I risparmi di due poveri vecchi nelle rapaci mani di un giudeo

I risparmi di due poveri vecchi nelle rapaci mani di un giudeo I risparmi di due poveri vecchi nelle rapaci mani di un giudeo Come fu organizzato il raggiro dall'ebreo 111 C0m- Iplicità con la moglie - Il fallimento e la denuncia1 Dopo una vita grama, di sten- vti e di sacrifizi, due vecchietti ul- ttrascttantenni Agnelli Santi e A- cgnelli Teresa Alasonatti residen- lti in Torino, corso 4 Novembre nn. 350, erano riusciti ad accumu- lare un piccolo peculio ammontan- nte a lire 50.000 circa che doveva a'rappresentare la certezza per l'av venire e la tranquillità di affron tare con relativa serenità la loro ,inoltrata vecchiaia. Nella loro onc- lsta povertà vivevano lieti e ae: lreni colla piccola pensione che lui mpercepiva quale ex-funzionario idello Stato, aumentata dal frutto del m liei pia tenghi fu Moisè Sanson ora resi- tdente a Novi Ligure, in vìa Ca- svour n. 43 ma sino a pochi anni rfa notissimo in Torino. Costui, a- rbilmente coadiuvato dalla prò- tpria moglie Teresa Fassera fu mGiovanni, cominciò a lavorare le qdue vittime ostentando un benes- tsere eccezionale, frutto — a suo dire — delle sue abilità commer- ciali, del suo peculiare fiuto dì al- to finanziere e del grande credito e fiducia che come tale godeva. I due poveri vecchi stupivano, nella loro semplicità di essere ri- cevuti ed onorati da persone co- sì ragguardevoli, distinte e fa- collose, cos celie un brutto giorno quando costoro proposero di affi- dare ad essi il peculio racimolato per trarne un interesse maggiore di quello che corrispondeva lo Sta- to, furono ben lieti di consegnare quanto possedevano e cioè lire 38.500 di titoli di Stato al porta- tore. Pcr qualche tempo ì coniu- gi Agnelli ricevettero soHanto 1 importo delle cedole avendoli l'Ottolenghi preavvisati che no» si era ancora presentata l'occasione propizia per un investimento « si- curo e proficuo », ritornello che ripotè all'infinito perchè il peculio o*-q trio ì.TilolW^ntn nnnn nualche curò e proficuo », ritornello che ri- >petè all'infinito perchè il peculio era già volatizzato. Dopo qualche anno i coniugi Ottolenghi pensa- rono di cambiare aria: si trasfe- lunu u, v.Qinu,cu.c u.c. ... rirono a Novi Ligure ove aprirono un La ciotta ^&l»T5y«^iW»vano: le difficoltà della vita si fa- cevano sempre più sentire: biso- gnava correre ai ripari con altristratagemmi. I coniugi Ottolen-ghi vennero a sapere che i duepoveri vecchi Agnelli possedevano ancora un ultimo gruzzoletto dilire 8000: ricominciò il lavoro di pènetr7z"ione''"suii'inge"nuo animo delle vittime designate: le resl-stenze furono vane: anche le lire stenze furo... 8000 l'il aprile 1934 passarono nelle capaci tasche del giudeo edella sua consorte. E' facile im- maginare che cosa può rappresentare una cosi piccola somma nel dissesto dei coniugi Ottolenghi! Difatti nel dicembre 1934 fu dichiarato il fallimento del Silvio Ottolenghi fu Moisè Sanson. Fu la stessa moglie dell'Ottolenghi che ne diede notizia ai due poveri vecchietti protestando contro la ingiustizia umana e satanicamente aggiungendo: «Questa notizia vi darà dispiacere per il momen to, ma non deve preoccuparvi per- fs che Silvio spera rli trarre dal fai limento vantaggio finanziaria niente ». T;na desolazione nera piombò nell'animo dei poveri Agnelli che avevano, con quelle poche decine 'li migliaia di lire raccattato sol- rnnrregn per soldo, cullata la speranza]J ,ij tutta la loro esistenza. Ma lajr loro odissea non era ancora fini- la: espi furono dalle subdole arti d malefiche dei coniugi Ottolcnghi indotti anche n rinunziare a" ti. ài cento per cento! Anche qu sto non era naturalmente che un raggiro per non versare ai due de- relitti neppure la misera pernen tuale di concordato fallimentare, mai fia essi infatti ricevuta! A questo punto — in verità troppo tardi i coniugi Agnelli fini- rono di scuotere la loro inerzia e presentarono al Procuratore del Rc una denunzia per circonven- zione. Dall'istruttoria tosto svoltasi,' affidata alla diligenza del Giudi- ce cav De Luca risultò che i fat- ti espostI d n Agnelli ri3p0nde- vano a verit£ dalle indagini e- ,te a carico dei vcrfuti ri_ suUÒ che ,tri \ t tJvi f,el genere erano stati ripetut' dalla ia ffiudaica ai danni di altre persone facoltose della nostra bit- ta "j.aivate da| tempestivo int<-r- ' vento di amici e di parenti. Fu or-' ,iinata una perizia psichiatrica sui { due querelanti affidata al prof ' Ca„llero „ ,e concluse &e j I coniugi Agnelli anche a causa del- |a avanzata età erano in par-i ncoiare ne] jn condizioni ! di minorazione psichica. ou " >~" . 1 . . ' Su conformi conclusioni del f- ™. u giudeo hilvio Ottoleng-mconsor f" Moisè Sanson e la sua ( Jj Fassera.Teresa furono^ ... .„, Iurorio rinvia- g^i^Vfi?"i=?Ì.Pn. ™ ™?" *ì- » u^a • 116116 "vIt" ^V^'^.'/'"?^1' Sante, era de- ceauto nena più squallida miseria.

Luoghi citati: Novi Ligure, Torino