Juventus-Atalanta 3-2

Juventus-Atalanta 3-2 Juventus-Atalanta 3-2 Un bel primo tempo ed una ripresa in tono mi nore - Un'autorete, un rigore e tre tiri azzeccati ATALANTA: Lanfranco; Cianoamer- ;eia, siamoli; Pernieci,Lamonna. Schia-\nGaddoni, Cor-! Fabbri. Taba.nelli, belli, Peroni. JUVENTUS: Feruchetti; Toni. Rava.; Depetrini, Olmi, Locateli!; Sciitimonti III, Ferrari, Banfi, Lushta, Bellini. ARBITRO: Fois. (Dal nostro Inviato) Bergamo, 24 novembre. lì giuoco d'attacco svolto dalle due squadre non è stato tale da giustificare le cinque reti segnate e vi diremo infatti, nel raccontarvi la partita, come esse siano sca fcdzcpturité più da tiri azzeccati e dolerrori dei portieri che da azioni ir-\resistibili delle opposte prime .mrttiee. Giuoco in velocità Fu bello il primo tempo, nonostante il terreno pesante, perchè le squadre lottarono in velocità, con idee chiare ed efficace manovra. L'Atalanta parve subito più incisiva della Juventus e sarebbe andata in vantaggio a pochi minuti dall'inizio se un tiro di Gaddo. ni non fosse stato respinto, a portiere battuto, da un montante. Sfumata questa occasione, il giuoco continuò con attacchi alterni ed un gran lamio delle mediane e delle difese, sino a che, al 24', giunse la prima delle... fantomatiche reti della giornata. Lushta effettuò un tiro'forte da oltre venti metri e Lanfranco già s'era mosso per la parata quando intervenne Mamoh, il terzino sostituto di Citterio, a deviare la palla in modo tanto netto da togliere al portiere ogni possibilità di evitare l'autogol. Il successo juventino, cosi occasionale, fu di breve durata; due minuti non erano ancora passati che l'Atalanta riuscì a pareggiare con un punto non del tutto regolare. Gaddoni, spostatosi sulla destra per contendere il pallone ai difensori juventini, rag-1 giunse la palla quand'essa gin era uscita nettamente di fonào e lai centrò senza che nò l'arbitro nè il' segnalinee intervenissero per darei il «fuori»; raccolse quel demo- \ nietto di Fabbri, che era accorso; sotto porta, e toccò giusto in rete dove Ptruchetti non avrebbe m potuto arrivare. La parata, a m ni alte, la fece allora Depetr piazzato proprio sulla linea, e Fois diede il rigore che Ciancamerla non ebbe difficoltà a realizzare tanto più che Peruchetti, tratto in inganno, si gettò proprio dalla parte opposta: tuffo sulla destra e palla a sinistra. A pareggio raggiunto si riequilibrò il giuoco ma, mentre i nerazzurri furono tenuti in freno dalla difesa juventino, t bianco-neri tornarono in vantaggio a cinque mi- nitri dal riposo. Avvenne che Fer- rari, che a destra non si trovava troppo a suo agio, si portò, nel corso di un'azione, a sinistra, di dove seppe trovare Banfi con un passaggio esattissimo. Il centroattacco esegui l'arresto e, da fermo (era ben fuori area), calciò in direzione della porta. Lanfranco dovette pensare che la palla sarebbe finita a lato e neppure si mosse ma ebbe la sgradita sorpresa, nel girarsi, di constatare che la sfera s'era infilata proprio nell'angolo alto a sinistra, per ricadere in rete. Un infortunio anche questo. Alla ripresa l'Atalanta stentò parecchio a ritrovarsi. Ebbe, anzi, dieci minuti di totale sconcerto e subì, senza potervisi sottrarre, l'offensiva piena della Juventus che, premendo e giuocando, indusse Lamanna Schiavi ed i due terzini in più di un errore. Ma quando la squadra si scosse, quando riprese coraggio e si lanciò all'attacco, subito pareggiò per la seconda volta. Nel corso ài una lunga mischia accesasi nell'area torinese Gaddoni seppe, dopo tiri e respinte, mistare sulla sinistra, di dove Corbelli ripetè il fortunato tiro che Banfi aveva azzeccalo nel primo tempo. Anche questa volta la palla andò nell'angolino senza che Peruchetti, che la vide in ritardo, riuscisse a scattare per allontanarla di pugno. S'era al 13' e parve che la Juventus volesse difendere il pareggio. Una serie di rimandi a lato di Rava e l'accentuata lentezza nelle rimesse in giuoco, fecero pensare che i bianco-neri, un po' perchè provati dal ritmo velocissimo del primo tempo, un po' per la preoccupazione che i tentativi, invero pericolosi, di Fabbri e di Gaddoni, tnodificassero a loro datino il risultalo, badassero solo a far passare il tempo lasciando le cose allo stato in cui erano. Ma si presentò loro, a nove minuti dalla fine, l'occasione buona per vincere e seppero sfruttarla. Su di un contrattacco Bellini fu lesto a centrare e Lanfranco usci per respingere; il balzo in avanti del portiere su difensori ed avversari risultò imperfetto e sulla corta respinta Banfi, che se ne stura avanti il gruppetto di giuocatori impegnati nel salto, toccò giusto cosi da scavalcare tutti e da mandar la palla con misurata parabola nella rete incostudtta. Punto risolutivo, perchè l'Atalanta non seppe più reagire e per poco, anzi, non venne^ battuta ancora dagli imbaldanziti attaccanti juventini. In continuo progresso Molti gol, come s'è detto, frutto di fili azzeccati e di errori dei difensori. Il tutto, però, nel quadio di una gara che fu sempre interessante, equilibrata, combuttutissitna. La Juventus è decisamente avviata a giuocare iti grande stile. Terzini e mediani hanno fatto totalmente il loro dovere, con una sicurezza spavalda; l'attacco non è ancora in piena efficienza perchè quattro dei suoi elementi sono suscettibili di miglioramento, ma è pericoloso sottoporti, dato che ai singoli uoHitni non difetta capacità ai tiro. Ferrari e Lushta si sono mossi... col rallentatore e Banfi, se pure si è sveltito un po' ed ha avuto molta accortezza nel toccare i due palloni messi in rete non è ancora veloce e deciso come lo si vorrebbe vedere. A Bellinipoi, non ha giovato la lunga permanenza nella squadra riserveMa questa è critica in vista del dpiù che l'unità promette di poter fare, perchè c'è già da essere conienti, molto contenti, ,di quanto£ ;e,ssn già fa. Che Olmi si sin ben tu\néstàtO nel qiuoco difensivo ed of! • fornivo è un risultato notevole che Sentimenti vada forte all'ala destra è utile, ma il rilievo generale è che v'è in tutti una gran rolontà, una bella fiducia nella forza della squadra, un'armonia complessiva ai giuoco quale in questo t'ntcio di torneo non abbiamo vista iti nessun'altra compagine. L'Atalanta è di qualche linea meno efficiente dell'anno scorso. Accusa molto la mancanza di Citterio ed ha in Ciancamerla, Ferrucci, Fabbri, Gaddoni e Corbelli li suoi uomini migliori. Lamanna \fu, ieri, appena discreto, e Lan .franco in cattiva giornata. Con un mn' /li fflrf.jnn *i,,i.«>t,Jn>po' di fortuna avrebbe potuto non perdere, ma non mostrò mai di poter anche vincere. Luigi Cavaliere

Luoghi citati: Bellinipoi, Bergamo