegna delle truppe a Hong Kong.

Persone citate: Cordell Hull, Hull, Nomura, Roosevelt, Stark, Sumner Welles Tokio